Che strana gente sti Padani Milanesi di FICTION

Finalmente siamo tornate nella nostra cara campobasso! Eravamo partite al’esplorazione del nord io, la mia amica Concy e sua cugina Mery. La cugina di Concy, Mery, aveva trovato lavoro su al nord, a Milano. Avevamo decisa di accompagnarla. Non potevamo più fare Thelma & Louise! Eravamo una di troppo. Abbiamo così optato per...
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che strana gente sti padani milanesi di fiction
Viaggiatori: fino a 6
Finalmente siamo tornate nella nostra cara campobasso! Eravamo partite al’esplorazione del nord io, la mia amica Concy e sua cugina Mery.

La cugina di Concy, Mery, aveva trovato lavoro su al nord, a Milano.

Avevamo decisa di accompagnarla.

Non potevamo più fare Thelma & Louise! Eravamo una di troppo.

Abbiamo così optato per “travestirci” da Eli, Evi e Emi, le nipotine di Paperina! Mille raccomandazioni! I nostri genitori erano preoccupatissimi! “Al nord andate! Quella strana gente è!” “ Si drogano, mangiano cose strane, sono cattivi e asociali!” “la nebbia, fa freddo, ci sono mille pericoli” “è piena di extracomunitari, fate attenzione, non uscite di sera!” “non pigliate la metropolitana da sole” il babbo ci prestò la ormai colladudatissima RITMO – abarth 1.000 con 18 coniglietti sul bagagliaio posteriore e la bandierina del Campobasso.

Partimmo infine! Eli, Evi e Emi, tra mille scongiuri, raccomandazioni e disperazione delle mamme e delle nonne.

Concy aveva anche 4 rosari dategli dalle sue ziee! Lunga…Lunga…Tanti km.

Passammo Roma, poi Firenze, poi Bologna…E non arrivavamo mai! Noi siamo abituate ai monti, alle colline…E quando ci ritrovammo in Emilia…Restammo basite! Tutto piatto…L’aria che puzzava di concime, niente alberi, solo erba, erba…Ovunque erba! Spaventate dalle dicerie dei nostri parenti eravamo tutte ben vestite.

Ogn’una di noi aveva la sua giaccavento, gli anfibi, le calze di lana, la canottiera pesante, il pigiama di flanella, il Chiuei.

Dentro la nostra Ritmo, si era creato un microclima intorno ai 25°, noi ci stavamo bene e avevamo paura ad abbassare i finestrini! Li avevamo praticamente sigillati da Firenze in poi. Avevamo paura che il freddo ci facesse venire la broncopolmonite.

E la Ritmo va…Vediamo un cartello Lombardia! Oddio!!! E adesso ci vuole il passaporto? Ci saranno le camice verdi? E se vedranno che siamo targate CB…Ci sparano? Siamo prese dall’angoscia…Continuiamo a proseguire, troviamo l’uscita di Piacenza… Piacenza? Ma a noi la maestra Giusy si aveva detto che Piacenza era una città emiliana! Certo che sono strani questi padani! Concy ci dice che le pare di aver letto sulla gazzetta de Molise che i leghisti padani hanno incorporato a forza Piacenza nella Lombardia! Noi ci spaventiamo ancora di più…Ma ormai proseguiamo…

Siamo a Lodi…Ormai manca poco…Sigilliamo i finestrini con il silicone che ci ha dato il papà di Mery…Così non respiriamo la cattiva aria delle autostrade di Milano.

Entriamo in provincia di Milano, tutte e tre indossiamo le giaccheavento, accendiamo i fari antinebbia, Mery si mette anche i guanti da sci e i paraorecchie, Concy, si piglia 2 aspirine preventive.

Quasi ci siamo…Quasi ci siamo…

Stiamo per arrivare…Ecco…Sarà Milano! No! È Melegnano…Ma non è che abbiamo sbagliato strada? Poi San Giuliano Milanese…Poi San Donato Milanese…Ma che gli scrivono a fare “MILANESE” vicino al nome della città? Se sono attaccate a Milano…Mica si possono confondere con una san donato abruzzese o pugliese! …E comunque quasi ci siamo. Con le istruzioni forniteci dal cugino del genero della sorella della cognata di Mery, che nel 1983 venne a Milano per 48 ore…E tornò!…Sappiamo che mancano pochi km a Milano… ECCOLA! Urla Mery…Vediamo dei grattacieli, tanti, mai visti così tanti! E che alti!c’è una uscita della autostrada…Sarà questa? Beh per forza! Là dove ci sono quei 20 grattacieli deve essere il centro città! Come a NIUORC SITI! Arriviamo…Uno svincolo che sembra quello dove Ponciarello girava con la sua moto in Cips.

Dopo 10 minuti riusciamo ad uscire dallo svincolo…E facciamo la strada verso i grattacieli…Si chiama Via Emilia. Che traffico! Mannaggia, tutti in coda! Eh sì che oggi è solo il 25 giugno!, un Martedì…Alle 16.00…E dove andranno tutti quanti? Forse è Sant’Ambrogio! O Sant’Umberto? I santi patroni di Milano? Dopo mezz’ora buona arriviamo ai grattacieli…Che belli…Grossi, alti…Tutti di specchi.

Ci sono dei grossi cartelli appesi sui grattacieli: HOTEL FORTE CREST SAN DONATO MILANESE…SEDE CENTRALE E.N.I. SAN DONATO MILANESE…METANOPOLI SAN DONATO MILANESE…

E sta a vedè che il cugino del genero della sorella della cognata di Mery, che nel 1983 venne a Milano per 48 ore…E tornò!…Si è sbagliato…Oppure che i leghisti padani hanno incorporato anche San Donato Milanese, come Piacenza! Oppure è un quartiere? Ci facciamo coraggio. Facciamo 5 minuti di training autogeno. Mery stacca il silicone dai finestrini, ci solleviamo i baveri delle giaccheavento…Dobbiamo chiedere una informazione! Vediamo un signore fermo al semaforo, accostiamo. Con gesto deciso e fermo Concy tira giù il finestrino…Nessuna di noi respira! Concy con una tirata unica senza respirare gli chiede: “èquestoilcentrodiMilano?” quello la guarda e pacatamente ci ha risposto: “figghie mie…Lontano siete…Questa è San Donato Milanese! Il centro a 15 km stà! Vi conviene parcheggiare alla metropolitana e andare con quella sino a piazza duomo…Capiste?” noi annuimmo e fuggimmo…Spaventate! ci aveva di sicuro preso in giro! Parlava in siciliano! Con un accento molto marcato! E il cugino del genero della sorella della cognata di Mery, che nel 1983 venne a Milano per 48 ore…E tornò!…Ci disse che i meridionali di Milano non parlavano in dialetto …Avevano paura delle camice verdi…Tutti parlavano in milanese, o venivano cacciati! Ci disse…Guardate Abatantuono, Jannacci, Mazzarella, Porcaro, Lino Patruno…Tutti meridionali sono…Ma parlano in milanese! Mery ci convinse che ci avevano preso in giro! Continuammo per la Via Emilia…Finirono i grattacieli…Oddio la pericolosissima periferia di Milano!… E con orrore sulla nostra destra vedemmo una città! Una intera città tutta uguale…Cento palazzi tutti uguali, stessa forma, stesso colore, stessa altezza…E si chiama…LE TORRI LOMBARDE! Tremammo, dovevamo essere finite per caso nella sede della Lega Nord!!!!! Cony mi disse: “sgomma…Fuggiamo!” Io partii per istinto e passai il semaforo con il rosso! FFFFFFFFFFFIIIIIIIITTTTTTTT…

Ecco…Un vigile padano…Ma non ha la camicia verde! Ce l’ha azzurra! Deve essere di Forza Italia ! Accostiamo, tutte impaurite. Mery toglie il silicone un’altra volta, e il vigile ci dice di scendere! Oddio e adesso…Chissà il freddo! Ci chiudiamo nelle nostre giaccheavento! Scendiamo…Non respiriamo…Il vigile ci guarda con occhio stranito…Ma chevvuole? Noi teniamo il fiato…Teniamo…Teniamo…Poi Mery esplode…È tutta rossa…Respira…Non muore all’istante! E ci dice…”Mizzega che caldo!” Io e Concy respiriamo…Fa caldo…Fa un caldo che non avevamo mai sentito…Sembra di essere nel deserto del Sara! Il vigile alza le spalle e ci dice “buongiorno signorine, o volessero gentilmente farmi vedere o’ patente e o’ libretto di circolazione?” Noi ci irrigidiamo…Deve aver visto che siamo targate CB.

Ci piglia in giro anche lui! Finge di essere napoletano! Concy gli consegna i vari documenti, io la patente.

“signorì…Ma lo sapete che qua col rosso un se passa!” noi abbassiamo il capo mestamente…Ho già il portafogli in mano… “coraggio…Annate..Che venite da lontano…E me raccomando facisse attenzione. Buonagiornata” noi restiamo marmorizzate…Un viglie padano di forza italia che ci piglia in giro, ma non ci multa…!!!! Saltiamo in macchina…Mery sta per siliconare i finestrini un’altra volta…Ma la fermiamo…Fa un caldo bestiale…Noi sudiamo come dei pastori! Procediamo. Dobbiamo arrivare sino a Via Durini dove c’è l’ufficio di Mery.

Non sappiamo dove andare! Chiediamo alla macchina vicina al semaforo! Dentro c’è un signore abbronzato con la moglie.

“mi scusi per Via Durini?” “ahakkatklak..Akatkkaka inç’allah …Kakaltlal..Salam alekum!” siamo rimaste per 2 semafori a bocca aperta! Ecco! Un padano! Oddio…E come faremo a capirci! Mery è sconvolta! Lei ha studiato 8 anni inglese…Ma mai il padano…E come farà a capirsi con il suo nuovo capo e con i colleghi…Come farà a fare la spesa?! Proviamo con un’altra automobile…“mi scusi per Via Durini?” “ahh sumea mee, mi vegn giò da i vall imagna porcudighel, te def dumandà a vun dei cujun de milan…Minga a me che su de le vali orobig!” ancora peggio…Mery scoppia a piangere…Concy propone di siliconarci un’altra volta…

Decidiamo di andare all’arrembaggio…Troveremo Via Durini da sole! Continuiamo per questo quartiere della lega nord…Poi finisce…Troviamo un cartello…MILANO!!! Eccola…Finalmente ci siamo arrivate! Sono ormai le 17.30…Abbiamo perso 1 ora e mezza…Ma ormai ci siamo…Troveremo in pochi minuti Via Durini.

Arriviamo ad un altro enorme svincolo…Ci saranno 10 strade dove andare? Mery vedo un cartello…PESCHIERA BORROMEO – CENTRO.

“gira di là, gira di là.! Ma …Cosa vuol dire peschiera borromeo? Mery, con fare sicuro ci dice che aveva letto sulla gazzetta del Molise che ormai in padania c’è il bilinguismo…E …PESCHIERA BORROMEO vuol dire…CENTRO! Tutte ringalluzzite percorriamo questo altro stradone…Che traffico…Tutti in coda…C’è scritto Strada Statale Paullese…Boh?! Andiamo, andiamo tutta a 30km/h…Arriviamo a un semaforo…C’è scritto MILANO.

D’istinto giro…Finiamo in grosso parco…Campi ovunque…E non c’è traffico…Andiamo andiamo…E oddio!!! abbiamo sbagliato strada!!!! Alla nostra sinistra c’è un lago…E che lago! Lungo…Quasi non si vede la fine! Mery si mette a piangere…”ecco siamo arrivate sino a Como per sbaglio…È colpa mia…E adesso come torniamo a Milano?” Ci sono dei ristoranti e dei locali lungo il lago di Como…”samoa beach club”, “cafè solare”, “spider”, “puntadell’est”, “dieci57”, “shaker”…Ma che lingua parlano qui! Siamo ormai disperate…Perse tra Como e Milano…Vediamo un vecchietto in bicicletta…Ci accostiamo e gli chiediamo con fare piangente: “ci perdoni signore…Ma come facciamo a tornare a Milano?” il gentile signore…Una sorta di papiro raggrinzito e accartocciato, con 3 denti in tutto ci guarda e ci dice.

“uè tusan…Se vegnude fin qui da campobass per ciaparme per el cu?” noi restiamo a bocca aperta…Ancora…

Mery prova in inglese: “sorry sir, can you know the way to come back to Milan?” “ma va da via el cu vaaa…!” e se ne va pedalando…

decidiamo di continuare…Vediamo alla nostra destra degli enormi palazzoni…Mondadori, I.B.M…Alla nostra sinistra sempre il lago di Como…Poi…Finalmente un altro grosso incrocio.

Da una parte c’è scritto “s.S. Rivoltana – cremona – bergamo”. La escludiamo dall’altra c’è scritto: “Linate aeroporto”.

Mery ci dice di svoltare a sinistra verso Linate. Uno zio le ha detto che Linate è l’aeroporto di Milano! Forse ci siamo! Continuiamo sempre dentro questo enorme parco…Il lago di Como è ora alla nostra sinistra…

La strada è trafficatissima e lungo i guardrails ci sono tante signore che fanno l’autostop.

Tante…Ma proprio tante, e quasi nessuno si ferma a darle un passaggio. È proprio vero nel nord sono dei cafoni! Oltretutto molte non sono nemmeno italiane, poverine! Alcune sono anche molto grosse, alte, alte…Quasi 2 metri, e che braccia, sembrano dei giocatori di rugby! Proseguiamo…Ci siamo tolte la giaccavento…Un termometro digitale indica…39°!!!! Madonna…Nemmeno ad agosto ci sono 39° a Campobasso!.

Mery dice sicura che secondo lei sono 39° sottozero! Ci obbliga a tenere su i finestrini…E sudiamo! Sbuchiamo in un vialone lungo lungo…Ecco l’aeroporto…No! Abbiamo ancora sbagliato strada! Dietro di noi c’è una edificio gigantesco…Ma non è l’aeroporto…Sopra c’è scritto Giorgio Armani! Deve essere la fabbrica di abiti.

Ma ormai non possiamo tornare indietro. Questa strada è più larga di una autostrada e non finisce mai…Però in fondo in fondo vediamo delle case, dei palazzi…Ma per ora solo il solito parco! Tutti in coda…Mamma mia non avevamo mai visto tante macchine! Ora abbiamo tirato giù i finestrini di 1 cm. Ed in effetti l’aria puzzacchia un po’.

Passiamo sotto un ponte, poi inizia la città…Dovrebbe essere Milano…Ma come sono fortunati in pochi minuti dal lago di Como alla città.

Però quando la maestra Stefy ci aveva fatto leggere i Promessi Sposi, me lo immaginavo molto diverso il lago di Como! Con i monti, e forse…Un pelino più grosso! Che traffico…E ora anche i tram…Che lunghi…Sembrano quasi un treno…3 vagoni…Andiamo sempre dritte…Sempre…Sempre…Mery si è tolta la sciarpa e il paraorecchie…Sudava come un beduino! Il traffico è tremendo, l’aria bollente, non si respira, o meglio quello che si respira puzza! Ci sono macchine ovunque, in strada, parcheggiate, sui marciapiedi…Qualcuno urla, altri litigano per passare prima la semaforo…Quanti semafori…Solo in questo stradone ce ne sono di più che a campobasso! Io Milano non me la aspettavo così. I palazzi non sono belli. Io pensavo che tutti i palazzi fossero luccicanti, di cristalli e marmi, la gente pensavo fosse tutta vestita bene, gli uomini in doppiopetto e le donne in abito lungo, ingioiellate. Qua invece molti sono vestiti come capita. Ci sono anziani in giro in ciabatte, tante persone non italiane, pochi bambini! Pensavo che le strade luccicassero, invece ci sono così tante cacche di cane che le persone saltellano qua e là! Ci sono bottiglie di birra vuote ovunque…Deve esserci stata la sagra del paese! La strada si stringe da 4 corsie diventa 1 sola…Tutti in coda, nel caldo e nello smog.

Poi Nency vede una corsia tutta libera…Con delle belle righe gialle…Non c’è nessuno…Che bello, metto la freccia e via…Si parte, che bello tutti in coda fermi, immobili e noi con la nostra RITMO che li superiamo…Sembra quasi incredibile! Passiamo sotto uno strano cartellone…Sembra ci siano appese delle macchine fotografiche! Chissà…Forse fanno uno studio sul numero di auto che passano! Arriviamo ad un semaforo.

Noi siamo tutte belle sole solette nella nostra corsia…Dietro di noi ci sono solo dei taxi…Ma…Arriva un vigile di Forza Italia…È una donna…Ha in testa una strana coppa bianca! “per cortesia accostate!” ce lo dice con sgarbo! Che maleducata! “oggi facciamo i furbi eeeh.. Mi dia patente e libretto”…Io eseguo…Lei mi da un foglietto: 85 euro di multa! Ma per cosa…”signorine…Facciamo i furbi eeehhh…Le corsie preferenziali sono solo per taxi e mezzi pubblici”…Mah…”mi scusi signora vigile…Ma dove è scritto che è una corsia preferenziale?”…

“certo che è scritto…Per terra…Lungo tutta la strada – solo taxi e a.T.M.”…

Concy scende dalla macchina e guarda per terra…Sulla strada c’è scritto :”s o x .Tm”… Concy guarda la vigliessa e gli dice indicando la scritta…”ma mi scusi noi non sappiamo il milanese!” La vigilessa diventa tutta viola…Guarda la strada, la scritta è coperta da vari strati di asfalto, da vecchie strisce pedonali, dalle rotaie del tram ed è stata fatta con la solita vernice che alla prima pioggia sparisce.

La vigliessa, si incazza ancora di più…Ci guarda tutta viola, con gli occhi socchiusi. Prende la multa…La strappa…Poi guarda i pneumatici…”aahahhh…Avete le gomme lisce!” e ci fa una multa di 70 euro! Ce la mette in mano e se ne va…Senza salutare. Ecco la prima padana abbiamo incontrato…Che cafona! Risaliamo in auto e ci mettiamo in coda con altre migliaia di auto sull’unica corsia…In quella preferenziale …Non passa nessuno…Un taxi ogni tanto…Ma a cosa serve? Comunque lemme lemme procediamo…In una via che si chiama Corso XXII Marzo…Ics ics i, i , marzo…Certo che con sto bilinguismo non si capisce nulla! Marzo = ics, ics, i, i!!! Strana gente! Alla nostra sinistra vediamo una enorme scritta: “rolling stone”…Che bello ci deve essere il concerto! “no” dice Mery…Il nome giusto era rolling stones…Devono essersi sciolti e ne è rimasto uno solo e si chiama rolling stone! Noi le crediamo sempre! Mery ha tanta cultura da venderla! Andiamo avanti…Ci accorgiamo che tutti i palazzi sono pieni di scritte…Completamente pieni da scritte in una lingua strana…Anche l’alfabeto è incomprensibile…Sta a vedè che sti padani oltre alla lingua hanno anche un alfabeto diverso! Le scritte sono ovunque, anche sulle chiese, sui palazzi più belli! In tutti i colori…! Noi continuiamo lentamente…Superiamo uno stradone enorme, trafficatissimo, poi c’è un parco con una villa tutta in stile liberty…Mery ci dice che deve essere la villa del Berlusconi! Ha sentito dire che ha un villone bellissimo, tutto bianco…Allora quel parco deve essere il parco di Arcore! Noi continuiamo…E il traffico è sempre maggiore…Ma dove vanno tutti? Ogni via è intasata dalle automobili. In bicicletta non c’è nessuno! E ancora non vediamo nessuno vestito alla “milanese”.

C’è tanta gente che sembra molto triste, molti camminano a testa bassa, altri con delle facce cattive, nessuno che si parla, corrono di qua e di là…E quelli in macchina sono tutti incazzati..Li vediamo che parlano al cellulare…Tutti! E la strada va…Noi continuiamo..La nostra povera Ritmo ha la lancetta dell’acqua oltre il limite massimo! Il babbo mi aveva detto che se mai fosse successa una cosa così mi sarei dovuta fermare almeno mezz’ora! Ma tanto, mi disse, al nord, con il freddo e la nebbia, non ti capiterà di certo! Cerco parcheggio…Vedo delle belle strisce gialle…Sarà l’area di sosta! Parcheggiamo e scendiamo…C’è un cartello…Ma è totalmente incomprensibile! È scritto in padano: ci sono 2 martelli incrociati, una croce, dei numeri, delle sigle senza senso, dei simboli strani! Boh…Mery ci dice che è pubblicità! È vero…Non ci avevamo fatto caso…Dove non ci sono delle scritte sui muri ci sono dei cartelloni pubblicitari! Alcuni ricoprono interi palazzi alti 10 piani! Chissà che tristezza per chi ci abita…Non vedono mai la luce! Con coraggio estremo decidiamo di fare qualche passo lungo la via.

Sono ormai le 19.00, ma il caldo è pazzesco! E l’aria è inquinatissima, si respira molto a fatica.

“guardate” urla Concy…Lo riconosciamo…È il famoso palazzo di giustizia di Milano…Che brutto! Un cubo di cemento alto 20 piani! Gigantesco…Che schifo, in t.V. Sembrava più bello.

Mery dice di cercare Paolo Brusio…Dovrebbe essere lì intorno! Facciamo qualche altro passo e troviamo una bella chiesa, che grossa…Sarà il duomo! No…Non ci sono le guglie…Però c’è un cartello giallo: “San Pietro in Gessate”.

E dagli con questa lingua padana…Però cosa vorrà dire? San Pietro ingessato? Cerchiamo di entrare..Ma è chiusa, che strano, a Campobasso le chiese sono sempre aperte…Se qualcuno ha bisogno…

Torniamo all’auto…Oddio c’è un altro vigile di forza italia, anche questo con uno strano tubo in testa! Sta mettendo una multa alla mia Ritmo!!!! Corriamo…Lui ci guarda e ci dice: “signorì nun cominciamo che nun è prorio giornata eeehhh! Non c’avete il grattaesosta, non siete residenti nel quartiere, e vi pijate sta’ multa! Arrivederci e grazie!” Ci da un foglietto 55 euro di multa! Restiamo congelate! Perché la multa? Abbiamo parcheggiato dentro le strisce, occupavamo lo spazio giusto, le ruote sono parallele al marciapiede! Siamo sconfortate! Ma come…Io che non ho mai preso una multa a Campobasso…In 1 ora 2 multe e mezza a Milano!e chi lo dice al babbo! Restiamo lì ferme, intorno alla Ritmo. Arriva un ragazzino, tutto sporco e malvestito…Ci chiede dei soldi, dice di avere fame e di venire dalla macedonia! Ci porge un bicchiere di cartone…Vuoto…Noi gli mettiamo dentro un po’ di euro, poverino…Lui guarda le nostre monete e gli si illuminano gli occhi, ride, ci ringrazia più volte…Noi restiamo stupite.

Poi va da un gruppetto di signore tutte belle e vestite da “milanesi”, hanno gioielli e orologi meravigliosi, elegantissime, abbronzantissime, tutte bionde, escono dal palazzo di giustizia, hanno tutte delle valigette…Il bambino si avvicina con il bicchiere, le prime 3 non lo guardano nemmeno, le seconde due lo evitano girandogli intorno, l’ultima gli dice: “ma va a laurà barbun de merda!” Noi capiamo solo l’ultima parola. Ma che cafoni questi padani.

Il bimbo si allontana tutto triste…

Ormai siamo stravolte…Non mangiamo da 1 giorno quasi! E non sappiano dove è Via Durini! Abbiamo paura a fermare i passanti, tutti corrono, da soli e parlano al cellulare. Alcuni gridano. Quelli in gruppo, parlano tutti col cellulare! Sembrano tutti di corsa, non corrono ma non camminano nemmeno, fanno una via di mezzo, sembra un galoppo! Poi passano dei bambini milanesei, che strani…In 5 sono su degli strani monopattini color argento, altri due su degli scheitbor, ma sono vestiti in modo strano. I pantaloni arrivano a metà polpaccio, le magliette sono di 12 taglie più grosse! Devono essere dei poveri…Con indosso gli abiti dei fratelli maggiori! Concy si avvicina ad uno di questi e gli tende una moneta da 2 euro. Questo la guarda schifato e le dice “uèi sorella, sgomma via, ma che vuoi da me. Ma spesa via, vai a ronzare con le tue amiche meganoidi da un’altra parte, ma vai al parco ravizza con le tue amiche trans con la tua quattroruote del giurassico…Ma cosa sei la cugina di gattuso?” Concy resta a bocca aperta, i bimbi poveri, corrono via ridendo.

Mery le dice che se non impara in fretta il padano qua morirà di fame! Risaliamo in auto…La strada che percorriamo ormai da 10 km finisce in una piazzetta piccina piccina! In mezzo c’è una colonna, si chiama L argo Augusto (finalmente non hanno messo un cartello bilingue!). Che fare…Possiamo girare a destra o a sinistra.

Concy mi dice di andare a sinista…Poi a destra…Oh no! Un altro stradone…Enorme, sembra una piazza talmente è largo…E si chiama…Via Larga…Che fantasia questi padani! Sembra di essere sul monopoli! Noi andiamo avanti…E vediamo dei pinnacoli bianchi dietro a dei palazzi…Ma è il Duomo! Concy e Mery mi dicono di parcheggiare…Io ho paura e se piglio un’altra multa…Loro mi dicono di mettermi sulle strisce blu, non quelle gialle…Io eseguo.

Scendiamo e ci viene incontro un signore strano, vestito con una mantellina arancione fosforescente…È tutto abbronzato, piccolo, con gli occhi a mandorla…Ma cosa vuole? “signore , quanto voi fermare?” noi gli chiediamo perché “voi parcheggiato in sosta pagamento. Prendere grattaesosta e parcheggiare. 1 ora 2 euro” noi gli diamo 2 euro e lui ci da un foglietto tipo gratta e vinci. E se ne va…

ci sono gli anni, i mesi, i giorni, le ore…E cosa facciamo…Lo studiamo e poi, Mery che è quella che ha studiato di più ci dice di mettere la mia data di nascita…O.K., allora il 17 febbraio, nata alle 22.15…Ma…Non c’è l’anno…Mery mi dice che forse si sono sbagliati! Di non metterlo.

Io lo compilo e lo metto nell’auto. Mery mi dice di no! Non metterlo dentro, lascialo fuori, così se arriva un vigile di forza italia, lo può leggere! Che furba che è Mery! Con il naso all’insù seguiamo le guglie del Duomo, che bello, in questa zona non ci sono auto.

Ma tutti corrono anche qui.

No. Lì ci sono delle persone sedute intorno ad una fontana. Sono sdraiati sulle panchine! Che carina questa piazza! Toh c’è anche una banca: la Banca Nazionale dell’Agricoltura. E che carina la fontana…C’è il cartello sul muro del palazzo…Piazza Fontana…Certo che di fantasia non ne hanno mica troppa sti padani! Chiediamo ad uno dei signori che riposa sulla panchina se sa dove è Via Durini…Quello ci guarda, è vestito molto da povero, ha la barba lunga lunga…E farfuglia qualcosa…Mery si avvicina per capire…Questo allunga una mano e le tocca il sedere! Mery urla, noi anche, tutti gli altri signori che riposano sulle panchine ridono…Noi corriamo via.

Mery è sconvolta…Che maleducati cafoni! Nessuno che ci abbia aiutato.

Continuiamo verso le guglie…La strada non è più asfaltata. E non ci sono nemmeno più i sampietrini. Ora ci sono degli strani blocchi di pietra rossa lunghi mezzo metro e larghi 30/40 cm…Sono tutti sconnessi, ci sono tante donne milanesi, tutte con i tacchi a spillo, che fanno molta fatica a camminare, ogni tanto una resta impigliata dentro! Continuiamo a camminare…Alla nostra sinistra c’è un palazzo molto austero e cupo…C’è scritto che è l’arcivescovato…E la via si chiama…Via dell’Arcivescovato! Ancora! Ma alla nostra destra…C’è una cosa enorme, tuta bianca…Alziamo i nasi e gli occhi…È il Duomo…Ma dov’è l’ingresso…Ecco una porticina di legno in cima a dei gradini. Ma che piccola questa porta, io mi aspettavo una cosa gigantesca…È chiusa! Ma non è possibile , tutte le chiese sono chiuse! Continuiamo per la via dell’arcivescovato.

Arriviamo in una piazza. Enorme. Gigantesca. Sterminata. Che bei palazzi, tutti antichi enormi, altissimi e …Ecco l’ingresso del duomo…Ci sono dei gradini e poi una piazzetta soprelevata prima dell’ingresso.

Ci avviciniamo ai gradini…È quasi impossibile riuscire a passare…Ci sono migliaia di persone sedute sui gradini, devono essere fedeli cattolici in pellegrinaggio. Ci sono facce di tutto il mondo, neri, gialli, rossi, proprio di tutto il mondo, si sentono parlare tutte le lingue.

Ma che strani pellegrini…Si baciano…Bevono vino e birra…Alcuni hanno lo stereo a tutto volume…Buttano tutto per terra…Che strani pellegrini! Andiamo verso il duomo…Stiamo per entrare quando vediamo i portoni chiudersi! Non è possibile. Ci hanno chiuso fuori!…Ma qua chiudono anche le chiese! Vabeeh ci godiamo il Duomo da fuori! Già che ci siamo chiediamo un po’ in giro se qualcuno conosce Via Durini…Prima troviamo degli inglesi, poi degli americani, dei giapponesi, dei cinesi, dei coreani, dei francesi, degli svizzeri, filippini, peruviani, argentini, tedeschi, olandesi…Ma insomma nemmeno un milanese! Decidiamo così di passeggiare…Passiamo sotto la gallerie Vittorio Emanuele, la Scala…Tutta piena di impalcature…In Piazza della Scala (ovviamente), poi vediamo via Manzoni…Dove c’è il Quadrato della moda! Noi siamo vestite come sciatrici, ma la moda ci piace anche a noi! Che strano…Tutta la zona della periferia è piena di giganteschi parchi, e dove invece ce ne è bisogno, nel centro, non ci sono nemmeno gli alberi…Solo cemento! Arriviamo a metà della Via Manzoni e vediamo il palazzo di Armani…Ma allora ne ha addirittura 2! Uno a Linate e uno in centro! Che ricco! Al piano terra c’è un bar/ristorante, con un nome strano NOBU! Sarà in padano! Noi abbiamo tanta fame. E entriamo. C’è tanta gente, tutti abbronzantissimi, le donne quasi tutte bionde, si vede che siamo al nord! Andiamo alla cassa. Mery ordina 2 spume e 1 chinotto.

Il cassiere, un giapponese, tutto elegante…Ci guarda e ride…Ride tanto…E poi…Quando capisce che vogliamo veramente le spume e il chinotto si fa serio…E ci dice che non ci sono.

Noi gli chiediamo allora cosa possiamo prendere e lui ci dice tanti nomi in padano: moito, caipirigna, negrone, sbagliato, vodcasauar, longailan, margherita…Noi non capiamo nulla. E gli chiediamo tre bibite poco alcoliche.

Lui ci fa pagare 21 euro!!!!!!!! E ci da un biglietto…Andiamo al bancone, tutto elegante e lucido, ci facciamo strada, tutti ridono, bevono, bevono, parlano ai cellulari piccolissimi, tutti eleganti e abbronzati…Arriviamo dopo 40 minuti al bancone e vediamo che c’è da mangiare…Ma allora questo è un self service! Noi chiediamo al barista quanto costano i piatti…E lui ci dice che sono gratis…Ridendo.

Mery si lancia sui piatti…Ma le cose da mangiare sono strane, ci sono rotolini di carta nera con dentro del riso, delle pallette di riso con sopra delle cose rosse e arancioni e…Che schifo, dei gamberi crudi e anche delle strane conchiglie crude nel ghiaccio.

Ci danno 3 bicchieroni enormi…E dentro c’è solo ghiaccio! Ma insomma 7 euro l’uno per un bicchiere di ghiaccio! Concy assaggia il suo…Lo risputa nel bicchiere , dice che fa schifo, dentro ci sono delle verdure ed ha un sapore orrendo…Pieno di zucchero e verdure…Sembra un minestrone ghiacciato! Deve essere un locale di nuvelcusin! Lasciamo perdere. Tutte tristi usciamo. Oltre che cafoni, mangiano pure cose tutte strane! Sti padani! Ormai è quasi il tramonto…Ma che strano il sole qui tramonta molto tardi …Sono le 20.30 e c’è ancora molta luce! Decidiamo di tornare all’auto…Oddio ci siamo perse! In giro ormai c’è poca gente…Le macchine sono poche e passano tutte ad alta velocità. Il caldo è ancora tremendo! Vediamo un cartello, una grossa M…La metropolitana…Andiamo in piazza duomo in metropolitana! Entriamo…Non è come ci hanno raccontato…È tutta pulita e luminosa, tanti marmi dappertutto…Siamo sulla linea 3…Cerchiamo qualcuno per prendere i biglietti…Ma ci sono solo delle macchinette…E adesso…Leggiamo le istruzioni e ce la facciamo… Ma non sappiamo dove andare…Decidiamo di seguire le altre persone! Seguiamo un grosso gruppo…Scendiamo, scendiamo, oddio…Ma quanto si va giù! E scendiamo, scendiamo…Continuiamo a seguire il gruppone.

Arriviamo in un tunnel, ci sono i binari! Poco dopo ai alza un fortissimo vento, Mery dice che è l’aria condizionata…Poco dopo arriva un treno, con il muso piatto e un omino che lo guida…Che vita…Sempre sottoterra! Saliamo, tutto è giallo e azzurro. Ci sediamo.

Sentiamo una musica, un violino…Che bello c’è lo stereo! No! È un signore tutto sporco che suona un violino vecchio vecchio! Gli manca una gamba.

Suo figlio piccino gira tra la gente, anche lui con un bicchiere in mano…Tutti lo scansano.

Alcuni fingono di leggere il giornale, altri li guardano con schifo e disprezzo…Noi gli diamo delle monete e lui ci ringrazia tanto tanto.

Però dove dobbiamo scendere. Ci sono dei cartelli con i percorsi delle linee, rosso, verde, gialla e blu…E noi su quale siamo, dove siamo saliti…Arriviamo alla stazione successiva…È Turati…Cerca, cerca, cerca…Siamo sulla linea gialla…C’è la stazione Turati, ma se la prossima non è Montenapoleone…Stiamo andando nella direzione sbagliata! Infatti…Siamo a Repubblica.

Scendiamo cerchiamo di trovare il treno nel senso contrario…Che casino. Nessuno a cui chiedere, tutti che corrono…Noi seguiamo il flusso, e sali, sali, sali…Arriviamo a una specie di enorme piazza sotterranea. E vediamo un cartello “P.F. Tutte le direzioni” Ovviamente sarà di là! Tutte le direzioni. Camminiamo per 10 minuti sottoterra, in un lungo ed enorme tunnel, tutto bianco, troviamo una stazione gigantesca, con soffitti altissimi e non c’è quasi nessuno! Ma come, fanno delle stazioni sotterranee gigantesche e …Non le usa nessuno! Che strani questi padani! Scendiamo, scendiamo, scendiamo…Arriviamo a degli altri binari, questa stazioni sono grosse almeno il triplo di quelle di prima…Arriva un treno, è diverso è a 2 piani, verde, c’è scritto F.N.M. (federazione nord milano?) e adesso…Sarà quello giusto…Corriamo a vedere i cartelloni digitali…Sono spenti…E dove va questo treno…Non sale nessuno, non scende nessuno…Su ci sono pochissime persone! Mery ci dice di prenderlo, al massimo scendiamo dopo.

Saliamo. Si parte.

Il treno dopo 5 minuti si ferma, la stazione sotterranea si chiama Garibaldi. Cerchiamo un cartello con le linee e le fermate…C’è ma è completamente sciolto e carbonizzato…Come se sti padani andassero in giro con la fiamma ossidrica! Che gente! La fermata dopo è Lancetti…Ma dove siamo…Andiamo su un altro vagone…C’è un ragazzo che dorme su un divanetto…C’è un cucchiaino per terra, un limone…Lo lasciamo dormire, sembra così in pace con se stesso! Il treno riparte…Si ferma ancora Bovisa Nord…Io voglio scendere, ma Mery dice di no! secondo lei dove c’è scritto Nord è meglio lasciare stare…Devono essere dei posti solo per leghisti e può essere pericoloso! Dopo un po’ riparte…Finalmente vediamo un signore in divisa…È un controllore gli diciamo che dobbiamo andare in piazza duomo…Lui ci guarda stranito e ci dice che abbiamo sbagliato direzione, che dovremmo scendere ad Affori, prendere il primo treno per Dateo, cambiare a Repubblica, prendere la linea 3, e andare in direzione San Donato Milanese, oppure, scendere a Porta Venezia, prendere la linea 1, direzione Bisceglie e/o Molino Dorino e scendere a Duomo…Noi non capiamo nulla! Mery gli chiede dove va questa metropolitana: “a Como ferrovie nord, lungolago” Mery si illumina.

Ringrazia il controllore e ci dice: “non riusciremo mai a tornare al Duomo facendo tutto quel casino! Facciamo così, andiamo sino al lago di Como e da lì facciamo in autostop quello stradone che abbiamo fatto oggi pomeriggio! Più semplice di così, è tutta dritta, e c’erano anche gli autobus!” che grande amica che è Mery! Che fortuna che abbiamo a conoscerla.

Io



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