Capoverde, viaggio nel viaggio
Primo giorno: Partenza da Milano arrivo a Sal dove ci siamo fermati alcune ore in attesa del volo per Santiago, per fortuna che la sosta è stata breve perchè quello che abbiamo visto di Sal non ci è piaciuto affatto. Arrivo a Praia a notte inoltrata, all’aeroporto abbiamo trovato Paolo, un italiano che vive da alcuni anni là,e a casa del quale abbiamo dormito ( ottima sistemazione e bellissima persona anche la moglie Cristina ) Secondo giorno: Noleggiato un fuoristrada all’Avis (costosissimo!!! rivolgersi ad altri Rent a Car ) abbiamo fatto la prima escursione alla spiaggia di Sao Francisco. Prima esperienza di strade capoverdiane, non asfaltate ma pavimentate…Ma presto tramutate in polverose piste.In spiaggia solo capoverdiani che avevano organizzato una festa. E’ la prima volta che sento la loro musica (morna) e ne rimango folgorata. Li guardo ballare e invidio i loro movimenti sensuali.
Pomeriggio visita a Cidade Velha l’antica capitale a circa 12 km da Praia.Ci guardiamo intorno e di antico vediamo poco, quasi nulla, per noi abituati a visitare siti archeologici e città storiche è un pò una delusione e ci chiediamo cosa siamo venuti a fare fino a qua…Poi all’improvviso ci accorgiamo della gente che ci sta intorno, degli sguardi dei bimbi, di due ragazzi che si tengono per mano,di un padre una madre con il bimbo in braccio, della vita quotidiana che scorre serena intorno a noi…E si apre un mondo nuovo.Consigliata la passeggiata a AGUAS VERDES circa un’ora di cammino! Terzo giorno: Mattinata trascorsa tra le bancherelle del mercato di Secupira e la visita del mercato della frutta e verdura entrambi destinati agli abitanti del luogo e quindi non per turisti. Per questo sono assolutamente da vedere!!! Nel primo pomeriggio volo per Fogo. Arrivati all’aeroporto veniamo accolti da un camioncino ( aluger) che sarà il nostro mezzo di trasporto per i prossimi giorni, mandato da Patrik, un francese che gestisce una Pousada a Cha das Caldeiras a 1700 m. Dentro al cratere del vulcano. Dormiremo là.Seduti sulle panche,godendoci il panorama, sfrecciamo veloci e traballanti attraverso poveri villaggi e saliamo per circa 32 Km. Improvvisamente tutto cambia e diventa nero, nera la strada e tutto quello che c’è intorno, non si vede altro che l’interno della caldera, il mondo ” normale” rimasto fuori. Ci sconcerta il pensiero di dover dormire là. E poi ancora una volta i bimbi salvano la situazione, stanno giocando a pallone ( una pallina da tennis ), pensiamo che un pallone vero li farebbe felici e miracolosamente riusciamo a trovarne uno. La loro gioia illumina quel posto così ” nero” che non ci sembra poi più così tetro. Cena buonissima a lume di candela..E poi a letto presto, non c’è altro da fare, una luna piena illumina il Pico de Fogo.
Quarto giorno: Riprendiamo l’aluger e lasciamo con un pò di rimpianto quel luogo, i bimbi già all’alba stanno giocando con il loro pallone, li salutiamo sperando che un poco ci ricordino, noi non dimenticheremo facilmente i loro occhi e i loro sorrisi sereni. Durante la discesa ci scorre vicino la vita quotidiana, i bimbi che vanno a scuola, una mamma con la bambina malata che con noi scende a Sao Felipe, le capre, i maiali, gli asini che attraversano la strada…Qua è la normalità.Arrivati in paese dobbiamo decidere un posto per la sera, optiamo per la persione FATIMA, consigliata dalle guide…Molto modesta, ma bisogna ricordarsi dove siamo! Non ci sono macchine da noleggiare, volendo comunque fare il giro dell’isola affittiamo alla modica cifra di circa 45 Euro un aluger con autista,Joachin. Giornata divertentissima, seduti sulle panche, dietro sul cassone del camion,ci godiamo il panorama, ci abbronziamo e ascoltiamo ottima musica visto che l’aluger è dotato di mega impianto stereo…Sul cassone! Abbiamo fatto il giro completo e la cosa più emozionante oltre a qualche panorama è stato incontrare centinaia di bimbi all’uscita della scuola…Sorridenti, ordinati, educati e tutti pronti al saluto. Quinto giorno: ancora Joachin con il suo aluger ci porta a fare un giro di Sao Felipe, cittadina ordinata, pulita e piacevole. Trascorriamo la mattinata sulla spiaggia nera del porto, forse l’unica spiaggia dove poter fare un bagno a Fogo, se il mare fosse stato calmo. ( C’è una bella spiaggia anche in paese, la strada vicino al cimitero porta là ) Partiamo nel primo pomeriggio diretti nuovamente a Praia.Arriviamo e già troviamo Paolo che ci ha procurato una macchina a modico prezzo…Partiamo subito per andare di nuovo alla spiaggia di Sao Francisco…Oggi non c’è nessuno e ci godiamo la solitudine del luogo. Il rientro a Praia è caratterizzato da un tramonto favoloso sui monti..Non possiamo non fermarci a guardarlo.
Sesto giorno: partenza di primo mattino, oggi in programma il giro dell’isola di Santiago, l’andata attraverso i monti e il ritorno lungo la costa. Percorso molto bello tra alte montagne, peccato che il tempo sia brutto,visitiamo il mercato di Assomada, colorato e rumoroso…Ho voglia di fare fotografie, ma la gente non ama essere ritratta e io la rispetto! Siamo farmacisti e ci siamo meravigliati scoprendo che tra le bancherelle si smerciano “farmaci miracolosi”…Confezioni di antiinfiammatori alla fine…!! Bella la spiaggia di Tarrafal che merita una sosta, da vedere se fortunati il mercato del pesce sulla spiaggia…E se vi manca la pasta italiana…Chiedete di Luca, ristorante SOLMARENA…Vi delizierà con un’ottima spaghettata! Abbiamo avuto come ” guida ” un delizioso ragazzino del posto offertosi volontariamente…Per ringraziarlo lo abbiamo portato al ristorante a mangiare con noi…La felicità personificata.
Ha voluto portarci poi dalla sua famiglia…E ci siamo trovati immersi in un mondo di dignità, semplicità e simpatia…Nessuno ha chiesto niente, erano solo felici di questa nostra ” intrusione “. Ci hanno chiesto di fare una foto tutti assieme, abbiamo promesso di mandargliela.
Cominciamo veramente a sentirci immersi in questo viaggio, non tanto nei paesaggi ma nell’animo della gente, non proviamo mai un senso di disagio e di paura quando siamo tra loro…Ma solo un senso di pace.
La costa offre degli scorci superbi e nella zona delle oasi gli occhi si riempiono dell’inatteso verde che compare dopo una discesa o una curva. Il paesaggio cambia radicalmente, banani, mango, palme ecc. Ecc.
Settimo giorno: un pò di riposo in mattinata, un ultimo giro in città e poi un’ora ad osservare l’oceano in burrasca dalla scogliera. Partiamo per Maio verso le 14.30. Volo di 10 minuti. Ci aspettano all’aeroporto (?) due italiani Mario eOrnella ci accompagnano al nostro bellissimo appartamento a 2 passi dall’aeroporto.
Non abbiamo la macchina ancora, andiamo sulla spiaggia bellissima di Vila do Majo e facciamo quattro passi in centro…Dividendo la strada educatamente con pecore, capre, maiali,buoi e asini..Non manca niente.
Le case sono basse e colorate danno decisamente un senso di allegria e di pace.
Ottavo giorno: Macchina, anzi obbligatoriamente un fuoristrda, visto che presto scopriamo che di strada tracciata l’isola ne possiede ben poca…Solo tante piste e anche poco chiare, non esistono cartelli con i nomi dei pochi paesi, non esistono indicazioni. Inizia l’avventura! Praticamente da CASCBULHO a PEDRO VAZ si va per tentativi, visto che ognuno si è fatto la propria strada …Speriamo di trovare la nostra! ( Stanno tracciando una strada..Pronta chissà quando ) Tra Pedro Vaz e PILAO CAO…Il nulla! Chilometri tra monti assolutamente aridi e privi di qualsiasi segno di vita. Abbiamo avuto un pò di paura! Poi di nuovo la discesa verso il sud. A Barreiro si trova la prima lunghissima e deserta spiaggia..Che ci ripaga delle fatiche della giornata e delle emozioni.
Nono giorno: esperti ormai dell’uso del fuoristrada oggi faremo solo degli sterrati. Ormai in paese ci conoscono…Penso ci siano al massimo altri 2-3 turisti…Per cui ci chiedono dolcemente dei passaggi, prima salgono in tre, poi in due…Insomma, siamo diventati l’aluger di Vila do Majo. Scopriamo le bellissime spiagge di MORRO e Calheta e poi arriviamo alle alte dune bianche di MORRINHO…Infine ci concediamo un lungo relax sulla spiaggia conquistata grazie al nostro Nissan terrano…Altrimenti non ci saremmo mai arrivati! E’ l’ultima sera, visitiamo le saline e guardiamo tramontare il sole.
In questo viaggio, alla fine, traendo le conclusioni :abbiamo visto un paese che non offre un gran che come natura e paesaggi, non ci sono panorami mozzafiato come in altri luoghi, ma abbiamo conosciuto della gente meravigliosa, che vive di niente, che non chiede niente, serena e tranquilla ( questa è l’impressione che abbiamo avuto )…E già questo…Vale il viaggio. E’ stata una bellissima lezione di vita. Non la dimenticheremo facilmente.
Decimo giorno: il lungo , lunghissimo rientro…! Siamo tornati…Ma non ci è ancora chiaro se è qui che si sta meglio..!