Cipro, casa dolce casa…

Ritorno sull'isola per un viaggio nell'ospitalità e nella cultura locale
Scritto da: 19Simone80
cipro, casa dolce casa...
Partenza il: 04/08/2016
Ritorno il: 18/08/2016
Viaggiatori: 1
Spesa: 500 €
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Importante: Poiché sono in uso le prese a tre spinotti di tipo inglese, è necessario l’utilizzo di un adattatore per poter usare le apparecchiature elettriche.

Curiosità: Nell’intera isola, le auto viaggiano nel senso di marcia opposto al nostro, come in Inghilterra o Malta.

Questa estate la meta prescelta è una località a noi nota, ovvero l’isola di Cipro.

Partiamo entrambi (Roby e Simo) il giorno 4 dall’aeroporto di Linate, con volo AirBerlin schedulato alle ore 8:30, destinazione Paphos, con un unico scalo a Vienna.

Nel primo pomeriggio (circa alle 14:00) giungiamo nel secondo scalo Greco-cipriota, e attendiamo la navetta che ci porterà agli uffici della compagnia di noleggio auto KEM, in un’area separata ma prossima all’aeroporto. Lì prendiamo possesso dell’auto, una Suzuki Swift (city car che si è rivelata sufficientemente agile anche su percorsi abbastanza scoscesi dell’entroterra, in prossimità dei monti Troodos; degni di nota anche i consumi non eccessivi) che ci accompagnerà per l’intero soggiorno, ovvero fino al 18 (rientro in Italia del mio amico Simone) mentre io (Roberto) lascerò l’isola il 10 agosto.

Scesi a terra veniamo avvolti dal “mantello” di calore tipico di questo luogo, lo avvertiamo maggiormente per via del clima di Milano, quest’anno stranamente mite e non eccessivamente caldo. Fortunatamente l’aria condizionata dell’auto ha funzionato perfettamente.

Il soggiorno mi è stato gentilmente offerto dal mio amico Simone, che ha avuto l’ottima intuizione di investire in quest’isola, acquistando un modesto bilocale, vista “mare e monti”, corredato di tutti i comfort, in località Peyia (o Pegeia), poco lontano dalla nota Coral Bay e dalla città di Paphos.

La cittadina di Peyia è molto pittoresca, la municipalità è la 9^ per grandezza di Cipro e la 3^ del distretto di Paphos, il territorio comunale infatti è racchiuso tra mare e montagne e racchiude Coral Bay, Sea Caves ed Agios Georgios, proprio al confine con la Penisola di Akamas. La cittadina vanta numerosi ristoranti, taverne e pub oltre a tre supermercati e diversi Kiosk lungo la strada statale, inoltre vi sono anche due farmacie, servizio medico 24h e dentisti, oltre alle banche.

Giovedì 4

Raggiungiamo l’appartamento a Peyia in meno di un’ora dall’aeroporto di Paphos. Passeremo queste poche ore pomeridiane nei dintorni, anche per via della stanchezza del viaggio, essendo svegli dalle 5 del mattino…

Decidiamo di fare piccole compere per la cena (che faremo a casa) e per la colazione. Da rilevare la catena Papantoniou che possiede diversi supermercati nella zona, ma anche piccoli negozi di Bakery (panificio e pasticceria). Il centro commerciale più vicino è a Paphos, il “King Avenue Mall” con i supermercati Carrefour e Jumbo (negozio di casalinghi e bricolage, fornitissimo e molto conveniente), ed una notevole passerella di negozi, nonchè area food con gli immancabili KFC, Burger King e altri.

Venerdì 5

Il primo giorno decidiamo di trascorrerlo nel visitare l’area di Peyia e Paphos; nei miei viaggi precedenti avevo visitato solo Kato Paphos, e la spiaggia della Coral Bay, mentre Simo si può dire che conosce questi luoghi ormai come le sue tasche, infatti è proprio lui a mostrarmi le “Sea Caves” (in prossimità della Coral Bay) ovvero delle piccole cave naturali nella roccia che si gettano nel mare azzurro. Visitiamo anche il relitto della nave Edro III battente bandiera della Sierra Leone, oggetto di molte foto “insolite” che possono essere fatte in questo luogo. La nave da carico misura oltre 80 metri e trasportava cartongesso, si è arenata nel Settembre 2011, la nave è stata svuotata di tutto il petrolio e del carico, poggia su rocce ad una angolazione di circa 12°. L’imbarco sulla nave non è consentito in quanto è pericoloso ma comunque meta di pellegrinaggi.

Decidiamo di fare una piccola escursione presso “Avakas Gorg” (una grotta solcata da un fiume, che è quasi assente, quindi il cui letto è transitabile a piedi). Il percorso non è impervio, ma richiede comunque attenzione (consigliate delle calzature adatte, come scarpe sportive, da evitare sandali o infradito…), soprattutto perchè specie nel letto del fiume può esserci fondo limaccioso e rocce scivolose, e scorre comunque un piccolo ruscello. La vista è spettacolare, e camminare in un canyion non più largo di 4 metri, con una quindicina di metri di profondità, è molto suggestivo, potrebbe essere benissimo un set cinematografico per un film di avventura, magari ambientato su suolo extra terrestre. J

Di fronte a una “cascata” di alghe e licheni, che scendono da un lato del dirupo, e con il terreno molto umido e fangoso, decidiamo che abbiamo visto abbastanza, e facciamo ritorno, nel frattempo abbiamo anche “sforato” l’orario del pranzo.

Raggiungiamo Kato Paphos (ovvero la zona “bassa” quindi costiera della città di Paphos) per pranzare in un locale che Simo conosce, non prima di aver fatto qualche foto agli splendidi panorami che si incrociano sulla strada, degno di nota l’isola San Giorgio.

Pranziamo presso l’Azure Azure (Poseidonos Avenue 48), un luminoso e fresco locale sul lungomare di kato Paphos, con un’ottima e abbondante insalata con Halloumi (delizioso formaggio locale servito alla griglia).

Già pronti per la spiaggia decidiamo di andare sulla Coral Bay a rilassarci per goderci le ultime ore di Sole. Le baie con possibilità di balneazione, offrono il servizio di ombrellone e due sdraio a €7,50 (senza limiti di tempo), non mancano le spiagge libere.

Prima di fare rientro in appartamento, visitiamo il centro commerciale “King Avenue Mall”.

Sabato 6

Considerato di aver fatto “spiaggia” il giorno prima decidiamo per una giornata di escursioni. La meta prescelta è Kykkos, un piccolo villaggio nelle alture della Foresta di Paphos, non lontano dal Monte Olimpo.

Prima di giungere a Kykkos facciamo tappa ad una riserva di mufloni. E’ un’area recintata dove diversi esemplari di questi animali vivono indisturbati, anche se un po’ osservati dai turisti che li fotografano.

Famosa la “Panagia of Kykkos” (1100), dedicato alla Vergine Maria, un monastero dall’architettura tipica di questi luoghi, con icone e mosaici spettacolari. Al suo interno si trova il museo che ospita oggettistica, manoscritti ed icone. All’interno del Monastero si trova una delle tre icone della Vergine dipinte da San Luca. Interessante anche l’annesso negozietto di merchandising, che vende tra le altre cose anche i prodotti propri del monastero, come gli infusi di erbe aromatiche, olii e creme per curare e lenire diversi disturbi.

Pranziamo in una località vicina, Mylikouri, non avendo trovato nulla a Kykkos, e (affamati) ci rifugiamo nel primo locale che ci ispira e che troviamo in zona, la taverna “Platanos”. A prima vista ci sembra addirittura una casa “improvvisata” come ristorante, infatti la signora che ci accoglie non ci fornisce il menù ma prova a indicarci le specialità della casa a voce (con un inglese molto povero…). Riesce facilmente a convincerci a provare un pranzo “a sorpresa”. Iniziano a giungerci più pietanze di quante ce ne fossimo aspettati, dalle gradevoli olive, salsa Tzatziki, Hummus, insalata greca e un ottimo Cous cous (molto diverso da quello che conosciamo noi), solo come antipasto. Successivamente ci viene servita della Loukanika (salsiccia), Afelia (spezzatino di maiale) e per finire del Sikotakia (fegatini di pollo), il tutto per una spesa pari a €17 a testa, che include anche il beveraggio e la Pita (tipico pane), un rapporto qualità prezzo davvero ottimo!

Ormai pomeriggio decidiamo di proseguire per Pano Panagia, sede di un altro rilevante monastero: il Chrysoroyiatissa Monastery (1152), dedicato alla vergine Maria del “Melograno dorato”. Al suo interno si raccolgono importanti icone ed oggettistica sacra, il Monastero ha anche una antica produzione di vini. Anche questo esempio di chiesa greco-ortodossa merita di essere visitata.

Domenica 7

Oggi giornata di spiaggia, cerchiamo sempre nella Coral Bay un luogo nuovo, e lo troviamo in prossimità di uno dei tanti Hotel e Resort che costeggiano i due principali golfi della Coral Bay. La spiaggia scelta è la Corallia beach. La spiaggia è ampia e sabbiosa, il mare è piuttosto pulito. Il costo anche qui è di €7,50 per ombrellone e due sdraio.

Su suggerimento di Simo, ceniamo al Derlicious situato al primo piano del centro commerciale “King Avenue Mall”, si tratta di bistrò greco che ha offerte tipo “fast food”, qui si mangia Souvlaki o Gyros, serviti nella tipica Pita greca o quella cipriota… Porzioni abbondanti, cibo buono e costo contenuto, ottima alternativa alle catene internazionali.

Lunedì 8

Decidiamo di visitare la zona settentrionale dell’isola, rimanendo nei limiti del territorio “greco-ipriota”. Confinante con la municipalità di Peyia, troviamo il villaggio di Kathikas, con strade di selciato ed edifici in pietra tipici, un borgo che emana tranquillità e pace. Proseguendo per Polis, quindi poi a destra per Argaka, percorriamo una strada litoranea che incrocia numerosi villaggi a due passi dal mare. Proprio sulla strada, nelle vicinanze di Argaka ci fermiamo presso la taverna Liza’s Place, dove io consumo un’ottima Moussaka servita in un piccolo tegame di terracotta (come da tradizione), mentre Simo prende le Keftedes, tipiche polpettine con contorno di patatine fritte fatte in casa.

L’anziano gestore si dimostra subito simpatico e amichevole, appena ha saputo che eravamo Italiani si è seduto a chiacchierare con noi (in Inglese), abbiamo inoltre apprezzato l’antipasto con salsa Tzatziki, Olive con Origano Cipriota (molto diverso dal nostro!). A fine pasto ci è stata portata la frutta di stagione, la cosa piacevole e che fa apprezzare questi luoghi è l’ospitalità, perché l’antipasto e la frutta ci sono stati offerti.

Dopo pranzo, proseguiamo l’itinerario fino a Kato Pyrgos, una località piuttosto anonima che presenta un albergo turistico e poco altro (della costa settentrionale dell’isola è la spiaggia greco-cipriota più a est).

Martedì 9

Avendo già fatto due coste della Coral Bay, decidiamo di optare per un’altra località non tanto distante, famosa per le spiagge, Geroskypou, una delle quattro municipalità del distretto di Paphos, non molto distante dall’aeroporto Internazionale.

Anche questa zona offre numerose baie, costellate da stabilimenti balneari. Le spiagge sono ampie e ben tenute. Qui il servizio per ombrellone e due sdraio lo abbiamo pagato solo €5.

Il pomeriggio lo passiamo poco lontano, a Kato Paphos, dedicandoci all’acquisto degli immancabili souvenirs, lungo il caratteristico viale che parte dalla zona del porto (vista Castello medievale) e verso sud costeggia il mare da un lato e ristoranti/negozi dall’altro.

Mercoledì 10

Il mio ultimo giorno qui a Cipro è arrivato inesorabile e questo periodo, come accade quando ci si diverte, è passato in un lampo J

Il mio rientro è in serata (ore 21:30), con volo Easyjet da Larnaka, facciamo quindi in tempo per un paio di escursioni a delle cascate in località Pano Platres (non lontano da Troodos).

Avendo comunque tempo decidiamo di seguire anche alcuni percorsi segnalati di chiese, ma non incontriamo siti degni di nota, ma segnalo una particolare veduta del villaggio di Pachna, dalla strada seguita per Pano Platres, che ci ha piacevolmente sorpreso.

Giungiamo a Pano Platres, un grazioso villaggio montano, immerso nel verde delle foreste circostanti. Troviamo facilmente le indicazioni per le note “Caledonian Waterfall” e “Millomeris Waterfalls”. Noi, ovviamente, le proviamo entrambe J

Il tragitto per la prima è semplice e adatto a tutti, solo ci si impiega oltre mezz’ora perchè lungo circa 2 km, ma ne vale la pena perché lo spettacolo che ci si trova di fronte è meraviglioso. Le Caledonian Waterfall alte 12 metri, ritenute le più alte di Cipro.

Tornati da questa prima tappa, ci fermiamo a pranzare nel locale situato proprio all’inizio del percorso alle cascate: Psilo Dendro. Prendiamo entrambi una discreta porzione di Fish & Chips, a cui si è aggiunto il dessert offerto dalla casa (una torta di ricotta e una panna cotta ottima).

Il percorso alle seconde cascate, apparentemente più breve del primo, si è rivelato piuttosto impegnativo, il sentiero presenta dislivelli importanti, in quanto viene aggirato il costone della montagna.

Quasi esausti dell’impresa, veniamo ripagati dallo spettacolo delle cascate, quasi un “miraggio” in questo luogo (infatti non sono mancati i turisti che hanno approfittato per farsi una doccia sotto la cascata…). Sebbene le Caledonian Waterfalls vengano ritenute le più alte dell’isola, in realtà le Millomeris Waterfalls sono poco più alte (misurano infatti 15 metri), questa convinzione sta nel fatto che l’accesso alle Millomeris Waterfalls è stato reso più accessibile sono negl’ultimi anni e perciò sono ancora poco conosciute.

Arriviamo all’aeroporto di Larnaka senza intoppi e nel tardo pomeriggio mi tocca lasciare il mio amico Simo su questa isola, mentre io farò rientro nella mia città… Un po’ di invidia per lui che può ancora godersi qualche giorno di Sole, mare e relax.

Giovedì 11

Terminato il soggiorno del socio Roby, proseguo la mia vacanza in solitaria nella mia adorata Cipro. Ancora stanco dalle scarpinate di giovedì con Roby, decido di dedicare la mattinata a qualche ora in spiaggia ed il pomeriggio a sistemare e pulire casa.

Venerdì 12

Mattinata di relax in spiaggia e pomeriggio facendo una piccola escursione nei dintorni di Peyia, mi reco al Monastero di Agios Neophytos (1200 circa) nei pressi di Tala.

Il Monastero è costituito da un blocco residenziale, chiesa e chiostri attorno a un giardino rigoglioso; al di là c’è una spaziosa terrazza costellata di panchine con vista sulla valle. In fondo della terrazza, accessibile da un ponte di pietra, c’è l’Enkleistra, le grotte scavate da San Neofytos stesso.

L’Enkleistera si compone di tre camere, le prime due sono la navata e la Chiesa della Santa Croce, la terza è la cella di Neofytos. Le pareti della navata sono coperte di affreschi, quelle superiori del XV secolo, quelle inferiori risalgono al XII secolo. Nel santuario vi sono più affreschi, questa volta del XII secolo. Al di là del santuario, attraverso una porta bassa, si trova la cella del santo, anch’essa affrescata e contiene un letto, tavolo, scrivania, sedia e una libreria tutti scolpiti nella roccia. Ospita inoltre la sua tomba, il Santo infatti aveva espresso il desiderio che alla sua morte, il suo corpo venisse sepolto qui e la grotta sigillata.

Tuttavia, nel 1756 il sarcofago è stato aperto e le reliquie trasferite alla chiesa del monastero. Di fronte alla chiesa vi è un museo che ospita croci, calici, turiboli, sacri testi, paramenti, icone e molto altro. Alcuni di questi oggetti sono incredibilmente rari e belli come una Bibbia veneziana del 1560 e un manoscritto della fine del XI secolo.

Sabato 13

La giornata la passo andando a fare acquisti al Ktima Georgiadi (Olive Shop) e la Golden Donkey Farm di Skarinou dove tutte le volte che vengo a Cipro acquisto olio e prodotti a base di olio di oliva e latte d’asina.

Qui come quasi sempre trovo il proprietario che ormai mi conosce, prendo i prodotti da portare in Italia e mi regala 2 bottiglie di birra (prodotto nuovo) da farmi assaggiare. Come tutte le volte mi regala qualcosa e/o mi fa lo sconto, qui l’ospitalità è tutto! J Finiti gli acquisti all’Olive Shop, mi dirigo alla Golden Donkey Farm, sempre di loro proprietà, qui sinceramente è la prima volta che vengo e mi è piaciuto moltissimo. Si tratta di una fattoria in stile tradizionale, al suo interno si trova una zona dove poter mangiare, un negozio dove acquistare i prodotti fatti da loro (stessi dell’Olive Shop), una piccola chiesa ortodossa e numerosi recinti con gli asini e delle gabbie con volatili. L’intera area fa anche da giardino botanico, delle etichette identificative vengono poste davanti ad ogni pianta o fiore. Gli asini poi sono molto dolci e sempre in cerca di coccole, animali molto simpatici e soprattutto intelligenti (a differenza del pensiero comune), il posto è ben tenuto e pulitissimo.

Dopo la visita alla Donkey Farm, percorro la strada verso casa ma decidendo di fare qualche tappa, così visito la cittadina di Omodos uno dei più pittoreschi villaggi di Cipro. Omodos è uno dei più bei villaggi di Cipro ed è situato alle pendici meridionali dei monti Troodos.

Il villaggio è stato creato intorno al Monastero della Santa Croce (XVII sec.), il quale ospita una parte della Santa corda con cui le mani di Cristo erano legate alla Croce. Nell’edificio monastico si può trovare un museo con icone bizantine, un museo di Arte Popolare e il museo della Liberazione rivolta Nazionale.

Caratteristica principale della cittadina sono le strade strette lastricate in pietra e le case tradizionali con le verande in legno che vi si affacciano. Nel paese sono numerosi i negozi che vendono ricami fatti a mano, bar e taverne.

Domenica 14

Dopo tanto tempo decido di fare il percorso di trekking che va dai Bagni di Afrodite a Fontana Amorosa. I Bagni di Afrodite si trovano qualche kilometro dopo la località di Latchi, comune non molto distante da Polis e rinomato per le sue spiagge.

Il percorso in strada sterrata o sabbia è di circa 7.5Km ed è percorribile a piedi o attraverso auto fuoristrada, quad e moto, non avventuratevi se avete altri automezzi se non via mare in barca!

Io farò l’intero percorso a piedi, almeno l’andata (scoprirete poi il perché…).

Si parte come detto dai Bagni di Afrodite (una grotta con laghetto dove la leggenda vuole che la Dea vi si immergesse per fare i bagni) per poi toccare la Blue Lagoon ed infine Fontana Amorosa.

Lungo il percorso si rimane letteralmente affascinati ed abbagliati dalla bellezza del panorama circostante, piccole baie nascoste, mare cristallino (caraibico!) e natura incontaminata… se non fosse per il passaggio di auto o moto…

In circa 2h arrivo alla Blu Lagoon, è il luogo più popolare della Penisola di Akamas, una splendida baia con spiaggia in sabbia chiarissima, acqua trasparente e… un mare di gente arrivata in barca con le escursioni organizzate o barche private, posto stupendo, tanto che non vi sono neanche chioschi bar o strutture simili, si è proprio a contatto diretto con la natura.

Poco distante, a meno di 10 minuti a piedi vi è Fontana Amorosa, è una insenatura con una piccola sorgente, qui vi è meno gente rispetto la Blue Lagoon, la sabbia è più scura ma anche qui mare cristallino. Questo luogo ha fornito molte leggende e tradizioni su amanti e amore, una leggenda vuole che la Dea Afrodite ha utilizzato il luogo per portare i suoi giovani amanti qui lontano dalla gente, mentre un’altra leggenda dice che chi beve dal pozzo potrà innamorarsi di nuovo.

Giungono le prime ore del pomeriggio e io trovo riparo sotto un albero, seduto su una pietra e all’ombra, vi rimango per circa un’ora, ammirando lo splendido paesaggio ma poi decido di tornare indietro, peccato che erano circa le 13.30 il sole picchiava forte, faceva molto caldo e nota dolente… avevo finito tutto il beveraggio che mi ero portato dentro lo zaino! Percorro circa 2Km a piedi riparandomi sotto l’asciugamano da spiaggia, mettendola a modo di beduino… (immaginate la scena), visto il caldo e il problema dell’idratazione, decido di fermare un pick-up con 4 ragazzi, chiedendogli il favore di potermi portare ai Bagni di Afrodite, dove avevo lasciato l’auto. Questi ragazzi gentilissimi fanno spazio nel vano posteriore del pick-up e tra un sobbalzo e l’altro arrivo a destinazione. Mi sono offerto di pagare ma i ragazzi hanno ripetutamente rifiutato, questa è l’ennesima dimostrazione di ospitalità e cortesia che hanno i Ciprioti.

Per pranzo mi dirigo alla vicina Lachi, mi fermo alla taverna Latchi Plaza, qui ordino le ottime Dolmades (involtini di foglie di vite), uno dei miei piatti preferiti! Mi vengono serviti una decina di involtini con una piccola insalatina e patatine fritte poste dentro un piccolo cesto da friggitrice, molto originale, tutto molto buono anche il prezzo. Finito di mangiare dedico il pomeriggio alla tintarella sulla spiaggia della cittadina. Qui la sabbia è un po’ granulosa e ci sono anche sassi, l’acqua comunque limpida.

Lunedì 15 – Martedì 16 – Mercoledì 17

Passato il Ferragosto tra centro commerciale e giri nei dintorni, senza però aver trovato nulla di interessante, passo gli ultimi giorni comodamente in spiaggia, iniziare a preparare i bagagli e sistemare casa per i prossimi affittuari. Infatti nel periodo i cui non sono a Cipro, affitto l’appartamento per vacanze (Min. 3 notti – Max 2 mesi) un modo non solo per poter guadagnare qualcosa, ma anche per non tenere chiusa casa per diversi mesi e far scoprire le bellezze dell’isola anche ad altre persone, in particolare vorrei riuscire a coinvolgere di più i Connazionali, dato che normalmente non guardano oltre le isole greche…

Giovedì 18

Tempo della partenza, volo da Paphos a Milano Linate con scalo a Vienna con la Air Berlin.

Prima tratta, volo in perfetto orario e nulla da segnalare, arrivato a Vienna, si scopre che il volo per Milano avrà un ritardo di circa 2h… dopo le 2h di ritardo il volo è partito regolarmente, purtroppo abbiamo trovato un paio di temporali nel territorio Italiano e abbiamo avuto qualche vuoto d’aria e sobbalzi, ma nulla in confronto all’esperienza traumatica dell’estate scorsa sul volo di andata per Salonicco…

Al mio socio Roby ho fatto vedere le cose più interessanti che ci sono nella zona di Peyia e Paphos, ho tralasciato molte cose perché le avevamo già viste nei viaggi precedenti a Cipro e quindi ho optato per fargli conoscere cose nuove che ha notevolmente apprezzato, così come l’ospitalità indiscussa dei Ciprioti e l’ottimo cibo locale.

Ora che sono in Italia per me inizia il countdown per il ritorno a Casa…

Hotel consigliato:

CiproVacanze (Peyia)

Dove mangiare:

Kato Paphos: Azure Azure; Derlicious (King Avenue Mall)

Argaka: Liza’s Place

Mylikouri: Platanos

Cosa mangiare:

Dolmades; Moussaka; Afelia; Souvlaki; Gyros; Keftedes; Loukanika; Sikotakia

Cosa bere:

Commandaria; Zivania;

Cose da non perdere: Peyia; Fontana Amorosa; Blue Lagoon; Akavas Gorge; Kathikas; Omodos; Platres; Monastero di Kykkos; Monastero di Agios Neophytos; Monastero di Chrysoroyiatissa

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