Cipro: mare, cultura e relax
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Partenza da Bologna il 2 settembre con volo Ryanair delle 9.45, che più o meno puntuale parte e dopo un volo di circa 3 ore, durante il quale sorvoliamo zone da favola, arriviamo a Pafos alle 14 ora locale (sono un’ora avanti).
Dopo le formalità di rito x il controllo documenti, ci dirigiamo al box della Europcar x il ritiro dell’auto; noleggio effettuato tramite Autoeurope.it che ci addebita altri costi non previsti, ma soprattutto ci richiede il pagamento del pieno di carburante, cosa mai vista né sentita prima…
Insomma, da non farlo mai più…un metodo alquanto discutibile e iniquo.
Usciamo dall’aeroporto e ci dirigiamo verso l’appartamento prenotato con booking.com, che speravamo di trovare facilmente perché dalle indicazioni era a 5 minuti dalle Tombe dei Re, ma purtroppo non ci sono indicazioni sul posto e dopo aver tanto girato abbiamo chiesto al proprietario di venirci incontro, cosa che ha immediatamente fatto. Il proprietario è davvero una persona cordiale e gentile, ma l’appartamentino (king’s holiday apartments, €67 x due notti senza colazione) seppure fornito di tutto l’occorrente se si volesse cucinare, era tanto tanto caldo xkè esposto al sole tutto il giorno e ne cattura tutto il calore; se si vuole aggiungendo €6 al dì si può avere l’aria condizionata.
Andiamo a visitare le Tombe dei Re quando il sole comincia a calare xkè altrimenti ci si scioglierebbe; l’ingresso costa solo € 1,70 e ti immergi in un’atmosfera misteriosa, passeggiata silenziosa tra le varie tombe ben conservate, accompagnati solo dal rumore dolce del mare! Torniamo in casa x farci una doccia x poi uscire x una passeggiata a Pafos, cittadina molto turistica ma piacevole; percorriamo il lungomare, approfittiamo di un pannocchiaio che con la carbonella griglia delle lunghe pannocchie e ne prendiamo a € 1 ciascuna…ottima! Raggiungiamo il Forte di Pafos, un piccolo castello che domina l’ingresso al porto; è oramai buio e con le luci che lo illuminano è suggestivo, ma ancor più gioia ci dà l’assistere alle prove generali dell’opera Elisir D’Amor nell’ambito del Pafos Aphrodite Festival. Ci riteniamo fortunati davvero!
Riprendiamo l’auto parcheggiata in un parcheggio gratuito, vicinissimo al lungomare, nei pressi dell’Oviesse, e torniamo verso casa x la nanna.
2° giorno
Passiamo dalla Lidl x prenderci dei buoni cornetti caldi, appena sfornati, poi andiamo verso polis, nel nord ovest, per raggiungere i Bagni di Aphrodite; dapprima percorriamo la litoranea disseminata di banani, con caschi ben in vista, poi imbocchiamo la strada interna sempre molto scorrevole. Scendiamo sulla spiaggia dell’Aphrodite beach hotel, dove si può sostare senza problemi, acqua cristallina e ciottoli piccoli ci accolgono; rimaniamo immersi x diverso tempo dato che la temperatura dell’acqua è davvero deliziosa mentre poco distante c’è traffico di barche che portano i turisti in giro x la costa.
Nel pomeriggio scendiamo verso sud fermandoci alla Coral Bay, una spiaggia molto affollata seppure siamo già a settembre, ma un posticino lo si trova facilmente; anche qui il mare è limpido e ha una temperatura piacevole, ma un po’ agitatino, il che rende il bagno più divertente, anche se il sole picchia di brutto!
Torniamo a casa verso sera, ci prepariamo x fare una passeggiata nei pressi del nostro appartamento x mangiare qualcosa e cominciare a fare incetta di souvenir…buona seconda notte!
3° giorno
Oggi lasceremo Paphos x andare verso Larnaca, dove alloggeremo x due giorni x poter visitare il sud est dell’isola e Nicosia; infatti passiamo prima dalla capitale x trascorrere la mattinata, non intendiamo rimanerci troppo x poter godere di altri posti.
Arriviamo a Lefkosia dopo un’oretta abbondante di viaggio in autostrada (gratuita, velocità minima 65 max 100, ma solo i turisti e non tutti rispettano i limiti di velocità, no distributori, no autogrill), lasciamo l’auto in un parcheggio a pagamento accanto alla stazione dei bus, 2€ x tre ore, e ci dirigiamo verso il centro. Iniziamo da Ledra str, un’elegante via con negozi vari, locali x spuntini o pranzi animata da tanta gente che chiacchiera e passeggia. Facciamo qualche acquisto anche noi… proseguendo su Ledra str arriviamo alla zona verde, il passaggio nella Nicosia nord può avvenire solo dopo aver registrato i documenti e il rilascio di un visto che si potrebbe utilizzare x più giorni; la fila scorre rapidamente e appena si supera il confine sembra di essere in un’altra epoca, tipo il film “non ci resta che piangere!”. Si passa dall’eleganza di Ledra str, alla demodè Girne cad, una via con negozi che espongono abiti scoloriti in vetrina, chincaglierie di ogni genere, o bar e kebabberie; sembra che la vita scorra a ritmi diversi. Andiamo a cercare le due attrazioni della zona, il Buyuk Han un antico caravanserraglio oggi ristrutturato ed adibito a negozietti e locali, davvero incantevole! Dopo visitiamo la Moschea di Selimiye, che ci sorprende sia per la bellezza e semplicità degli interni, sia perché camminiamo a piedi nudi su un sofficissimo pavimento rosso scuro con decorazioni dorate. Qualche foto ancora al Buyuk Hammam, che purtroppo non riusciamo a provare vista la mancanza di tempo, e si ritorna all’altra parte di città, dove ci fermiamo a mangiare un kebab, ci riprendiamo dal caldo esagerato e passiamo a fotografare le mura veneziane prima di raggiungere la nostra auto. Ciao Nicosia!
Riprendiamo l’autostrada per raggiungere Larnaca dove alloggeremo all’Hotel Larco nei pressi della Mackenzy Beach, stranamente troviamo subito la strada e prendiamo possesso della stanza. Anche qui si tratta di un appartamento ampio, con cucina attrezzata, salottino con 2 posti letto, camera da letto e verandina; peccato solo che l’arredo sia molto datato, è una struttura pensata x i russi, tanto che i cartelli vari in hotel sono scritti in inglese e cirillico; dalla sua ha di positivo una bella piscina attrezzata con lettini, tavolini ed ombrelloni che lo riscattano.
Ci rinfreschiamo ed indossati i costumi prendiamo la strada per Agia Napa che attraversiamo in auto senza mettere piede fuori perché è troppo Rimini, ma anche perché abbiam voglia di raggiungere la spiaggia di Protaras e arrivare a capo greco (purtroppo non siamo riusciti a trovare la Nissi Beach, non mi chiedete come mai… non lo so!)
La spiaggia di Protaras è ben attrezzata per diversi tipi di divertimenti acquatici, ci sono ombrelloni e sdraio, ma anche spiaggia libera…acqua limpida e calda, spiaggia di sabbia color ambra; ci prendiamo tutto il sole possibile fino a che non scompare dietro gli hotel.
Dopodiché seguiamo le indicazioni per Capo Greco, zona ai confini dell’isola a sud est, con rocce a picco sul mare azzurro vi consigliamo di andarci al tramonto che i colori rendono il tutto più suggestivo!
Torniamo a questo punto verso Larnaca e qui si consuma la prima disavventura sull’isola, solo x nostra negligenza; andando via dall’hotel non abbiamo preso riferimenti, né memorizzato la strada per rientrare, x cui giriamo a vuoto x un’ora e +, senza esagerazioni lo dico, senza riuscire a trovarlo, chiediamo a 4 persone diverse che ci indicano zone sbagliate, il numero telefonico della struttura l’avevamo lasciato in hotel … che fare? Dio vuole che incrociamo dei poliziotti in auto ai quali chiediamo aiuto e con gentilezza assoluta ci accompagnano in hotel… Noi scortati dalla polizia cipriota, wow!
Ceniamo in hotel e ce ne andiamo a nanna dopo aver fatto una doccia con acqua a temperatura ambiente (l’acqua calda funziona solo quando c’è sole, a saperlo!!!); siamo cotti a puntino! Buona terza notte!
4° giorno
Sveglia alle 7.30, oggi andremo verso i monti Troodos, il massiccio montuoso dell’isola. Colazione misera per noi italiani, c’è Nescafè, latte freddo e cereali; per il resto è roba da russi che occupano l’intero hotel (salame, formaggio, cetrioli, margarina), pazienza! Prima di allontanarci dall’hotel facciamo le prove di riconoscimento della strada per il ritorno in hotel, delle foto al lago salato di Larnaca che in estate è completamente prosciugato ed è solo una distesa di sale; e ora si va alla conquista del Monte Olimpo (mt 1920). Autostrada verso Limassol, poi direzione Troodos; la strada per salire ha dei tornanti, ma è larga e sicura, percorretela tranquilli e gli spettacoli naturali che vedrete dall’alto vi lasceranno senza fiato! Ci fermiamo al Centro Visitatori dove prendiamo un po’ di informazioni utili per poter girare e arriviamo Pedoulas per visitare la chiesa bizantina di Archangelos Michail dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’ Umanità, con affreschi che rappresentano l’Arcangelo Michele, la Vergine e il Cristo, e il Battesimo di Gesù in cui quest’ultimo esce nudo dal Giordano. Davvero graziosissima; giriamo un pochino x le foto e poi cominciamo a scendere, ci fermiamo al ristorante Troodos dove assaporiamo le meza, un piatto circolare con al centro pomodori, cetrioli e cipolla, circondati da diverse salse “colorate”, il tutto accompagnato da pane arabo. Ho preso l’houlumi, formaggio grigliato adagiato su prosciutto grigliato il tutto su un letto di insalata; il mio compagno ha invece optato per un bel piatto di souvlaki ricco e gustosissimo.
Pian pianino torniamo verso Larnaca, tuffo nella piscina dell’hotel e relax fino al tramonto; doccia e passeggiata serale in centro con kebab x cena. Buona quarta notte!
5° giorno
L’indomani facciamo colazione e poi via verso Paphos, ma con tappe intermedie; ci fermeremo a Kourion e Petra tou Romiou.
A Kourion visitiamo lo spettacolare sito archeologico, su una vasta area troverete una basilica paleocristiana, il teatro romano classico (ricostruito), casa dei gladiatori con 2 pavimenti a mosaico ben conservati; un sito che non potete non visitare. Farete foto grandiose verso il mare, statene certi.
Lasciata Kourion abbiamo bisogno di una pausa mare, e quale mare migliore di Petra Tou Romiou, faraglioni e spiaggia di Afrodite. Uno scorcio ineguagliabile, sabbia chiara e luogo magico per davvero, anche se il mare è agitatino, un bagno è doveroso farlo perché il sole è cocente oltre che l’acqua invitante.
Incontriamo per la verità un po’ di personaggi strani: ragazze che si fanno i book fotografici, coppia più nonna a seguito che apparecchia sulla sabbia brindando con vino rosso, una vecchina che si spoglia letteralmente sulla spiaggia per indossare il costume…mah…sarà il luogo ad ispirarli?!
Ci abbronziamo e non perdiamo l’occasione per immortalare quei luoghi e nel tardo pomeriggio ci rimettiamo in auto per raggiungere Paphos, dove per fortuna, in un niente riusciamo a trovare l’hotel che ci ospiterà x l’ultima notte a Cipro. Hotel Pyramos, centrale e luminoso, staff cordiale e disponibile.
Prima che faccia sera ci dirigiamo verso il sito archeologico, nei pressi del Forte, dove è possibile scoprire l’antica Paphos, non del tutto portata alla luce; meravigliosi mosaici si ammirano nella casa di Dionisio, villa di Teseo, casa di Aion, è poi possibile vedere l’agorà e l’odeon. L’orario ideale x immergervi è dopo le 18 in modo tale da non prendere troppo caldo ma soprattutto esser lì al tramonto; noi c’eravamo ed abbiamo assistito ai colori spettacolari che il sole calante ci ha donato!
Serata sul lungomare di Paphos dove ci fermiamo poi in un ristorante; io prendo cocktail di scampi e moussaka, il mio compagno carne arrostita con patate e torta di mele con gelato x dessert. Soddisfatti della giornata intensa torniamo in hotel … buona quinta notte!
6° e ultimo giorno
Colazione bella ricca (finalmente) e poi lasciamo l’hotel e viviamo appieno questa ultima giornata in terra cipriota. Avendo letto varie informazioni sulla strada per raggiungere la spiaggia di Lara, siamo indecisi se avventurarci o meno, per cui raggiungiamo dapprima la spiaggia di Agios Georgios dove sulla piazzetta c’è una bella chiesetta, per cercare di renderci conto del percorso. Poi per fortuna si decide di andare pian pianino verso la riserva di Lara e la penisola di Akamas, ci rendiamo conto che sono paure infondate le nostre, perché pur essendo la strada sterrata, è assolutamente percorribile; certo con molta cautela va percorsa la strada per via delle buche frequenti, ma il tutto è ripagato dalle visioni celestiali che incontrerete. Di tanto in tanto è d’obbligo fermarsi per fare delle foto … speroni di roccia che si tuffano nel mare, zone selvagge, pecore e capre in greggi o altre un po’ disorientate che si allontanano dal gruppo … insomma una zona ancora libera dall’invasione turistica che va di certo visitata; raggiungiamo la spiaggia di Lara, riserva protetta, dove ancora oggi le tartarughe caretta caretta depositano le loro uova.
Sulla spiaggia infatti sono presenti varie griglie a protezione di uova sotto la sabbia, che poesia e delicatezza. Ma ricordate che è fatto divieto di piantare ombrelloni sulla spiaggia xkè potrebbero esserci uova non scoperte dagli operatori e quindi si rischierebbe di distruggerle, ma purtroppo questa intelligenza non è da tutti . infatti mentre noi eravamo lì arrivano 3 italiani che non curanti dei cartelli esposti, piazzano il loro ombrellone sulla sabbia…zoticoni!
C’è per fortuna poca gente, ci tuffiamo nell’acqua cristallina e ci facciamo cullare dalle ondine.
Purtroppo non possiamo fermarci molto perche di lì a poco abbiamo il volo x tornare in Italia.
Arriviamo a Pafos in meno di 1 ora, ci avviamo verso l’aeroporto e proprio qui si consuma l’ultima disavventura della vacanza, che avremmo voluto evitare : la consegna dell’auto senza la presenza di un operatore.
In pratica la consegna deve avvenire entrando nel parcheggio autorizzato digitando un codice, peccato che i numeri sulla tastiera sono in parte cancellati per cui vari tentativi sono vani, facciamo ancora il giro alla ricerca di qualcuno che ci aiuti e dopo molto troviamo il tipo della Europcar che digita un paio di volte il codice e riesce a farci entrare. È tardissimo, rischiamo di perdere il volo. In gran fretta raccogliamo tutte le cose, un po’ sparse ancora per la verità nell’auto, consegniamo le chiavi e corriamo in aeroporto. Qui mi accorgo di aver lasciato il cell in auto e il mio compagno, con varie imprecazioni, torna a cercare il tipo che, con estrema difficoltà riesce a trovare le chiavi della nostra auto tra una montagna di altre chiavi.
Nooooo, non poteva finire così. Raggiungiamo il gate che è quasi in chiusura, ma per fortuna riusciamo a salire per poter tornare a casa: tutto è bene quel che finisce bene!
Grazie Cipro per tutte le tue bellezze!
Alla prossima