Cicladi: aria di vacanza a un passo da casa

A Mykonos per un mix perfetto tra mare, movida e ottimo cibo, nella spartana ma elegante Koufonissi e tappa finale nell’incantevole chora di Folegandros
Scritto da: maya83
cicladi: aria di vacanza a un passo da casa
Partenza il: 04/08/2017
Ritorno il: 24/08/2017
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
È paradossale come delle volte si arrivi dall’altro capo del mondo alla ricerca di un bel mare quando ad un paio di ore dalle nostre case troviamo una nazione che non delude mai, per il mare, il cibo, i paesaggi che può offrire. Quest’estate decidiamo quindi di ritornare in Grecia ed optiamo per un giro di 3 settimane alle Cicladi.

La nostra prima tappa è la sempre affascinante Mykonos che ci fa innamorare ad ogni visita. È un mix perfetto: bel mare, aperitivi e vita notturna, ottimo cibo; risponde alle esigenze di tutti, offrendo divertimento o relax a seconda di cosa si cerchi. La chora é un incanto, con il suo dedalo di vicoletti zeppi di negozi di artigianato locale posti accanto alle firme di alta moda. Tutto qui è curato in ogni dettaglio e praticamente perfetto. Consiglio una visita al tramonto fermandosi per un aperitivo a Venice Beach con i suoi caratteristici locali palafitte e i mulini sulla scogliera. Come alloggio abbiamo cmq preferito spostarci dal centro verso la vicina e più tranquilla Ornos, in particolare ad Agios Ioannis, al residence Panthea, davvero molto carino, con camere ampie ed arredo essenziale ma curato e soprattutto pulitissimo. Le stanze sono vista mare parziale o totale e dotate di un piccolo cucinino con fornelli elettrici. Gentilissimi gli addetti alla reception e alle camere. Ha una piccola piscina dove potersi intrattenere anche se la spiaggia di Agios Ioannis è a pochi minuti a piedi.

Se poi siete alla ricerca della vera Grecia fermatevi ad Ano Mera, altro centro abitato dell’isola dove troverete una piazzetta con le tipiche taverne greche.

Per mangiare consiglio il ristorante Familia in una delle tante piazzette della Chora per una cena un po’ più raffinata. Bellissimi arredi e buon cibo. In particolare ci è piaciuto tantissimo un filetto di tonno scottato, servito con cipolle caramellate ed un risotto allo zafferano. Ancora in centro Mykonos e stavolta se si vuole provare una cena diversa e più spartana andate al Cine Manto, un cinema all’aperto dove trasmettono film in greco e si possono mangiare pietanze di carne alla brace sia in “poltrona” guardando i film che in tavolini posti lungo il perimetro del locale, consigliato soprattutto se si è con bambini al seguito. Ad Ornos abbiamo invece cenato più volte nella Grillhouse Leftheris, una taverna greca che fa un po’ di tutto. Ottima la pita. Ultimo ristorante visitato è stato Nikolas Joanna’s Nikos Place, una taverna sul lungo mare che da Ornos porta alla Chora. Attirati dalla location proprio sulla spiaggia, prenotiamo un tavolo in questa fish taverna che però non ci ha convinto, innanzitutto non c’era molta scelta di pesce da fare arrostito, ed anche gli altri piatti ordinati non ci hanno entusiasmato. Il servizio poi è stato lento e disorganizzato.

Come spiagge ne abbiamo visitate diverse: Kalafati ideale per gli amanti degli sport acquatici, Phili beach ad Agio Ioannis più spartana e riparata in caso di Meltemi, Cavo Psarou che divide la bellissima baia Psarou con il famoso Nammos e Liasti sulla spiaggia di Lia che per noi è stato il top sia per il servizio offerto in spiaggia che per il ristorante che serve pietanze particolare e tutte ottime.

Dopo Mykonos, con un aliscafo della Sea Jet arriviamo nel paradiso di Koufunissi, un’isola ancora vera, piccola, quasi tutta pianeggiante, con poche macchine in circolazione, una chora essenziale ma con tutti i servizi che possono servire (ha anche una piccola aria giochi per i bambini), un taxi ed un unico autobus che per 1.20€ porta alle varie spiagge. È un’isola spartana ma elegante al tempo stesso, dove si respira aria di vacanza e ci si dimentica di orologi ed impegni. Il mare è cristallino ovunque, le spiagge sono tutte belle, di sabbia fine e chiara, ancora selvagge (procuratevi ombrelloni e tende per coprirvi dal sole!) ma con taverne di ristoro. La più lontana è Pori, in una bella baia tonda anche se poco riparata dal vento, poi ci sono Italida, Fanos e Finikas, oltre alla spiaggia del porto. La nostra preferita è stata Italida, abbastanza ampia, riparata dal vento, con sabbia alta e sofficissima e frequentata principalmente da greci.

Abbiamo alloggiato ad Ermis Rooms, in pieno centro ma cmq silenziosa. Abbiamo avuto uno studio per due al primo piano della struttura con vista mare. Lo spazio esterno è bello e curato peccato per gli interni che sanno poco di cicladico ed il bagno che presenta l’odiosa tendina alla doccia (ritrovata cmq in tutti gli studios dove abbiamo alloggiato) ma tutti dettagli superabili grazie alla gentilezza e disponibilità di Sofia e della sua famiglia. Per cena c’è l’imbarazzo della scelta: il nostro ristorante preferito è stato Melissa, nella via principale, una vera taverna greca con cibo buono e genuino. Ottima la Musaka. Mentre per il pesce per noi il migliore è stato Aneplora, sul porto di inverno, a circa 15 minuti a piedi dalla Chora, da provare il calamaro ripieno con feta e pomodori che loro chiamano stufato.

Piccola parentesi se viaggiate con bambini piccoli. Portatevi abbastanza pannolini perché in quest’isola ho avuto difficoltà a trovarli: i due supermarket avevano pochissimi pacchi (un paio a testa) e così è stato per tutta la settimana di permanenza sull’isola; alla fine li ho acquistati in farmacia dove comunque mi sono adattata con la taglia e ho pagato più del doppio di quanto li paghi a casa..

Dopo una settimana in questo paradiso lasciamo a malincuore Koufunissi per spostarci a Folegandros. Inizia a girare il Meltemi e purtroppo il mare si fa sentire, alla prossima vacanza in Grecia opterò sicuramente per un altro mezzo di trasporto evitando gli aliscafi!

Per Folegandros è dura reggere il confronto con l’isola che l’ha preceduta ma le tiene testa senza troppi sforzi: la sua Chora è incantevole, vera e perfetta in ogni suo angolo, ristorantini in ogni dove e negozietti locali, trovi anche tante case abitate dai residenti e questo le da un tocco di autenticità in più. La vista della città venendo da Agali è impagabile: vedi tutte le case imbiancate a calce a strapiombo sul ciglio della montagna quasi a cadere giù ed in cima la strada a zig zag per la chiesa della Panaghia, una cartolina che porterò sempre nel cuore.

Il mare bellissimo anche se faticato: bisogna raggiungere con mezzi propri o con il pullman Agali o il porto di Karavostasis, qui ci sono cmq spiagge che in ogni caso meritano una sosta ma per i più sono il punto di partenza per altri lidi, raggiungibili o con camminate più o meno impegnative o con un comodo servizi di taxi boat. Da Agali abbiamo visitato Agios Nicolaos, la nostra preferita, piccoli sassolini, ombra naturale data da una lunga pineta di pini marittimi, due taverne, è ammesso e praticato il campeggio selvaggio e il naturalismo. Ancora da Agali abbiamo raggiunto Livadaki da lasciare a bocca aperta soprattutto se si riesce ad arrivare lì con la prima barca delle 11 e a viverla praticamente deserta. Non ci sono taverne ed è un po’ scomoda perché presenta dei grossi sassi che rendono difficile camminare e sedersi ma assicuro che è un vero spettacolo. Dal porto siamo stati invece a Katergo, ce ne aveva parlato fin troppo bene e forse vi avevamo riposto troppe aspettative tanto da restare un po’ delusi, anche qui non ci sono taverne quindi munitevi di tutto.

Per dormire abbiamo deciso di alloggiare nella Chora e la scelta è ricaduta sulla struttura Kyma Sto Fos di Dimitris, alloggi spartani, bellissima vista, ottimo prezzo.

Per mangiare devo dire che abbiamo provato un po’ tutti i ristoranti della città ed i nostri preferiti sono stati Melissa dove abbiamo assaggiato le patate più buone di tutta la vacanza, To Goupi, piccolo ed essenziale ma con sapori diversi, e Pounta, un’oasi di tranquillità in pieno centro.

Dopo 20 giorni un altro aliscafo ci ha poi riportato a Mykonos dove abbiamo trascorso gli ultimi giorni di vacanza prima di ritornare nella routine cittadina.



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