Cayo Largo – scottarsi in aprile
La sabbia è pazzesca: finissima e bianca. L’acqua è di una limpidezza incredibile. Le spiagge sono deserte (incredibilmente, cosiderando quanti turisti sbarcano all’aereoporto tutti i giorni). Le strutture alberghiere sono belle e non è il caso di evere timore per igene, infezioni e paturnie varie. Il cibo è buono, ma sconsiglio di cercare la cucina italiana (pur presente): datevi alla gustosissima cucina creola! La formula che viene solitamente proposta dalle agenzie di viaggio è la “All Inclusive”, in effetti in un posto del genere è comoda, e probabilmente conveniente.
Si è detto “potrebbe essere ovunque”, ma stiamo parlando dei Caraibi, quindi, oltre a considerare le 11 ore di volo (diretto da Milano – 13, con scalo a La Habana al ritorno), bisogna tenere presente una serie di accorgimenti.
In valigia non dovrà mancare: 1. Occhiali da sole (riverbero killer) 2. Cappellino con visiera 3. Crema protettiva (NB: io ho una pelle abbastanza tenace, in genere uso la protezione 4, ho comprato la 8 e ho avuto qualche problema. Consiglio di prendere in considerazione creme a partire dal fattore protettivo 12).
4. Crema doposole (Altrimenti c’è la certeza di spellare subito) 5. Pareo (fate come vi pare, ma è comodissimo) 6. Contanti:dollari. A nessuno venga in mente di comprare divisa cubana (anche se All inclusive qualche compera, qualche mancia…) 7. Almeno una gonna lunga e/o un paio di pantaloni lunghi (consiglio la viscosa) Oltre a 2 costumi e 2 magliette potrà essere utile la carta di credito (ma non indispensabile, io non l’ho usata) Comunicazioni: Telefonare in Italia costa circa 4 dollari e mezzo a minuto, dalla camera d’albergo si deve obbligatoriamente passare per il centralino, dalle cabine si può sfruttare la teleselezione, il prefisso internazionale per l’Italia non è 0039 ma 11939.
Lingue: L’inglese può sempre servire, ma parlare in italiano è sufficiente.
Bambini: Gli alberghi e l’aereoporto della capitale sono ben attrezzati per accogliere anche bambini molto piccoli, ma perchè sottoporli a un volo transoceanico per non portarli sulla spiaggia perchè il sole è troppo forte? Sigari: Sono venduti legalmente nei negozi. Quelli pregiati hanno prezzi sbalorditivi (300$ per una scatola da 25), ma sono venduti anche singolarmente (il più costoso l’ho pagato 3,40$ al duty free). Spesso vengono offerti di nascosto (illegalmente) scatole a prezzi “convenienti” (200$), ma ci sono due motivi per rifiutare: 1. Trattasi, solitamente, di scarti di lavorazione.
2. Se “beccati” in dogana può essere antipatico.
Mare: Attenzione! E’ oceano: “tira” moltissimo.
Vento: Frequente e piacevole, ma non ci si rende conto di quanto il sole sia forte.
E’ stata la vacanza meno “per caso” che abbia mai fatto: abituata al campeggio (anche in Islanda), l’albergo a quattro stelle mi è sembrato strano. Una settimana è costata più di un mese di stipendio, ma alla fine è sembrata lunga il doppio. Riposante a lungo termine: in ufficio non sono ancora riusciti a farmi agitare nemmeno per un attimo.
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