Cinque Terre mozzafiato!
Nel pomeriggio abbiamo visitato Lerici, fatto un giro per il paesello, cominciando ad acquistare i prodotti della gastronomia ligure. Lerici è sul livello del mare, ha delle belle spiagge, e dei carruggi pieni di negozietti.
Intorno alle 18:00 siamo ripartiti per andare al B&B “La collina degli ulivi” in località Termo – Fraz. Di La Spezia.
La strada è piuttosto in salita, però ne vale davvero la pena. Le camere sono ampie, arredate con cura e la colazione è davvero super, solo per citare alcune prelibatezze: croissants caldi, biscotti e torte fatte in casa, focaccia ligure… Cena: al ristorante Duccio – La spezia, si mangia davvero molto bene e in quattro (due antipasti, quattro primi, 3 secondi e 4 caffè) abbiamo speso euro 85,00.
Il mattino seguente siamo arrivati alla stazione di La spezia, che dista una decina di min dal B&B. Consiglio: non parcheggiate l’auto in prossimità della stazione in quanto il parcheggio è a pagamento solo per un tempo limitato (2ore).
Cercate la scuola Pacinotti a solo 200 m dalla stazione e troverete un buon parcheggio gratuito.
Alla biglietteria della stazione abbiamo acquistato la “Cinque Terre Treno Card” per un giorno (euro 8,50 a testa) che ti permette di prendere il treno e attraversare i sentieri che ci sono da un paese e l’altro, tra cui la Via dell’Amore tra Riomaggiore e Manarola. In un giorno siamo riusciti a visitare solo quattro paesi: – Riomaggiore: appena usciti dalla stazione si prende il tunnel sulla dx e si arriva nel centro del paese, si sale la stradina e si svolta per visitare la Chiesa di San Giovanni. Si salgono ancora degli scalini e si giunge al castello, si scende per una stretta discesa fatta di scalini e si ritorna alla stazione. Vi consiglio questo tragitto per ammirare nelle giornate di sole la vegetazione, gli ulivi e un meraviglioso paesaggio. Giunti alla stazione ci si incammina per la Via dell’Amore (30 min di passeggiata).
– Manarola: ci siamo rimasti poco perché è più piccola e con tutta la gente presente non si riusciva a girare, è bello vedere le barche lungo la via che porta al mare, circondata da numerosi ristoranti e focaccerie, dove abbiamo comprato la famosa focaccia ligure. Vi consiglio la focacceria “La Cambusa” mentre non vi consiglio quella di fronte che è lentissima (1 ora di attesa – Assurdo!!!). Ci siamo diretti verso il percorso a piedi che ci avrebbe condotti a Corniglia (45 min di passeggiata).
– Corniglia: arrivati alla stazione ci accorgiamo che mancano ancora 382 scalini per arrivare al Paese, perché si tratta dell’unico paese delle Cinque Terre che si trova su un promontorio roccioso a picco sul mare alto un centinaio di metri. Il centro è piccolissimo, passeggiando ci si mette 10 min per visitarlo tutto.
– Vernazza: Presenta una via centrale piena di negozi di artigianato e prodotti locali e al termine di questa troverete una piazzetta sul mare, una versione più piccola di Portofino. Potete fare una passeggiata per gli stretti carruggi dove esiste il rischio di perdersi.
Tornati al B&B, una bella doccia e poi una cenetta da Miki (Monterosso), purtroppo avevamo accumulato un po’ di ritardo e quindi abbiamo chiamato il ristorante per avvisare che saremmo arrivati mezz’ora dopo, e la risposta è stata “non vi possiamo aspettare dovete venire per il turno delle 21:45!” dopo aver comunicato che non è mia abitudine cenare alle 11 di sera, mi sono ritrovata senza una prenotazione sabato sera e dover cercare un ristorante dove andare a mangiare, in fondo era solo il weekend del primo maggio. E pensare che avevo cercato di evitare di trovarmi in questa situazione prenotando con quattro giorni di anticipo! Ma come si sa non tutti i mali vengono per nuocere e così su consiglio della sig.Ra del b&b siamo andati a mangiare pesce a poca distanza da lì in un ristorante che si chiama “Da Francesco”, e abbiamo mangiato veramente molto bene, (consiglio: antipasto misto di pesce – arrivano 10/12 piatti di pesce condito in tutti i modi possibili).
Dopo cena siamo andati a fare un giro a Portovenere, un paesino poco distante. Ne è valsa davvero la pena perché oltre ad avere un porticciolo molto bello con casette colorate in stile ligure, la via centrale conduce alla punta estrema del paese dove sorge una chiesa circondata da mura a picco sul mare. Vista di sera con le luci soffuse sembra di esser catapultati nel Medioevo, quasi che da un momento all’altro spunti Re Artù.
Domenica mattina dopo l’abbondante colazione siamo partiti per Monterosso, forse il paesino delle Cinque Terre che ci è piaciuto di più. Presenta un centro storico più ampio, si possono trovare molti più negozietti, e i carruggi presentano scorci davvero suggestivi. Finalmente un negozio di pasta fresca dove acquistare le trofie e il pesto fresco!!! Il paese è separato in due dalla montagna quindi per visitare entrambi i lati è necessario oltrepassare la galleria o prendere la stradina piuttosto breve che trovate a lato della stessa.
A pranzo ci siamo fermati per un piatto di gnocchi al pesto al ristorante Ciak nel centro storico del paese. A chi piace l’aglio sicuramente lo troverà divino, noi che invece non amiamo questo alimento abbiamo avuto problemi di digestione tutto il pomeriggio, quindi non lo consiglio. Il pesce che servono, però, è davvero molto buono e abbondante, attenzione al prezzo: 14,00 euro a testa per un primo.
Verso le 14:30 siamo ripartiti da Monterosso per andare a Portofino. Abbiamo gironzolato un po’ per la piazzetta e per le vie laterali, per poi incamminarci verso casa.
Vacanza davvero molto bella, l’azzurro del mare in contrasto con il verde acceso della vegetazione ti fanno venir voglia di rimanere seduto in contemplazione come facevano (loro si che potevano!) i poeti e gli scrittori che frequentavano questo angolo di paradiso.