Carinzia in camper

Un delizioso viaggio nella verde Carinzia cambiando destinazione ogni giorno
Scritto da: Lidius
carinzia in camper
Partenza il: 09/08/2013
Ritorno il: 16/08/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Quest’anno avevamo solo una settimana di ferie ad Agosto e purtroppo proprio quella di Ferragosto. Ovviamente non avevamo assolutamente voglia della calca e del caldo italiano anche per il fatto che sono incinta di più di 6 mesi. Chiacchierando con i colleghi, a mio marito hanno parlato della Carinzia che, dopo un paio di valutazioni, ci è sembrata una destinazione abbastanza vicina a Verona e accessibile da fare in camper e ci dava l’impressione di non essere né troppo calda né troppo affollata.

Ho cercato di studiare un itinerario abbastanza vario, che ci consentisse di visitarne più zone possibili anche se ci siamo concentrati sull’area più a sud. Gran parte delle tappe sono state determinate dalle attrazioni previste dalla Kärnten Card, una tessera acquistabile in moltissimi punti vendita austriaci che da diritto all’accesso gratuito a moltissime attrazioni della regione, oltre a sconti in numerose altre. Noi abbiamo acquistato quella valida 1 settimana ( esiste anche da 2 settimane e 5 settimane) al costo di 36€ a testa, costo che non solo abbiamo ammortizzato, ma ci ha consentito un risparmio globale di ulteriori € 82 circa a testa, consentendoci di apprezzare svariati luoghi e attrazioni della Carinzia. Tutte le informazioni sono reperibili sul sito http://www.carinzia.at/ e http://www.kaerntencard.at/it. Disponibile anche un app per smartphones per verificare i dettagli durante il viaggio.

VILLACH E DINTORNI

Abbiamo viaggiato il venerdì notte partendo dopo il lavoro per evitare il traffico e a mezzanotte siamo arrivati effettivamente all’ultima area di sosta presso il Tarvisio dove, grazie ad una rigenerante pioggerellina, abbiamo trascorso la notte gustandoci già la temperatura decisamente più leggera dei 37°C lasciati in Pianura Padana.

L’indomani abbiamo acquistato presso l’autogrill la Vignette austriaca al costo di 8,30€ valida 10 giorni: il bollino è obbligatorio per circolare su autostrade e superstrade in Austria.

Il cielo era ancora un po’ nuvoloso ma non minaccioso e, vista la vicinanza al confine, abbiamo deciso di fare la prima tappa a Villach parcheggiando presso un posteggio vicino alla stazione situato in Volkendorfer Strasse e a soli 200mt dal centro. La cittadina è molto piccola e graziosa, straordinariamente pulita come tutte le località che abbiamo comunque visitato in questa vacanza e questa caratteristica balza sempre ai nostri occhi…. Abbiamo acquistato subito la Kärnten Card presso l’ufficio turistico e non abbiamo perso tempo nel sfruttarla. La visita di Villach si esaurisce in fretta visto che si sviluppa principalmente su una strada principale circondata di Caffè e negozi, a meno che non vogliate effettuare l’itinerario storico per i vicoli, ma consigliamo comunque una visita alla chiesa parrocchiale di St. Jacob – prima chiesa protestante in Austria – e la salita gratuita sul suo campanile grazie alla carta. Si salgono 240 gradini di legno a volte un po’ angusti ma estremamente affascinanti e si raggiunge la cima dalla quale si può godere il panorama dell’area circostante la città con le Alpi italiane da un lato e gli alti Tauri dall’altro.

Abbiamo poi deciso di sfruttare la possibilità che ci dava la carta di fare un giro in battello di un paio d’ore sul fiume Drava – fiume che ci accompagnerà per tutta la durata nel nostro viaggio. Basta recarsi al molo sul fiume ( sempre in centro, vicino al ponte in fondo alla strada principale) e presentare la carta all’imbarco e il gioco è fatto! Il tour, tuttavia, non è molto entusiasmante: le spiegazioni che escono dall’altoparlante sono ovviamente solo in tedesco e a causa del volume basso non si comprendono molto bene. Il comandante avrà fatto due interventi durante tutto il tragitto e anche questi di difficile comprensione. Il paesaggio è anche molto ripetitivo quindi consigliamo l’escursione a chi ha bisogno di un paio d’ore di relax o per lo meno informatevi prima di partire di eventuali punti di interesse durante il tragitto. Vi consiglio anche di portarvi qualcosa da mangiare e da bere visti i prezzi stellari del bar di bordo….

Conclusa la nostra gita in barca, ci siamo spostati con il camper presso Landskron, località adiacente a Villach, nota poiché, sulla sommità del colle che la domina, è situato un affascinante castello con borgo medievale. La strada per salire è a pagamento ( € 2,50) e vi consente di giungere ai piedi del borgo dove si trovano numerosi parcheggi. Abbiamo visto molte persone parcheggiare alle pendici del colle e salire a piedi: la strada è abbastanza ripida ma non si tratta di una distanza eccessiva. In realtà l’obiettivo della nostra visita a Landskron non era tanto il castello, quanto Affenberg, ossia la riserva di macachi giapponesi situata in quest’area, il cui accesso è gratuito grazie alla carta, per una visita guidata ( in tedesco) di circa 45 minuti. La sensazione che questi animali siano diventati un po’ un’attrazione circense è inevitabile, ma se li si osserva senza pregiudizi, ci regalano comunque un’oretta di spontanea umanità che riesce sempre a sorprenderci.

Visto che le forze cominciavano un po’ a venir meno, non sono riuscita a salire fino al borgo del castello, ma mio marito ha fatto un giretto veloce dicendomi che oltre a qualche ristorante non riteneva che mi sarei persa nulla di incredibile e siamo quindi partiti per il lago Ossiach, che si trova a pochissimi chilometri da Landskron ed è il terzo lago, per grandezza, della regione.

Ci siamo parcheggiati per la notte in una piazzola che indicava parcheggio autobus e informazioni turistiche, presso il paesino di Annenheim, a soli 800mt dalla funivia Gerlitzen, leggermente sopraelevato rispetto al lago, permettendoci di godere una piacevole vista d’insieme con lo sfondo del castello di Landskron illuminato.

FUNIVIA GERLITZEN E LAGO OSSIACH DALL’ALTO

L’indomani mattina ci siamo recati alla funivia abbastanza presto: salita e discesa con gli impianti sono gratuiti con la carta e si raggiunge un altezza di più di 2000 mt godendo di una bellissima vista sul lago sottostante e sulla regione. Dalla cima partono inoltre numerosissimi sentieri che visto le mie condizioni non ho affrontato ma che sicuramente per gli amanti dell’escursionismo devono essere davvero piacevoli. Siamo stati tuttavia “rapiti” per più di 2 ore dai lanci continui di decine e decine di parapendii: la cima del monte infatti è una piattaforma di lancio molto conosciuta da chi pratica questo sport e siamo rimasti affascinati, assieme agli altri escursionisti, dal volo coloratissimo di questi paracaduti che poi rimanevano sospesi nel cielo a lungo e la giornata era così perfetta che è stato un piacere godersi lo spettacolo. Abbiamo anche assistito alla preparazione del lancio di una ragazza con il suo cagnolino ma l’inquietudine dell’animale posticipava il volo e quindi ce ne siamo andati alla ricerca di un praticello per il nostro pic-nic. Dopo un riposino al fresco e una breve passeggiata, abbiamo deciso di prendere la funivia per scendere e abbiamo lasciato il nostro parcheggio per raggiungere in serata il paesino di Ferlach nel Rosental. La sosta a Ferlach ci serviva da base per la notte per avvicinarci alla destinazione dell’indomani e anche perché in questa località di trova un area attrezzata per i camper che consente di sostare 24h a soli 4€, scaricare gratuitamente, e, con solo 1€, si può scegliere se effettuare 10minuti di rifornimento acqua o 10 ore di collegamento alla corrente. Per il resto Ferlach è un fantastico paese fantasma!! Abbiamo passeggiato dopo cena in centro ma non abbiamo incontrato anima viva, considerando anche che era domenica sera…. unica realtà aperta la pizzeria “Topolino” con 2 macchine parcheggiate fuori. Era decisamente il caso di tornare al camper a giocare a carte.

TSCHEPPASCHLUCHT

La mattina ci siamo spostati presso i parcheggi di Tscheppaschlucht, a circa 3km da Ferlach per la visita ancora una volta gratuita di questa gola che prometteva verde e cascate. Il parco sarebbe infatti a pagamento poiché è stato dotato di strutture che ne consentono l’attraversamento nei punti più ripidi e di un servizio navetta che riporta gli escursionisti dall’arrivo al parcheggio sottostante. Il parcheggio costa solo 2€ per tutto il giorno, è custodito e ha un bar all’interno.

L’esperienza nel parco è stata davvero entusiasmante: il verde e i corsi d’acqua che generano cascate sono piacevolissimi e sono presenti più sentieri all’interno per chi ama camminare. In un punto è stato anche predisposto una breve anello da percorrere a piedi nudi calpestando legni, pietre e tronchi fino ad immergersi nel freschissimo torrente di montagna.La sensazione è da provare! La camminata nel parco dura circa 2-3 ore a seconda del passo che mantenete ed è per lo più in salita poiché si risale la gola fino alla cascata più alta (26mt). All’arrivo ci sono poi le indicazioni appunto per raggiungere il piazzale dove arrivano i pullman che vi riportano alla base. Anche la guida di questi pullman è tutta un’esperienza….

Arriviamo nel parcheggio nel primo pomeriggio e partiamo con destinazione Bad Eisenkappel. Per raggiungere la meta attraversiamo la regione del Rosental che personalmente mi è piaciuta tantissimo: molto morbido il paesaggio e in ogni paesino ti aspetti che Heidi e Peter escano a salutarti. Le case, gli orti e i campi sono tutti estremamente ordinati e decorati e perdendomi a guardare fuori dal finestrino arriviamo presto a Bad Eisenkappel, punto di partenza per la visita dell’indomani alle Grotte dell’Obir. Parcheggiamo anche qui presso il parcheggio dei bus situato in fondo al paese, proprio vicino ad un fiumiciattolo che lungo il suo corso è costeggiato da un sentiero che porta al paese, ad altri sentieri ed è in parte attrezzato per attività sportiva. Anche questo paese non offre molte attrattive e la passeggiata si esaurisce in 10 minuti. Unici posti aperti un negozio per decorare la casa e una gelateria dove ci riposiamo gustandoci un buon gelato visto che la temperatura di giorno sfiora comunque i 30°C. Prendiamo informazioni per l’indomani al punto informativo sulle grotte situato proprio in centro, da dove parte anche l’autobus e decidiamo di partire con il primo giro alle 10.00.

GROTTE DELL’OBIR

Dopo una rilassantissima nottata presso il fiume, la mattina seguente ci rechiamo al punto informazioni con un po’ di anticipo per “acquistare” i biglietti per le grotte. Ovviamente anche questa attrazione è compresa tra quelle della nostra carta e prevede: viaggio a/r con i pullman per le grotte poiché le stesse sono alla fine di una strada privata e l’accesso non è consentito se non con i mezzi dell’organizzazione; entrata e visita delle miniere; audio guida in italiano; abbigliamento di sicurezza per la visita.

In complesso ci si impiega 3 ore per effettuare tutta la visita, di cui 75-90 minuti all’interno della montagna. All’arrivo davanti all’ingresso delle miniere, si viene divisi in 3 gruppi da circa 20 persone l’uno, assegnati ad una guida. Le guide sono tutti ragazzi giovani: la nostra, Manuela, oltre ad essere molto sicura e preparata era anche spiritosa. Prima di accedere alle miniere vengono consegnati caschetti di sicurezza obbligatori, e, per chi non avesse portato l’abbigliamento adatto ( all’interno del percorso ci sono 8°C costanti) viene consegnato un giaccone. In sostanza, si accede a quelle che sono state fino all’inizio del secolo delle miniere che hanno consentito al paese di Bad Eisenkappel un certo sviluppo e benessere economico, e, durante un’esplosione per l’estrazione, si sono poi scoperte delle caverne di stalattiti e stalagmiti davvero spettacolari. Gli ambienti sotterranei sono stati dotati ora di filmati ed effetti sonori per creare momenti suggestivi durante il percorso, dove si possono anche osservare gli strumenti e le situazioni in cui vivevano i lavoratori. Anche questa visita ci è piaciuta moltissimo e le meraviglie della natura ci lasciano sempre in rispettoso stupore.

Tornati al paesino, ripartiamo con il nostro camper con destinazione Spittal an der Drau. Si tratta dello spostamento un po’ più lungo della vacanza ma che ci consente di raggiungere una zona in cui è presente un altro lago che volevamo visitare perché considerato la perla della Carinzia e un paesino decantato in tutte le mie ricerche prima di partire.

Purtroppo durante il viaggio il tempo cambia in prossimità del Wörthersee – il lago più grande della regione che noi non abbiamo scelto tra le nostre mete ma è ben visibile dall’autostrada e ci ha dato l’impressione di essere molto più turistico degli altri scelti da noi, ma comunque delizioso – e il temporale ci accompagna fino a destinazione. La pioggia ha decisamente fatto calare la temperatura, ma quando arriviamo a Spittal decidiamo lo stesso di visitare la cittadina anche perché veniva decantato il castello di Porcia che meritava una visita. In realtà il centro, sempre molto piccolo, è molto carino ma non ci entusiasma particolarmente. Il castello – un palazzotto più che altro – non invoglia la visita. Proviamo a dirigersi verso il museo del trenino in elettrico più grande dell’Austria ma alle 17.15 chiude e alle 17.20 non si concedono eccezioni. Un po’ delusi dalla situazioni valutiamo il programma per il giorno seguente. Teoricamente volevamo prendere un’altra funivia che parte dal paese e porta sempre in quota per passeggiare ma il tempo è ancora piuttosto brutto;il lago che si trova nelle vicinanze per lo stesso motivo sarebbe una meta “sprecata” ; inoltre passare la notte qui non era per nulla entusiasmante, quindi mi gioco l’asso nella manica e porto mio marito a Gmünd. Ed è amore a prima vista. Il paesino si trova a neanche 10km da Spittal, all’ingresso della valle del Malta, altra meta consigliata per chi ama le camminate ed è un borgo medievale all’interno delle mura di cinta. Il vecchio castello domina da una piccola altura il paesino ed è stato allestito con un ristorante all’interno in tipico spirito medievale. In alcuni locali inoltre sono stati allestiti gli ambienti dell’epoca con un tocco…artistico! eh sì, perché la peculiarità di questo paese è la massiccia presenze di gallerie d’arte e di sculture distribuite per tutti i vicoli che si aggiungono alla suggestione e la bellezza delle strade. Non è poi difficile imbattersi in qualcuno che munge le mucche proprio nella stalla lungo i vicoli in centro. Affascinati dalle atmosfere decidiamo che stasera possiamo concederci una cenetta fuori e ci deliziamo con due immense Wienerschnitzel e patatine – e birra per mio marito ovviamente – presso il gasthof Kohlmayr che consigliamo per i suggestivi ambienti interni e anche per la qualità della cucina ad un prezzo ottimo. Soddisfatti di aver dato una svolta positiva alla giornata torniamo al camper che abbiamo parcheggiato come di consueto al parcheggio degli autobus.

GMUND

L’indomani il tempo non è ancora perfettamente a posto: rimane molto nuvoloso e fresco. Trascorriamo un’oretta passeggiando ancora una volta in paese e cercando di capire come risolvere il problema del rifornimento acqua al camper che dalle spie accese sembra in esaurimento. Ma il volto di mio marito si illumina dapprima quando vede le fontane alle porte del paese, ma ancor di più quando si rende conto che, attaccato al parcheggio, proprio fuori dalle mura, c’è un cimitero. ” E dove c’è un cimitero ci sono vasi di fiori” dice lui con aria sorniona….vi lascio immaginare il resto!

Risolto il nostro piccolo problema pratico andiamo a visitare un museo privato di Porsche che si trova sempre in paese: con il biglietto d’ingresso ( che ancora una volta non paghiamo!) entriamo in questo piccolo museo di un privato che ha collezionato una quarantina di Porsche, alcuni pezzi anche di una certa rarità. Ascoltiamo il filmato informativo in italiano che si trova nella sala d’ingresso e scopriamo che il sig. Ferdinand Porsche possedeva una falegnameria proprio a Gmünd e qui costruì le prime vetture. Altre nozioni in merito vengono date durante il filmato che troviamo molto interessante. Ci facciamo poi gli occhi tra bellissime auto di fascino retrò e lascio che mio marito fotografi tutti i motori e le vetture con l’entusiasmo tipico dei maschietti e pian pianino ci avviamo all’uscita. Si avvicina l’ora di pranzo ma il tempo non da proprio segni di voler migliorare. Escludiamo quindi la visita alla valle del Malta e ci avviamo verso il lago Millstatt “rassegnandoci” a questo punto ad un po’ di relax, magari trovando un campeggio per alcune esigenze pratiche tipo una sana doccia!!

Già ad una prima occhiata, nonostante il tempo non esalti i colori del lago, il posto ci piace molto: una sponda è percorribile con le auto e ci sono i 3 paesini più vivi del lago; la sponda opposta, invece, vede pendii di foresta scendere direttamente nelle acque e qua e là sono sparse casette deliziose in legno che fanno ricordare alcuni film. Decidiamo di fermarci a Seeboden, il paese più grande del lago e nel quale avevo individuato un paio di attività da fare. Entriamo nel campeggio Winkler – l’unico di questo paese – e a questo proposito una precisazione: ci siamo resi conto in questa settimana che il concetto di campeggio in Austria non è esattamente quello che noi ci aspettiamo. Il più delle volte infatti si tratta di prati senza piazzole delimitate, con un blocco bagni comune. Tutti hanno la loro spiaggetta privata nel caso si trovino sui laghi, ma nel complesso possiamo definirli abbastanza spartani. Nella specifico, il campeggio di Seeboden lo abbiamo trovato anche un po’ caretto se rapportato alle dimensioni, alla qualità dei servizi igenici ( una casetta con 2 docce e acqua calda a pagamento a 1€ per 4 minuti) che ci è costato 36€ per meno di 24h!! La cosa divertente però è che il cancello è sempre aperto, quindi potete entrare ed accomodarvi dove preferite. In secondo momento vi recate alla casetta in legno stile chalet dove una gentile signora sbriga le pratiche di accettazione ma è presente secondo gli orari che scrive su un foglietto a matita di volta in volta, ma gli orari che avete letto al momento del vostro arrivo potrebbero poi essere variati nel corso della giornata…

Comunque ci accampiamo e cerchiamo di far trascorrere il pomeriggio: purtroppo siamo abituati a fare più cose possibile quando siamo in ferie per non sprecare neanche un minuto quindi ci annoiamo un po’ questa mezza giornata. Facciamo un giretto in paese che come al solito si sviluppa su una strada con una piazza principale, distributori e panifici. Mi fermo al punto informazioni per prepararmi alle escursioni del giorno dopo confidando in un miglioramento del tempo. Poi cena e a letto presto. NB in questi giorni abbiamo sempre dormito con due coperte di lana…che meraviglia in pieno agosto!

MILLSTATTER SEE

Ci svegliamo speranzosi la mattina presto ma le nuvole sono ancora in agguato. Nonostante questo non ci facciamo abbattere e decidiamo di partire lo stesso per l’escursione in battello sul lago: la gita in barca tocca tutte le località sulle rive permettendoci di vederle dalle acque e di gustare la totalità del paesaggio. Come regalo di Ferragosto all’improvviso esce il sole e la giornata cambia completamente!! Questo lago è davvero molto bello e le due ore trascorse sul battello ( sempre attività previste dalla carta) sono davvero piacevoli e ci danno l’opportunità di veder tutto il lago da un punto di vista molto piacevole. Rivediamo da vicino delle case che avevamo solo intravisto da lontano e alcune di queste sono spettacolari. La fortuna ha voluto che salissimo a bordo proprio alla seconda stazione del battello e abbiamo potuto prendere posto a prua e goderci lo spettacolo perché ad un certo punto era davvero super affollato e ai moli successivi alcuni passeggeri hanno dovuto rinunciare di salire a bordo. Il lago offre inoltre la possibilità di praticare molte attività acquatiche poiché hanno attrezzato delle piattaforme di legno dal centro del lago dalle quali si parte per i divertimenti in acqua come lo sci d’acqua e molti altri, allontanando in questo modo eventuali disturbi o pericoli dai bagnanti a riva. Alla fine del lago c’è una località, Dobriach, con un campeggio molto grande e molto attrezzato con giochi in acqua per bambini ma il paese è pressoché inesistente. Torniamo soddisfatti e ricaricati al campeggio, mangiamo e poco dopo usciamo per fermarci poco lontano presso il giardino bonsai più grande dell’Austria, distribuito su una superficie di 12.000mq e ad oggi in continua evoluzione ed allestimento. Passeggiamo per un’oretta sotto il sole e in mezzo al verde rilassante di questo immenso giardino giapponese. Anche questa visita è tra quelle comprese dalla carta e ci consente di trascorrere diversamente un po’ di tempo. Terminata la visita decidiamo di tornare a Spittal e di tentare nuovamente l’indomani di salire sul Goldeck visto che il tempo promette miglioramento. Ci facciamo un aperitivo in paese prima di cena poi portiamo il camper al posteggio della funivia pronti per il giorno seguente.

FUNIVIA GOLDECK E LIENZ

Siamo ormai all’ultimo giorno di ferie e non abbiamo proprio intenzione di lasciarlo vuoto. Saliamo quindi la mattina in quota a 2.050mt sul monte Goldeck usufruendo per l’ultima volta dei vantaggi della nostra carta. Una volta raggiunto il secondo troncone di funivia, da qui si raggiunge la cima solamente a piedi percorrendo un dislivello di un 100 di metri che ovviamente raggiungo con molta calma. Da qui il panorama è fantastico! non solo si vede tutto il lago Millstatt, Spittal alle pendici del monte e le vallate che da qui sotto si diramano, ma la conformazione stessa di queste montagne è fantastica. Anche da qui partono numerosissime passeggiate e questa volta decidiamo di affrontare un sentiero che porta fino alla stazione di mezzo della funivia, scendendo tra i boschi. Si tratta di poco più di un’ora di discesa, durante la quale non rinunciamo all’immancabile pic-nic nella pace e nel verde. Raggiungiamo la stazione di mezzo e quindi torniamo a valle lasciando il fresco dei 2.000 metri. Ci prepariamo lentamente a lasciare la Carinzia che ci ha regalato delle giornate e dei posti fantastici e ci dirigiamo verso Lienz visto che non ci siamo mai stati e così per lo meno rientriamo in Italia da una strada diversa.

La strada per raggiungerla è davvero piacevole e lungo il tragitto continuiamo a vedere ragazzi che atterrano con i loro coloratissimi parapendii nei campi di fondo valle, e ci chiediamo come faranno a tornare alla macchina….

Arriviamo a Lienz e, beh, qui veniamo catapultati in una folla scalmanata di turisti italiani che hanno appena fatto la famosa gita in bicicletta. Il paesino è davvero delizioso e troviamo anche il mercato lungo i vicoli dove vendono tutti prodotti tipici, ma l’atmosfera è un po’ soffocante per me ( sarà il caldo o la folla di gente) e quindi ci fermiamo in piazza per un gelatino rigenerante e poi ci avviamo verso casa. Sono quasi le 17.00 e percorriamo a malincuore gli ultimi chilometri austriaci anche perché il cambio di paesaggio una volta attraversato confine è drastico: interminabile coda di macchine, spariscono i bellissimi prati ordinati e appaiono erbacce incolte a bordo strada e mucchi di immondizie nelle aree di sosta. Decidiamo di fermarci a Dobbiaco per far smaltire il traffico e sistemare le cose in camper e una volta liberata la strada ci avviamo verso casa.

Il bilancio di questa settimana è assolutamente positivo, sia in termini di luoghi visitati sia per la convenienza che abbiamo tratto dall’acquisto della Kärnten Card. Tra l’altro, si possono sfruttare anche tantissimi servizi e parchi per i bambini che per questa volta non erano di nostro interesse e centri wellness e termali per i quali la zona è abbastanza nota. E se la girate in macchina, non rinunciate alle strade panoramiche ( sempre all’inclusive!!) che ci sono in zona che devono rivelare degli scorci fantastici.

Quindi, come dicono loro, “Kärnten Lust am Leben” ossia, “Carinzia, voglia di vivere”

Guarda la gallery
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Mi lancio o non mi lancio?

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Museo Porsche

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Vista di Gmund

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Vicoli di Gmund

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Castello di Gmund

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Paesaggio del rosental

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Tscheppaschlucht

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Tscheppaschlucht

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Tscheppaschlucht

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Giardino giapponese a Seeboden

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Lago Millstatt

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Tscheppaschlucht - percorso a piedi nudi

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Lienz

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Castello di Landskron

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Affenberg Abenteuer - macachi

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Parapendii

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Parapendii da Gerlitzer

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Funivia Goldeck

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Villach dal campanile di St.Jakob

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Villach centro

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Goldeck - Paesaggio

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Goldeck - Paesaggio

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Arrivo al Goldeck

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Goldeck - Paesaggio



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