Cina e Thailandia
A dire la verità alla fine del viaggio ci siamo resi conto che di difficile non c’era proprio nulla e dopo questa vacanza torneremo ai viaggi solo fai da te.
Ci siamo appoggiati ad uno dei migliori tour operator in Oriente: Mistral. Il viaggio è stato ben organizzato, meraviglioso, interessantissimo tanto che per noi la Cina rimane ai primi posti della nostra top ten.
Partiamo da Malpensa con un volo Lufthansa, il 27 luglio, scalo a Monaco interminabile e poi finalmente dopo una lunga attesa partiamo per Pechino.
L’arrivo a Pechino è un po’ traumatico: sembra Milano a novembre con la nebbia ma con il caldo soffocante di luglio!
Qui incontriamo i nostri compagni di viaggio, altre tre coppie con cui passeremo undici giorni indimenticabili e con le quali abbiamo stretto una buona amicizia.
Appena arrivati a Pechino ci rendiamo subito conto che il traffico è insostenibile e ci chiediamo che fine hanno fatto quelle migliaia di biciclette che eravamo abituati a vedere in TV durante i collegamenti dalla Cina; tutto è cambiato. In Cina tutto cambia troppo in fretta. Abbiamo la fortuna di visitare Pechino esattamente un anno dopo le Olimpiadi e quindi troviamo una città senza troppi lavori in corso, purtroppo a volte troppo trasformata e moderna. La prima tappa è il Tempio del Cielo. Questo tempio è bellissimo e vasto ma purtroppo faceva troppo caldo ed eravamo tutti fusi dal fuso orario per apprezzarlo pienamente. Qui iniziamo a notare la stranezza del popolo cinese: coppie di mezza età si esibiscono, ballando e cantando nei corridoi del tempio, stonati e poco aggraziati si esibiscono comunque, senza nessuna vergogna. Terminata questa visita veniamo portati alla mitica piazza Tienanmen, è enorme e qui si respira un’atmosfera strana, tensione mista a rigore. E’ stato come aver visto una delle sette meraviglie del mondo, la tipica sensazione del “ci sono stato anch‘io”.
Andiamo finalmente in hotel dove ceniamo e usciamo a fare una passeggiata.Qui iniziamo a scoprire la vera Cina:bancarelle che trasbordano di cose da mangiare, gente che gioca a mora cinese o che mangia per strada. Siamo contenti di entrare subito in contatto con la vera vita cinese; accanto al nostro hotel si vende di tutto, dai tappi per il lavandino ai conigli in gabbia, che sembrerebbe essere l’animale domestico più in voga al momento: chissà se sarà poi vero…
Il mattino seguente vediamo gente nei parchi praticare Tai Chi come ci spiega la nostra guida Lily una bellissima ragazza cinese disponibilissima e molto preparata che parla italiano perfettamente. Ci accompagna al Palazzo d’Estate un luogo immenso e meraviglioso. Lily ci racconta la storia di questo luogo incantato, rimaniamo tutti a bocca aperta per la bellezza di questa località. Ma rimaniamo ancora più sorpresi quando capiamo di essere noi l’attrattiva principale della giornata per i molti turisti cinesi che ci circondano: tutti ci chiedono di essere fotografati con loro e noi un po’ divertiti un po’ lusingati ci lasciamo andare a foto e autografi…(non esageriamo!!!).
Qui è presente un bellissimo lago che navighiamo con piacere su una barca a forma di dragone, in perfetto stile cinese, circondati dalla solita nebbiolina tipica di novembre e dal continuo ronzio delle cicale che ci terrà compagnia per tutta la nostra permanenza nella Terra di Mezzo.
Andiamo a vedere la Città Proibita, una vera meraviglia. Dopo aver visto e rivisto il film di Bertolucci essere davvero qui è proprio magico. Lily ci da sempre delle informazioni preziosissime e dopo aver camminato in lungo e in largo abbandoniamo la Città Proibita per andare a fare un giro in rickshaw tra gli Huton, l’unica zona antica di Pechino che non è stata ancora rasa al suolo. Qui Lily ci fa da interprete presso la casa di una famiglia che abita in una di queste casette.In questa parte della città vivono ancora in modo molto tradizionale, vivono tutti insieme come una grande comunità e condividono bagno e cucina. Dopo questa interessante visita andiamo a mangiare l’anatra alla pechinese, la deliziosa anatra laccata, piatto tipico della capitale cinese.
L’indomani visitiamo le tombe Ming, il Villaggio Olimpico con il famoso stadio denominato Nido di Rondine e poi nel pomeriggio la Grande Muraglia. Arriviamo a Badaling, uno dei possibili accessi alla Muraglia e iniziamo a camminare con migliaia di gente accanto a noi. Poi magicamente inizia a piovere e così la gente scappa via; noi ci rifugiamo sotto una torretta, aspettiamo che la pioggia cessi e poi scattiamo delle foto uniche ma davvero uniche in quanto è quasi impossibile poter visitare la Grande Muraglia da soli!
Alla sera la nostra guida ci propone una cena davvero insolita: marmitta mongola. Si rivelerà interessante e divertente.
L’indomani con un volo Air China partiamo per Xian, la città dell’esercito di terracotta. Qui incontriamo Barbara la guida locale la quale ci darà alcune dritte sulla città. Xian è considerata una città piccola perché ci vivono solo 8 milioni di persone…aiuto!!!!! Qui è davvero difficile attraversare la strada, noi rischiamo un paio di volte. La città è racchiusa tra le mura, dove è molto piacevole passeggiare. All’entrata e all’uscita della città c’è la torre del tamburo e quella della campana. Alla sera Xian si anima, in giro c’è il mondo, ma nel vero senso della parola. I cinesi non mangiano mai a casa, sono sempre in giro, abitano in molti in case molto piccole e così preferiscono uscire appena possono. Barbara ci racconta che Xian è famosa per i ravioli e per la riflessologia. Ovviamente non perdiamo l’opportunità di farci fare un bel massaggio ad un prezzo irrisorio (14 euro a testa per 70 minuti, con tè ed anguria compresi). Approfittiamo anche dei deliziosi ravioli, ne assaggiamo 20 tipi diversi, uno più buono dell’altro. Il giorno successivo visitiamo il sito dei soldati di terracotta, un ritrovamento incredibile. Ma la cosa che ci stupisce di più è che la persona che ha scoperto questo sito al momento della nostra visita era ancora lì a firmare autografi…ah la Cina!
Terminata la visita andiamo a vedere una moschea cinese e passeggiamo per il quartiere musulmano. Il mercato è una vera sorpresa, qui vendono di tutto, soprattutto nella parte dedicata al cibo, consigliato solo a stomaci forti!!!
Il giorno seguente partiamo con un volo China Eastern per Shanghai. La città è un cantiere, si stanno preparando per l’Expo 2010 che aprirà i battenti a maggio. Qui lavorano giorno e notte per arrivare in tempo al grande evento. Vediamo ponteggi in bambù agganciati a palazzi di quaranta piani e più, i container dove i lavoratori più fortunati alloggiano, perché c’è qualcuno che dorme letteralmente sotto i ponti. Shanghai è una città che non dorme mai. Fino a circa vent’anni fa era una cittadina di pescatori oggi è una megalopoli. Raggiungiamo il centro con il Maglev, il treno magnetico che in 8 minuti collega l’aeroporto al centro città alla massima velocità di 431 km all’ora. Iniziamo la nostra visita al museo dell‘arte in centro a Shanghai, vicino alla Piazza del Popolo, incontriamo la nostra guida locale di nome Giacomo, andiamo a fare shopping in Nanchino Road, visitiamo il tempio del Buddha di giada e poi saliamo all’ottantottesimo piano del grattacielo Jim Mao, da dove abbiamo una stupenda vista della città al tramonto. Shanghai è una luce unica e come tutte le megalopoli moderne alla sera è veramente affascinante. Ceniamo nella zona denominata Concessione Francese, in quest’area si trovano ristoranti internazionali. E’ molto carina, sembra di essere tornati in Europa per un momento. Il mattino dopo andiamo vicino al Bund, che è in restauro per l’Expo, da dove possiamo ammirare i grattacieli più famosi per poi visitare la parte antica della città. Qui entriamo nel giardino Yu, dimora estiva dei genitori dell’imperatore. Il vecchio e il nuovo, tradizione e modernità a Shanghai si fondono in perfetta armonia. Purtroppo è difficile trovare delle zone antiche in questa città; tutto viene raso al suolo per costruire nuovamente. Ogni tanto intravediamo qualche viuzza antica dove intere famiglie vivono e lavorano nello stesso locale, casa e bottega. Qui non è difficile scorgere gente in giro in pigiama, anche se il governo l’ha proibito per prepararsi in modo decoroso all’avvento dell’EXPO. Torneremo a Shanghai l’anno successivo da soli e gusteremo di più la città. Scarrozzati dal nostro minibus non avevamo capito le dimensioni e la struttura della città, ma da soli gireremo il centro a piedi e avremo l’opportunità di scovare angoli suggestivi di cui ignoravamo completamente l’esistenza. Terminata la nostra permanenza a Shanghai, salutiamo la nostra cara guida Lily che ci ha tenuto compagnia fino a qui e partiamo con un’altra coppia
con un volo della China Southern alla volta di Hong Kong. Le altre due coppie proseguiranno per altre destinazioni. Atterriamo ad Hong Kong ed è in corso un tifone forza tre. Riusciamo con la nostra nuova guida Meibo a visitare comunque le parti principali della città: Victoria Peak (vista meravigliosa su tutta HK), Aberdeen dove prendiamo una sampan e navighiamo tra ristoranti galleggianti e barche di pescatori per poi finalmente arrivare nella splendida baia di Hong Kong. E’ molto bella, suggestiva, una volta giunti qui non si ha la sensazione di essere in una grande città.
Torniamo al nostro hotel e scopriamo che ci è stata assegnata una suite (prima ed ultima volta che ci capiterà nella nostra vita!) che domina tutta HK. La vista è incantevole. Il nostro hotel Royal Plaza è situato all’interno di uno dei centri commerciali più grandi della città: Hong Kong è sinonimo di shopping. I centri commerciali sono in perfetto stile occidentale e sono presenti negozi e boutique di tutto il mondo. HK è anche famosa per il cibo, qui la cucina è molto varia e infatti ne approfittiamo subito. Dopo cena decidiamo di recarci nella zona di Kowloon per vedere la città by night. E’ stato impossibile trovare un taxi perché quando è in corso un tifone i tassisti non sono assicurati e non si prendono la responsabilità di scarrozzare i turisti. Abbiamo poi appreso che gli abitanti di HK sono contenti quando un forte tifone è in arrivo perché non vanno a lavorare! Prendiamo quindi la metropolitana e ci dirigiamo a Kowloon. Qui passeggiamo, scattando foto ai grattacieli e riprendiamo le troupe televisive che nel frattempo si sono appostate di fronte allo skyline in attesa che il tifone forza otto arrivi. E’ previsto per le 5 del mattino. Noi ovviamente non ci accorgeremo di nulla nel massimo comfort della nostra mega suite!
Hong Kong è una città cinese un po’ a sé, non è la vera Cina ma neppure l’Inghilterra, è un mix tra le due culture anche se quella cinese prevale nettamente. Nel resto della Cina l’inglese è parlato molto poco, qui di più ma per essere stata un ex colonia britannica, di inglese rimane ben poco…se mai c’è stato! Nel quartiere di Mong kok è possibile ritrovare la vera Cina, gente indaffarata a vendere o a trasportare qualcosa, la solita frenesia cinese, ma per il resto la città è molto cosmopolita ed elegante.
Ci sentiamo di consigliare a chiunque di visitare la Cina da soli, è molto economica, ben organizzata, sicura, è possibile organizzare e prenotare tutto da lì, persino guide che parlano l‘italiano. L’unica pecca è forse l’inglese, non è facile trovare gente che parla inglese in Cina ma noi italiani siamo bravi con i gesti e quindi forza e coraggio!
Lasciamo definitivamente questo paese e da soli, con un volo della Bangkok Airways atterriamo a Koh Samui in Thailandia: un vero paradiso. Persino l’aeroporto è costruito in perfetto stile vacanziero! Qui alloggiamo al Banana Fan Sea, un resort situato sulla spiaggia di Chaweng, che ci sentiamo di consigliare, per la posizione e l’ottimo rapporto qualità-prezzo. Trascorriamo qui cinque indimenticabili giornate tra mare cristallino e cielo blu. Visitiamo il resto dell’isola con un’escursione organizzata in loco.
Finito il nostro soggiorno balneare prendiamo un altro volo della Bangkok Airways per Bangkok. Rimarremo qui un paio di giorni. Nella Città degli Angeli visitiamo il Palazzo Reale, China Town (ovviamente!), il Mercato Galleggiante situato a circa 100 km dalla capitale.
Bangkok è una megalopoli trafficata, inquinata, spesso puzzolente ma molto affascinante. A noi la Thailandia è piaciuta moltissimo, per il calore della gente, la loro ospitalità e l’atmosfera rilassata che si respira ovunque. Ci ritorneremo presto…SAWADEE!!!
Contattateci pure se desiderate ulteriori informazioni riguardo Cina e Thailandia. Anche se abbiamo fatto parte del viaggio accompagnati da una guida, da allora ci siamo innamorati dell’Oriente e stiamo progettando un nuovo viaggio in Cina nei luoghi meno battuti, tutto fai da te.
Saremo lieti di potervi aiutare e di darvi qualche dritta importante.
Xiexie
marziapaolo@gmail.com