Chia, i Caraibi della Sardegna
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La costa sud occidentale della Sardegna presenta paesaggi, ancora incontaminati, di straordinaria bellezza, le spiagge di Chia, famosissime per le candide e vaste dune dell’arenile, trapuntate di secolari ginepri e soprattutto per i fantastici colori del mare sull’immenso fondale sabbioso, che cambiano mano a mano che la profondità aumenta.
Questo lembo di terra è l’habitat naturale dei fenicotteri rosa che stazionano quotidianamente in numerosi stagni.
Una suggestiva strada panoramica a Chia che corre sulla costa, la SP71, consente di raggiungere agevolmente tutte le spiagge presenti.
Abbiamo alloggiato per 7 giorni al B&B Al Nuraghe (via Carducci -Chia) scelto su internet leggendo le varie recensioni.
Noi ci siamo trovati molto bene come ospiti a casa di amici. Camera con bagno e balconcino, ampia, funzionale, pulita, e un’ abbondante colazione servita già alle 7,30 di mattina che per noi che siamo mattinieri è stato l’ottimale.
Sabrina e Corrado, i titolari, ci hanno fornito diversi consigli sia sulle spiagge da visitare che sulle escursioni da fare.
LE SPIAGGE DI CHIA
Su Portu si presenta con un fondale di sabbia chiara e piccolissimi sassolini, subito profonda. A destra su un alto promontorio sorge la torre Chia, torre aragonese di avvistamento. Alla base si trovano i resti dell’antica città di Bithia. Occorre salire su questo promontorio, il panorama è fantastico e scendendo si accede alla spiaggia di Sa Colonia, spiaggia di sabbia finissima sia libera che attrezzata raggiungibile anche dalla strada con parcheggio a pagamento in prossimità della spiaggia stessa.
Proseguendo lungo la spiaggia (a ovest) si trova il promontorio Monte Cogoni, camminando lungo il promontorio (scarpe da ginnastica) si arriva alla Cala del Morto, sabbia fine dorata incorniciata da rocce di granito rosa.
Proseguendo ancora verso ovest, lungo un sentiero coperto da macchia mediterranea con colori e profumi incredibili, si arriva alla spiaggia Dune di porto Campana (raggiungibile comunque anche dal parcheggio). È la spiaggia del Chia Laguna Resort, famosa per le sue altissime dune naturali. A ovest c’è un promontorio, dall’alto si gode il panorama della spiaggia più famosa di Chia: Su Giudeu. Per la sua forma a mezzaluna, deve il suo nome a un polpo che abita le acque attorno a una coppia di scogli antistanti l’arenile, facilmente raggiungibili sia a nuoto che a piedi lungo il tratto sabbioso a pelo d’acqua. La sabbia sembra talco sia per colore che per la consistenza, fondale sabbioso, mare limpido, turchese e poco profondo per diversi metri. Spiaggia sia libera che attrezzata. L’ampia e spaziosa spiaggia è il proseguimento di un’altra baia, S’Aqua Durci (acqua dolce), da cui è separata da una piccola scogliera rocciosa.
Si arriva alla spiaggia di Su Giudeu seguendo le indicazioni per il parcheggio. Si accede alla spiaggia dirigendosi verso sinistra percorrendo le passerelle e costeggiando uno stagno con i fenicotteri rosa.
Dirigendosi verso destra su una vecchia mulattiera, 100 mt a piedi, si arriva a Cala Cipolla. Piccola caletta (solo spiaggia libera) circondata da rocce granitiche che la proteggono dal vento. La spiaggia è dominata dall’alto dal Faro di Capo Spartivento. È un faro che era in degrado, ma è stato ristrutturato nel 2006 e ora funzionante. All’interno c’è un hotel d’élite. Si sale a piedi (15 minuti), ma la fatica vale il panorama. È molto bello.
Proseguendo da Chia sulla strada statale panoramica 195, si arriva alla Spiaggia di Tuerredda, situata tra capo Malfatano e Capo Spartivento. Sabbia fine e chiarissima, spettacolare è il colore del mare che via via che sia allontana dalla riva da trasparente si tinge delle varie tonalità del blu più al largo. Un isolotto affiora poco al largo ed è raggiungibile con una nuotata per i più esperti in pochi minuti. Una parte della spiaggia è attrezzata mentre l’altra è libera. Si arriva si parcheggia a pagamento (il primo costa meno) e si procede a piedi, noi abbiamo percorso la passerella sulla destra all’ingresso della spiaggia poi attraversati gli stabilimenti sempre a destra fino ad arrivare alla baia in fondo, appartata di una bellezza unica.
ESCURSIONI
Abbiamo prenotato una escursione a cavallo tramite il maneggio “Quattro Morichia” un’ora di passeggiata a 25 euro a persona. Cavalli buonissimi il percorso lungo sentieri coperti di macchia mediterranea, e sulla spiaggia è stata una bellissima esperienza, da farsi al mattino presto o al tramonto.
Gita con Pescaturismo S.Rita di Capo Malfatano Beach, una giornata in barca dalle 9,30 alle 17,30 a 60 euro a persona. Pranzo completo 2 antipasti, primo e secondo con pescato del giorno, dolcetti sardi caffè e amaro. Diverse soste per bagni e tuffi in un mare cristallino e pieno di pesci.
Vista di tutte le spiagge di Chia dal mare, da capo Malfatano a Torre Chia.
Visita alle rovine della antica città di Nora nei pressi del comune di Pula.
Si parcheggia a pagamento, si percorre tutta la passeggiata che costeggia il mare e la spiaggia fino alla piazzetta dove c’è la chiesa di S. Efisio, si prosegue fino a raggiungere gli scavi. Nora sorge sulla penisola che chiude a sud ovest il golfo di Cagliari e fu uno dei maggiori centri della Sardegna in età fenicia, punica romana. La visita guidata di 45 minuti (noi non siamo andati alla torre ) costa 6 euro a persona. Molto interessante.
Le dune di Porto Pino, spiaggia bellissima lunga circa 4 chilometri. Noi siamo entrati alla spiaggia di Is Arenas Bianca, che si trova nel comune di Teulada. Per raggiungere il parcheggio a pagamento 5 euro occorre attraversare una sterrata di 5 chilometri. Si costeggia uno stagno con diversi uccelli migratori e con i fenicotteri rosa. La sterrata è all’interno di una zona militare ancora in uso, aperta per concessione fino a metà settembre. Lungo l’arenile di sabbia bianchissima e finissima, con il mare di un colore azzurro, si innalzano, alle spalle della spiaggia, dune di 20 o 30 metri di candita sabbia modellate da vento. Nella parte più lontana dal mare sono coperte di macchia mediterranea e dal ginepro. Questo tratto di spiaggia è libero.
Passeggiando lungo l’arenile si accede alla spiaggia di Porto Pino vera e propria (accesso dall’altro parcheggio che si trova nel comune di Sant’Anna Arresi sempre aperto). Spiaggia attrezzata con tre punti ristoro e noleggio sdraio e ombrelloni. Noi ci siamo stati in una giornata molto ventosa. Questa spiaggia è la meta ideale per i surfisti. Abbiamo preso un ombrellone e due lettini in ultima fila a 20 euro per tutto il giorno presso ‘L’oasi Azzurra’. Porto Pino è un meraviglioso paradiso terrestre costituito dalle dune di sabbia. Non si può fare a meno di ammirare la spettacolare natura e il panorama mozzafiato.
Percorrendo la mitica strada statale 195 e seguendo le indicazioni siamo andati a Sant’Antioco, un’isola collegata alla Sardegna da un stretto istmo lungo 5 chilometri. Abbiamo parcheggiato a Calasetta e preso il traghetto per l’isola di San Pietro (10 euro a persona andata/ritorno). In mezz’ora di navigazione simo arrivati a Carloforte, l’unico centro abitato. Famosa è la piazzetta con le 4 panchine che contornano 4 alberi di ficus enormi. A San Pietro si respira una cultura miscelata di influssi liguri e sardi: vi si parla il tabarchino, un dialetto genovese. I carlofortini sono discendenti dei pescatori di corallo di Pegli, esuli dell’isola di Tabarka, ai quali Carlo Emanuele III di Savoia donò l’isola (1738).
La pesca del tonno ha reso l’isola celebre nel mondo. Testimone della patria dei tonnarotti è la seicentesca tonnara, a La Punta, dove noi simo andati e che ogni anno, ci hanno detto tra fine di maggio e inizio giugno, si celebra la tradizione con un evento gastronomico internazionale, il Girotonno. Da qui si può vedere anche l’isola Piana che ospita un prestigioso residence turistico di 200 abitazioni: l’accesso è riservato ai proprietari e loro ospiti. È una riserva naturalistica le auto non possono accedere. Ci siamo poi spostati a Cala Lunga si tratta di una insenatura con scogliere di roccia a strapiombo sul mare, vista spettacolare e bagno in acque trasparenti. Per visitare tutte le altre spiagge presenti sull’isola La Bobba, Girin ,la Caletta raggiungibili con un servizio di autobus, una toccata e fuga di un giorno non basta.
L’isola di San Pietro con le sue viuzze che assomigliano ai carruggi genovesi e alle sue case colorate, va vissuta intensamente servono almeno 4/5 giorni.
RISTORANTI-ROSTICCERIE
Chia
Mirage – occorre prenotare, buon rapporto qualità prezzo e buone anche le pizze da asporto
Rosticceria Gastronomia Granella F. – per il pranzo abbiamo utilizzato questo esercizio. Buone le verdure alla griglia e la pasta/riso freddi, per alcune sere abbiamo prenotato la cena, pesci alla griglia, patate al forno, spiedini di carne, avendo la possibilità di poterli consumare al B&B nella nostra terrazza.
Pula
S’Incontru – occorre prenotare e chiedere il tavolo sulla terrazza. Buon rapporto qualità prezzo io ho trovato ottima la freguala (pasta di semola tipica sarda) in guazzetto di pesce.
Su Furriadroxu– purtroppo non siamo riusciti a cenare in questo ristorante. Occorre prenotare almeno una settimana prima , è molto rinomato per il maialino alla brace. Carina è la location, i tavoli sono disposti nel giardino di una casa al centro di Pula.
Carloforte a San Pietro
La Cantina – abbiamo pranzato durante la nostra gita sull’isola, ottimo il tonno alla griglia (a Carloforte bisogna mangiare tonno!), il pasticcio e le lasagne al pesto genovese. Buon rapporto qualità prezzo.
DOPO CENA
Chia è prettamente una zona di spiagge, alla sera a parte i ristoranti sparsi qua è la non c’è nulla perciò per due sere ci siamo spostati a Pula (10 minuti di auto), per una passeggiata nella piazzetta e un gelato.
Una settimana non è comunque sufficiente per visitare tutte le spiagge di questa parte di Sardegna, infatti non siamo riusciti ad andare alla cala dei Francesi e a Piscinas, motivo in più per ritornare in questo paradiso.
PAOLA E ROBERTO TPC.