Chile querido

Gennaio 2003 Itinerario: Santiago – Copiapò (Laguna Santa Rosa) – Chanaral (Pan de Azucar) – Antofagasta – San Pedro De Atacama (Deserto di Atacama – gaysers del Tatio – Salar de Atacama – Laguna Miscanti) – Putre (Parco Nacional Lauca)Mezzi di trasporto: noleggio pick-up Nissan 4x4 Pernottamenti: piccoli hotel Durata: 2...
Scritto da: vagamondi
chile querido
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
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Gennaio 2003 Itinerario: Santiago – Copiapò (Laguna Santa Rosa) – Chanaral (Pan de Azucar) – Antofagasta – San Pedro De Atacama (Deserto di Atacama – gaysers del Tatio – Salar de Atacama – Laguna Miscanti) – Putre (Parco Nacional Lauca)

Mezzi di trasporto: noleggio pick-up Nissan 4×4 Pernottamenti: piccoli hotel Durata: 2 settimane Ci siamo, finalmente dopo averlo a lungo pianificato, partiamo per un viaggio in Cile! Il Cile è una terra di grandi bellezze naturali, poco conosciute al turismo, ma anche una terra che ancora fatica a riprendersi da una lunghissima e sanguinaria dittatura, operata per mano di Pinochet con l’appoggio degli Stati Uniti, che ha provocato la morte di migliaia di vite innocenti, fra cui quella del deposto Presidente Salvador Allende. Arrivati a Santiago, la mente corre inevitabilmente a quel triste 11 settembre 1973, giorno del colpo di stato. Di fronte alla Moneda (il Palazzo Presidenziale) mi corre un brivido lungo la schiena, ma per fortuna durante il viaggio in tante occasioni avrò modo di constatare che il popolo cileno non ha solo voglia di dimenticare, ma anche di ricordare perché mai più possa accadere nel loro paese niente di simile! Lo si capisce parlando con i giovani, leggendo le scritte sui muri, ammirando i murales. Visitiamo il cimitero (un po’ fuori dal centro) dove rendiamo omaggio alla tomba della famiglia Allende (c’è anche una bandiera cubana!) e al muro eretto in memoria delle vittime della dittatura fascista di Pinochet. Santiago, ricordi a parte, ci sembra anche una tranquilla cittadina, sarà che è domenica. Dopo due giorni partiamo subito per il nord, e a Copiapò, ritiriamo il Pick-up Nissan che ci accompagnerà lungo la Panamericana (Ruta 5) verso Nord. Nei dintorni di Copiapò visitiamo la laguna Santa Rosa, il paradiso per le migliaia di uccelli che la popolano. Siamo solo noi e loro, regna il silenzio e il panorama è molto suggestivo. Saliamo ancora a nord e visitiamo il Parco Pan De Azucar, che raccoglie da migliaia di specie autoctone di cactus, di tutte le forme, le dimensioni, le sfumature…Mai visti così tanti!! Verso sera, ci concediamo una meritata pausa su una deserta spiaggia lungo l’Oceano Pacifico: bagno e sole!! Dopo la notte passata in un piccolo ma accogliente mini hotel di Chanaral, ci dirigiamo verso Antofagasta, che non ci cattura particolarmente…Visitiamo Calama e poi arriviamo a San Pedro De Atacama, un posto fuori dal mondo, silenzioso e polveroso. Qui non esiste asfalto, si gira ancora a cavallo e le casette (tutte ad un solo piano) sono costruite in mattoni cotti al sole. Il tempo sembra essersi fermato tanti anni fa. Pernottiamo in una camera la cui porta è addirittura priva di serratura!! Qui ci fermiamo qualche giorno, e per fortuna troviamo un locale/centro sociale dove mangiare benissimo a cena e colazione, gestito da dei simpatici ragazzi cileni. Da San Pedro per due sere di fila andremo a vedere il tramonto nella vicina Valle della Luna, cercando sempre un posto dove poterlo ammirare soli ed in silenzio. Nei dintorni di San Pedro visitiamo anche Aldea De Tulor, un sito archeologico risalente all’ 800 a.C..Una mattina invece, di buon ora (le 3!!!), partiamo nel buio più totale (l’illuminazione stradale non esiste…) lungo una tortuosa strada in altura, dove ci tocca anche guadare un piccolo fiume, il che al buio non è proprio facile, ma lo spirito d’avventura ha la meglio. Arriviamo che non è ancora l’alba a destinazione, davanti a noi il meraviglioso spettacolo dei Gaysers Del Tatio, I gaysers più alti al mondo (4300 metri di altitudine). Lo spettacolo dantesco è visibile solo al mattino presto, perché poi si alza il vento che disperde i getti di vapore che fuoriescono dalle singolari formazioni rocciose…Uno spettacolo unico! In tarda mattinata Giò ne approfitta per un bagno in una calda pozza termale naturale. Solo tornando verso San Pedro ci accorgiamo di quanto siamo stati pazzi a far quella strada al buio…È proprio malmessa…Ma lo spettacolo dell’alba ne valeva eccome la pena! L’indomani ci dirigiamo invece verso il Salar De Atacama, passando per il pittoresco villaggio di Toconao: il salar è un’ enorme distesa di acqua salata cristallizzata. Poi proseguiamo in altura fino ad arrivare alle isolate lagune Miscanti e Miniques, due splendidi specchi d’acqua contornati dalle Ande. Qui l’altura si fa sentire, e qualsiasi movimento veloce ci provoca il fiatone. Abbiamo il tempo ancora per qualche compera al coloratissimo mercatino di San Pedro e poi via verso Nord, passando per Calama (peccato che la famosa miniera di Chuquicamata sia chiusa…). Lungo il percorso, in una strada secondaria riusciamo ad insabbiarci col pick-up: panico, siamo nel deserto di Atacama e non riusciamo a far venir fuori l’auto dalla sabbia…L’unica soluzione è prendere coraggio, un po’ d’acqua e incamminarsi verso la strada principale per chiedere aiuto.Dopo 9 km di cammino sotto un sole cocente finalmente una famiglia si ferma e si offre di venire sul luogo del misfatto (a piedi perché dotati di un’auto normale e non 4×4). Riusciamo così dopo ore ad uscire dalla trappola sabbiosa, grazie all’aiuto dei valorosi ragazzi cileni della famiglia! Per loro è normale aiutare, si stupiscono anzi dei nostri continui ringraziamenti e della nostra mancia dovuta. In fatto a solidarietà il popolo sudamericano ha tante cose da insegnarci… Facciamo una deviazione dalla Panamericana ed arriviamo, scendendo verso la costa, al villaggio semi abbandonato di Pisagua. E’ un solitario villaggio di pescatori, un po’ in rovina. 2 km a nord del villaggio è stata recentemente scoperta una fossa comune dove venivano gettati i corpi delle vittime delle persecuzioni politiche del regime fascista…C’è solo una targa di Pablo Neruda e qualche fiore a rendere omaggio… Ma sui muri del villaggio colorati murales ricordano gli eccidi… Ci rilassiamo in compagnia di qualche fenicottero lungo il litorale, penso che siamo gli unici stranieri presenti qui…Ma anche di locali ce n’è ben pochi…L’unico posto dove pernottare è l’antica colonia penale, oggi trasformata in hotel da tre giovani cileni…Bizzarro ma funzionale, anche se è uno choc fare la doccia negli stessi ambienti usati dai condannati a morte… Torniamo verso nord, passando dalla cittadina di Arica (luogo di villeggiatura locale), e spingendoci ad est lungo la strada 11, un tratto di 150 km che passa da 0 a 3500 metri sul livello del mare! Lungo la strada diamo un passaggio ad un giovane fino a Putre, dove pernotteremo per un paio di notti in una camera priva di finestre! Putre è il classico villaggio andino: poche anime, freddo e tutto attorno la agia delle Ande…Un posto tipico da Sudamerica. La sera l’immancabile mate de coca per alleviare la fatica d’altura. Alle prime luci del mattino ci spostiamo verso il Parco Nacional Lauca, uno straordinario luogo abitato da migliaia di vigogne e lama, che ci attraversano continuamente la strada… Il panorama è idilliaco: le vette innevate dei vulcani gemelli Pallachata, del Parinacota (vette che superano i 600metri) si riflettono perfettamente nel lago Chungarà, il lago non navigabile più alto al mondo, a più di 4500 metri sul livello del mare…Viscacce (grandi roditori), oltre a lama, vigogne, cigni, fenicotteri rosa e migliaia di altri uccelli fanno da contorno ideale a questi panorami…Immancabile è una visita al villaggio di Parinacota, con la sua affascinante chiesa bianca coloniale risalente al XVII secolo: qui entriamo in contatto con gli indiani Aymara, gli unici abitanti dell’altopiano, che ancora conservano antiche tradizioni e vivono in stretto contatto con la natura. I bambini sono un po’ timidi, una donna anziana invece ci tiene a farci vedere come fabbricano il loro artigianato che poi vendono ai rari turisti che passano di lì, e noi non facciamo eccezione…I loro coloratissimi tessuti sono stupendi! Tornando verso Putre, vagando per l’altipiano, scopriamo una solitaria e piccola costruzione gestita da un contadino, che funge da bagno termale grazie alle acque provenienti dal sottosuolo. Immancabile un rilassante e lungo bagno mio e di Gio’. Siamo soli sulle Ande, fuori fa freddo e noi siamo in costume in una calda vasca dentro ad una capanna di legno!!!! Il giorno dopo ritorniamo al Parco e…Sorpresa, nevica, anche se poco…E pensare che il giorno prima c’erano un sole ed un cielo spettacolari! Il nostro viaggio volge al termine…Riscendendo verso Antofagasta, dove lasceremo il pick-up per prendere l’aereo per Santiago, abbiamo ancora il tempo per visitare i villaggi fantasma di Humberstone e Santa Laura, un tempo floride cittadine che costeggiavano le grandi miniere oggi abbandonate e in rovina. E poi via, si parte…Il Cile ci ha regalato l’essenza del Sudamerica, la storia, la natura, tutte emozioni che porteremo sempre nei nostri cuori…Chile querido! Se vuoi vedere le nostre foto, visitaci al sito: WWW.VAGAMONDI.IT



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