Cinque settimane a Barcellona

Questo è il resoconto assolutamente tardivo e fuori tempo di 5 settimane trascorse a Barcellona nel 2000 allo scopo di imparare un po’ lo spagnolo. Non potendo fare un resoconto giornaliero mi limiterò a dire che le mattina andavo a lezione con i miei compagni di tutte le nazionalità e il pomeriggio… bighellonavo. In queste peregrinazioni...
Scritto da: piccino
cinque settimane a barcellona
Partenza il: 21/07/2000
Ritorno il: 29/08/2000
Viaggiatori: da solo
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Questo è il resoconto assolutamente tardivo e fuori tempo di 5 settimane trascorse a Barcellona nel 2000 allo scopo di imparare un po’ lo spagnolo. Non potendo fare un resoconto giornaliero mi limiterò a dire che le mattina andavo a lezione con i miei compagni di tutte le nazionalità e il pomeriggio… bighellonavo. In queste peregrinazioni senza guida e senza meta mi sono imbattuta nei ricordi tra i più belli della mia vita (anche perché avevo 23 anni…). Scrivo più che altro perché in tutti i resoconti che ho letto di Barcellona pochissimi si sono discostati dalle “solite” mete turistiche mentre ritengo che Barcellona e la Catalogna abbiano molto di più da offrire. Ecco una lista di cose meravigliose da vedere: BARRIO GOTICO: giratelo e perdetevi (di giorno). La prima cosa che ci dissero in inglese al primo giorno di Scuola perché fosse universalmente compresa fu: “Barcellona è piena di borseggiatori per cui: occhio, è un attimo”. E ci sconsigliarono da soli il barrio gotico e il barrio chino di notte. Nel barrio gotico assolutamente da non perdere LA CATTEDRALE, IL MUSEO DELLA STORIA DELLA CITTÀ (vi meravigliereste di vedere cosa era Barcellona a inizio secolo… un borgo medioevale quasi!!! E prima delle Olimpiadi… Incredibile!!) e da fuori il PALAU DELLA GENERALITAT.

RAMBLA: beh, è impossibile non andarci. Noi ci facevamo le “vasche”, osservando i bravissimi ragazzi da tutto il mondo che si esibivano facendo le statue, le caricature, i ritratti, i Beatles con le marionette (ragazzi era il più gettonato quelle settimane!!!) e chi più ne ha più ne metta. Scendendo verso la barceloneta sulla sinistra troverete una vera “chicca”: il MUSEO DELL’EROTICA. Appena entrate vi trovate un fallo di legno di 2 metro e oltre e a seguire attrezzi di tutte le ere per procurare piacere (in alcuni casi ci si chiede perché e per come!!!), quadri, statue, opere letterarie e… dulcis in fundo una stanzina buio dove trasmettono pellicole anni ’20 credo mute pornografiche!! Da consigliare a tutti quelli e quelle che invidiano la linea di divi e dive… Certo che ai tempi non andava la donna silfide o l’uomo palestrato! Fanno morire dal ridere! Consigliato se avete abbastanza tempo, of course.

Scendendo sulla destra in una stradina trovate l’OVELLA NEGRA, locale che era un must e forse lo è ancora chissà, dove si mangiavano crostini, patè, prosciutto serrano e piatti veloci tipici e litri di sangria. Tutte le sere ci si sbronzava lì al ritmo di “Californication” dei RHCP, sennò non c’era storia. Gremito.

Scendendo trovate invece il MONUMENTO A COLOMBO, dietro modica cifra dei tempi (il cambio lira – peseta era solo favorevole per noi) ci salite sopra (a luglio e Agosto non c’era così tanta fila) e vedete un paesaggio mozzafiato, a mio parere merita ma mai come il Tibidabo di notte. Alla fine trovate il MAREMAGNUM, aperto da poco quando c’ero io e, udite udite, gratis per l’apertura recente. Ti buttavano dentro! C’è un po’ di tutto, dal negozio che ti fa candele artistiche davanti (non economiche) alle discoteche. Adesso mi hanno detto che non ha più il successo di prima… sarà vero? BARCELONETA: per chi viene dalla campania in giù sconsiglio il mare che è veramente ‘na chiavica per chi ha visto bel mare nel Mediterraneo e in genere tutta la costa brava fa abbastanza specie a parte esigenze particolari… però c’era una sfilza di ristoranti da leccarsi i baffi tra cui ricordo “El Rey de la Gamba”, cioè il re del gambero che è tutto un programma. Le grigliate e le paellas migliori mai gustate. Ottimo inoltre per passeggiate digestive notturne.

PALAU DE LA MUSICA CATALANA: davvero imperdibile, coloratissimo, lussuosissimo, splendido, anzi, magnificente, guide in diverse lingue tra cui italiano, unico nel suo genere. Non vederlo è un po’ come saltare La Fenice a Venezia o La Scala a Milano. Si trova nella città vecchia tra i vicoli più zozzi che si possono immaginare. Una perla proprio lì, ma pensa te.

PLACA CATALUNYA: per noi si riassumeva in un nome: Cafè Zurich. Citato ultimamente anche da Vazquez Montalban come il posto più turistico della città è frequentato praticamente solo da turisti. Perché poi non l’ho mai capito, il cappuccino comunque era ottimo! MUSEI PICASSO E MIRO’: se vi piacciono i quadri sono un altro must, sennò lasciate perdere, il primo è nella città vecchia, il secondo verso Montjuic. Quello di Picasso ha quadri e riproduzioni, la Fondazione mirò ha opere scultoree giganti originali (notevoli) e in più organizzano sempre mostre temporanee. A me era capitata una mostra degli ultimi 30 anni di arte nell’Europa dell’Est: molto “forte”, diciamo così, si trattavano i temi della dittatura, la morte (quella tanta, c’erano addirittura riproduzioni di cimiteri.. Brrrrr!) la guerra. Toccante ma non lo troverete più. Peccato! PASSEIG DE GRACIA: una delle passeggiate più romantiche del mondo. All’inizio ci trovate la CASA BATLLO’ che però non ho visto in quanto chiusa in quel periodo, più avanti LA PEDRERA o CASA MILA’ sempre di Gaudì. Di Gaudì merita tutto, anche se avesse messo la cacca in scatola come Manzoni, e la Pedrera ha un tetto che merita tutta la visita in Spagna. Un genio.

Comunque girate il Paseo per le “taperias” SQUISITE e le brasserie che non sono da meno. Ai tempi costavano una fesseria, oggi non saprei.

SAGRADA FAMILIA: non fatevi fermare dalla visita del monumento in sé che è continuamente in costruzione ma pensate all’innovazione di questo genio che si sono arrotato i suoi stessi concittadini che concepì l’idea di un’opera magnificente e monumentale sovvenzionata solo dalle offerte (e fatele se andate, mi raccomando, anche un euro va bene!!) e che se tutto va bene occorreranno se non ho letto male secoli perché sia finita. Insomma, l’ha progettata sapendo che non l’avrebbe vista. Che visionario! Ma fatevi illuminare da tutto il resto: i progetti, le simbologie cristiane, la splendida targa in catalano “lo que fait fait – lo de prisa” se non erro (quello che fai fallo in fretta), le riproduzioni dei trucchi ingegneristici vecchi di secoli ma innovativi perché mai adottati da altri per ottenere quelle meravigliose asimmetrie in equilibrio che precario sembra ma… Non è!!!! Imperfetta, e proprio per questo merita, fosse l’unica cosa che vedrete di Barcellona. MONTJUIC: la cosa più bella è il MNAC , il Museo Nazionale di Arte Catalana. Una cosa da riempire le retine di bellezza allo stato puro, quadri di El Greco originali (eh lo so, c’ho la fissa dei quadri, sono barbosa…), mostre temporanee tra Goya e fumetti. Per il resto da girare ma senza troppo entusiasmo. PLACA DE ESPANA: monumentale e da vedere, se si ha tempo e il kitsch non dà troppo fastidio, la danza colorata delle fontane con la musica.

CORRIDA E PARCO DELLA CITTADELLA: saltati a piè pari per lo stesso motivo, ovvero evitare di vedere la sofferenza animale. Nella seconda c’era infatti allo zoo il famoso gorilla albino noto più che per la sua scarsa melanina per la sua assente gioia di vivere. Chi lo ha visto diceva la stessa cosa: o lo lasciate libero o lo ammazzate, ma tenerlo così… no! Un pianto, insomma.

ARCO DI TRIONFO: ci passate e vi fate fare una foto sotto. Stop.

CAMP NOU: da vedere per le dimensioni anche se come me non ve ne frega nulla di calcio.

PARQUE DEL LABERINTO: ci siamo arrivati in bus dopo la Avinguda Diagonal, nel nord della città. È un labirinto a siepi al cui centro c’è mi pare la statua di Eros. Chi la raggiunge con il compagno ha amore eterno garantito. Io l’ho raggiunta col mio ex. Appunto!!! TIBIDABO: assolutamente imperidibile!!! Andate mi pare con la linea verde (ma potrei sbagliare è passato un eone) e arrivate vicino alla funivia. Prima vi fermate al MUSEO DELLA CIENCIA dove nell’androne principale trovate un pendolo di Foucault e poi vi rifate gli occhi con tutto il resto, c’è pure una specie di planetario. Quindi prendete la funicolare e andate fin su dove troverete ai vostri piedi l’eccezionale panorama notturno di Barcellona. Occhi asciutti solo per cuori di pietra! PARC GUELL: nelle vicinanze del Tibidabo. Uno dei parchi più artistici del mondo. Pietre miliari nella storia dell’architettura sono il tritone che vi accoglie nella scalinata iniziale e la galleria di archi sbilenchi che crea un effetto prospettico allucinante. Anche qui panorama mozzafiato.

FIGUERES + MUSEU DALI’: imperdibile se come me siete pazzi per questo eclettico ed eccentrico autore. Prendete il treno omonimo dalla stazione e arrivate. Se siete in agosto non muovetevi perché la coda molto probabilmente arriva fino a là! Il museo è una immensa sala giochi con le opere, le foto, gli aneddoti, le illusioni ottiche (la stanza con la faccia di Mae West con le sue labbra – divano) del Grande maestro del Surrealismo. Una delle giornate più belle della mia vita.

MONESTIR DE MONTSERRAT: un gioiello di cui nessuno parla. Si prende il treno per Montserrat e nel deserto più totale acchiappate una spettacolare funivia che “sfiora” la roccia e vi porta ai 1200 m di altezza facendovi spaventare per mancati sfracellamenti sulla pietra del Monastero, incastonato tra bianche guglie arrotondate. All’interno un museo con grandissimi pittori che hanno fatto la stria dell’arte, uno di mummie andine, percorsi naturalistici di trekking; e poi Lei, la vera protagonista, la Madonna Negra a cui tutti toccano il piede sinistro stanchi dopo code estenuanti. Una vera meraviglia e quando so che qualcuno deve andare a Barcellona glielo suggerisco in itinerario. E questo è quanto, parecchio non sono riuscita a vederlo anche perché spesso si usciva per divertirsi e basta. Certamente tornerò e magari aggiungerò qualche giorno a Valencia, chissà… Buona Barcellona a tutti!!! Silvia



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