Cile: meraviglioso Norte Grande

Un viaggio per chi ama la natura nel suo stato più primitivo
Scritto da: LARANGELI
cile: meraviglioso norte grande
Partenza il: 20/04/2017
Ritorno il: 06/05/2017
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
Le dinamiche del viaggio sono ormai le stesse di tutte le ns esperienze in giro per il mondo:

– biglietto aereo prenotato con largo anticipo per assicurarsi una buona tariffa!

– hotel prenotati con booking (tariffe senza anticipo e con possibilità di cancellazione)

– bagaglio comodo e cioè il ns ormai fidatissimo “zaino in spalla”

– itinerario e organizzazione rigorosamente “fai da te”.

20-21 aprile 2017: Arrivo a Santiago del Cile

Inizia la tanto sognata avventura che ci porterà a scoprire il “norte grande” del Cile, partiamo da Bologna con Iberia, scalo a Madrid ed eccoci atterrare a Santiago del Cile di buon mattino, il giorno 21. All’aeroporto, dopo aver sbrigato le formalità e recuperato i bagagli, ci dirigiamo immediatamente al banchetto Transvip per prenotare il trasferimento all’hostal Forestal (camera dobbia con bagno privato, prenotato con booking, 52 usd), il transfer ci costa 10 dollari a testa. In poco più di mezz’ora eccoci all’hostal, la camera non è ancora pronta ma riusciamo a rinfrescarci, depositare i bagagli e farci dare qualche info sulla zona. Prenotiamo subito il taxi per l’indomani, destinazione aeroporto per il volo Sky Airline per Arica. Usciamo e ci mettiamo a gironzolare nei dintorni, siamo nel quartiere Lastarria, decisamente una buona posizione, il ns tempo a Santiago è decisamente ridotto per cui aver trovato un alloggio in una zona “viva” e comoda sicuramente ci aiuta ad ottimizzare. Il quartiere è pieno di bei locali, ne scegliamo uno a caso per pranzare poi raggiungiamo Plaza del Armas, la classica piazza delle grandi città sudamericane, affollata di gente di tutti i tipi….ci sono turisti, artisti di strada, comizi, bancarelle……Finalmente è arrivata l’ora del check in così rientriamo in hostal. La camera è spaziosa, unico neo la vicinanza alle parti comuni che in un ostello equivale a musica e chiacchiere ad oltranza. Cmq finalmente possiamo darci una sistemata necessaria dopo un volo così lungo! Quando usciamo ci dirigiamo verso il quartiere Bella Vista, raggiungiamo la funicolare e saliamo sul cerro San Cristobal per una bella visuale panoramica sulla città. Con più tempo a disposizione sarebbe stato bello raggiungere la vetta a piedi, passando attraverso i sentieri del parco. Una volta scesi, gironzoliamo un po’ per il quartiere pieno di murales, coloratissimo, la parte che ci affascina meno è quella dei mille locali, troppo caotica per noi; ci fermiamo al Patio Bellavista che racchiude davvero un sacco di ristoranti bar e ristoranti molto più tranquilli, beviamo qualcosa e poi rientriamo in hostal.

22 aprile: trasferimento ad Arica

La mattinata la dedichiamo alla visita della Chascona, la casa di Pablo Neruda. La visita è davvero piacevole ed interessante, fortunatamente arrivando all’apertura troviamo pochi turisti, quando usciamo c’è molta più ressa! Usciti dalla casa/museo gironzoliamo per la parte ovest del quartiere Bellavista, è piena di murales, molto suggestiva, ci colpisce sicuramente molto di più rispetto alla zona più “turistica” e piena di locali. Pranziamo lungo la strada in una Fuente de Soda, ottime empanadas di verdure e formaggio!.

Alle 13.45 prendiamo il taxi per l’aeroporto e arriviamo circa un’ora e mezza prima della partenza del volo, la fila ai banchi sky airlines è lunghissima e sembra procedere davvero a stento e così quando dovremmo già essere all’imbarco ci ritroviamo ancora nel bel mezzo del delirio, siamo preoccupatissimi, temiamo di non riuscire ad imbarcarci ma fortunatamente ad un certo punto il personale della compagnia inizia a prendere in mano la situazione, viene data precedenza ai viaggiatori con voli imminenti (sì perché la fila ai banchi è unica per tutti i voli in partenza nel pomeriggio!) e così nel giro di poco eccoci sull’aereo…per fortuna!!!perdere questo volo ci avrebbe davvero scombussolato tutti i piani! Arriviamo ad Arica nel tardo pomeriggio, dall’aereo ci rendiamo conto di come il paesaggio sia completamente diverso e non solo il paesaggio, anche il clima è decisamente più mite ed “estivo” rispetto a Santiago. Anche qui ci affidiamo ai transfer collettivi in partenza dall’aeroporto, l’hostal Plaza Colon (camera doppia con bagno privato, booking USD 96,00 per due notti) è in una posizione splendida, proprio di fianco alla cattedrale e a pochi passi dalle strade principali; l’accoglienza invece è piuttosto fredda e “anonima” così come è anonima e poco curata la colazione, la camera è confortevole peccato solo che sarà impossibile chiudere occhio: la musica dei locali è assordante fino a tarda notte!. In questo periodo ad Arica ci sono pochissimi turisti, l’hostal è frequentato praticamente da una comitiva di anziani e qualche coppia cilena!. La sera usciamo in cerca di un locale per cenare, Calle Bolognesi e Paseo 21 de Mayo sono affollatissimi, decidiamo di infilarci nel Boulevard Bolognesi dove diversi ristoranti offrono specialità locali e/o cucina internazionale. Ceniamo con un ottimo filetto di pesce e patate.

23 aprile: Arica

Domani inizieremo il tour del norte grande per cui questa giornata ci sembra doverosa viverla con ritmi lenti e possibilmente in relax. Iniziamo una passeggiata sul lungomare per raggiungere una delle spiagge più riparate. Durante il percorso ci fermiamo all “Ex Isla Alacran” dove si sta tenendo una gara di surf, inutile dire quanto il mare dell’oceano sia allo stesso tempo affascinante e inquietante con la sua forza e i suoi colori così tetri. Dopo una breve sosta riprendiamo la ns passeggiata, la cosa che notiamo è che davvero in giro, a parte i surfisti e pochi altri, non si vede anima viva. Speriamo che questa desolazione sia dovuta all’orario, al fatto che sia domenica e che qui i ritmi siano i classici sudamericani, ma il tempo passa e anche le poche strutture sulle spiagge sono tutte chiuse. Arriviamo alla playa La Lisera, dovrebbe essere quella più carina e riparata, riparata lo è ma il mare non fa certo venir voglia di una nuotata. Il tempo però è bello e così ci stendiamo un po’ al sole, sapendo bene che questa sarà l’unica occasione per fare una cosa del genere per tutto il tempo del ns viaggio!!!. Iniziamo a sentire fame e sete e allora lasciamo il ns ozio e ritorniamo sul molo dell’isola, dove avevamo adocchiato qualche bancarella di empanadas!!!.

Pranziamo con due bombe caloriche fritte ripiene di formaggio e pesce:vero street food cileno!!! Torniamo verso Arica e notiamo che la situazione non è cambiata, è tutto deserto, tutti i negozi sono chiusi e sinceramente tutto questo mette un po’ di tristezza. Gironzoliamo e scattiamo qualche foto, il sole e il cielo azzurro fanno risaltare il famoso Morro di Arica e tutte le graziose casette colorate che gli fanno da cornice. La sera abbiamo davvero l’imbarazzo della scelta: ben due locali aperti…per fortuna riusciamo a mangiare più che dignitosamente!. EVITARE ARICA DI DOMENICA!!!

24 – 28 aprile: tour del norte grande con Mayurutour

24 aprile: 1° giorno di tour

Siamo emozionatissimi ma anche un po’ timorosi: oggi deve iniziare il tour del norte grande. Alle 9.30 dovrebbe venirci a prendere direttamente all’albergo la ns guida!. Fino ad ora ci siamo sempre e solo sentiti per email e la paura che qualcosa non vada per il verso giusto inizia a farsi sentire. E invece ecco puntualissimo arrivare Mario, simpatico ed efficientissimo tutto fare! Saldiamo a lui il costo del tour ed eccoci pronti per questi 5 gg in sua compagnia. La giornata inizia dal Morro di Arica, purtroppo la giornata è nuvolosa e la vista sull’oceano non rende quanto potrebbe, il tempo di qualche foto e si riparte destinazione Terminale agricolo ASOAGRO situato nel deserto costiero, qui abbiamo una panoramica davvero completa su tutta la varietà di prodotto coltivati nelle fertili valli della regione. Il tour continua verso la Valleta di Azapa famosa per il patrimonio archeologico, una sosta per ammirare i Geoglifi de la Tropilla e poi ci dirigiamo verso l’interessante Museo di Azapa (in cui siamo praticamente gli unici visitatori) qui approfondiamo la conoscenza della cultura Chincorro con le sue antichissime mummie!.

La giornata prosegue con il villaggio di Poconchile, i caratteristici cactus candelabro e Socoroma. La sosta per il pranzo è in un caratteristico ristorante, una specie di “agriturismo” Cileno!

Il primo paese in cui passeremo la notte è Putre, l’hotel Chakana è un po’ fuori dal paese, è un luogo davvero accogliente con una splendida vista, il bungalow è spazioso e pulito e per fortuna munito di stufetta perché qui le temperature iniziano davvero ad essere rigide! La sera ceniamo in paese e ci rendiamo conto di essere davvero tra i pochissimi turisti in zona in questo periodo. Mangiamo divinamente, un ottimo salmone e del buon vino, chiacchieriamo un po’ con Mario e iniziamo a conoscerlo sempre meglio.

25 aprile: 2° giorno di tour

Oggi finalmente iniziamo da “addentrarci” in quei territori in altura che tanto amiamo!!! Il parco nazionale Lauca si schiude davanti a noi e una camminata nel “settore delle grotte” (luogo dove milioni di anni fa trovavano rifugio gli uomini che viaggiavano in questi territori) rappresenta il nostro “battesimo” alla scoperta di questi luoghi tanto sognati! Attorno a noi scoviamo le “vizcachas” simpatici animaletti che qui trovano il loro habitat.

Raggiungiamo poi il lago il Lago Chungarà che, situato a 4500 metri, rappresenta il lago più alto del mondo. La vista è ancora più suggestiva quando scendiamo dalla macchina e percorriamo a piedi tutto il sentiero che costeggia una parte del lago. Sulla superficie si riflette la cima del Vulcano Parinacota,e attorno si distinguono altri vulcani. Impossibile abituarsi a tanta maestosità ed è solo l’inizio di questo splendido tour nell’affascinante e mistico nord Cileno. Pranziamo nel pittoresco villaggio di Parinacota, un villaggio fuori dal mondo dove l’unico ristoro è un ristorantino gestito da un indaffarato tutto fare che accoglie i pochi gruppi di visitatori che si addentrano in questi luoghi! Finiamo la giornata alle terme di Jurasi, la biglietteria è deserta e nelle piccola piscina solo una coppia di Cileni si sta godendo un po’ di relax. Il luogo non è davvero niente di che ma ormai che siamo qui non possiamo non immergerci un po’ in queste calde acque!

Tornati a Putre la sera ceneremo in un altro delizioso ristorante, sempre in paese, come sempre siamo tra i pochissimi turisti che si vedono in giro!!!

26 aprile: 3° giorno di tour

Eccoci pronti per la riserva nazionale “Las Vicunas”, altro luogo meraviglioso che questo paese ci offre, il percorso in auto è semplicemente surreale, kilometri in mezzo al nulla circondati solo da natura incontaminata, animali allo stato brado e il cielo azzurro che in questi giorni non manca mai di accompagnarci. Raggiungiamo il Salar di Surire e i depositi salini in contrasto con i colori del cielo ci fanno rimanere senza fiato, per non parlare dei fenicotteri che con il loro rosa sgargiante riempiono di colore questo quadro sempre più suggestivo. Ci godiamo davvero questo panorama il più possibile e grazie a Mario abbiamo l’opportunità di percorrere un sentiero costiero che da soli mai avremmo scovato, ci lascia la libertà di esplorarlo in solitudine accompagnati solo dal fischio del vento che accarezza questo luogo incantato. Ma le sorprese non sono finite e quando raggiungiamo la Terma di Polloquere non crediamo ai nostri occhi, sapevamo avremmo fatto sosta in un punto termale, ma non ci aspettavamo nulla di tutto questo soprattutto dopo la precedente esperienza alle terme di Jurasi. Qui non vi è nulla di costruito, nulla di artificiale, solo questa piscina naturale di un colore talmente azzurro da sembrare dipinto, sul posto una coppia di turisti (già incrociati al Salar, è sé siamo talmente in pochi che è impossibile non riconoscersi) che però se ne va dopo poco il nostro arrivo e quindi, ecco questo paradiso tutto per noi! Ci cambiamo sul fuoristrada, ci svestiamo con temperature davvero proibitive ma chissenefrega, anche se ci sono pochi gradi sopra lo zero non vediamo l’ora di tuffarci in queste acque e tutto il resto non conta! Ci rilassiamo e siamo emozionati come bambini, intanto Mario prepara uno squisito pic nic, non potremmo chiedere di più da questa giornata!

Dopo questa indimenticabile sosta ripartiamo verso il Parco nazionale Vulcano Isluga, visitiamo le comunità di Enquelga e Isluga e infine eccoci a Colchane, improbabile città di confine a 3750 metri. L’hotel è meglio di quanto ci aspettassimo rispetto alle recensioni lette. La stanza è gelida ma per fortuna abbiamo tante coperte e l’acqua calda!!! Ceniamo e poi a nanna.

27 aprile: 4° giorno di tour

Sveglia in questo luogo fuori dal tempo, la strada è invasa da tir in attesa che la frontiera con la Bolivia venga aperta, temperature glaciali…la bottiglietta di acqua sul comodino sembra sia stata in frigo!

Colazione più che dignitosa ed eccoci partire alla volta di questo quarto giorno di scoperte. Vediamo i cactus giganti e con la dovuta “calma” vista l’altitudine, saliamo sulla collina per vederli più da vicino e sentirci sempre più piccoli di fianco a loro! Visitiamo Cariquima e Chusmiza e eccoci al famoso gigante di Atacama, che sembra davvero “snobbato” nel senso che la zona non è né protetta né in alcun modo delimitata, insomma da davvero l’idea di un qualcosa di non considerato anche se famosissimo!. Pranziamo in una sorta di autogrill poi ripartiamo per un’altra attesa tappa e cioè la Salitrera di Humberstone, una città fantasma, una abbandonata città mineraria in cui avremmo voluto poter trascorrere ore e ore, è stato a dir poco suggestivo gironzolare tra le strade di questa piccola città provvista davvero di tutto, chiesa, piscina, balera, scuole, il tempo scorre veloce perdendosi tra queste strade polverose che sembrano evocare un passato intrappolato in una dimensione surreale. Visitiamo anche Santa Lucia, versione più piccola di Humberstone. Terminiamo il tour arrivando a Pica, città sopravvalutata per l’idea che ci eravamo fatti. In realtà fatichiamo anche a trovare un luogo in cui cenare, stasera ceniamo senza Mario e vorremmo trovare un posto carino dove passare finalmente un po’ di tempo soli, io e Emanuele non siamo abituati ad avere una “guida” per cui, per quanto Mario sia simpatico ed efficiente, iniziamo a sentire il bisogno di goderci un po’ di viaggio in solitaria!. Troviamo un ristorante e temiamo di esserci infilati nella classica trappola per turisti, in realtà stiamo benissimo e spendiamo il giusto.

28 aprile: 5° giorno di tour

Facciamo colazione in una stanza che sembra piuttosto un salotto di una casa cilena, pieno di immagini sacre anche un po’ pacchiane… Partiamo per l’ultimo giorno di avventure in compagnia di Mario, visitiamo uno dei siti archeologici più importanti del patrimonio Cileno, i geoglifi di Pintados testimonianza di affascinante arte rupestre. Purtroppo il tutto potrebbe essere maggiormente valorizzato con spiegazioni più dettagliate.

Proseguiamo verso Quillagua uno dei luoghi più aridi della terra, durante il tragitto scorgiamo qua e là altre testimonianze rupestri e ci chiediamo come possano essere lasciate così senza un’adeguata valorizzazione e cura. Per pranzo ci fermiamo in un pessimo punto di ristoro. Una sorta di autogrill a menù fisso in cui siamo ancora una volta gli unici turisti, diciamo che in questo caso la nostra presenza spicca ancora di più visto che tutti gli altri clienti sono unicamente camionisti o lavoratori della zona. Il viaggio prosegue verso San Pedro De Atacama dove salutiamo Mario, compagno e guida insostituibile per questi 5 giorni nel selvaggio “Norte Cileno”. Siamo dispiaciuti di lasciarlo ma abbiamo anche voglia di continuare da soli la nostra avventura, un tour più lungo ci sarebbe stato un po’ stretto in termini di “libertà individuale”. Di certo la scelta fatta è stata ottima perché visitare il nord in autonomia avrebbe richiesto sicuramente molto più tempo ma soprattutto Mario conosceva le zone davvero in modo incredibile, ci ha proposto percorsi alternativi, ci ha dato l’opportunità di vivere esperienze uniche e molto spesso ammettiamo aver percorso strade non segnalate o cmq in condizioni tali che noi da soli non avremmo azzardato. Passano ore e ore senza incontrare anima viva e avere una guida ci è sembrata la scelta migliore. In viaggi come questo poi i contrattempi o gli imprevisti sono da mettere in conto, anche il semplice fatto di “non adattarsi all’altura” potrebbe costringere a rivedere l’intero itinerario e con qualcuno che conosce i luoghi come le proprie tasche tutto è più fattibile. Tra l’altro il servizio offerto da Mayuru tour è assolutamente “di nicchia” e poco turistico, lo dimostrano le strutture scelte, i punti di ristoro e lo spirito di adattamento richiesto da un’esperienza simile, è capitato che a cena Mario ci proponesse alternative…deviazioni…insomma non c’è niente “a catalogo”. Per come siamo abituati a viaggiare non avremmo mai retto un altro genere di tour…

28 aprile: arrivo a San Pedro De Atacama

L’hostal Atacama Ancestral è molto semplice ma ci fa subito una buona impressione. Anche questo prenotato con booking (180 usd 4 notti con bagno privato), a differenza di tutti gli altri alloggi qui non abbiamo la colazione ma considerati i ritmi e la “sveglia” dei giorni a seguire è decisamente meglio non avere la colazione inclusa in quanto sarebbe difficile poterne godere. L’hostal rimane un po’ fuori dal centro e questa è l’unica pecca, si tratta di una piccola passeggiata ma sicuramente riuscire ad alloggiare in paese sarebbe stato molto più comodo. Purtroppo però trovare una sistemazione economica e soprattutto con bagno privato non è così facile e quindi abbiamo cercato il miglior compromesso. Decidiamo di andare subito alla ricerca dell’agenzia “Turismo Mitampi”, agenzia con cui abbiamo già prenotato via email le varie escursioni per i giorni a seguire. Girovaghiamo lungo tutta la via principale ma solo dopo il secondo/terzo tentativo riusciamo a trovare l’agenzia, non è molto visibile e soprattutto nemmeno molto accogliente. Ci aspettavamo qualcosa di più “ufficiale” invece l’agenzia è uno stanzino in un vicoletto e anche i ragazzi non sembrano molto preparati. Cmq saldiamo il rimanente, chiediamo qualche ulteriore dettaglio, ci assicuriamo che tutto corrisponda a quanto prenotato e incrociamo le dita!!! Per mangiare a San Pedro c’è davvero l’imbarazzo della scelta, tutta un’altra atmosfera rispetto a quanto incontrato durante il nostro tour nel nord. Il paese è vivacissimo, invaso da turisti, pieno di negozietti di artigianato, di locali, ristoranti e soprattutto agenzie a perdita d’occhio! Anche senza prenotazione non sarebbe davvero stato un problema riuscire ad organizzare le escursioni anche se ciò avrebbe significato perdere un bel po’ di tempo confrontando prezzi…servizi ecc…. Ceniamo con dei panini vegetariani…finalmente….dopo la monotonia di “carne e patate”!.

29 aprile: Piedra Roja e lagune Minique e Miscanti

Primo giorno di escursione con turismo Mitampi: la giornata inizia alle 7.00 quando indicativamente ci passano a prendere dall’hostal, il gruppo non è molto numeroso e questo per noi è molto positivo, la guida, una ragazza di nome Marta, è semplicemente fantastica. Entusiasta, competente, appassionata del proprio lavoro. Questa giornata ci lascia davvero senza parole, temevamo che dopo l’esperienza dei precedenti giorni, i nostri occhi avessero già visto il meglio del Cile, invece scopriamo altrettanti luoghi indimenticabili e dai colori incredibili. Piedra Roja è un luogo indescrivibile, il freddo e il vento non lasciano tregua ma guardandosi attorno passano decisamente in secondo piano!. Rientriamo a San Pedro felicissimi e soddisfatti, ci chiediamo se anche i giorni successivi saranno così…ancora non ci fidiamo di turimo Mitampi!. E’ già tardo pomeriggio così decidiamo di andare subito in paese, gironzolare un po’ e poi mangiare qualcosa.

30 aprile: Gayser del Tatio e Valle de la Luna

Il secondo giorno ci aspetta forse la “sfacchinata” maggiore, alle 5.00 ci passano a prendere destinazione “gayser del tatio”, quando vediamo un grande pullman già “storciamo un po’ il naso”, le guide poi ci sembrano subito un po’ troppo “infasate” e casiniste…e invece dobbiamo fortunatamente ricrederci e sarà così sempre di più nel corso della giornata. Ector e William sono state due guide fantastiche, siamo stati uno dei pochi gruppi ad uscire un po’ dal solito schema che accomuna un po’ tutte le agenzie che organizzano questo tour (non ci aspettavamo infatti di vedere anche il suggestivo Gayser Blanco). Rientriamo a San Pedro un po’ dopo il previsto e alle 15.00 dobbiamo essere davanti all’agenzia per la seconda escursione prevista in giornata e cioè la valle della luna. Arriviamo puntuali…attendiamo un po’ poi il ragazzo di Mitampi ci dice che siamo i soli clienti per cui ci hanno unito al gruppo di un’altra agenzia che si trova a pochi passi da lì. Così ci accompagna ed eccoci pronti per un’altra avventura. Probabilmente la più “triste” in termini di organizzazione. La guida lascia al quanto a desiderare e ancora peggio è l’autista, sembra davvero non fregare niente ad entrambi. La camminata nella valle della luna è spettacolare ma non certo grazie alla guida, ci spiega l’indispensabile, e non è assolutamente professionale. Anche il resto delle ore trascorre con lo stesso “modus operandi” e cioè spiegazioni al minimo: più un servizio di trasporto che un tour (doveva essere previsto anche uno snack…ma noi non abbiamo visto nulla!). Abbiamo notato il tour di “atakama cultura aventura”, ci ha fatto davvero un’ottima impressione. Cmq il tutto finisce con lo spettacolare tramonto dalla pietra del coyote. Rientriamo a San Pedro e restiamo direttamente in paese per cenare.

1 maggio: Salar De Tara

Eccoci arrivati ahimè all’ultima escursione in questo territorio che davvero riserva ogni giorno meravigliose sorprese. Alle 7.30 ci passano a prendere, il veicolo è uno sprinter e il gruppo è davvero esiguo, perfetto! L’autista/guida ci mette subito a ns agio, la giornata passerà meravigliosamente con il solito cielo azzurro, il solito freddo e spettacolari vedute di lagune, paesaggi desertici e salar. L’unica pecca è che invece del pranzo “al sacco” la guida ha optato per portarci a pranzo a fine escursione in un ristorante ad Atacama. Avremmo sicuramente apprezzato molto di più un pranzo più fugace ma in mezzo alla natura circondati da viste mozzafiato, così come lo era stata la buonissima colazione preparata “nel retro del furgone”.

2 maggio: trasferimento a Santiago del Cile

La mattina del 2 maggio ci alziamo con calma e ci gustiamo un’ottima e sostanziosissima colazione in paese. Rientriamo poi in ostello da dove dovrà passarci a prendere il transfer per l’aeroporto di Calama. Iniziamo un po’ a preoccuparci quando ci rendiamo conto che il pullman perde davvero tantissimo tempo nel raccogliere turisti da tutti gli angoli di San Pedro…per fortuna però arriviamo in aeroporto in tempo e questa volta ad attenderci non c’è la fila pazzesca trovata all’aeroporto di Santiago! Partiamo nel primo pomeriggio e arriviamo a Santiago in serata, con i soliti transfer prenotabili direttamente in aeroporto ci facciamo portare al ns hotel. Abbiamo scelto un hotel vicinissimo alla stazione dei bus in modo da facilitarci gli spostamenti dell’indomani, quando da Santiago dovremo prendere un bus per Valparaiso.

L’hotel RQ DaCarlo (57 usd 1 notte, notiamo che le tariffe esposte sono decisamente più alte!) è il classico hotel “di periferia”, la stanza è carina, pulita e confortevole peccato che dia sulla strada trafficatissima da cui transitano continuamente bus e auto, il rumore dei clacson è assordante.

Usciamo solo per comprare qualcosa al supermercato, la zona è trafficatissima, caotica, decisamente non offre nulla di interessante.

3 maggio: trasferimento a Valparaiso

Ci alziamo senza fretta e almeno la colazione è meglio di quanto sperassimo. Ci incamminiamo verso la stazione turbus (ovviamente strategica la scelta dell’hotel) che è davvero a due passi, ogni 10 minuti o quasi ci sono bus in partenza per Valparaiso. Il tragitto dura circa 1h e tre quarti. Arrivati a Valparaiso prendiamo un taxi appena fuori dalla stazione e raggiungiamo il ns hostal (hostal Lemuria, prenotato tramite booking, 2 notti USD 80) nel bellissimo cerro Allegre. La stanza è in una zona un po’ “angusta”, non ci sono finestre ma solo un lucernaio, in compenso è curata e pulita anche se il fatto che non ci sia praticamente nulla su cui appoggiare i bagagli non risulti molto comodo. Bagno confortevole con acqua calda ma ahimè non vengono forniti asciugamani. In reception danno subito qualche informazioni sulla zona e così usciamo immediatamente per esplorare questa città che ci affascina così tanto. A Valparaiso vale davvero la pena “gironzolare” nel senso di godersi gli scorci, i panorami, le situazioni che solo questa città sa offrire. Ci dirigiamo verso il porto e rimaniamo un po’ seduti davanti al mare ad osservare il tipico via vai “portuale”, poi prendiamo una delle caratteristiche funicolari e raggiungiamo cerro Alegre. Per cena scegliamo un posticino vicino all’hostal, pisco e crocchette di pesce.

4 maggio: a zonzo per la città

Dopo una colazione piuttosto semplice eccoci pronti per un’altra giornata da dedicare ai colori e ai contrasti di questa città. Il Parque Central non ci entusiasma, ci dirigiamo alla casa di Pablo Neruda, La Sebastiana, per farlo impieghiamo un bel po’ di tempo tra vicoli,strade, scalinate…forse perdiamo anche un po’ l’orientamento ma alla fine giungiamo a destinazione e anche questa casa, così come quella di Santiago, si rivela piena di fascino. Pranziamo con due empanadas, raggiungiamo Plaza Victoria ma non ci colpisce particolarmente. Per cena ci concediamo una pizza al “Malandrino” davvero ottima!.

5 maggio

Facciamo colazione e poi taxi per la stazione dei bus, destinazione Santiago per l’ultimo gg di questo viaggio. Il bus (turbus) parte alle 10.20 (3000 pesos per due). In un paio di ore arriviamo a destinazione e prendiamo un taxi per il Poker Hostal (35.000 pesos) che si rivelerà davvero un’ottima sistemazione! Peccato non averla scelta anche per i primi gg del viaggio! L’hostal è bellissimo e curatissimo. Ci dirigiamo verso il Mercado central, era ns intenzione mangiare in uno dei ristoranti al suo interno ma ci aspettavamo qualcosa di più spartano, non sappiamo dove andare…temiamo le classiche trappole per turisti ma forse ci facciamo intimorire dal caos e da tutta l’attenzione nell’accaparrarsi i clienti…E così ripieghiamo sulle ns solite sicure ed economiche empanadas!!! Prendiamo poi un taxi per il museo della memoria, è stata una bellissima esperienza poter visitare questo luogo e imparare qualcosa di più su questo paese e i suoi trascorsi così tragici.

Torniamo a piedi verso Plaza de Armas e ci fermiamo al Barrio Lastarria per una merenda dolce in uno dei tanti e affollati locali.

6 maggio

Salutiamo il Cile e alle 9.00 ci aspetta il taxi destinazione aeroporto.

Conclusione:

Di questo viaggio in Cile il ricordo più bello saranno i colori e i panorami, siamo felicissimi di aver scelto un tour del norte grande con Mayurutour, non siamo abituati ad affidarci ad agenzie locali per tour di più giorni ma in questo caso Mario è stata davvero la ns porta d’accesso ad un mondo meraviglioso, senza di lui e senza l’organizzazione di chi quei posti li conosce così bene, avremmo perso tante belle esperienze, avremmo imparato di meno e non avremmo ottimizzato così bene gli spostamenti in questi luoghi così remoti e davvero fuori dal mondo.

Poi però era giusto proseguire da soli anche perchè il Cile si presta benissimo ad essere esplorato in autonomia, ci siamo trovati bene con i bus pubblici e con i vari tour giornalieri organizzati in loco. L’unico cambiamento che apporteremmo all’itinerario è la domenica ad Arica…da evitare, è una cittadina graziosa con un buon clima ma la domenica è una città fantasma ed è piuttosto desolante. Il totale di questo viaggio è stato di circa 1700 euro a testa escluso i voli di andata e ritorno dall’Italia.

Sicuramente su questo totale ha inciso parecchio il tour del nord, è piuttosto costoso, ma ripeto ne vale la pena. Abbiamo cercato di riservare le tariffe migliori tramite booking ma in Cile cmq le sistemazioni anche semplici non sono così economiche, soprattutto paragonate ad altri paesi del Sud America.

Consigliamo questo viaggio a chi, come noi, ama la natura nel suo stato più primitivo, a chi apprezza la desolazione e il silenzio di paesaggi sconfinati e a dir poco surreali, a chi non si lascia intimorire dai venti freddi a 4000 metri, a chi vuole semplicemente entrare in contatto con quei colori, quelle sensazioni, quella forza della natura che solo pochi luoghi al mondo riescono a regalare.

Per chi volesse altre informazioni rimango a disposizione, scrivetemi a

Angelilara78@gmail.com



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