Cara’s Hostel, ti rimane nel cuore

Dopo quasi un anno il ricordo di quell'Uomo mi stringe il cuore. E' l'estate scorsa, finalmente il tanto programmato viaggio in macchina: io, la mia ragazza e la mia punto e come ogni anno ci attendono migliaia di kilometri. Tra tenda, sacchi a pelo, vestiti, provviste e ogni necessario e non siamo sulel strade irlandesi... ...ma il viaggio è...
Scritto da: Avv del Diavolo
cara's hostel, ti rimane nel cuore
Partenza il: 10/08/2006
Ritorno il: 31/08/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
Dopo quasi un anno il ricordo di quell’Uomo mi stringe il cuore. E’ l’estate scorsa, finalmente il tanto programmato viaggio in macchina: io, la mia ragazza e la mia punto e come ogni anno ci attendono migliaia di kilometri. Tra tenda, sacchi a pelo, vestiti, provviste e ogni necessario e non siamo sulel strade irlandesi… …ma il viaggio è un’altra storia….. quello che racconterò stasera me lo ero ripromesso da tempo di scriverlo, ma un pò per pigrizia ed un pò per distrazione siamo arrivati ad aprile. Era circa metà agosto, siamo come ogni giorno stanchi ed alla ricerca di un posto dove dormire, anche se non è così tardi come ci è capitato altre volte, saranno le 19. Siamo nel Donegal, Kilber, Kilcar, a picco sulle bellissime scogliere. Vediamo un primo ostello, sembra carino: ha delel camerette ed una piazzola per le tende…ma l’istinto mi dice di continuare la strada…. Giramo di lì a 50 metri una curva, vediamo sulla collina un vecchietto vicino a dei bellissimi e caratteristici bungalow con il tetto in paglia. Incrociamo i nostri sguardi, lui ci sorride e ci fa subito cenno di andare da lui con antrambe le breccia…non so come ma sapeva che cercavamo dove dormire. Ci dice che lui si chiama Cara e quello è il Cara’s Hostel, ha 2 bungalow carinissimi dove affita le stanze a 7€ a notte a testa oppure si può montare la tenda a 4€…non c’è da riflettere, siamo già a scaricare la valigia nel bungalow (dopo aver preso pioggia nei giorni precedenti, trovare un letto all’ascuitto e senza vento ad una cifra ragionevole è un’occasione da non perdersi!). Mentre siamo lì lui ci dice che appena abbiamo finito ci aspetta nella sua casetta (identica alle altre due) per prendere insieme il té, e nel frattempo arrivano una coppia di inglesi e due ragazzi svizzeri. Saliamo tutti insime da Cara, dimenticavo di dirlo ma scopriremo più tardi che ha 80 anni: ci prepara té, apre per noi dei dolcetti…apre il frigorifero per prendere il latte e vede una scatola aperta…la ripone…si china sotto la cucina e ne prende una intatta e sigillata…non so se lo noto solo io…ma un vecchietto che vive da solo con il suo gattino quanto latte può consumare per sopperire alla sua generosità ed ospitalità?! Siamo lì tutti insieme e non c’è imbarazzo, un pò di difficoltà di comprensione (lui parla un misto di inglese sgrammaticato -immagino- e gaelico), i due signori inglesi sono carinissimi (lui insegnante fi informatica e lei giornalista della BBC) ci raccontano che da 10 anni vengono da Cara per salutarlo e fermarsi qualche giorno, infatti c’è una certa confidenza e basta poco perchè l’ingese prenda il violino e cominci a suonare con Cara che canta antiche canzoni irlandesi…eccezionale! Poi ci dice: a voi piace la musica tradizionale? noi : “certo!”; lui: “oggi al pub in paese si suona, ci andate?”; noi “certo! e tu vieni con noi!”. Si arriva al pub…niente musica…capiremeo che è un piccolo scherzetto che fa Cara per farsi accompagnare giù in paese al pub…ma come puoi non riderci su e non pensarci. Dopo la pirma eccezionale Guinnes si entra in un circolo vizioso di offerte reciproche di pinte ed il buon Cara CONOSCE TUTTI! chiunque passi davanti al nostro tavolo lo saluta affettuosamente e lui scambia due parole, ci lascia sempre a bocca aperta. Insomma dopo quei pochi momenti passati insieme, dove ci ha raccontanto della sua semplice e dura vita: pescatore e spalatore di torba quando era giovane, ora 80enne e solo (viveva con la mamma che ovviamente non c’è più, ed il suo unico fratello che abitava accanto a lui proprio quell’anno era andato via anche lui), con l’hobby e non il lavoro di ospitare persone che diventano inesorabilmente amici, ti stringe il cuore al momento dei saluti e ti fa scandere giù qualche lacrima anche nei giorni seguenti quando all’imbrunire scendono anche i pensieri…ma anche a distanza di mesi…ripensare ad una persona che in pochi moemnti passati insieme e gesti semplici ti lasci un segno così profondo. Un consiglio: se dovete andare in Irlanda e siete nel Donegal, passate almento una notte da lui, è sicuramente qualcosa che vi rimane dentro più delle scogliere. Il posto si chiama Cara’s Hostel Donegal Kilbeg, Kilcar tel. 074 973 8368 lui si chiama Cara Cumimgham se avete bisogno di altre notizie sono a completa disposizione


    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche