Cara Cornovaglia Ventosa

Sono Laura, (laura-ti@libero.it) la biellese che l’anno scorso aveva visitato la “Spettacolare Scozia Selvaggia” (a proposito, grazie di cuore ai tanti viaggiatori che mi hanno contattata). Quest’anno, dopo l’estremo nord sono andata, con mio marito, alla scoperta dell’estremo sud inglese, nella “Cara Cornovaglia Ventosa”. Ho...
Scritto da: specy
cara cornovaglia ventosa
Partenza il: 07/08/2006
Ritorno il: 15/08/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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Sono Laura, (laura-ti@libero.It) la biellese che l’anno scorso aveva visitato la “Spettacolare Scozia Selvaggia” (a proposito, grazie di cuore ai tanti viaggiatori che mi hanno contattata). Quest’anno, dopo l’estremo nord sono andata, con mio marito, alla scoperta dell’estremo sud inglese, nella “Cara Cornovaglia Ventosa”.

Ho deciso di condividere la mia vacanza con i lettori di questo bel sito perché io stessa prima di decidere definitivamente dove andare, consulto la rubrica dei “viaggiatori per caso” che, secondo me, è stupenda, particolareggiata e utilissima.

Sono partita con mio marito il 7 agosto ‘06 sera da Bergamo con un’offertissima della Ryanair e sono tornata il 15 pomeriggio.

Ho vissuto il periodo delle “allerte” per il pericolo “bombe sull’aereo” e devo dire che erano più preoccupati i parenti e gli amici in Italia di noi che eravamo sul posto.

Vogliamo ringraziare Andrea e Carlo che, da casa, ci tenevano informati sull’evolversi della situazione anche perché noi capivamo poco dai telegiornali locali… Comincio il racconto del mio viaggio, ma devo premettere che abbiamo visitato oltre alla Cornovaglia anche il Devon e che ho scritto appunti quotidiani su di un notes per cercare di essere il più precisa possibile. Un amico ci ha dato delle mappe stradali molto utili tanto che non abbiamo dovuto comperare cartine stradali della zona e, se qualcuno desidera consultarle, mi può contattare e le invierò tramite posta elettronica.

Verissimo che in Inghilterra si paga tutto, ma proprio tutto e che i prezzi sono alle stelle ed è anche in questo senso che il titolo riporta “cara” Cornovaglia …  I B&B non costano poi molto meno degli Hotels, a volte i prezzi si equivalgono. Se un B&B è occupato reca fuori, accanto all’insegna, la scritta: “no vacancies”. Si possono trovare B&B rivolgendosi ai punti di informazioni contrassegnati con la lettera “ i “ scritta in bianco e in corsivo su campo azzurro o marroncino; attenzione però: questi uffici chiudono alle 18, alcuni addirittura alle 17. Non ho mai prenotato B&B dall’Italia perché ci è difficile programmare un viaggio fin nei dettagli, non ci piace… amiamo l’avventura e preferiamo decidere sul posto quanto e quando fermarci in un luogo.

Non tento nemmeno di descrivere i panorami perché nessuna parola sarebbe appropriata per far capire ciò che si prova nell’ammirare così tanta meraviglia; si vedono sempre cielo, mare, scogli, baie, si sentono vento, onde e gabbiani, ma la bellezza sta nell’essere lì sul posto e saper far passare attraverso gli occhi, le orecchie, il naso, il gusto la pelle e il cuore le sensazioni che ti danno tutte queste cose in contemporanea. Non sono semplici panorami da descrivere, ma emozioni da vivere al momento.

Partiamo muniti di 4 guide: -a) Lonely Planet dell’Inghilterra -b) on the road : Gran Bretagna del Touring Club Italiano –c) Inghilterra del sud: guide d’Europa sempre del TCI -d) diari di viaggi di “turisti per caso” regolarmente stampati.

e di 2 cartine stradali: -dell’Europa -un insieme di mappe di cui ho parlato prima.

Noi siamo dei viaggiatori curiosi che non temono di percorrere molta strada per vedere ciò che interessa e ogni sera preparavamo l’itinerario per il giorno successivo, ma senza fissarci mete rigide così si poteva variare.

Per ogni giorno ho scritto le tappe del nostro viaggio e la distanza coperta. Ogni miglio corrisponde a circa 1.8 Km Lunedì 7 agosto: BERGAMO – STAMSTED ( 2 ore di viaggio) Partiamo col treno fino a Milano Centrale, poi con un comodo bus ( 18 € andata e ritorno per 2 persone) raggiungiamo Orio al Serio dopo un viaggio di circa un’ora. Alla sera tardi raggiungiamo Stamsted. Tramite internet avevamo prenotato un camera al Day Inn Hotel a Stamsted, a circa 3 Km dall’aeroporto e una Focus in offerta speciale dalla Hertz ( decisamente migliore dell’Avis, compagnia a cui ci eravamo appoggiati lo scorso anno).

Appena arrivati troviamo la Hertz all’interno dell’aeroporto e scopriamo una cosa che non sapevamo… il proprietario della carta di credito con cui si paga dall’Italia l’auto, deve essere il guidatore. Avevamo usato la mia carta di credito x cui abbiamo dovuto fare subito un cambio veloce di pagamento tramite la carta di credito di mio marito e ciò ha comportato un certo rallentamento nel nostro piano di inizio vacanza e la perdita di 22 € e non è poco ! Anche trovare l’hotel è stata un’impresa ardua perché era buio, non pratici della zona e abbiamo sbagliato strada. Si deve subito seguire l’indicazione “ services” senza prendere l’autostrada perché l’uscita 8 è proprio quella, altrimenti si deve proseguire per circa 15 miglia prima di trovare un’uscita e tornare indietro. Tutto ok x il resto, anche per quanto riguarda la guida alla sinistra: mio marito si è subito adattato e si è dimostrato un eccellente guidatore anche questa volta.

Martedì 8 agosto: CANTERBURY – DOVER – BRIGHTON ( 278 miglia + 60 per Brighton, andata e ritorno) Percorso: uscita 27 (o 6) per M25 x Gatwich uscita 32 ( o 2) x Rochester, attraversiamo il ponte sul Tamigi ( 1 sterlina), alla nostra destra Londra, sotto le navi che transitano sul fiume, si esce alla seconda uscita della M2, tutto ben segnalato per Canterbury.

Visitata con calma la cattedrale che merita di essere vista e ci è piaciuta molto ( comodi quegli apparecchi tipo telefono che fanno da guida; basta alzare il volume e si può sentire in 2), quindi pranzo e rotta verso le mitiche bianche scogliere di Dover che mi hanno da sempre affascinata.

Percorso: prendere alla prima rotonda per Ashford e seguire le molte indicazioni.

Per ammirare le scogliere seguire le frecce per St Marghereth Cliff: si vedono le scogliere e la Francia al di là della Manica. Ripartendo verso Dover si incontra il parcheggio del parco nazionale delle “White cliff”, se possibile non entrare nel parcheggio ( a pagamento), ma andare appena dopo la curva dove si trova una rientranza della strada ed è possibile lasciare l’auto e andare a vedere Dover dall’alto: da non perdere! È il posto migliore per ammirare il castello, le scogliere e cominciare ad assaporare quel fresco vento a volte un po’ sfacciato che io amo tanto e che ci ha tenuto buona compagnia per tutto il viaggio; qui ci godiamo il primo panorama mozzafiato.

Ci dirigiamo poi verso Folkestone e seguiamo la M20, strada costiera.

Trascorriamo la notte a Hestings in strada St Helens Crescent al Double Dragon per 55 sterline a notte.

Decidiamo di cenare a Brighton a circa 30 miglia di distanza, qui ammiriamo il Pavillon, il “pie” e mangiamo al “The Saint” ( St.James,22) ristorantino particolare e rinomato ( 43 sterline in 2). La città è molto “nice” e vivace.

Mercoledì 9 agosto: WINCHESTER cat- STONEHENGE- FOWEY ( 347M) Percorso: ci dirigiamo sulla A21 direzione Londra x 34 miglia, fino a Sevenoach ( ben segnalato). Da Tunbridge autostrada; a Sevenoaks prendere per Gatwich M25 e proseguire sulla M3 che è all’altezza dell’uscita 12. La cattedrale è la più lunga d’Inghilterra ed è visitabile al costo di 4 sterline, ma alle 10 di quel mattino era chiusa fino alle 13 perché si celebrava un funerale; decidiamo di vedere quel poco che si può e di proseguire dopo aver visitato la cittadina che si presenta animata, allegra e che i molti fiori un po’ ovunque rendono coloratissima.

Ci dirigiamo a Stonehenge e prendiamo prima la A34 e poi per Anesbur dove usciamo e seguiamo le indicazioni sulla A344.

Dall’autostrada ci appare come un miraggio, là in fondo, ma anche da lontano ci trasmette fascino e mistero. Quando arriviamo ci accorgiamo che per visitarla dobbiamo fare una fila lunghissima e che il percorso obbligato costeggia una rete metallica al di là della quale c’è un percorso gratuito proprio di fianco alla strada. Decidiamo di vederla “da fuori” e passeggiamo lungo il percorso esterno, o meglio ci accodiamo ai tanti visitatori che hanno fatto la nostra stessa scelta. I massi sono davvero grandi, ma diventano enormi quando è possibile confrontarli con l’altezza di una persona … tutto sa di incredibile e rimaniamo incollati alla rete ad ammirare e a far congetture sul come sia stato possibile posare le pietre in alto orizzontalmente o come abbiano potuto trasportare quei massi dal Galles fino a lì… faceva da sfondo un cielo blu con delle nuvolette bianche che sembravano messe lì apposta per rendere il tutto il più bello possibile.

È ora di proseguire per Exeter ; si va sulla A344; all’incrocio si prende la A36D che si immette sulla A303. La strada è a tratti a 2 a tratti a 4 corsie e il traffico è sostenuto. La M5 prima e la A38 poi ci portano a Plymouth. Scendiamo e la visitiamo. La città più grande del Devon fu rasa al suolo durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale e poi ricostruita, quindi è una città “ giovane”. Molto bello il quartiere in stile Tudor vicino al porto.

Dobbiamo cercare un B&B e lo troviamo a Castle Canyke ( Priors Barn Road – Bodmin tel e fax +33 0120879109 Ron & Lyn Milles). Lo fermiamo per 2 notti a 30 sterline a testa ( un italiano che arrivava dalla Cornovaglia e che abbiamo trovato a Stonehange ci ha detto che i prezzi dei B&B variano da 55 a 80 sterline a notte per 2 persone ed è vero!): è molto pulito, curato e la proprietaria ci ha subito offerto uno dei dolci che è solita preparare ogni giorno e che fa poi trovare nelle camere degli ospiti vicino al bricco per l’acqua calda. Per cenare abbiamo optato per Fowey, senza sapere che è uno dei paesini più belli che avremmo incontrato sulla nostra strada.

Il parcheggio, naturalmente “pay & display” si trova nella zona collinare, mentre una stretta strada ripida porta al paesino che si affaccia tutto sul porto da cui si può ammirare anche il paesino che sta dall’altra parte della baia ugualmente bello e candido. Ci hanno consigliato un ristorante che hanno definito: “small”, ma “very very good” e si chiama “Sam’s”; non ci siamo potuti entrare perché una folla in attesa che si liberasse un tavolo per poter cenare ci ha fatto desistere e optare per un altro ristorante. Se qualcuno passando da quelle parti riesce a mangiare da “Sam’s”, mi faccia sapere se il cibo valeva la coda chilometrica… grazie! Dopo cena ci siamo fermati ad ammirare il paesino e abbiamo camminato per le strette stradine e salito e sceso scale fin quasi a perderci… intanto alcuni gabbiani dai tetti gridavano per avvisare che quello era il loro territorio per quella notte, mentre altri si preoccupavano di cercare da mangiare anche fra la spazzatura e altri ancora erano fermi su di un muretto, incuriositi, come noi, da alcuni ragazzini su di una barchetta a vela che cercavano di veleggiare nell’insenatura combattendo contro un vento dispettoso … Giovedì 10 agosto: FALMOUTH–LIZARD–ST MICHAEL-PENSANCE-LAND’S END (203 MIGLIA) Finalmente approdiamo in Cornovaglia dopo aver lasciato il Devon.

Dal nostro B&B a Bodmin prendiamo per St Austell e proseguiamo sulla A390, quindi sulla B3287 e poi sulla A3078 fino a St Mawes, di questa cittadina a noi è piaciuta molto la passeggiata lungo il porto.

Riprendiamo la strada da cui siamo arrivati e sulla B3289, a St Just in Roseland prendiamo un ferry boat particolare che ci trasporta dall’altra parte. La caratteristica del ferry è quella di viaggiare a costo zero perché si muove grazie a 2 catene che sono poste sott’acqua e agganciate alle 2 rive. Il ferry fa scorrere le catene dentro a una ruota con ingranaggi e si sposta così. Il trasporto per noi non è a costo zero… : 4 sterline.

Si continua sulla B3289 e decidiamo di prendere una “stradina bianca”, cioè un po’ stretta, per poter ammirare la costa e visitiamo così la bella Carnon Down e poi sulla A39 per Falmouth cittadina “sciccosa”, elegante, piacevole.

Si prende la A39 per Helston, poi la A394 e per Lizard la A3083. Ci siamo fermati a Lizard a pranzare, comperare cartoline e francobolli ( questi si acquistano al post office) e poi abbiamo proseguito per Lizard Point, il punto più a sud di tutta l’Inghilterra. Anche qui ci accoglie un bel vento forte, quello che io adoro perché ha il potere di rilassarmi e di mettermi in pace col mondo.

Camminiamo lungo il sentiero costiero posto in alto rispetto al mare e dal quale è possibile godere di un panorama davvero stupendo. Non è possibile descriverlo perché è bello vivere le sensazioni che ispira … tutto è grande, immenso e in alcuni tratti si è in compagnia solo delle voci dei gabbiani, del mare e del vento… Tornando indietro dalla stessa strada ci imbattiamo in Carnance Cove che la guida descrive come “spiaggia tipica”. Per accedere bisogna pagare il parcheggio e noi non ne abbiamo intenzione per cui andiamo su di uno spiazzo sulla strada da dove si può godere di una vista panoramica della spiaggia e di una caletta deliziosa. Sempre proseguendo sulla stessa strada incontriamo Mullion che a dire il vero non ci ha entusiamato. Da Mullion con la B3296 andiamo a Penhale, quindi sulla B3083 ci dirigiamo verso Helston per prendere la A394 verso Pensance, ma ci fermiamo prima, a St Michael mountain, l’isola che in bassa marea è possibile visitare a piedi… abbiamo sempre trovato bassa marea, ma quel giorno c’era l’alta marea per cui scattata qualche fotografia siamo ripartiti alla volta di Pensance percorrendo la A30. Da qui andiamo al punto più a ovest dell’Inghilterra, “dove iniziano e finiscono le terre”, come dice un cartello. Eccoci a Land’s end, posto stupendo, pieno di fascino. Anche qui passeggiamo lungo il sentiero che costeggia dall’alto e la vista dell’oceano è qualcosa di meraviglioso.

Ci sediamo ad ammirare il paesaggio e ad ascoltare la voce imponente del vento che a tratti ci schiaffeggia, a tratti ci accarezza … il faro è laggiù accanto a degli scogli … Ecco un altro panorama mozzafiato … peccato che la magia del posto sia in parte rovinata da una costruzione colorata che immette in un parco giochi: da togliere subito, secondo noi.

Ma le sorprese piacevoli non sono finite perché sulla strada del ritorno scendiamo nella spiaggia bellissima di Seven Cove. Se qualcuno passa da quelle parti non se la perda !!! Torniamo a Pensance, cittadina allegra. Decidiamo di cenare nella vicina città di St Yves che raggiungiamo attraverso la B3311. Si cena in un ristorante che la guida consigliava, si chiama “Alfresco”, ma non c’era il pesce crudo promesso. Il cibo è ricercato e la presentazione buona; il conto invece non ci è piaciuto perché era un po’ salato… Per consolarci acquistiamo dei dolcetti del posto che mangiamo mentre si passeggia e poi si torna a Bodmin a dormire.

Venerdì 11 agosto: NEW QUAI-CAMELFORT-TINTAGEL-HARTLAND POINT ( 134 MIGLIA) Per New Quai da Bodmin, prima prendiamo la A30, poi la A3058 ed eccoci nella spiaggia preferita dai surfisti.

Appena scendiamo capiamo il perché; qui il vento è ancora più forte.

Una curiosità: in ogni posto visitato fino ad ora e anche in quelli che visiteremo, chi vuol fare il bagno indossa la tuta da sub perché l’acqua è molto fredda. Nei negozi che si incontrano, accanto alle spiagge, oltre a palette, secchielli, tavole da surf e salvagenti si trovano tute da sub con taglie che vanno da quelle per bambini piccolissimi a quelle per adulti. Continuiamo per Tintagel percorrendo la strada panoramica B3276 per Padstow (molto bella nella prima parte), poi La A389 e la A39 per Vaderbridge, quindi la B3314 e la B3267 per Port Isaac e Port Gaverne (entrambe carine) . Torniamo indietro e prendiamo la B3314, poi la B3267 e quindi la A39 direzione Bude.

Camelfort per noi è stata un po’ una delusione. Nessuno è stato in grado di spiegarci dove si trovassero i segni della passata presenza di re Artù, nemmeno nell’ufficio informazioni ( abbiamo letto su questa rubrica che alcuni hanno visitato il luogo dell’ultima battaglia e la pietra tombale, ma noi niente e come noi i turisti presenti in quel momento: forse siamo un po’ imbranati!) Unica nota stravagante è la presenza di un garage, proprio nel posteggio per le auto ( gratuito!) dove si vende di tutto, da una targa dell’Ohio a un tosaerba un po’ rotto, a nasse accanto a una bicicletta con le ruotine per bambini piccoli, … e molta gente osservava incuriosita quell’accozzaglia di cose anche perché non si sapeva che cos’altro guardare … Via verso Tintagel.

Percorriamo la B3266 fino a incontrare la B3314e poi la B3263.

Per visitare le rovine del castello se si vuole un sentiero agevole non bisogna seguire le indicazione del luogo ( anche questa informazione l’abbiamo avuta leggendo questa rubrica). Con l’auto si può arrivare comodamente alla vecchia chiesa parrocchiale e parcheggiare gratuitamente; per arrivarci bisogna entrare in città e prendere Throgh road, (sulla sinistra, stradina strettina che poi si allarga).

Lascio immaginare la bellezza del paesaggio e la magia che si respira. Per entrare nel castello, o meglio per raggiungere le rovine, alte più o meno fino all’altezza del ginocchio, si deve pagare un biglietto che secondo noi è caro, per cui abbiamo ammirato tutto dal sentiero agevole e raccomandiamo caldamente a tutti questa passeggiata.

Abbiamo poi parcheggiato in città in uno spiazzo non a pagamento che si trova proprio nella strada parallela a quella che porta alla chiesa e abbiamo gironzolato per la città, visto esternamente ( perché anche lì il biglietto d’entrata era, a parer nostro, esoso) l’ufficio postale che è dichiarato monumento in quanto perfettamente conservato e funzionante, acquistato regalini simpatici soprattutto per i piccoli di casa, Nicolò e Matteo e poi via per Boscastle e poi per Bude sulla B3263 e poi sulla A39.

Era ormai pomeriggio inoltrato e bisognava trovare un B&B per la notte. Sulla strada, per Hartland, si trova un pub con un pirata enorme disegnato sul muro e proprio di fronte ci sono camere per 22 sterline a notte. Il prezzo ci sembrava interessante e siamo andati a vedere, ma non c’erano più camere disponibili… La padrona di casa, una simpatica signora di mezza età, ci ha però trovato alloggio presso una sua amica che possiede una farm un po’ fuori dal mondo, in mezzo alla campagna ed è difficile arrivarci, infatti è venuta una ragazza ad accompagnarci. Se vi capita di essere da quelle parti, andate dalla signora del B&B davanti al pub, oppure chiedete dove si trova “Lower Wembsworthy farm – Hartland Devon Ex39 6EN- tel 01237441611 oppure mobile: 07881 476669 . Vi accoglieranno Brenda, una signora gentilissima che prepara una colazione molto abbondante e mette a disposizione tutto quello che ha in casa, suo marito, i suoi figli, 3 cani e un gatto. I servizi sono in comune.

Abbiamo cenato nel pub col pirata: ambiente casalingo, cibo buono, prezzo giusto.

Dopo cena siamo andati a Buda e abbiamo scoperto che ci sono 2 spiagge: una tutta sassi, l’altra tutta sabbia fine e che sono collegate fra loro da una passeggiata che costeggia dall’alto il mare. Bellissimo passeggiare all’imbrunire: provate! Sabato 12 agosto: HARTLAND POINT- LYNTON ( 67 MIGLIA) Ce la prendiamo comoda. Lasciata la Cornovaglia per la parte occidentale del Devon, percorriamo la A39 e poi la B3248 verso Hartland Quay. Per entrare ci chiedono 2 sterline e noi decidiamo ancora una volta di boicottare questo modo di fare e torniamo indietro verso Hartland Point, ma anche qui chiedono soldi, 1,5 sterline !!! che fare? Qui o non si visita niente o si paga.. Poiché non avevamo monetine ci fanno lo sconto e con 1.30 sterline ci lasciano passare ( che bontà d’animo!!!).

Sono comunque soldi ben spesi perché è tutto da vedere, da ammirare. Si fa la passeggiata consigliata lungo un sentiero che si inerpica su su fino a dove si gode un panorama stupendo… il faro, gli scogli, l’oceano, il vento, il mare… tutti hanno una storia da raccontare, basta stare ad ascoltare… In una baia scorgiamo i resti della Jhoanna, una nave che è naufragata anni fa… Lassù solo cespugli spinosi vestiti con fiori di un bel giallo vivace e qualche erika qua e là a formare un bel tappeto colorato di fucsia. Ci attardiamo a scattare fotografie, a filmare, a osservare … Mio marito si accorge di un chioschetto proprio lì, a lato del parcheggio: ci ispira e lì gustiamo specialità locali compreso un “cream the” per ‘copiare’ gli inglesi che pranzano con noi. Portano del the, della marmellata di fragole, un dolce tipo Muffin e una ciotola piena di una crema con margarina che mi fa sentire sazia solo a guardarla … nemmeno mio marito riesce a mangiarla! Da lì parte un sentiero di 7 miglia verso nord e di 5 verso sud: molte persone armate di bastoncini da camminate li percorrono; alcuni si fermano al chioschetto, pranzano, si riposano e poi riprendono i bastoni, si aggiustano gli scarponcini e ripartono.

Ritorniamo sulla A39 e ci dirigiamo a nord.

Raccomandiamo di fare una capatina a Beck’s Mill: spiaggia unica, parcheggio free! E da qui tramite un sentiero si può arrivare a Cowelly, la cittadina che non abbiamo visto perché proprio su “turisti per caso” abbiamo letto che occorrono ben 4 sterline per entrare e il turista ci invitava a boicottare quella cittadina.

Riprendiamo la A39 e poi la A399 e arriviamo a Lynton, deliziosa cittadina con una caratteristica che la rende simpatica: si incontrano in vari punti dei “manichini”, dei “ fantocci”, ma tanti, davvero tanti. C’è un fantoccio vestito da “regina Vittoria” sul balcone di una casa, ce n’è un altro vestito da contadino ai bordi di un campo, ce n’è una vestito da maestra di asilo nido con altri fantoccini che simulano bambini il tutto in un vero e proprio parco per l’infanzia con tanto di giochetti proprio vicino alla piazza e così via… Altra particolarità: è l’unico posto in cui il cellulare prende solo in alcune ristrette zone! Abbiamo trovato un B&B davvero carino con un padrone di casa distinto, discreto e ospitale che mi piaceva proprio: “The Turret” a 26 sterline a persona sulla strada principale, vicino all’ufficio informazioni (che, data l’ora, era ormai chiuso), ma lì ci sono tanti B&B e solo alcuni erano “no vacancies” cioè già tutti occupati. Una cosa che ci ha stupito perché l’abbiamo notato un po’ dappertutto durante la nostra vacanza, è il fatto che i giardini davanti alle case sono curatissimi con fiori, anche quelli in vaso, meravigliosi di quelli che vorrei avere io sul balcone di casa, ma dentro alle case i fiori sono rigorosamente finti posti in vasetti con l’acqua dentro…

La guida citava una funicolare che portava a Lyntonmouth e l’abbiamo trovata proprio a pochi passi dal B&B.

Questa funicolare, la “Clif Railway”, ha la caratteristica di andare ad acqua… la funicolare che sta in alto riempie il proprio serbatoio d’acqua, quella che sta in basso quando è ora di partire lo svuota così quella più pesante trascina quella più leggera: l’abbiamo trovata una genialata!!! Lyntonmouth è proprio deliziosa e qui abbiamo assistito al fenomeno dell’alta marea. In circa 15/20 minuti il porto prima completamente all’asciutto si è riempito d’acqua e il mare ha cominciato a borbottare e a lanciare spruzzi che raggiungevano la strada.

E’ interessante vedere l’acqua che arriva a piccole onde e non ritorna indietro… Domenica 13 agosto: PORLOCK – MINEHEAD – BATH – OXFORD Torniamo sulla A39 passando per Lynmouth e bisogna stare attenti perché lungo questa strada abbiamo trovato molte pecore con agnelli al seguito, ferme in mezzo alla strada senza molta intenzione di muoversi: sembrava non sapessero decidersi da che parte andare.

Tutto intorno non prati, ma tappeti formati da una quantità incredibile di erica fiorita e, in fondo, l’oceano: uno spettacolo! Porlock è un porticciolo davvero minuscolo attorniato da casette col tetto di paglia che lo rendono caratteristico al massimo. Per arrivare al porto seguire la strada a ovest, la west end.

Sulla strada incontriamo Minehead cittadina carina e lì, con molto dispiacere, abbiamo dato un arrivederci all’oceano e a quel tipo di vento che vive solo sulle coste.

Ci dirigiamo verso l’interno e raggiungiamo attraverso la A39 prima Dunster ( carinissima) e poi Bath, cittadina termale indubbiamente bella e raffinata. Per visitare una vasca delle terme chiedono 11 sterline a persona e noi non siamo entrati; a dire il vero molti hanno fatto come noi, letto il prezzo se ne sono andati! Una sala termale è ora adibita a ristorante molto chic e all’interno dell’edificio anche dai rubinetti scende acqua calda, la stessa delle terme.

La città ospita molti musei ed è possibile richiedere delle visite guidate, ma noi l’abbiamo visitata così, in generale e poi siamo partiti alla volta di Oxford.

Seguire le indicazione per l’autostrada M4 e arriviamo a Swindon, poi con la A420, uscita 15 si arriva a Oxford ed è ormai sera.

Pernottiamo in un B&B a Oxford e iniziamo a visitare la città, ma è tardissimo e decidiamo di rinviare la visita all’indomani, ma prima ascoltatiamo, alle 9.05pm precise, la pesante campana della Tom Tower che quotidianamente batte 101 colpi, uno per ogni membro fondatore.

Lunedì 14 agosto: OXFORD – CAMBRIDGE Non mi soffermo sulla visita della città anche perché basta una guida e ognuno sceglie ciò che più interessa.

A mio marito Oxford è piaciuta molto, a me un po’ meno perchè l’ho trovata troppo grande, troppo vecchia, troppo “alta società”. Percorso per Cambridge: A34 poi all’uscita 9 la A421 e poi la A4261, ben segnalato. Lì vicino c’è la freccia per Silverstone… Nel pomeriggio siamo arrivati a Cambridge, città a mio parere decisamente più vivace, piena di gente, di allegria… e qui abbiamo vissuto un’avventura: mentre visitavamo il centro e io tranquillamente filmavo, uno stuolo di poliziotti è comparso all’improvviso per un allarme bomba per cui siamo stati allontanati in fretta, il centro città è stato evacuato in un attimo e tutto transennato con cordoni di plastica bianca e blu. Che emozione! Ma la serata non è stata rovinata, abbiamo visitato il visitabile e poi cenato in un tipico pub consigliatoci da alcuni poliziotti e quindi pernottato in un hotel.

La vacanza volgeva al termine: domani destinazione aeroporto.

Martedì 15 agosto: STAMSTED Il ferragosto è trascorso quasi interamente in aeroporto, ma non è stato male! Al mattino siamo partiti alla volta di Stamsted abbastanza presto perché il volo era nel pomeriggio, ma a causa della paura di attentati erano stati cancellati diversi voli e sottoposto bagagli e viaggiatori a dei controlli maggiori oltre che a delle restrizioni per quanto riguarda cosa portare nel bagaglio a mano.

Il consiglio che tv e giornali davano era quello di arrivare all’aeroporto con molto anticipo e così alle 10,30, consegnata la Focus alla Hertz ( controllo durato 3 minuti d’orologio) siamo entrati all’aeroporto e qui abbiamo trovato un ragazzo che da 4 giorni aspettava di salire su di un volo per Milano: ci è venuto lo sconforto anche perché eravamo venuti sapere, tramite Andrea, da casa, che quel mattino la Ryanair aveva cancellato già dei voli per l’Italia …

Ci siamo incollati, come altri viaggiatori, al tabellone delle partenze per controllare che anche il nostro volo non venisse cancellato.

Certo che c’era nell’aria una certa tensione, ma abbiamo incontrato delle persone davvero simpatiche e gioviali con le quali abbiamo trascorso le ore dell’attesa veramente in modo piacevole.

Abbiamo conosciuto una ragazza ( di cui non sappiamo il nome) che non vedeva l’ora di tornare a casa dopo un’esperienza disastrosa da una sua amica londinese, un ragazzo che aspettava di tornare da 4 giorni ed era ormai quasi rassegnato ad aspettare ancora e vorremmo salutare con affetto Michele e Roberto, due amici dei pressi di Bergamo di una simpatia unica che mi hanno consigliato di acquistare la “Lemon cream” che non ho ancora trovato! Chissà se queste persone sapranno mai che ho parlato di loro nel mio diario di viaggio e che li ricordiamo con affetto… Chissà! Il nostro aereo ha avuto un ritardo di appena 15 minuti, volo perfetto e bagagli arrivati in perfetto orario. All’atterraggio con i due amici bergamaschi abbiamo tirato un bel sospiro di sollievo e ci siamo salutati con affetto, ma senza scambiarci i recapiti … Chissà perché… Che dire di questa vacanza? beh decisamente da consigliare: noi siamo tornati rigenerati! Strano, in 8 giorni non abbiamo mai usato l’ombrello in Inghilterra, ma abbiamo dovuto aprirlo in Italia, appena arrivati! Ricorderemo senza dubbio questo, come un ferragosto piacevole e diverso dal solito.

Ciao a tutti quelli che leggeranno questo nostro racconto.

Laura & E…



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