Castelli da fiaba
Itinerario lento tra i castelli della Loira
Indice dei contenuti
Premessa
Per progettare questo itinerario mi sono basata su alcune guide turistiche della valle della Loira. A queste rimando per una descrizione storica ed artistica dei castelli in quanto il mio intento è solo quello di presentarvi la mia personale scelta dei castelli affinché chi mi legge abbia qualche elemento in più per effettuare la sua in base al tempo a sua disposizione ed ai suoi interessi.
Il viaggio
3 luglio
Io e mio marito Antonio siamo una coppia di placidi cinquantenni a cui piace soffermarsi nei vari posti ed allergici alle fretta. Il nostro itinerario è perciò l’opposto di quello dei viaggi organizzati dove si passa tantissimo tempo in viaggio e si vede tutto un po’ di corsa, perciò se all’opposto di noi siete dinamici l’itinerario può essere svolto in metà tempo. La nostra lentezza si intuisce già dal primo giorno: niente alzatacce, ma partenza alle 8.00 da Tradate, una piccola città in provincia di Varese. Guidando con calma e risparmiando stress e benzina alle 11.00 giungiamo al Traforo del Monte Bianco il cui pedaggio costa una piccola fortuna (euro 48,80).
Entrati in Francia decidiamo di uscire dall’autostrada per il pranzo a Bonneville, sonnacchioso paese dell’Alta Savoia. L’unico locale che troviamo aperto in una domenica di luglio è il Complices & Pizza che oltre alle pizze offre abbondanti insalate e degli ottimi dolci. Ci accorgiamo subito con piacere che siamo in Francia perché i prezzi sono davvero netti in quanto non si paga il coperto ed è possibile risparmiare parecchio sul bere ordinando una “caraffe d’eau” ossia dell’acqua di rubinetto che fa bene al portafogli e all’ambiente e così ce la caviamo con 20 euro a testa. Dopo pranzo ci sgranchiamo le gambe con una passeggiata fino al castello che domina la città e ci accontentiamo di ammirarlo dal di fuori.
Ripartiti con tranquillità arriviamo ad Igé dove abbiamo prenotato tramite Airbnb un monolocale la gite le Douillet di Igé fornito di una piccola piscina e di un ampio giardino. Ci concediamo una bella passeggiata tra i vigneti della Borgogna e ceniamo in appartamento.
Città di Cluny – 4 luglio
A soli quindici minuti d’auto da Igé nel cuore della Borgogna si trova la cittadina medievale di Cluny che tutti ricordiamo dalla scuola media per la famosa abbazia. Dopo aver parcheggiato per soli quattro euro giornalieri si varcano le mura della città ed anche grazie all’isola pedonale si è magicamente catapultati in un lontano passato. Immancabile la visita ai resti di quel poco che rimane dell’abbazia ed alla Tour de Fromage (biglietto cumulativo 12 euro). Pranziamo alla Brasserie du Nord proprio di fronte all’abbazia che per euro 23 offre un menù completo di entrée ovvero antipasto di lumache, piatto principale ovvero manzo alla borgognona e dolce la superlativa tarte tatin. Al pomeriggio, nonostante ci siano dei luoghi interessanti da vedere nei dintorni, decidiamo di rilassarci nella piscina e nel giardino dell’appartamento perché dopotutto siamo in vacanza.
Città di Auxerre – 5 luglio
Il mattino dopo abbandoniamo Igé e dopo due ore e mezza di autostrada sostiamo ad Auxerre nel nord ovest della Borgogna. Questa piccola cittadina sulle rive del fiume Yvonne ha un centro storico incantevole con case a graticcio di epoca rinascimentale splendidamente conservate. Girovagando per la città troviamo per caso Le maison fort che propone un menù realizzato interamente con prodotti biologici provenienti da agricoltori locali a soli 24 euro. Dopo aver saziato lo spirito ed il corpo riprendiamo il viaggio alla volta di Tours dove alloggeremo per le prossime dodici notti a la Gite indépendant au coeur de Tours. Questo piccolo cottage è situato in un tranquillo quartiere residenziale sulle rive della Loira e ci permetterà di raggiungere i luoghi previsti nel nostro itinerario con piccoli spostamenti giornalieri mai superiori ad un’ora di viaggio effettuati senza utilizzare l’autostrada che è comunque disponibile per i viaggiatori più frettolosi.
Castello di Chenonceau e villaggio di Montrésor – 6 luglio
Al mattino alle 9.00 siamo già al castello delle Dame o di Chenonceau, a mio parere il più scenografico tra quelli che abbiamo visitato e curatissimo in tutti i dettagli compresi i fiori freschi in ogni stanza. I 15 euro del biglietto di ingresso sono davvero ben spesi. A pranzo invece prendiamo una solenne fregatura. Notiamo dei camion parcheggiati fuori dal Le Relais de Francueil e deduciamo che la cucina sia economica e abbondante. In effetti le porzioni sono generose peccato che le pietanze siano disgustose e così rimane tutto nel piatto. Al pomeriggio ci consoliamo con una breve ma piacevole crociera sullo Cher (partenza da Chisseaux compagnia la Bélandre rue de la plage 10 prezzo 11 euro) e così ammiriamo il castello di Chenonceau anche dall’acqua. Ripresa la macchina andiamo a Montrésor, ritenuto a ragione uno dei più bei villaggi di Francia e la passeggiata lungo les balcons de l’Indrois è piacevolissima.
Castello di Chambord – 7 luglio
Il castello di Chambord si trova all’interno di una grande tenuta forestale ed oltre al biglietto di ingresso ad euro 14,50 fa pagare anche 6 euro di parcheggio. Il castello purtroppo con nostra somma delusione è in restauro ed è un vero peccato perché la parte più bella del castello sono gli esterni, ovviamente quando non ci sono i ponteggi. Dopo un pranzo veloce al bar del castello nel pomeriggio passeggiamo nella tenuta di Chambord chiedendoci stupiti come facciano alcuni turisti a spendere 25 euro per il noleggio di un’auto elettrica utilizzabile solo lungo i 4 km del canale attorno al castello.
Villaggio di Rochemenier ed abbazia di Fontevraud – 8 luglio
Oggi non so come abbiamo sbagliato a guardare la distanza su Google Maps e così impieghiamo ben un’ora e 45 minuti per arrivare al villaggio troglodita di Rochemenier. Il sito costa 8 euro e permette di visitare alcune abitazioni troglodite dei primi del Novecento ma è decisamente troppo lontano dal nostro alloggio. Pranziamo in un ristorante troglodita Le Caveau a Doué La Fontaine (menù a 25 euro), molto caratteristico ma decisamente troppo lontano da Tours. Nel pomeriggio ritorniamo verso Tours e visitiamo l’abbazia di Fontevraud (entrata 12 euro), una delle abbazie meglio conservate di Francia perché trasformata in carcere durante la Rivoluzione Francese. Vi raccomando di conservare il biglietto perché per alcune attrazioni turistiche dell’ovest della Turenna è praticato uno sconto, poco pubblicizzato, a partire dal secondo ingresso.
Amboise – 9 luglio
Partendo presto riusciamo a trovare un parcheggio gratuito lungo il fiume. Visitiamo il castello d’Amboise (euro 13,50), ma purtroppo la cappella dov’è sepolto Leonardo è in restauro. Dopo un rapido pranzo alla creperie Anne de Bretagne (da 7 a 12 euro la galette) trascorriamo il pomeriggio passeggiando per la città. Ci rifiutiamo di pagare ben 18 euro a testa per visitare il Clos de Lucé, ultima dimora di Leonardo perché ci sembra la classica trappola per turisti sprovveduti.
Castello di Azay le Rideau, Chinon, Castello di Ussé – 10 luglio
Al mattino visitiamo un castello vicinissimo a Torus quello di Azay le Rideau definito da Balzac “un diamante sfaccettato incastonato nell’Indre” (biglietto a 9 euro se si presenta il biglietto dell’abbazia grazie allo sconto per l’ovest della Turenna). Il castello è un vero gioiellino, ma è molto piccolo e così ci rechiamo a Chinon. La passeggiata nel centro storico medioevale è molto piacevole e il pranzo a La Table de Jeanne è succulento (menù a 25 euro). Nel pomeriggio decidiamo di non visitare la fortezza di Chinon perché vogliamo visitare il castello di Ussé a cui si è ispirato Perrault per la celebre fiaba della Bella Addormentata che è ricostruita con statue di cera nella torre del castello.
Castello di Chaumont sur Loire – 11 luglio
Per visitare il castello di Chaumont sur Loire occorre un’intera giornata e il prezzo del biglietto di ben 19 euro è pienamente giustificato da tutto quello che offre. Nelle sue sale espone opere d’arte contemporanea e nei suoi giardini si svolge in primavera e in estate il festival internazionale dei giardini.. Si può pranzare all’interno del castello nel ristorante a buffet le Comptoir des Tilleuls (menù a euro 22)
Castello di Cheverny – 12 luglio
Questo castello come quello di Ussè è ancora abitato dalla famiglia proprietaria e colpisce per la ricchezza degli arredi. Vi consiglio di limitarvi alla visita del castello e del giardino (biglietto di 14 euro) evitando la visita del parco in barca e vettura elettrica che è la classica trappola per turisti sprovveduti. Anche qui si può pranzare velocemente al bar del castello.
Blois – 13 luglio
Dedichiamo la mattina a una piacevole passeggiata per la città di Blois e rimaniamo particolarmente colpiti dall’Escalier Denis-Papin. Con 20 euro a testa pranziamo alla birreria Food and Brew ed al pomeriggio visitiamo il castello di Blois e la Maison de la Magie con spettacolo di magia incluso (biglietto cumulativo a 20 euro).
Tours e castello di Langeais – 14 luglio
Oggi è la festa nazionale francese per cui decidiamo di andare a piedi al centro di Tours. La visita è abbastanza deludente perché la città è sporca e poco curata. Al pomeriggio ci consoliamo con la visita al castello di Langeais (biglietto a 9 euro con lo sconto ovest della Turenna) che dal lunedì al giovedì offre anche uno spettacolo di falconeria gratuito.
Giardini di Villandry – 15 luglio
Trascorriamo il nostro ultimo giorno nella Loira visitando al mattino i curatissimi giardini di Villandry (biglietto solo giardino a euro 7,50) , mentre al pomeriggio dopo aver acquistato al supermercato i formaggi e i vini tipici della regione passeggiamo lungo il fiume.
Bourg-en-Bresse -16 luglio
Lasciata la Loira dopo cinque ore di viaggio raggiungiamo Bourg-en-Bresse e visitiamo il Monastero reale di Brou, splendido esempio di gotico fiammeggiante. (ingresso euro 9,50). Alla sera dopo una piacevole passeggiata mangiamo il famoso pollo Aop di Bresse al ristorante Le Bressan. Per la notte tramite booking abbiamo prenotato all’Ibis budget di Bourg-en-Bresse, albergo economico dotato di tutto ma alquanto claustrofobico.
Il ritorno – 17 luglio
Passiamo ancora per il Monte Bianco e al rientro in Italia per la prima volta nelle nostre vacanze troviamo un traffico molto intenso e la coda all’ingresso del tunnel. Sia sulle autostrade sia sulle statali francesi invece c’è poco traffico e si viaggia senza stress. Concludiamo la vacanza in bellezza con il pranzo al ristorante locanda del Sognatore a Saint-Pierre.