Cinque terre due cuori un weekend
Non possiamo che confermare la difficoltà degli spostamenti con l’automobile: l’unico parcheggio che troveremo sarà quello all’ingresso del paese alla “modica” cifra di 16 euro al giorno. Ci muniamo immediatamente di focaccia e bibite e ci dirigiamo sugli scogli, unico accesso al mare (cristallino) di Manarola dove ci concediamo un po’ di relax al sole prima di iniziare l’esplorazione delle altre 4 terre.
Innanzitutto operazione acquisto della Cinque Terre card (13,50 Euro per 2 giorni) che consente di viaggiare senza limiti sulla tratta ferroviaria La Spezia – Levanto, di usufruire dei mini bus diretti al centro dei paesi o ai parcheggi e di percorrere la Via dell’Amore.
Il treno, a meno che non abbiate diversi giorni a disposizione e non siate dei trekker provetti, è il mezzo di trasporto ideale per spostarsi da un paese all’altro; le corse sono abbastanza frequenti (almeno due ogni ora) e in 20 minuti scarsi si copre l’intero percorso da Riomaggiore a Monterosso.
Proprio quest’ultimo è la nostra prima destinazione. Appena usciti dalla stazione ci troviamo di fronte l’ampia spiaggia sabbiosa, una vera rarità da queste parti. Il lungomare offre in direzione Levanto una passeggiata con scorci davvero panoramici.
Dal lato opposto si raggiunge attraverso un tunnel la parte vecchia del paese, fatta di vicoletti, botteghe e ristoranti (fra cui vi consigliamo “Al Carugio”) che le conferiscono un’atmosfera vivace, da tipica vacanza di mare. Proprio per questo motivo, è stato il paese che forse ci è piaciuto di più, anche se non è adatto per chi invece cerca maggiore tranquillità, che si può trovare per esempio nella “nostra” Manarola, tanto caotica di giorno, quanto semi-deserta di sera, soprattutto nella parte alta del paese, dove, da una terrazza panoramica, si può ammirare una particolarissima via crucis realizzata sulle colline di fronte.
Da Manarola parte anche la famosa Via dell’Amore, che si discosta totalmente dagli altri sentieri in quanto si tratta di una vera e propria passeggiata di circa 20 minuti fino a Riomaggiore; come previsto è piuttosto affollata, ma ciò non impedisce di godere di panorami di tutto rispetto.
Inoltre, se possibile, vi consigliamo di approfittare delle discese a mare, per ritrovare un po’ di solitudine.
Arrivati a Riomaggiore ammirate il murales alla stazione che celebra i veri eroi dimenticati di questi luoghi, i contadini che, per generazioni, con il loro lavoro hanno trasformato le colline in terrazze per coltivare le viti da cui originano vini pregiati.
L’accesso al mare è piccolo e difficoltoso, vale però la pena di fare un giro per i carugi, i caratteristici e stretti vicoli che si trovano nella parte alta.
Vernazza, dopo Monterosso, è il paese con la maggiore vocazione turistica, con una piccolissima spiaggetta nei pressi del porto. Anche qui la parte più caratteristica è quella che si inerpica tra ripidi carugi verso la torre da cui godere di un bel panorama.
Infine, Corniglia è la più peculiare delle cinque terre, trovandosi in una posizione elevata rispetto al mare e raggiungibile attraverso una scalinata di 377 gradini oppure per i più pigri (come noi..) con il minibus che parte dalla stazione.
Il centro abitato è davvero piccolo e si snoda ai lati della via principale che termina su una terrazza da cui abbracciare con lo sguardo il tratto di mare compreso tra Monterosso e Manarola.
Da incontentabili quali siamo, ci siamo concessi una breve escursione notturna a Portovenere, nel vicino Golfo dei Poeti; la nostra permanenza, pur limitata al tempo di una cenetta e una passeggiata, è stata estremamente piacevole, in una cornice di case a torre (che si ritrovano anche in tutti i paesi delle Cinque Terre) che si affacciano sul porto con i loro colori notturni, contribuendo a creare un’atmosfera fuori dal tempo.
Due giorni, anche se pochi, ci hanno comunque permesso di apprezzare il fascino di questi luoghi, che ci sentiamo di consigliare più per un week-end di primavera che non per una vacanza di puro mare, vista la penuria di spiagge e la difficoltà (Monterosso a parte) per raggiungerle. Noi ci ritorneremo qui con zaino in spalla e sicuramente più allenati di quanto siamo in questo periodo, pronti anche a percorrere i sentieri più impervi e scoprire panorami ancora più mozzafiato.
Buon viaggio! Pì e Kat