Cefalonia: il luogo del mio cuore

Io e il mio ragazzo ci siamo stati ben due volte, una nel 2003 e una nel 2005, sempre nel mese di agosto, a Cefalonia e posso davvero confermare che è un’isola meravigliosa. La vacanza del 2003 è stata turbata dal terremoto che ci ha accolto non appena messo piede sul posto, ma non ci ha impedito comunque di godere del dovuto relax, tanto da...
Scritto da: camillaonbeach
cefalonia: il luogo del mio cuore
Partenza il: 03/08/2005
Ritorno il: 19/08/2005
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 3500 €
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Io e il mio ragazzo ci siamo stati ben due volte, una nel 2003 e una nel 2005, sempre nel mese di agosto, a Cefalonia e posso davvero confermare che è un’isola meravigliosa.

La vacanza del 2003 è stata turbata dal terremoto che ci ha accolto non appena messo piede sul posto, ma non ci ha impedito comunque di godere del dovuto relax, tanto da indurci a ritornare, nel medesimo albergo peraltro, successivamente.

Questa seconda volta, in cui il soggiorno è durato ben quindici giorni, abbiamo scelto di raggiungere l’isola con la nave, della compagnia Blue Star Ferries, e di imbarcare anche la macchina, mezzo davvero indispensabile per spostarsi sull’isola, effettivamente molto grande (la più grande delle isole ioniche). Devo dire a tale proposito che la traversata con questa compagnia vale sicuramente il prezzo del biglietto, (decisamente non molto economico) in quanto è stato tutto molto confortevole. Noi avevamo una cabina con bagno interno (doccia compresa) ed era tutto molto pulito. Anche il cibo era discreto e il personale molto gentile. Se proprio dovessi trovare un difetto direi che l’unico neo è il fatto che tutti fumano negli a ambienti interni della nave.

Ci siamo imbarcati a Bari e scesi a Patrasso: a tale proposito va detto che la volta precedente avevamo scelto una compagnia di navigazione greca per il viaggio, che faceva direttamente scalo a Cafalonia (a Sami), ma il viaggio era stato disastroso sia per le condizioni igieniche della nave (quattro dita di acqua a terra nei bagni; lenzuola sporche; aria condizionata rotta) sia per l’estrema lentezza della stessa (tipo battello del Mississipi). Per queste ragioni abbiamo preferito raggiungere la meta con la Blue Star Ferries, anche se questo ha comportato scendere a Patrasso, raggiungere la località di Killini, imbarcarsi con un traghetto per Poros (Cefalonia) e sostanzialmente tornare indietro e allungare dunque di qualche ora il viaggio. Va detto comunque, a parer mio, che è comunque preferibile, in quanto si scende dalla nave completamente riposati. Una volta sull’isola ci siamo diretti verso l’hotel Irinna, situato a sud, nel villaggio di Agia Pelagia, a Spartia, distante dal capoluogo Argostoli pochi Km. La struttura dell’hotel non è delle più gradevoli esteticamente parlando, ma è a prova terremoto…Garantisco!! La gentilezza è garantita, e la qualità dei servizi è mediamente buona, anche se lesinano sul cambio delle lenzuola; la cucina non è molto varia. L’hotel è dotato di due piscine, una per i grandi ed una per i piccini.

La posizione dell’albergo è, a parer mio, davvero strategica, infatti sono raggiungibili in poco tempo le mete più interessanti dell’isola, fatta eccezione per Fiscardo, situata a nord, in posizione opposta rispetto a Spartia.

Credo che per non lasciarsi sfuggire tutte le attrattive di Cefalonia un otto nove giorni, di full immersion, siano sufficienti.

Immancabile dunque la sosta alla spiaggia di Antisamos, situata nella baia di Sami, di fronte all’isola di Itaca, che è talmente vicina in questo punto da offrire all’occhio svogliato l’illusione di essere prosecuzione della terraferma. La spiaggia è anche nota in quanto nel luogo ora adibito a parcheggio (credo l’unico di tutta l’isola a pagamento) è stato allestito parte del set del film “Il mandolino del capitano Corelli” e vi sono state girate le scene dell’accampamento.

La spiaggia è lunga e stretta, il mare è fantastico, ricco qui in particolar modo di fauna marina, l’unica nota stonata sono le vespe, presenti in gran numero, e decisamente fastidiose.

Lungo la strada che collega Sami ad Argostoli, seguendo le indicazioni, è indispensabile fare visita alle grotte di Drongarati (Drongarati Cave) e al lago di Melissani (Melissani Lake).

Il villaggio di Sami, splendido soprattutto di sera, con i suoi negozietti tipici e il tranquillo lungomare si presenta forse un po’ rustico, ma è invece secondo me il più caratteristico dei villaggi di Cefalonia, proprio per quell’aria meno turistica e più genuina di antico porto di mare che vi si respira.

Altrettanto graziosa è Argostoli, centro vitale dell’isola, di cui è interessante visitare il piccolo ma curato Museo Archeologico (da noi visitato in una mattinata di pioggia), nonché la via principale del centro, piena di negozietti di chincaglierie, e lungo la quale è possibile visitare anche il piccolissimo (appena due stanze) museo ai caduti della divisione Aqui: commovente la raccolta dei cimeli di guerra che va dalle lettere di giovani soldati alle loro gavette.

Bella la vista dall’alto dell’antico ponte e dell’obelisco.

Imperdibile dunque a questo punto la visita al Monumento ai nostri caduti, al quale si giunge percorrendo la via che fiancheggia la costa sino ad una deviazione che indica il luogo.

Secondo me poi, merita di essere visitato da vicino anche l’emblema di Cefalonia, ovvero “Fanari”, cioè il faro posto sulla punta settentrionale dell’isola.

Devo dire che l’unica località meno graziosa e forse meno attrattiva in via oggettiva è Lixouri, raggiungibile via terra attraverso una tortuosa strada, o via traghetto in partenza da Argostoli.

Da non dimenticare poi le spiagge di Makrìs Gialos e Avithos Beach, la prima senza dubbio molto più affollata della seconda, e che valgono entrambe un tuffo… Bellissima poi, e attrezzata per chi vuole praticare gli sport acquatici, la spiaggia di Skala con della morbida e bellissima sabbia gialla. Noi abbiamo deciso di fare visita anche al Monastero di Agios Gearasimou, non nel giorno della processione (il 16 agosto) però, e devo dire che anche qui l’atmosfera è molto suggestiva. Ricordate, se intendete fare delle fotografie all’interno della chiesa, che non è cosa molto gradita,…Quindi fate in fretta, cercando di non urtare la sensibilità di nessuno.

Una giornata intera l’abbiamo dedicata poi alla gita alla vicina e peraltro splendida Itaca, che non abbiamo potuto invece visitare la prima volta che siamo andati a Cefalonia.

Le gite sono organizzate da piccole agenzie, sia a Sami, sia a Fiscardo, e noi abbiamo scelto di partire da Sami, lasciando parcheggiata l’auto nel piccolo porticciolo. Importante è da sapere che, soprattutto in periodi di alta stagione, conviene comperare il biglietti il giorno prima, onde evitare di sentirsi dire il giorno stesso che i posti sull’imbarcazione sono esauriti (esauriti come voi per la levataccia inutile!!). Il costo del biglietto è all’incirca di 25 euro a persona, a esclusione ovviamente del pranzo.

Il giretto di Itaca comprende la sosta sia a Vathi, sia a Kioni, nonché bagno nelle bellissime acque di una baia inaccessibile via terra.

Da non perdere assolutamente è poi la visita di Fiscardo, a nord dell’isola. Noi abbiamo preferito andarci di sera, momento in cui quest’angolo di Grecia si offre con tutte le sue attrattive, fatte di atmosfere calde e mediterranee. Il villaggio è molto caratteristico, in quanto, risparmiato al terremoto del ’53, conserva intatte le tipiche costruzioni dell’isola; ma è l’aspetto chic, dovuto ai ristorantini che si susseguono per il lungomare, a cui sono attraccate una miriade di yatch, nonché i graziosissimi ed immancabili negozietti tipici, ad essere la vera attrattiva.

La cucina dei ristorantini di Fiscardo è la migliore che abbiamo trovato in tutta l’isola.

Meravigliosa, imperdibile in maniera assoluta è la spiaggia di Myrtos. Io credo che per gli amanti del mare sia di quanto più bello si possa avere. Occhio agli orari per quanto riguarda il parcheggio, in quanto finché si arriva sul presto (diciamo fino a mezzogiorno circa) è possibile trovare posto con l’auto agevolmente nell’enorme spazio antistante la spiaggia, altrimenti bisognerà parcheggiare lungo i tortuosi tornanti. Importante da ricordare poi che, per chi vuole stare in riva al mare, e non intende fittare sdraio, è quasi indispensabile munirsi di uno stuoino, magari di gomma, in quanto i ciottoli, tondissimi, fanno un male cane sotto il solo telo da mare.

Un’altra spiaggia a parer mio assolutamente da non perdere, ma da molti invece tralasciata è Petani beach, dai colori veramente straordinari che lascia senza fiato. La spiaggia si trova a nord, lungo la strada che porta a Lixouri.

Degno di nota è poi il fatto che i greci di Cefalonia conoscono abbastanza bene anche l’italiano, e che in generale sono ben disposti e particolarmente cordiali con gli italiani, che risultano dunque molto graditi (il che non guasta).

Cosa altro dire…Attenzione alle strade, non illuminate e non protette in maniera adeguata, nemmeno nei punti a strapiombo, e attenzione anche alla guida, particolarmente spericolata dei greci, che premono particolarmente sull’acceleratore, confortati dal fatto di ben conoscere le strade.

Per il resto…Godetevi l’isola, che per me è divenuto nella nostalgia del ricordo un luogo del cuore più che un posto reale.



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