Cinque giorni tra rifugi, nuvole e paesini in AltaBadia
Cinque giorni tra rifugi, nuvole e paesini alla scoperta di questa meravigliosa valle dell'alto adige
Ascolta i podcast
Siamo partiti con calma da Milano e alle 12 circa eravamo a Brunico, bella e piccola città dell’Alto Adige. Un lungo fiume tutto da scoprire e un centro a misura d’uomo. Il sole splende nel cielo blu: difficile immaginare il clima invernale dei mercatini di Natale. Ci rimettiamo in auto subito dopo le 14 per La Valle, una piccola località dell’Alta Badia che si scorge solo dopo 6 tornanti. Pare arrampicato sul fianco della montagna: qualche casetta, una chiesa e alcuni hotel. Il balcone della ns stanza all’alpenrose si affaccia proprio sulla valle! Dopo un acquazzone (cosi, per darci il benvenuto!), ci incamminiamo alla scoperta del paesino…L’APT è proprio dietro la chiesa (raccogliamo alcune informazioni), vicino ai due supermercatini, al cimitero… insomma è tutto li! Percorriamo il “cammino meditativo” che porta a S.Barbara, molto carino dal punto paesaggistico e utile per scaldare i muscoli delle gambe per i prossimi giorni. Ammiriamo le montagne li intorno e scendiamo passando da Cianes (una “frazione” di La valle). Una sorpresa ci aspetta per cena: la cena ladina organizzata una volta alla settimana è proprio oggi.. Musica dal vivo e prelibatezze culinarie! Il giorno dopo, dopo una bella e genuina colazione, ci facciamo preparare i panini dal minimarket li accanto (rito che si ripeterà tutti i giorni) e andiamo a Badia. Il tempo non è dei migliori, ma le previsioni per i prossimi giorni sono peggiori…Decidiamo di prendere la seggiovia e salire ai piedi del Sasso Croce. Facciamo la piccola passeggiata al lago Lee (carino, se solo ci fosse stato un po’ di sole..) e ci incamminiamo verso il secondo tronco della seggiovia. Strada facendo incontriamo la processione e ci uniamo gli altri pellegrini, terminando il cammino con una breve messa proprio nella chiesetta S.Croce. Picnic in un prato, un buono strudel al rifugio Naghel e nel primo pomeriggio scendiamo a Badia perché il tempo pare peggiorare a vista d’occhio. Visitiamo la chiesetta e il paesino di S.Leonardo, scopriamo il piccolo centro di Badia e ci avviamo verso La Villa: qui è un po’ più grande e vale la pena fare una passeggiata lungo la via principale in un pomeriggio nuvoloso. Concludiamo la giornata con un bagno turno e una squisita cena. Dopo cena facciamo due passi alla festa del paese di S.Cassiano. Anche oggi il tempo non è dei migliori…anzi, appena usciti dall’hotel dopo la ns solita colazione, inizia a piovere forte, cosi decidiamo di andare a fare due passi a Corvara. E’ il paese più grande dell’Alta Badia, è pieno di gente e di traffico…e si sente odore di smog! Questo proprio non ci voleva…possiamo chiudere un occhio sul traffico, sulla confusione, ma non sull’odore di smog! Ci avviamo in macchina verso il Campolongo e ci fermiamo a fare una passeggiata intorno al campo da golf e al laghetto li vicino (abbiamo raccolto anche i mirtilli!). Le nuvole sono basse, ma non piove… Pranziamo a Colfosco, dopo una piccola passeggiata esplorativa. Decidiamo di andare a S. Martino in Badia, ma lungo la strada rimaniamo affascinati dalla lunga passeggiata lungo fiume che unisce Corvara a La Villa a Badia e cosi ci fermiamo a Badia al parcheggio della funivia e ci incamminiamo con ombrello e kway. Una passeggiata piacevole prima di una sauna e un po’ di relax per recuperare le energie, in attesa della cena. Stanotte c’è stato un bel temporale, ma il cielo sembra si stia aprendo..cosi fiduciosi ci avviamo vs S.Cassiano, più precisamente al parcheggio della funivia. Saliamo al Piz Sorega a piedi, lungo il sentiero 21a ripido e poco piacevole. Un’oretta dopo siamo al rifugio: è pieno di gente salita con la bidonvia. Piccola parentesi: ci ha meravigliato un po’ in questa settimana vedere gli impianti di risalita aperti anche con il maltempo. Abbiamo notato che molti usano queste comodità per raggiungere i rifugi/ristoranti e passare cosi la giornata, nonostante il brutto tempo. Ci guardiamo intorno e vicino al rifugio “las vegas” vediamo le indicazioni per la “utia saraghes”, una malga a 20 minuti di distanza (che consigliamo), dalla quale poi raggiungeremo la macchina con un sentiero meno pericoloso di quello della salita (peccato però che diluvia!). Dopo una bella doccia calda, andiamo a fare un giro a S.Martino in Badia, un piccolo paesino anch’esso arrampicato sulla montagna. Facciamo un giro anche ai negozi a Pederoa (frazione di La Valle): la pioggia non ci da tregua e cosi decidiamo di rientrare in albergo. Ultimo giorno di vacanza: si torna a casa…passando dal Passo Gardena e dall’omonima valle. Disgustoso il parcheggio al passo solo a pagamento! Un conto è dare una mano per il mantenimento del luogo e delle infrastrutture, un conto è imporre una tassa (un euro all’ora) per tutti coloro che si vogliono fermare 5 minuti o partire da li per una delle tante escursioni. Passando da Selva Gardena (ma che confusione c’è!?) e S.Cristina (che appare più tranquilla), giungiamo a Ortisei. Anche qui solo parcheggio a pagamento… Una passeggiata in centro e l’ultimo picnic in mezzo a un prato, prima di avviarci verso casa sotto un bell’acquazzone. Concludendo, possiamo dire che sono posti meravigliosi e che vale la pena di passare una bella settimana di vacanza…ma siamo tornati a casa con il rimpianto di non esser mai riusciti a vedere le cime di queste meravigliose montagne a causa delle nuvole! Se vi servono info, scriveteci. Vale & Ale