Cipro? No, grazie!

Sono stata a Cipro dal 24 settembre al 1° ottobre e non si è trattato di una vacanza molto piacevole! Ma procediamo con ordine, elencando i pro e i contro di questa isola.
Scritto da: Lara Bonadio
cipro? no, grazie!
Partenza il: 24/09/2005
Ritorno il: 01/10/2005
Spesa: Fino a €250 €

Città cipriote

Le città cipriote: un’altra delusione! Quello che ci si trova davanti è un insieme di condomini grigi stile anni Settanta: sembra di stare a Mestre, col mare davanti (per chi non fosse pratico della zona veneta, è come dire la periferia di Milano)! Deprimenti!

Limassol è il top di gamma, con in più le pelliccerie per i raffinati turisti russi. Anche volendosi consolare con lo shopping però le possibilità non sono molte: 9 negozi su 10 sono minimarket o bazar. Le città e anche molti paesi sono nati e vivono in funzione esclusiva di coloro che si recano in spiaggia (incredibile a dirsi), dunque non troverete che gli articoli utili per questo tipo di turista. La scena per il resto è dominata dai pub, spesso a tema, sui quali si ergono giganteschi pupazzi di cartapesta, stile Carnevale di Viareggio: ho apprezzato quelli di Agia Napa, devo confessarlo! Non male quello messicano, coi cactus alti come due piani di una casa.

Per il resto a Cipro sembra fatto tutto con lo stampino: nelle città condomini e intorno quartieri residenziali con centinaia di casette uguali identiche, vale a dire parallelepipedi col tetto a doppio spiovente di colore marroncino, un’allegria! Tra i monti le cose non cambiano, né migliorano; certi paesi in realtà non sono che piazzole con negozi di souvenir e oggettistica per turisti: Troodos ad esempio è tra questi! Platres è un po’ meglio, si può scambiare per un paesino!

Conclusioni

La mancanza di personalità dell’isola è la nota più dolente. Cipro non ha assolutamente niente di originale da offrire: si capisce una volta per tutte dalle cartoline. Su gran parte di esse infatti non hanno trovato di meglio che mettere foto di Santorini (ne sono certa perché ci sono stata) con scritto sotto “Cipro”. Credo basti questo a far capire la malinconia immensa di quest’isola. Se ci penso mi deprimo ancora. Quando la vacanza è finita e non dovevo che attendere il mio aereo ho avuto diverso tempo per riflettere e mi sono chiesta, con ancora in mente le parole del tipo dell’agenzia viaggi: “Sarò stata sfortunata io? O forse non ho cercato a sufficienza il bello di Cipro?”. Mh, non credo. Ho ricevuto la risposta alle mie domande interiori proprio lì, all’aeroporto di Larnaka: le toilette dell’aeroporto infatti propongono davvero una vasta gamma di scritte apposte da turisti delusi: il leitmotiv? Cyprus shit… Serve aggiungere altro???



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