Cipro: da dimenticare!!!
Partiamo con le migliori intenzioni (ed aspettative), sabato 21 agosto alla volta di Cipro...
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Partiamo con le migliori intenzioni (ed aspettative), sabato 21 agosto alla volta di Cipro. Premetto che la meta è stata scelta dopo vari ripensamenti e una rinuncia all’ultimo minuto a 2 settimane a Zanzibar (dove probabilmente, come turisti fai da te, non c’entravamo nulla…). All’arrivo a Larnaka (alle 23:15, ora locale), ci attende un caldo infernale. L’hotel scelto dall’Italia, è un Aparthotel, centrale e carino, ma niente di clamoroso. La mattina seguente, andiamo in Budget, a ritirare la macchina prenotata dall’Italia: Ford Fiesta o similari = una Micra…Va bèh, almeno, ha il cambio automatico. Partiamo speranzosi, alla ricerca delle tanto declamate “spiagge caraibiche” (che noi, abbiamo avuto la fortuna di vedere dal vivo…), e ci dirigiamo alla spiaggia di Afrodite: 3 miseri faraglioni, davanti ad una spiaggia di sassi con sopra una bella stradona provinciale, x altro, trafficatissima… l’unica cosa bella che abbiamo visto, era una Bentley nuova di pacca di un inglese di mezza età, che nel parcheggio, si è premunito di coprirla con un telo/soprabitino bianco… Lasciamo perdere. Scappiamo dopo una foto ricordo (di cosa poi, non si sa), e ci dirigiamo verso Limassol, dove le nostre “attendibilissime” fonti (amica/agente di viaggio, parenti, e Lonley Planet), garantivano di trovare FANTASTCHE spiagge caraibiche (e riadaìe…): a parte palazzi scrostati (vecchi come Noè), nuovi (lasciati a metà), e un’infinità di cartelli FOR SALE (voglio vedere chi ha il coraggio di investire…), di spiagge caraibiche neanche l’ombra (xò, c’erano tanti kiosk, tanti pub, e tante altre “strutture ricettive”, che non si capiva bene cosa fossero). Non ci diamo x vinti ed andiamo verso Pafos e la “favolosa” Coral Bay: ecco, non commento nemmeno, lasciamo perdere. Tristissimi e pure parecchio innervositi, andiamo a nord (non nella parte turca, causa mancanza assoluta di assicurazione x quella zona, meglio non rischiare), verso la Penisola di Akamas, dove pare che ci siano i bagni di Afrodite, con la grotta e tutto il resto: ecco, ci femiamo a dormire a Polis (paesino carino, ma niente di che), proprio xchè siamo distrutti ed ulteriormente innervositi. La mattina dopo, decidiamo di tornare a sud, zona di Aya Napa e della famosissima Nissi Beach e dell’altrettanto famoso Capo Greco. Risultato: spiagge grigie, tristi, grandi come fazzoletti, STRAPIENE di gente che sembrava di essere a Rimini il 15 agosto, con tanto di ombrellonata, lettini e manipolo di giovani inglesi “birramuniti” . Ma la spiaggia di Konnos, ci potrebbe salvare…ecco, a parte arrivarci (3000 scalini) e il panorama…una meraviglia (forse, fra la gente, c’era un po’ di sabbia e di mare “cristallino”, ma noi, proprio NON siamo riusciti a vederli!) Giriamo x tutta la zona, senza trovare uno straccio di posto non dico BELLO, ma almeno decente: nada (xò, se volete “divertirvi”, fermatevi ad Aya Napa: è una bella Las Vegas dei poveri, mista con una Gardaland x adulti…non c’è che dire, una meraviglia…!). Torniamo sconsolati a dormire a Larnaka (nella zona sopracitata, alberghi pieni e pure cari come l’oro). La mattina dopo, ci dirigiamo alla volta dei “favolosi” monti Troodos= nel primo internet point che abbiamo la fortuna di trovare, prenotiamo un agriturismo nell’interno, a Tochni che ci sembra carino, e ci dirigiamo sparati alla meta. Bèh, i nostri (fortunatamente), ultimi 4 gg di ferie, li passiamo in questo paesino, mangiando nella Tochni Tavern (carinissima e a buon mercato) e dormendo in un altrettanto carinissimo agriturismo, dove praticamente c’eravamo solo io e mio marito (che meraviglia). Di giorno, ci siamo fatti dei giretti in macchina, fra Nicosia e Limassol con i posti in mezzo, ma vi risparmo i dettagli. Conclusione: finalmente arriva il sabato della partenza (x altro, ANTICIPATA, viva dio, di una settimana!), ci abbiamo smenato i soldi di una settimana di autonoleggio (NO REFOUND, categorico), abbiamo visto tantissima “trascuratezza” e patito un caldo che nemmeno all’inferno…Quando siamo arrivati ad Orio al Serio, volevamo fare come il Papa e baciare la terra. Se qualcuno vi sta particolarmente antipatico (ma proprio tanto), consigliategli di andare a Cipro.