Ciao cara e affascinante sharm
Anche questa volta pronti con le valigie in mano, destinazione? Naama Bay proprio a Sharm El Sheik. Come sempre decidiamo però di vedere e conoscere meglio la gente del posto, quindi dopo due giorni all’hotel per studiare un po’ la situazione facciamo amicizia con qualche cameriere egiziano e la sera stessa siamo già in un locale ad Adaba sconosciuto da ogni turista.
Beviamo quello che ci danno una bevanda a base di canna da zucchero che il giorno dopo ci lascia attaccati al bagno dell’hotel per tutta la giornata, ma si sa sono i rischi del viaggiatore! Da ricordare con entusiasmo sicuramente le innumerevoli danze con le ballerine della danza del ventre al quale invito non si poteva dire No.
Ci hanno insegnato i passi base scoprendo che il segreto era nel movimento delle gambe.
Eravamo alloggiati presso l’hotel Kaharamana quello più piccolino proprio a Naama Bay.
Non bellissimo e lussuoso ma pulito, comunque un’atmosfera intima e informale come piace a me. Il mare si sa lì è meraviglioso con tantissime meduse però. I pesci coloratissimi e la barriera da vedere. Munirsi quindi di maschera e pinne.
Cosa ricordo ancora di Sharm? I profumi dell’Arghilè alla mela che si propagavano ovunque misti alle essenze egiziane e alle musiche arabe che narrano per la maggior parte storie d’amore.
Un po’ di arabo l’abbiamo pure imparato: shokran=grazie, abibi=amore e cosi’ via.
Non perdetevi assolutamente i negozietti delle essenze, non prendete paura se vi fermano per strada chiedendovi di entrare in un piccolo negozietto pieno di specchi e divani. Vi faranno accomodare e offrendovi un tè beduino vi faranno annusare delle essenze che odorano dei profumi delle grandi marche.
Lì ho fatto la scorta di regalini, il nostro amico Omar titolare del negozietto ci ha pure regalato le ampolline.
Altra nota: state attenti all’aria condizionata, fuori ci sono 48 gradi e negli hotel si arriva a 20. Un vero e proprio colpo, portatevi quindi sempre qualcosa per coprirvi.
Non ci sono problemi invece per la banca e i prelievi, i bancomat sono ovunque.
Gli hotels propongono anche innumerevoli escursioni a buon prezzo. Quella al Cairo e Luxor non conviene, dura un giorno e si parte all’una di notte, senza dormire. E’ una stancata! Da fare invece la cammellata nel deserto del Sinai con la cena beduina. Si mangia carne veramente buona con riso e pane arabo. Ma l’atmosfera è coinvolgente, si è sdraiati a terra con la schiena appoggiata ai cuscini e se ci si sporge con fuori della tens asi rimane impressionati dalla miriade di stelle. Critico è un po’ il viaggio per raggiungere il deserto, la strada è un piena di buche.
Siamo contenti anche di essere tornati giusto la settimana prima della tragedia del Ghazala, anche se le scene alla televisione ci hanno sconvolto.
Ciao Sharm chissà quando ti rivedremo…