Cara irlanda

Cara, anzi, carissima Irlanda, la tua storia tormentata, il tuo clima schizofrenico, i tuoi scrittori baciati dal genio, la tua religiosità incrollabile, i tuoi martiri mai dimenticati, la tua atavica fame, il tuo verde esagerato, le tue mitiche scogliere, la tua fantastica birra, la tua magica musica. Tutto ho amato di te e ho sognato a lungo...
Scritto da: rita vittoria
cara irlanda
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
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Cara, anzi, carissima Irlanda, la tua storia tormentata, il tuo clima schizofrenico, i tuoi scrittori baciati dal genio, la tua religiosità incrollabile, i tuoi martiri mai dimenticati, la tua atavica fame, il tuo verde esagerato, le tue mitiche scogliere, la tua fantastica birra, la tua magica musica. Tutto ho amato di te e ho sognato a lungo il momento in cui ti avrei incontrata. E poi? Per 10 giorni sei stata mia, verdissima, freddissima e carissima. Per una mela acerba ho speso un euro, per un piatto di pesce immangiabile 22 euro. In 10 giorni non ho quasi mai visto il sole ma mi sono inzuppata fino al midollo. Ho cercato invano un albero da frutto; il mio amico dublinese mi ha detto che piove talmente tanto che tutto marcisce, con il risultato, ahimè, di una cucina iperproteica e grassa che produce obesi degni del sud degli Stati Uniti. Se vai in Irlanda per risvegliare i cinque sensi, Tu, Turista per scelta, cambia meta. E’ un paradiso solo per gli occhi. Il verde è stupendo ma non puoi tuffartici, men che meno nel mare e non per l’acqua gelida, ma per le coste stracolme di alghe nere e viscide. Ritornerò, perché no? Non foss’altro per perdermi fra i 5 milioni di libri dell’Old Library del Trinity College, per passeggiare fino allo sfinimento nell’immenso parco Phoenix di Dublino assieme ai cervi, per ammirare gli splendidi gioielli celtici, per leggere i Vangeli di Giovanni e Luca e perfino l’Apocalisse di San Giovanni e le lettere di San Paolo ai Romani, veri tesori della Chester Beatty Library, per ubriacarmi di Guinness e respirare l’aria umida dei boschi; chissà? forse con il folletto Puck. Ritornerò per mangiare la salsiccia di pecora a colazione e la carne di pescecane con ketchup di banana a cena. Dalla Sicilia con amore, Rita Vittoria


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