Chile vario…!!!
La sera stessa, tornato ad Arica ho preso un autobus diretto a S.Pedro di Atacama, dove ho avuto l’occasione di vedere la famosa e meravigliosa valle della Luna, (un insieme di rocce di colore rosso scalfite e modellate dal vento nel corso di milioni di anni ricoperte da formazioni saline di diversi colori, è veramente difficile riuscire a tras,mettere ciò che si vede e si vive di persona, il giorno successivo dopo una levetaccia alle 4 del mattino sono andato con una specie di escursione organizzata sul posto a vedere i geisers del Tatio, lo spettacolo che si è presentato ai miei occhi all’alba è stato meraviglioso: decine di colonne di vapore si levavano al cielo in una mistura di colori che andavano dall’azzurro al verde smeraldo, infine ho potuto scaldarmi e rilassarmi nelle pozze di acqua solfurea di li poco distanti, anche il viaggio di ritorno(percorso alla luce del sole) ha nuovamente evidenziato le bellezze del paese sud-americano. La cosa che più mi ha stupito e che mai avevo visto nei miei numerosi viaggi precedenti e’ stata la presenza di vette innevate direttamente al limite del deserto, non so in quale altro peese è possibile vedere al stesa cosa…
Da S. Pedro, il giorno seguente mi sono recato in autobus ad Antofagasta dove in tarda serato ho proseguito per Santiago, intenzionato il giorno successivo ad andare a Valparaiso e Vigna del Mar, note località tusitico-balneari del Cile centrale, purtropo, non essendo nè un amante dei posti mare nè dei posti prettamente turistici sono rimasto molto deluso da quei posti che a quanto pare per i cileni sono bellissimi,ma si sa quando a volte si improvvisano le destinazioni, o si ascoltani i suggerimenti ed i consigli di altri viaggiatori, può capitere che i guisti e le esigenze siano diversi e si toppa!!! Comunque il lunedì successivo sono andato a Puerto Montt, e lì si respirava già tutta un’ altra aria,il verde dei boschi ha e l’azzurro dei numerosissimi laghi di quella regione ho preso il posto dell’arido deserto e anche la temperatura si è abbassata notevolmente specie dopo il tramonto, da P.Montt sono andato per tre giorni all’isola di Chiloè, dove la cultura e le tradizioni cileni sono ancora molto forti e radicate rispetto alla terraferma, i paesaggi rilassanti, e le numerose e colorate chiese tipiche in legno, oltre 150 dichiarate patrimonio dell’UNESCO, spiccavano qua e là interropendo il verde dei prati, dove pecore e bovini pascolano liberamente…In certi moneti mi sembrava di essere in Nuova Zelanda..
Era mia intenzione andare poi nel sud del pease ed in patagonia, ma purtroppo i giorni a mia disposizione non erano sufficenti così ho deciso di rinunciare e tornare verso nord fermandomi tre giorni a Pucon dove il primo ho fatto rafting sul fiume trancura, il secondo ho scalato il vulcano Villarica ed il terzo sono andato in una località termale immersa nel verde di un bosco lontano da tutto e da tutti senza telefono e senza energia elettrica, solo tre piscine a temperature diverse (fino a 42° la più calda)ed un torrente che in quel punto faceva un bel salto condentendomi di fare una bella doccia…Ghiacciata.
Il mio viaggio si e conluso cun una perla:l’isola di pasqua.Sin da bambino, mi è sempre sembrato un posto remoto ed irrangiungibile, e andare lì, sotto i mohai mi ha dato un’emozione fortissima.Dopo aver trascorso i primi due giorni visitando i vari siti archelogigi, ho concluso il mio viaggio desideroso di un po di relax che ho finalmente trovato sulla piccola e deserta spiaggetta tropicale di Anakena.
Al mio ennesimo ritorno a Santiago, mi aspettavano circa altre 18 ore di volo fino a Roma.
Ma solo chi è veramente appassionato di viaggi, con sete di conoscere posti, peasi e civiltà diverse, gente nuova con la tua stessa passione, è disposto a fare tanti sforzi e sacrifici per raggiungere i propri obbiettivi.
Alessandro Renk – Terracina