Cipro: l’isola di venere
Alla mattina dopo una mega colazione ci aspetta lo sdraio …Passeggiata sul lungomare e di nuovo relax in branda con il bagno del pomeriggio…Il sole è ben presente, peccato per il vento che, specialmente verso il tramonto, diventa veramente fastidioso! Serata giretto fino al centro e birretta in un pub irlandese con musica dal vivo. Venerdì, dopo la colazione, verso le dieci lasciamo l’hotel dopo aver chiacchierato con un turista italiano (veramente strano incontrare un connazionale Cipro brulica di inglesi e tedeschi) ci dirigiamo verso Capo Greco, la punta est dell’isola e dove il mare ha sette colorazioni di blu… ma dove cavolo sono??? Mah noi non lì vediamo proprio…Scattiamo due foto e…Le chiavi della macchina??? Ah si le abbiamo dimenticate sul cruscotto…”tanto se ce la rubano questa specie di auto di sicuro la lasciano dopo dieci metri” esclama Ermes!!! Ripartiamo per PROTARAS, paesino sulla costa. Osserviamo che tutte le case hanno i pannelli solari sul tetto…Poca estetica ma saggia decisione in un’isola dove c’è quasi sempre il sole! Saliamo a piedi su un piccolo colle dove sorge una bellissima chiesetta in pietra, attraversiamo poi PARALIMINI e DERYNEIA dove c’è il confine con la zona turca e dove in lontananza si scorge la città fantasma di Famagusta…Certo che è pazzesco che questa isola sia divisa così… Pensare che questa città, dove Shakespeare ambientò l’Otello, era un tempo ricchissima e ora…Divisa da questa Linea Verde, beh per così dire verde ed è pure disabitata! Languorino allo stomaco: ideona di Ermes che ferma l’auto e quatto quatto “prendere in prestito” alcuni fichi in una casa disabitata…Davvero ottimi!!! A 5 km dal centro c’è un piccolo villaggio di pescatori dove l’unico ristorante, molto plebeo ma dove, narrano, si mangia un ottimo pesce, purtroppo è il giorno di chiusura. Giungiamo poi a XYLOFAGON verso mezzogiorno, ci sono delle carinissime chiesette ovunque…Cerchiamo di tornare al mare ma siamo in mezzo a una distesa di campi di patate e per giunta neanche un bistrot per uno stuzzichino. Decidiamo poi di affrontare l’interno per raggiungere la famosa capitale NICOSIA, tristemente famosa dato che rimane l’unica città al mondo divisa da un muro dopo l’invasione turca del 1974. Girovaghiamo un po’ per le vie del centro, stuzzichiamo l’appetito con qualche MEZE (tipico piatto costituito da una bella serie di assaggini vari: antipasti, salsine, spiedini, carne varia, involtini di vite, feta, formaggio alla piastra, ecc) alla Taverna Chilies, giro ancora per viuzze…È incredibile la differenza tra la bella via centrale tutta pulita e in ordine e altre vie con vecchi negozi abbandonati, sporchi e rovinati…”certo che la nostra Carnia è meglio” sottolinea Ermes!!!! La città è cinta dalle mure veneziane, abbellite dai giardini municipali…Arriviamo alla Porta di Famagosta e dopo di nuovo nella nostra mitica auto che stava per essere trainata via dalla polizia…Avevamo parcheggiato in una zona che dovevano chiudere…Mancava anche quella! già c’è quel filo spinato con quelle guardie armate che fanno uno strano effetto, per non parlare poi dei sacchi di ghiaia che si usavano nelle trincee…Direi inquietante tenendo anche conto che i nostri due baldi uomini badavano bene a rispettare il divieto di fotografare…Certamente!!!! Prendiamo la strada per raggiungere PAFOS, famosa città balneare e ricchissima di monumenti patrimonio dell’Unesco. Ci fermiamo, su suggerimento dei “Turisti per caso”, in un paesino prima di Pafos, NIKLOKEIA e precisamnete all’agriturismo Vassilias Niklokis Inn dove ci accoglie, si fa per dire, un signore che ci brontola che dovevamo prenotare, che non si può arrivare così, che non ha i letti pronti perché lui non li fa al momento per non far prendere l’umidità alle lenzuola e…Facciamola lunga!!! Ha solo un ospite e sono le sette di sera…Invece di esultare che gli sono arrivati quattro viaggiatori e per di più costretti a fermarsi “democraticamente” almeno due notti perché il letto per una notte sola lui non lo fa)…Poi si rabbona un po’ e ci offre anche un buon vino! Depositiamo i bagagli, mentre il padrone di casa fa arrivare la moglie non so da dove per fare i letti (ah questi uomini!!!!), e ci dirigiamo verso la cittadina. Andiamo nella zona del porto, KATO PAFOS cioè la città bassa che è proprio carina con una bella fortezza medioevale e tra una serie di locali scegliamo “il Pellicano” (dove sul tardi esce appunto un bel pellicano rosa a salutare i clienti) e dove ci facciamo una bella mangiata di meze di pesce. Rientriamo abbastanza stanchi. L’agriturismo dove alloggiamo è davvero bello ma potrebbe essere tenuto meglio, il prezzo è economico (14 cipriote cioè circa 24 euro in bed and breakfast) e l’ambiente molto familiare…Ma una passata di straccio ci poteva anche stare!!! Ci alziamo presto per partire in esplorazione…La colazione non è male a parte che manca la marmellata ma insomma…
Partiamo nuovamente verso Pafos, attraversiamo la città e ci dirigiamo verso la punta ovest, dal paese Agios Gergios dove c’è una tipica chiesetta, affrontiamo un pò di sterrato per raggiungere la spiaggia incontaminata di LARA…Rocce bianche a picco sul mare, rocce marmoree che sembrano gettate in mare da un gigante e, a parte un po’ di vento di troppo, è proprio un bel posto tranquillo e rilassante…Alle quattro, come d’abitudine, ci ritiriamo dalla spiaggia e prima di tornare sulla strada principale ci fermiamo in un bistrot proprio carino dove “affrontiamo” la Keo (la tipica birra locale) e un piatto incredibilmente buono di patate fritte (la patate vengono a bizzeffe qua ed hanno un gusto davvero eccezionale assieme alla banane che vengono stranamente coperte con dei sacchi di immondizie blu..Mahh). Al rientro in città visitiamo le tombe romane dove becchiamo un tramonto eccezionale…E c’è anche una povera vecchia palma risecchita che però fa un effetto caraibico…Giro per il centro città…”dovremo ben comprare qualcosa no Ermes?” esclama Laura, “no ai nencja considerat l’eventualitat ca no succedi”(cioè non ho neanche considerato il fatto che ciò non accada) Intanto cerchiamo un bel posto per mangiare…BEST PRICE dicono tutti…”Ma deve essere un prezzo proprio bestia” dice Ermes!!! Tra i tanti locali scegliamo la taverna Demokritos, proprio bella, con musica dal vivo e offre un menù completo a 11 lire cipriote…Sono velocissimi, spadellano assaggini di continuo…Tutto veramente squisito!!!Rientriamo nella nostra modestissima camera e al mattino si parte per tornare verso la costa orientale. Ci fermiamo a PETRA TOU ROMIOU dove, narra la leggenda, è nata Afrodite…Ci sono delle enormi rocce vicino alla costa che ricordano un pò i faraglioni di Capri…Poi prendiamo per PISSOURI, una tranquilla baia, carina anche se un po’ ciottolosa e stranamente riparata dal vento…Non vi dico la strada per arrivare al mare, dopo aver attraversato tutto il paese, prendendo anche un divieto di accesso (su indicazione di un indigeno locale ovviamente). Comunque il pomeriggio di meritato riposo valeva la pena di un po’ di curve. Verso le 16 prendiamo la strada maestra per raggiungere il sito archeologico di KOURION (non vale proprio la pena di visitare lo stadio che di incrocia prima del sito sulla sinistra). I resti invece sono davvero rilevanti, chiudono alle 18 e siccome arriviamo all’ingresso che sono già le 17 gentilmente non ci fanno neanche pagare il biglietto..Carini questi ciprioti!!!! C’è un bellissimo teatro, ben ristrutturato dove si svolgono tutt’oggi degli spettacoli, alcuni mosaici ben conservati e la colonna con i due archi in pietra con lo sfondo del mare blu che si vede su tutti i cataloghi pubblicitari di Cipro. Nel tornare sulla strada principale facciamo una risata di fronte ad una insolita insegna di un locale che recita”prezzi ragionevoli”! Passiamo poi a KOLOSSI dove c’è il famoso castello che naturalmente è chiuso…Leggiamo che il castello fu costruito dall’Ordine di San Giovanni…Interessante per Ermes che si sta acculturando in queste antiche letture… Arriviamo a LIMASSOL e troviamo alloggio all’Hotel Drakos dove per solo 20 lire a coppia ci danno un appartamento intero…Ci dirigiamo subito lunga la via principale e ceniamo al “Toscano”..Direi molto bene e spendendo ogni sera di meno…Queste meze ci piacciono proprio!!! e anche la muossaka merita!!!! Lunedì, sveglia come al solito all’alba e prendiamo la costiera; il sito di AMATHOUS (dove Arianna non so cosa fece) sulla sinistra della strada è ancora chiuso, proseguiamo e visitiamo il convento di Agios Georgios, sorvoliamo su Governor’s beach che non merita proprio…È una baia piccolissima tra rocce bianche che sarebbe anche carina se fosse tenuta bene…Immondizie ovunque…Cosa non insolita…Assieme al vento che ci accompagna spesso ( questo a Fuerteventura è classificato “brezzina” dice Ermes) Ci fermiamo a KITI dove visitiamo una incantevole chiesa in pietra (Ermes e Paolo ricevono da una simpatica vecchietta un “drap” cioè una specie di pesante pareo per coprire le gambe). Arriviamo a LARNAKA con una vista sul lago salato e sulla moschea, affrontiamo il lungomare con una incantevole “promenade des anglais”e al secondo tentativo troviamo pernottamento all’Hotel Les Palmiras, modesto ma dà dritto sulla spiaggia dove noi prendiamo posto in men che non si dica! Al tramonto rientriamo e per la cena, direi la migliore che abbiamo fatto, scegliamo un tranquillo posto sul finire del lungomare dopo la torre , il Militzis Restaurant…Il meze era così abbondante che non siamo riusciti a finirlo..Ed abbiamo pagato meno del solito! Prima del rientro in hotel, un hirisch coffee ormai già pensando al rientro a casa…Mercoledì fino alle 10.30 sono intrattabile, esclama Ermes, come ogni rientro dalle vacanze… i colleghi già lo sanno. Martedì mi sveglio stranamente prima della sveglia, il sole non si è ancora alzato ma c’è già gentonona che corre in riva al mare e anche due che fanno il bagno…Pazzi!!!! Alle sette ammiriamo, direi, la più bella alba che ho visto in vita mia, neanche quella sul Sinai che mi era costata tre ore a piedi era così spettacolare!!!! Dopo aver scaricato un arsenale di foto, con questa bella immagine lasciamo Larnaka e l’isola di Venere! Ve la consiglio e…Con un’auto decente affrontate anche la zona interna dei Monti Trodos!!!! Kalimera!!!!!!