Cicladi, perle greche dell’Egeo
Il giorno dopo decidiamo di passare una giornata in barca a vela. Arriviamo in una zona dell’isola altrimenti non visitabile. Ci tuffiamo in un mare turchese a Kleftiko, un posto dove ci sono tantissime grotte! e riusciamo a fare il bagno dentro un cratere di un vulcano ormai spento da anni e con il soffitto crollato! Alzando lo sguardo vediamo un cerchio e oltre c’è il cielo! Magnifico.
Kimolos si può definire la figlia di Milos, un isoletta davvero piccola e graziosa. Riusciamo a farci una gita in giornata prendendo un piccolo traghetto da Pollonia, il secondo porticciolo di Milos. Optiamo per rilassarci nella Spiaggia di Prassa, la più bella e la più difficile da raggiungere e per questo anche meno turistica. Qui conosciamo una signora austriaca davvero brillante con la quale abbiamo condiviso questa fantastica giornata. Al ritorno, a Milos, ci fermiamo a Pollonia per mangiare Octopus e altro pesce per la cena. Dopo qualche giorno abbiamo voglia di cambiare aria e vedere nuove isole. Prenotiamo un traghetto per il giorno dopo per Amorgos. Devo confessare che Amorgos, l’isola in cui è stato girato il film “Big Blue” ci è rimasta nel cuore. E’ un’isola ancora autentica, genuina e selvatica, perchè poco rinomata rispetto a Santorini ed altre. Una volta scesi dal traghetto respiriamo davvero un’aria nuova. E stata l’isola che abbiamo sentito di più. Che bella sensazione!
Scesi al porto di Katapola ci dirigiamo verso un pulmino (gratis anche questo) che ci porterà al campeggio di Aegiali. Oltre alle persone incontriamo oche, papere, tantissime capre e asinelli. La prima sera la passiamo in un bar lungo la spiaggia per assistere ad un “Magic show”…Il mio compagno essendo un prestigiatore, non voleva mancare! Abbiamo conosciuto un mago famoso di Salonicco! Amorgos è un’isola sorprendente; al tramonto la Chora con i suoi mulini che dominano su tutta l’isola è un capolavoro! Sembra un dipinto fatto a mano con colori ad olio.
Il mare è di un blu indescrivibile, un blu profondo, intenso. Ricordiamo: Mouron Bay, Agia Anna, Agious Pavlos, e la spiaggia con il naviglio che fuoriesce dal mare. L’abbiamo girata con uno scooter e abbiamo potuto godere di ogni scorcio. Ciò che più ci ha colpiti è stato il monastero di Hozoviotissa, un monastero bianco incastrato nella roccia, che si affaccia imponente sul mare. Credo sia il più bel gioiello di Amorgos!
Koufonissi è un’isola davvero minuscola. Appartiene alle piccole cicladi. Anche qui facciamo una gita in giornata e scegliamo di rilassarci nella spiaggia di Pori, anche questa poco turistica e per giunta più “lontano” dal porticciolo. Ha un mare cristallino e trasparente. Se fosse una gemma la definirei: zaffiro. Vicino a questa spiaggia vi è una taverna molto carina..addobbata di conchiglie Dalle mille forme nella quale mangiamo feta, ntaco e altre prelibatezze.
Torniamo ad Amorgos per il nostro ultimo giorno sulle Cicladi. Il giorno dopo traghetto per il Pireo, una mezza giornata ad Atene, in cui visiteremo l’Acropoli e il quartiere di Plaka. Qui, sorseggiando il Rakomelo in un locale di Atene, il “Brettos”, iniziamo ad essere malinconici. E finisce così il nostro fantastico viaggio, sognato e nominato per mesi e mesi.