Cilento
Come da programma partiamo verso le quattro del mattino.
Pioviscola durante il viaggio. Verso Pompei non viene il sole, ma smette di piovere.
Usciamo a Battipaglia e prendiamo la statale per Acropoli.
In poco tempo raggiungiamo la ridente cittadina e l’albergo Serenella.
Il primo impatto con il paesino e con l’albergo è buono. Dal balcone della camera osserviamo un paese ordinato e tranquillo come il mare che abbiamo a cinquanta metri.
Ci sono diversi pescatori.
Siamo a pensione completa: il pranzo è alle tredici.
Verso le diciassette, dopo un riposino, decidiamo di andare in giro per la “vecchia Agropoli”. Ci arriviamo attraverso una zona pedonale che in circa mezz’ora ci porta al castello medioevale da cui vediamo il golfo e il porto.
24 maggio 2004 lunedì Dopo una notte con un forte temporale, la mattina, quando scendiamo a far colazione, il cielo è sereno ma tira vento.
Partiamo per la zona archeologica di Paestum, l’antica Posidonia.
Alle nove entriamo agli scavi: l’ingresso è gratuito. E’ la settimana della cultura. Il parco archeologico si estende per circa trecento metri: il primo tempio che incontriamo è quello dedicato a Cerere (Atena) e sorge isolato su un colletto tra pini e ulivi. Da qui, circa duecento metri più a sud, si snoda la vecchia città: ruderi dell’anfiteatro, della piscina, della palestra, di edifici religiosi e civili; troviamo poi il tempio di Nettuno (Apollo) accanto alla basilica di Era.
Adesso, mentre scriviamo abbiamo alla nostra sinistra Cerere, alla destra Nettuno ed Era, di fronte il museo e sul capo il sole nascosto da una nube.
Il museo è ricco di reperti e ben tenuto: notevoli sono le pitture murarie di tombe greche che qui sono esposte; gli oggetti in esse ritrovati sono collocati in numerose teche.
Fra tutte spicca al famosa “tomba del tuffatore”.
Il museo, al piano superiore, ha una sezione dedicata alla Paestum romana.
Nel pomeriggio, raggiungiamo in macchina, circa dieci km a nord di Acropoli, la foce del Sele, dove c’è una spiaggia.
Al ritorno, ci fermiamo alla spiaggia di Trentova a prendere il sole e ad ammirare il panorama.
25 maggio 2004 martedì
Oggi andiamo a Capri.
Poco dopo le sei una navetta ci preleva in albergo e in circa un’ora e mezzo ci porta a Salerno dove ci imbarchiamo per Capri.
Fa freddo sulla nave; attracchiamo verso le undici.
La funicolare ci conduce alla celebre “piazzetta” e, da ora in poi, i nostri occhi rubano scorci incantevoli di mare e cielo. Saliamo fino alla Villa di Tiberio ove sono numerosi belvedere a strapiombo sul mare.
E’ questo il alto est dell’isola; da qui si vedono sia il lato sud che il lato nord.
Ridiscendiamo a Marina Grande, passeggiamo lungo il mare al porto e compriamo alcuni ricordini.
Alle diciassette la nave riparte in direzione di Salerno. 26 maggio 2004 mercoledì Oggi è il giorno che abbiamo dedicato alla scelta dei regali.
Per questo, unendo l’utile al dilettevole, andiamo a Vietri dove le sue lodate ceramiche ci consentono una vasta scelta. Andiamo poi a Ravello da dove possiamo guardare la costa amalfitana con una prospettiva diversa dal solito: dall’alto.
Il ritorno all’albergo è piuttosto movimentato per il traffico.
Il pomeriggio è dedicato al relax e alla pesca.
Avevamo pensato di andare ad Ercolano, ma è difficile da raggiungere in breve tempo con la macchina e con il treno perdiamo troppo tempo.
27 maggio 2004 giovedì
Nell’albergo c’è un poster della torre medioevale di Velia.
Velia è a sud di Agropoli, sulla costa; quando lo raggiungiamo abbiamo la gradita sorpresa di apprendere che Velia è il nome moderno dell’antica Elea, la patria di Parmenide.
Sull’acropoli ci sono i ruderi di un castello medioevale.
Ai piedi del colle, archeologi hanno riportato alla luce quel che resta della antica colonia greca: visitiamo gli scavi sotto un caldo sole. Ritorniamo facendo tutta la costa e ci soffermiamo in un paesino che si chiama Pioppi, sarebbe l’ideale per una vacanza! Il pomeriggio è ancora dedicato alla pesca.
28 maggio 2004 venerdì
Oggi lo dedichiamo all’approfondimento della zona archeologica di Paestum, in modo particolare al museo.
Abbiamo rifatto il “percorso dei tre templi” e , siccome avevamo più tempo, ci siamo soffermati sui particolari architettonici degli stessi.
Nel museo ci siamo stati circa due ore dedicando particolare attenzione ai reperti ritrovati nel tempio di Era sul Sele.
Il pomeriggio è nuovamente dedicato alla pesca.
29 maggio 2004 sabato
Il fragore del tuono ci sveglia e verso le otto scendiamo a far colazione: piove.
Il cielo si apre un po’ e noi visitiamo meglio i dintorni di Paestum e Agropoli.
Nel pomeriggio, col sole, partiamo per la Certosa di Padula dedicata a San Lorenzo.
Vi giungiamo verso le sedici; è a settecento metri e fa freddo.
Entriamo: qui tutto è grande a cominciare dalle celle che sono degli appartamenti con giardino privato, portico e fontana. Visitiamo la vecchia cucina, il refettorio, i vari portici e le cappelle. Vi è annesso un museo archeologico della zona. Alle diciannove facciamo ritorno in albergo.
30 maggio 2004 domenica
Verso le nove partiamo per Firenze. Ci fermiamo per strada verso Battipaglia per acquistare delle mozzarelle di bufala campana.
All’ora di pranzo siamo a Magliano Sabina dove ci fermiamo a pranzo in un ristorante della zona che conosciamo.
Rientriamo a Firenze nel pomeriggio.