Catania in 3 giorni: cosa dovete vedere assolutamente

Ecco un po’ di dritte su cosa vedere a Catania in tre giorni: ho girato fra mercati del pesce, chiese e vicoli sgarrupati, divorando arancini e facendo tappa al mare
catania in 3 giorni: cosa dovete vedere assolutamente

Ciao a tutti, mi chiamo Claudia e ho un blog per donne che viaggiano da sole! La mia ultima meta è stata Catania. Per una milanese come me, il Sud è sempre una botta di vita. E Catania è una città bella ruspante, verace, con un cuore caldo che palpita per ogni cosa. Ho passato tre giorni andando a zonzo, e facendo anche una gita sulla costa.

Catania ha il fascino delle città di mare coi muri scrostati, lo sfarzo di un tempo è lasciato andare, e ha quel tocco decadente che adoro. Non naviga nell’oro, le strade non sono pulite, in certi vicoli si deve fare attenzione, ma ha molto da offrire ed è stata una bella esperienza! Il centro in un paio di giorni si gira abbastanza bene, ecco un po’ di consigli per voi.

Prima di tutto, per calarci nella realtà catanese dobbiamo fare i conti con una presenza costante, incombente direi, quella dell’Etna. Il vulcano, “a muntagna”, ha segnato la storia della città come testimoniano i resti delle colate laviche, il colore dei palazzi, la cenere con cui ogni tot ricopre ogni cosa. Segnatevi queste due date fondamentali: l’eruzione del 1669 che ha fatto danni enormi, e un terremoto che ha raso al suolo tutto nel 1693. Due eventi che segnano l’animo barocco di Catania, riprogettata e ricostruita da zero nel 1700. E pensate, è una delle città tardo barocche del Val di noto Patrimonio Unesco.

Cosa vedere a Catania

Piazza Duomo

La prima tappa è di sicuro Piazza Duomo, dove si concentrano i principali tesori barocchi e non solo. La Cattedrale si staglia maestosa di frone alla fontana dell’Elefante, “U’ Liotru” in dialetto, che scolpito nel basalto coi suoi occhietti bianchi è il simbolo di Catania. Poco distante, la fontana dell’Amenano, unico tratto dove affiora il fiume da cui prende il nome. Sulla piazza si affacciano altre perle come Palazzo dei Chierici nero per l’uso delle sabbie vulcaniche, e Palazzo degli Elefanti, oggi sede del Municipio. Di fianco alla cattedrale, la Badia di Sant’Agata, vergine e martire catanese patrona della città (la visita guidata include un panorama da urlo).
Da Piazza Duomo inizia la Via Etnea, cuore pulsante della città. Incredibilmente lunga, è a tratti pedonale con negozi e ristoranti di ogni tipo. Non perdetevi la Chiesa della Collegiata dopo Piazza dell’Università.

Mercato

Una vera chicca di fianco a Piazza Duomo è la pescheria, il pittoresco mercato del pesce. Si tiene in Piazza Alonzo di Benedetto, in Piazza Pardo e nel tunnel scavato sotto Palazzo dei Chierici e le mura difensive di Carlo V. Le prime bancarelle arrivano alle 6 e restano fino a pranzo. Non mancano anche venditori di frutta, verdura e carne, ambulanti con carciofi fritti e verdure alla griglia. E un meraviglioso vociare ovviamente.

Altre chicche in centro

Ho partecipato a una visita guidata (1 ora e 15 minuti circa, 8 euro, da prenotare in anticipo) all’ex Monastero dei Benedettini, il secondo più grande d’Europa e Patrimonio Unesco. È interessante perché si fa anche un excursus della storia catanese. Oggi ospita il dipartimento di Scienze Umanistiche.

A fianco c’è la Chiesa di San Nicola, dalla struttura davvero imponente. Più avanti c’è un cancello, varcatelo e troverete la Biblioteca Orsino Recupero. Poco lontano, c’è la più ampia area archeologica di Catania, quella del teatro antico e l’odeon. Si accede da Via Vittorio Emanuele II 266.

Nella stessa via, un’altra chicca è la libreria più antica della città e di tutta la Sicilia. È la Legatoria Prampolini al civico 333. La storia di questa perla libresca è iniziata nel 1894.

Vicino a Via Plebiscito c’è il Castello Ursino. Un tempo era affacciato sul mare, ma la colata lavica del 1600 lo ha circondato e allontanato dalla riva. La piazza oggi è molto bella, e ci sono diversi locali e ristoranti. Via Plebiscito è una strada lunghissima, che curvando arriva quasi fino all’Anfiteatro Romano, a fianco della Via Etnea. Il tutto nella trafficata cornice di Piazza Stesicoro, dove la mattina si tiene il mercato. Andando un po’ più su in Piazza Carlo Alberto c’è un altro incasinatissimo mercato.

Fate anche un salto ad ammirare il maestoso il Teatro Bellini, che dà il nome all’omonima piazza. Scendete per via Landolina e arrivate di fronte a Palazzo Biscari, il più prestigioso della città e il più bell’esempio di barocco catanese. È ancora abitato dai Biscari, e se si è fortunati è lo stesso principe a guidare la visita.

Se da Piazza Bellini raggiungete Via di Sangiuliano, arrivate nel ruspante quartiere di San Berillo. Era la vecchia zona a luci rosse, ma ancora oggi si pratica la prostituzione nelle case occupate. Nella minuscola Via Martinez vedrete una deliziosa casetta rosa, girate a sinistra e vi troverete in una piazzetta piena di piante, murales e colori, che la sera si anima con locali e ristoranti. Un valido tentativo di riqualificare la zona.

Acitrezza e Acicastello

Il centro di Catania si gira abbastanza velocemente, per cui se vi avanza tempo fate una gitarella agli “Aci”. Sono due piccoli borghi, uno attaccato all’altro, a una decina di chilometri dalla città. Siamo nella Riviera dei Ciclopi, che secondo la mitologia vivevano proprio qui.

Ho preso il bus 534 che parte da Piazza Borsellino e fa un bel giro per la città. Termina la corsa proprio ad Acitrezza. Come borgo non è niente di che, ma il porticciolo è molto carino, e soprattutto ha di fronte l’Isola Lachea e i faraglioni, noti come le Isole dei Ciclopi protette da una riserva naturale.

Acicastello si può raggiungere in 15 minuti a piedi, ed è davvero pittoresco, mi sono girata tutti i vicoli della parte antica. Andate in Piazza Castello dove svetta il Castello normanno, visitarlo costa solo 3,50 euro.

Consigli di viaggio

Come arrivare

L’aeroporto di Catania è a 5 chilometri dalla città. Basta prendere il bus Alibus. Il biglietto costa 4 euro, si compra a bordo, e in 10 minuti siete a un passo dalla pescheria. Il bus parte ogni 20/25 minuti.

Dove dormire

Sono stata all’Eco Hostel. È a un passo dal Duomo, molto carino e pulito, i letti sono comodissimi. Altri ostelli di cui ho sentito parlare molto bene sono The Yard Hostel e l’Ostello degli Elefanti.

Dove mangiare

  • Pasticceria/arancini: ci sono tre posti sulla Via Etnea che non dovete perdere! Pasticceria Savia e Pasticceria Spinella una attaccata all’altra, e Prestipino.
  • Carne di cavallo: l’esperienza catanese doc si fa alla fine di Via Plebiscito, con ristoranti e macellerie che grigliano per strada come non ci fosse un domani. Provate da Re Carlo V e da Achille lì a fianco.
  • Pesce: mi hanno suggerito Scirocco in Piazza Alonzo Di Benedetto 7, dove si tiene la pescheria. E poi la Trattoria Don Mimmo in Piazza Cavour 13, che dalla regia dicono cucini un gran bene a prezzi abbordabilissimi.
  • Aperitivo: un must è l’Ostello degli Elefanti al tramonto, perché ha una terrazza con vista spettacolare sul centro.
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