Che bella sorpresa
In giro per la capitale ci sono pochissimi turisti in conpenso ci sono molti militari il che e’ normale in questi stati un paio di giorni li ho passati ad ABIDJAN sono stai piu’ che sufficienti, di bello da vedere ci sono i lavandai del banco 375 uomini che 365 giorni all’anno lavano i panni in uno dei fiumi della citta’ “da notare che l’acqua a un colorito marrone” Un altra cosa da vedere e’ la cattedrale di ST PAUL un amico locale mi fa notare che l’architettura della cattedrale ricorda un dei protagonisti dei Simson frutto della mente di un architetto italiano.
La piazza davanti alla cattedrale e’ un luogo simbolico per i locali infatti e’ il luogo preferito per le manifestazioni a sfondo politico di solito contro il governo attuale e capitarci in mezzo non e’ il massimo dela vita visto che la polizia non fa alcuna differenza tra manifestanti e no.
Il resto del centro citta’ e molto simile ai nostri cioe’ molto traffico bei palazzi ottimi bus e locali molto cari ,la periferia pero’ mi riporta alla realta infatti qui’ritrovo l’africa i suoi sapori i suoi odori e pultroppo la sua poverta.
Lasciata la capitale mi dirigo verso sud-est prima mi fermo a Gran bassam ospite del amico locale ,non ce molto da dire su questa citta’ una volta era la capitale ma un epidemia di febbre gialla a sterminato i suoi abitanti infatti il centro citta’ ricorda i vecchi fasti con palazzi in stile coloniale tuttora abbandonati mentre la periferia e’ molto vivace.
Continuando verso est sono arrivato ad Assinie dovevo starci 5 giorni in realta ci sono stato 15 giorni e’ stato un ottimo campo base per i miei giri sia all’interno che lungo la costa, da notare che per molti giorni non ho incontrato alcun turista mentre l’ospitalita locale e’ stata semplicemente incredibile quasi come la natura insomma una bella sorpresa.
Posso solo consigliarvi di visitare la Costa d’Avorio e’ magari di fermarvi in uno dei tanti orfanotrofi e cercare di dargli una mano e’ un esperienza che arrichisce molto di turisti mordi e fuggi ce ne sono fin troppi.
Ciao Federico