Chicago e New England

Rieccoci per la sesta volta negli States. Prima tappa Chicago e poi tour del New England durante la sua Indian Summer. La città di Chicago, the Windy City, merita una visita di almeno tre giorni, soprattutto per chi ama New York: fare shopping lungo la Mag mile, passeggiare sulla spiaggia del lago Michigan, trascorrere almeno un paio d'ore al...
Scritto da: Ivano&Gabry
chicago e new england
Partenza il: 04/10/2008
Ritorno il: 18/10/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 3500 €
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Rieccoci per la sesta volta negli States. Prima tappa Chicago e poi tour del New England durante la sua Indian Summer.

La città di Chicago, the Windy City, merita una visita di almeno tre giorni, soprattutto per chi ama New York: fare shopping lungo la Mag mile, passeggiare sulla spiaggia del lago Michigan, trascorrere almeno un paio d’ore al Millenium Park per vedere tutte le sue sculture (il fagiolo –la migliore-, l’auditorium, le fontane e la nuova ala del Art Istitute che Renzo Piano sta ultimando). Fate un giro del Loop con la ferrovia sopraelevata El e cercate tutte le statue che sono esposte nel quartiere finanziario (Chagall, Mirò, Picasso..).

Il mercoledì voliamo verso Boston e iniziamo un tour di una settimana del New England che ci porterà a fare 1376 miles (2213Km). Prima tappa: Cape Ann e soggiorno vicino a Gloucester in un grazioso B&B con vista mare. Con la nostra Ford Taurus ne approfittiamo per raggiungere Rockport e la città di Salem. Per cena non possiamo non ordinare l’aragosta: 19$ cad. Ma con 39$ te ne portano tre! Prima tappa del giorno successivo è la citta di Kittery (famosa per gli outlet), dove sia per il cambio sia per la qualità dei prodotti venduti vale la pena “strisciare” la nostra Visa. Nel pomeriggio sosta al faro di Nubble e per raggiungerlo attraversiamo il caratteristico villaggio di York. A distanza di pochi Km si arriva alla spiaggia di Ogunquit (immensa). Destinazione finale della nostra giornata è Portland; evitiamo la I95 e così ammiriamo i colori del New England attraversando i classici villaggi da cartolina.

Portland è graziosa e anche qui aragoste; approfittatene magari per gustarla su una barca galleggiante.

Primo impegno della giornata di venerdì la visita al faro di Permaquid Point. Un piccolo gioiellino sia per la sua posizione sia perché, a gruppi di 4/5 persone, vi si può salire. Lobster Roll e New England Clam Chowder per pranzo a Rockland, città a sud della Penobscot Bay. Al ritorno sosta a Freeport, altra città di outlet, in una ambientazione particolare che assomiglia a Kittery con l’aggiunta del megastore l.L.Bean.

Il sabato abbiamo raggiunto Burlington nel Vermont. Armatevi di pazienza: già la 302 fino a Conway merita mille soste per memorizzare immagini del viaggio. A Conway abbiamo fatto una piccola deviazione verso Jackson per vedere il suo ponte coperto. Per chi poi vuole Noth Conway presenta altri outlet. Siamo poi tornati sulla Kancamagus Scenic Byway: da fare assolutamente approfittando delle varie soste per ammirare cascate, ponti coperti, fiumi e strade nel bosco.

Dopo un whopper, per raggiungere Burlington, abbiamo scelto la strada più scorrevole. Un buon Cd e il tempo vola. Veniamo distratti dal municipio di Montpellier ma niente sosta. Vogliamo arrivare prima del tramonto. Siamo fortunati! L’ora è giusta e la location altrettanto: dalla nostra macchina vediamo i colori del tramonto riflessi in una piccola fetta di lago in fondo a Main street! (Altra immagine da cartolina).

Città universitaria affollata di giovani. Per la prima volta negli States per mangiare c’erano attese di un’ora e mezza. I locali sono tanti e graziosi. Domenica: vogliamo fare colazione in un locale indicato dalla guida: sono le 9,15, il primo tavolo sarà disponibile alle 10,30. Decidiamo di mangiare qualche cookies lungo il lago e poi via, ci aspetta un lungo viaggio. Dopo pochi minuti di macchina, facciamo una deviazione fuori programma, per fermarci ad un flea market in una tipica fattoria del Vermont. Prendiamo poi la 100 che percorriamo fino a Killington: il Vermont on the road, cascine, boschi, aceri.

Poiché siamo ancora lontani da Springfield decidiamo di lasciare la 100 e raggiungere Williamstown lungo la I7. Da qui parte il Mohhawk trail. Ormai con il buio arriviamo a Springfield, dove ci fermiamo solo per dormire dopo aver mangiato in un grazioso locale tedesco.

Columbus Day: raggiungiamo per prima cosa Mystic Seaport. L’impressione è però di una piccola Dysneyland dove tutto è ricostruito. Visto poi che si paga 18$ per entrare, decidiamo di ripartire per Newport. La città vale i 2$ che abbiamo pagato per attraversare lo splendido Pell Bridge. Passeggiata in centro, la Cliff Walk con le sue Mansions e soprattutto l’Ocean Drive al tramonto.

Martedì, direzione Provincetown, piccola città che ci ha ricordato Key West con graziosi locali per mangiare (indovinate cosa?), gallerie d’arte e delle belle guest house dove dormire. La nostra valeva la pena solo per la colazione preparata al mattino. Non perdetevi assolutamente la gita in barca per avvistare le balene.

Il mercoledì siamo arrivati a Boston verso le 12 e il primo impatto è stato di una città molto viva: i suoi abitanti ne approfittano (viste le ancora calde temperature) per sedersi nei parchi cittadini a gustarsi il pranzo. Bella cittadina, facile da girare a piedi. Tra tutte le città americane viste si tratta di quella con il maggior numero di punti di interesse storico da visitare. Il freedom trail aiuta poi a raggiungerli. Shopping e cibo per tutti i gusti al Quincy Market. Visita ai graziosi quartieri di Beacon Hill, Back Bay e la città di Cambridge con la sua università di Harvard.

Ciliegina sulla torta della nostra vacanza: il concerto di Madonna al Garden! Ivano&Gabry



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