Ciao Cala Luna
Le recenti piogge che si sono abbattute nei giorni scorsi sulla Sardegna, specie sulla costa nuorese, hanno cancellato una delle più belle spiagge che mi sia mai capitato di vedere.
Fango e detriti hanno coperto 700 metri di spiaggia bianca, un minuscolo pezzo di paradiso, dove il tempo sembrava essersi fermato. Ho letto che probabilmente una volta terminata questa anomala ondata di maltempo la spiaggia dovrebbe tornare ai sui fasti, all’antico splendore. Non so se questo sucedderà, so solo che quelle immagini impietose mi hanno profondamente rattristato, è come se fosse di colpo crollato il Colosseo, è come se l’Egitto non avesse più le sue piramidi.
Io in quella spiaggia ci sono stato il primo maggio del 1997, ci sono arrivato, sapientemente accompagnato da una mia amica sarda, attraverso un bosco fittissimo, una camminata infinita perchè a quella spiaggia si poteva arrivare o dal mare o dalla montagna. Mi sono inerpicato, ho percorso un’infinità di metri fra rovi, saliscendi, un percorso di guerra ma, all’improvviso, il viaggio è terminato ed ho visto il paradiso. Davanti a me si è aperta una vista da sogno, una spiaggia minuscola, vuota, bianchissima, con le sue sette grotte misteriose, un luogo dove la natura sembrava immune dalle brutture umane. Rimasi incantato, mi sentivo come un naufrago che sbarca su un’isola deserta e bellissima.
Stetti qualche ore, ascoltando il rumore dell’azzurro mare, guardando il cielo terso e quell’angolo unico di paradiso.
Ora Cala Luna è solo fango, la natura invidiosa l’ha distrutta, spero che l’uomo sia in grado di riconsegnarla al mondo, perchè non riesco ad immaginare un mondo senza più la minuscola bianca spiaggia di Cala Luna.