Cinque giorni in Champagne e Normandia
CHARTRES – VAUX LE VICOMTE
Dopo un viaggio di circa due ore siamo arrivati in questo bellissimo borgo alle porte di Parigi. Abbiamo scoperto che tutte le sere d’estate, sulla facciata della spettacolare cattedrale di Notre Dame, proiettano veri e propri spettacoli di luci e suoni – da non perdere. Inoltre il venerdì sera la Cattedrale resta aperta fino alle 22, ma consiglio vivamente di visitarla di pomeriggio, perche’ sono aperte anche le cripte (altrimenti chiuse) e sono visibili le migliaia di sculture sulle facciate e i portali che, ovviamente, la sera non sono visibili. All’interno sono meravigliosi e degni di nota le vetrate, i rosoni, il coro, la madonna della colonna (immagine sacra venerata dal XVI sec in tutta la Francia), mentre il famoso labirinto e’ coperto da sedie e quindi non appare in tutta la sua imponenza.
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Il sabato ci sono tre mercati nel centro storico, di cui uno alimentare. Consiglio di comprare l’eccellente baguette. Con 3 euro a persona si mangia divinamente (il prezzo si intende per una baguette con prosciutto e formaggio). Il centro di Chartres, piccolo, e’ da visitare tutto, pieno come e’ di negozietti tipici ma anche di negozi di moda tipicamente francese e dai costi spesso contenuti. Essendo chiuso al traffico, bisogna parcheggiare la propria vettura al parcheggio “Cathedrale” al costo di 1,30 euro l’ora (durante la notte e’ gratuito).
Nel pomeriggio ci siamo spostati a Malun, dove abbiamo preso possesso della nostra camera all’Hotel Ibis (69 euro di sporcizia, trasandatezza, vecchiume e rumori molesti). Il tutto per poter visitare, la sera dopo le ore 20, lo splendido castello di Vaux le Vicomte, la “reggia” del Ministro delle finanze di Luigi XIV. Vaux Le Vicomte e’ una vera e propria gemma, con i suoi interni sfarzosi e i suoi giardini, precursosi di quelli di Versailles. Io consiglio vivamente di visitare il parco il secondo e quarto sabato dei mesi estivi, dalle ore 15 alle ore 18, perche’ sono i soli momenti in cui le fontane sono attive. Senza lo splendore delle fontane, infatti, i giardini perdono molta della loro bellezza ed imponenza. Oppure potete optare per il tour serale di ogni sabato estivo, alla luce di 200.000 candele. Sorseggiate una flute di champagne (10 euro!) sui gradoni del palazzo, nell’attesa dei fuochi d’artificio delle 22:30…niente di piu’ romantico. Ad ogni modo, per la visita del palazzo prevedete 19 euro a persona (ottimamente spese).
TROYES – EPERNAY – REIMS
Il giorno dopo ci siamo spostati a Troyes, splendido centro meritatamente famoso nel mondo per le sue case a graticcio. Stavolta tralasciate la zona della cattedrale, in ristrutturazione e poco suggestiva, e dirigetevi direttamente nella zona attorno a randelle des chats (spero si scriva cosi’), il vicolo dei gatti, dove nel tempo le case si sono cosi’ inclinate l’una verso l’altra da consentire ad un gatto di saltare comodamente da un palazzo ad un altro. Qui ci siamo concessi un pranzo alla brasserie st. jaques, direttamente in centro…ovviamente abbiamo scelto un menu’ economico (14,90 a persona, bevande escluse) e ne e’ valsa la pena: per antipasto abbiamo avuto una quiche alla cipolla, piatto principale era una abbondante coscia d’anatra con patate al forno, e poi – al posto del dessert – un bel piatto di formaggi. Inoltre in Francia la caraffe d’eau (acqua di rubinetto) e’ gratuita ed e’ obbligatoria per il ristoratore, cosi’ come il pane.
Dopo pranzo ci siamo affrettati per raggiungere Epernay, capitale dello Champagne. Avevamo prenotato la visita alle cantine Mercier alle ore 15… stupidamente ho scelto il tour completo con i tre assaggi di champagne (20 euro a persona), quando poi mi sono reso conto che in realta’ per i non intenditori basta il tour semplice con un solo assaggio ad 11 euro! Ad ogni modo tutto e’ pensato per stupire, dalla enorme botte realizzata per l’esposizione universale (anche se e’ alla reception e quindi, chi non puo’ spendere nemmeno 11 euro, la puo’ vedere e fotografare gratuitamente entrando appunto nella hall), all’ascensore panoramico che buca la cava con proiezioni multimediali, fino ai 13 km di gallerie tappezzate di champagne da visitare in treno (sembra di stare a Gardaland). Anni fa ho visitato le cantine Pommery, e – mi dispiace dirlo – avevano molto piu’ cuore ed anima. In linea generale non posso dire di non consigliare la visita, ma non riponete grandi aspettative per non restare delusi. E guardate bene i prezzi degli champagne, perche’ io non sempre li ho trovati convenienti rispetto ai grandi magazzini italiani…In serata ci siamo spostati a Reims (20 km circa), orrenda cittadona, sporca e sciatta, senza qualita’ particolari se non quella di voler scimmiottare, senza riuscirci lontanamente, Parigi. Abbiamo dormito (69 euro) all’Ibis Style, praticamente ai piedi della cattedrale e con parcheggio pubblico gratuito durante la notte di fronte all’ingresso, ci siamo trovati benissimo fatta eccezione che per l’assenza del condizionatore (ma in Francia difficilmente si muore dal caldo). Attenzione!! La domenica sera in Francia i ristoranti, anche quelli degli hotel, sono chiusi. Siamo andati fuori Reims, sulla strada di ritorno per Epernay, dove avevamo visto aperto il ristorante della catena Hippopotamus…sono anni che lo frequentiamo e non e’ mai una delusione. Con 35 euro a persona, vino incluso, abbiamo mangiato abbondantemente e benissimo a base di carne alla griglia e patate al forno.
MONT-ST-MICHEL
E’ stato il viaggio piu’ impegnativo, ma ne’ e’ davvero valsa la pena. Abbiamo coperto i 500 km di distanza fra Reims e Mont-St-Michel in una intera mattinata, ostacolati in piu’ dal fatto che il pedaggio autostradale si paga come in Italia (al casello) e, non avendo telepass, c’erano file enormi man mano che ci avvicinavamo ai centri. Ad ogni modo: non prenotate hotel dall’Italia, men che meno attraverso booking.com! Sul posto trovate tante di quelle maison d’hotel e affittacamere che, con 30 euro, avrete una doppia con colazione senza nessun problema. Noi abbiamo alloggiato in uno splendido paesino che si chiama Bas-Courtil e ci siamo trovati splendidamente. Abbiamo parcheggiato la macchina lungo la strada di fronte al parcheggio pubblico per Mont-St-michel, e preso la navetta gratuita. Non parcheggiate nel parcheggio perche’ vi costa inutilmente 12 euro e soprattutto, al ritorno dal Monte, ci sono file interminabili per pagare il parcheggio…rischiate di perdere anche 35 minuti! Mont st Michel e’ unica, non v’e’ dubbio, ma non visitate l’abbazia…dopo aver visto Chartres vi deluderebbe troppo. E’ tanto imponente all’esterno, quanto insignificante all’interno. E in piu’ ha l’aggravante del prezzo del biglietto: 9 euro buttate, se si pensa che Chartres e’ gratis! Piuttosto usate i vostri soldi per comprarvi una quiche dalla Mere Poulard (buonissima) e fatevi il giro del borgo, con la rue royale, il cimitero, la chiesa di san Michele, e poi portatevi sui bastioni, in attesa delle maree. Vi consiglio di visitare Mont-St-Michel intorno alle 20, per restarvi fino alle 22:30, quando l’alta marea avra’ raggiunto (a seconda dei giorni) il suo culmine. Un altra avvertenza: ci sono due bagni pubblici in tutto il Monte, uno all’ingresso (di fianco all’informazioni) e uno a meta’ strada (di fianco alla chiesa di St. Michele). L’uso costa comunque 0,40 centesimi, la sporcizia e’ identica, quindi non indugiate in attesa di maggiori convenienze.
GRANVILLE – ROUEN
Ultimo giorno – purtroppo. In programma avevo una “breve” sosta al Musee Dior di Granville, e solo per fare contenta mia moglie. Alla fine siamo rimasti l’intera mattinata, e con mia immensa gioia! E’ la casa in cui Dior ha vissuto, circondata da un giardino pubblico di rara bellezza (nei mesi estivi), aggettante sul mare di Normandia (con i suoi classici colori verde-blu intenso) e sullo spiaggione di Granville. Nel giardino sono state apposte delle installazioni con i profumi piu’ famosi della casa Dior (addict, Gran Ball, Miss Dior) e l’interno della casa e’ un tripudio di genio e bellezza (esposizione delle collezioni Dior). Le signore “bene” potranno trovare, nella annessa boutique, profumi molto particolari e quasi introvabili, come il “Gran Ball”, al costo di 170 euro per 100 ml. Il giardino e’ pubblico e gratuito, ma l’ingresso alla Maison costa 7 euro (ottimamente spese) e prevede una fila media – se si arriva alle 10 – di circa 1 ora…su insistenza di mia moglie siamo andati anche in centro, carino niente di piu’. Ma per me, che purtroppo sono un buongustaio, si e’ aperta la meraviglia del porto con i ristorantini sul mare e sulle barche di pescatori…Era tutta un offerta di mules frites avec creme et lardons….10 euro di grazia e fantasia, di romanticismo e goduria. Scegliete fra le varie offerte del giorno, ma attestatevi sempre sulle mules (le cozze dell’atlantico) con patate fritte, una caraffe d’eau e un muscadet (vino bianco locale molto leggero) e godetevi il tripudio di sapori, la vostra compagna e i colori della Normandia per soli 15 euro in totale! Impensabile sulle nostre coste, purtroppo. Dopo abbiamo dovuto fare ritorno a Rouen, meravigliosa capitale dell’alta Normandia, con la sua Cattedrale, la chiesa di St. Ouen, il Municipio, il Palazzo di Giustizia, la Maison Sublime.
Ma non perdetevi in particolare due posti: la rue du Gros Horloge, con l’orologio meccanico del 1300 (uno dei piu’ antichi al mondo) e la place de la Pulcelle, dedicata a Giovanna d’arco che a Rouen venne processata, imprigionata e bruciata. Molto deludente Place du Vieux Marce’, dove sorge la moderna chiesa di St. Giovanna D’Arco, una nota stonata in una citta’ altrimenti meravigliosa e cui va dedicata almeno una intera giornata. Avendo mangiato molto a pranzo, in serata siamo andati al carrefour e abbiamo comprato una baguette e del burro salato di Normandia (0,70 cm in totale) con una bottiglia di bordeaux scontata (3,50 euro) e abbiamo cenato (bene) sulla terrazza belvedere dal quale si spazia lo sguardo sulla citta’ illuminata da mille luci in una tersa sera d’estate. Abbiamo preso una camera (59 euro) all’hotel Campanile Rouen Est, bell’hotel pulito, accogliente…in camera avevamo il necessaire per la colazione, il clima, tv al plasma (niente canali satellitari) e anche un bicchiere di vino di benvenuto! Ma e’ troppo lontano dal centro, li dividono 9 km di tornanti veramente fastidiosi da percorrere, specie di sera. Quindi, come ultimo consiglio, vi suggerisco di scegliere un altro Campanile, Rouen centro, che con dieci euro in piu’ vi consente di girarvi la citta’ a piedi.