Capodanno tra Ecuador, Galapagos e Bogotà

Il sorprendente Ecuador continentale, l’incredibile arcipelago immerso in una natura unica e ancora integra, e tappa finale nella capitale colombiana
Scritto da: pavirotto
capodanno tra ecuador, galapagos e bogotà
Partenza il: 26/12/2014
Ritorno il: 08/01/2015
Viaggiatori: 9
Spesa: 3000 €
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Per il viaggio di fine anno la scelta questa volta cade sull’Ecuador e sulle sue mitiche Galapagos. Grazie a uno spostamento dell’orario del volo di ritorno abbiamo la possibilità di trascorrere una giornata a Bogotà, e sarà una magnifica sorpresa.

26/12/2014: SI PARTE

Con largo anticipo abbiamo prenotato i voli con Lufthansa e l’itinerario prevedeva la partenza da Firenze per Francoforte e poi il volo intercontinentale per Bogotà. Ultimo trasferimento per Quito, con volo Copan airlines, allietato da un loquacissimo comandante che praticamente per tutto il volo ha descritto l’itinerario, i fenomeni di turbolenza che possono registrarsi sorvolando le ande, e parlato del più e del meno, scatenando l’ilarità dei passeggeri. All’arrivo, sommando le svariate ore di volo, ci sistemiamo stravolti al piacevole e centrale Hotel Real Audiencia. Quito, capitale dell’Ecuador, è chiamata, per la sua posizione in altura, “sobborgo del cielo” e in effetti l’aria rarefatta si fa sentire al momento di trasportare i bagagli in camera, salendo le scale dell’albergo. In ogni caso, al di là del fiato corto, non abbiamo risentito di alcun problema di adattamento all’altitudine.

27/12/2014: QUITO – LA MITAD DEL MUNDO

Visitiamo la capitale, che si rivela una città molto piacevole, con vari edifici, soprattutto chiese, in stile coloniale. Da segnalare la iglesia de san francisco, la vista dalla basilica del voto nacional, la collina del panecillo con la statua della Virgen de Quito (una statua visibile da ovunque) e la Ronda, zona di vicoletti con edifici ottocenteschi, negozi caratteristici e locali per la cena da tutte le tasche. Decisamente affascinante anche osservare la gente locale, che vende frutta meravigliosa a prezzi irrisori, o si inventa le attività più disparate, dalla vendita di pesci rossi in buste di plastica, alla somministrazione di gelati in carretti improvvisati o, ancora, alla vendita di prodotti artigianali. Nel pomeriggio visitiamo “La Mitad del Mundo”, ossia la cittadina dedicata alla celebrazione del passaggio della linea equatoriale, con foto di rito celebrative.

28/12/2014: COTOPAXI

Cominciamo l’itinerario alla scoperta dell’Ecuador continentale e la prima tappa prevede la visita del parco del Vulcano Cotopaxi. Abbiamo prenotato un piccolo pullman, condotto da un’autista locale, Heriberto, e con una guida di lingua italiana, Danilo, che da anni si è trasferito in Ecuador. Purtroppo, il tempo è inclemente e non si scorge il cono del vulcano; tuttavia, non desistiamo e decidiamo di percorrere l’ascesa fino al rifugio Josè Rivas (4864 mt.). Dal parcheggio delle vetture alla vetta occorre ascendere per circa 200 metri, che a queste altezze occorre affrontare a ritmi molto, ma molto blandi, per non entrare in affanno. Alla conquista della vetta, grande soddisfazione ed anche un’ottima cioccolata calda venduta da una persona del posto. Durante la discesa costeggiamo la laguna Limpiopungo e quindi ci sistemiamo alla splendida Hacienda La Cienega, una struttura in stile coloniale dove vale veramente la pena di alloggiare.

29/12/2014: QUILOTOA – BANOS

Di buon mattino, e dopo un paio d’ore di tragitto, giungiamo al Quilotoa, e dal belvedere si gode una vista spettacolare sul cratere e sul lago che contiene. Uno spettacolo veramente straordinario e sostiamo per un paio d’ore, percorrendo parte del percorso che corre lungo il perimetro, per godere della vista da più angolazioni. Quindi, convinciamo Heriberto ad effettuare una deviazione lungo il percorso, in modo da poter assaporare un pizzico di Amazzonia, raggiungendo Banos e le splendide cascate Paillon del Diablo. La vegetazione si fa sempre più straripante e rimaniamo affascinati da questo posto, la porta della zona amazzonica ecuadoriana. Ripartiamo con una promessa: torneremo per visitare più a fondo queste zone, in cui la natura è ancora la vera ed incontrastata padrona. Concludiamo la giornata raggiungendo l’Hotel Abraspungo, a Riobamba, altra sistemazione notevole.

30/12/2014: IL TRENINO DELLE ANDE, INGAPIRCA, CUENCA

Finalmente, il trenino delle Ande, con partenza dalla stazione di Alausi. Non si viaggia più, come una volta, sul tetto del treno, ma l’esperienza è comunque da brividi, dato che il convoglio si arrampica sulla nariz del diablo, lungo strapiombi impressionanti, fino a che un efficace sistema ingegneristico, consente di azionare degli scambi e di superare ostacoli naturali altrimenti invalicabili. Consigliassimo.

Il pomeriggio proseguiamo per Ingapirca, un sito Inca ben conservato, incastonato in un ambiente naturale mozzafiato. Infine, serata a Cuenca, bellissima cittadina in stile coloniale (splendida la cattedrale dalle cupole azzurre), e alloggiamo al bell’hotel Inca Real. In serata visita del centro storico, ed anche una tappa al belvedere panoramico Mirador de Turi, per godere il panorama offerto dalle luci della città.

31/12/2014: DA CUENCA A GUAYAQUIL

Mattinata dedicata alla visita della città, con tappa alla fabbrica di capelli Panama Homero Hortega, dove è possibile apprendere il percorso di produzione ed anche acquistare dei bellissimi cappelli originali. Quindi, proseguiamo per Guayaquil, dove assistiamo ai festeggiamenti del Capodanno, quando, allo scoccare della mezzanotte, i locali usano bruciare dei pupazzi, chiamati il Viejo, per salutare l’ano viejo e salutare il nino, l’anno che verrà. Tutto molto bello.

01/01/2015: GALAPAGOS

Di buon mattino, dopo aver salutato in aeroporto le nostre guide, ci imbarchiamo sul volo per le Galapagos, che dura circa 4 ore e che si conclude con le hostess che spruzzano le cappelliere con delle bombolette di ddt, per preservare l’integrità del mondo animale di queste meravigliose isole. All’arrivo, all’aeroporto sull’isola di Baltra, oltre a pagare la tassa di ingresso di 100 dollari a persona, occorre trasbordare le valigie con delle imbarcazioni, sino a raggiungere i veicoli per raggiungere le varie destinazioni sull’isola di santa Cruz. Noi alloggiamo a Puerto Ayora, il principale centro dell’isola. Nel pomeriggio, passeggiata a Tortuga bay, un riserva marina situata a pochi passo dalla cittadina, dove incontriamo iguana di terra e marine, pellicani e altra nutrita schiera di uccelli marini. Unico neo: il tempo, nuvoloso e fresco.

02/01/2016: ISOLA BARTOLOME’

Con lo yacht prenotato (bello, oltre ogni aspettativa), navighiamo verso l’isola Bartolome’, dove ci attende il paesaggio più rinomato di tutte le Galapagos. E’ veramente uno scorcio incredibile, e dalla sommità di una piccola altura si ammira il grande pinnacolo e la tavolozza di colori che lo circonda. Purtroppo, il clima non è dei migliori e le nuvole la fanno da padrone. Serata a Puerto Ayora, e cena a base di gustosa aragosta locale.

03/01/2016: ISOLA DI SEYMOUR NORTH E LAS BACHAS BEACH

Iniziamo la giornata imbarcandoci sulla barca privata che ci condurrà all’isola di seymour north, dove abbiamo la fortuna di vedere bellissime fregate, anche quelle caratteristiche con il grande gozzo di colore rosso. La passeggiata a piedi per l’isola offre incontri straordinari, anche con bellissime iguane e tantissimi altri volatili, ed anche con numerosi leoni marini. Infine, bagno straordinario alla bellissima Las Bachas Beach (con un po’ di sole che finalmente fa capolino), con snorkeling tra pesci multicolori e con un leone marino giocherellone, che offre evoluzioni subacquee meravigliose.

04/01/2016: ISOLA ISABELA

Trasferimento a Isabela, con uno yacht munito di fly, e una capacità di circa 20 persone stipate a poppa. Appena imbarcati, gas a manetta e dopo 1 ora e 45 minuti, arriviamo a Isabela, un’isola dalla bellezza straordinaria. Il mare, già nel piccolo porticciolo, è del colore dello zaffiro e molti leoni marini riposano beatamente a bordo di piccole imbarcazioni ancorate in rade. Trasferimento al piccolo ma gradevole Hotel delfin Azul e quindi passeggiata in spiaggia, tra le pacifiche iguane. Nel pomeriggio, snorkeling straordinario all’isola Tintorera, in mezzo a pinguini, tartarughe ed iguane marine, pesci multicolori, e con una sbirciatina nientemeno che agli squali (tintoreras), che dormono profondamente all’interno di anfratti a 2/3 metri di profondità. Infine, visita a los Tunneles, una serie di formazioni laviche, che formano dei piccoli ponti e vari canali dove si avvistano facilmente razze e tartarughe che nuotano placidamente. E’ l’occasione per il primo incontro con le sule dalle zampe azzurre, un po’ l’emblema, assieme alle tartarughe, di queste isole senza tempo. Una meraviglia.

05/01/2016 ISABELA – SANTA CRUZ

Ulteriore giro dell’isola, con sosta al muro delle lacrime (costruito dai condannati ai lavori forzati quando questa parte dell’isola era una colonia penale), al lago dei fenicotteri (flamingo), ed alle tartarughe giganti, e quindi rientro a Santa Cruz (questa volta mi accaparro un posto sul fly e mi godo veramente la traversata, in un oceano insolitamente tranquillo).

06/01/2016: RIENTRO A GUAYAQUIL E TRASFERIMENTO A BOGOTà

E’ tempo di lasciare questo paradiso, ancora assolutamente integro, e dopo una sosta per vedere le tartarughe giganti (veramente di una grandezza impressionante) ed i crateri spenti los gemelos, ci imbarchiamo sul volo per Guayaquil e quindi proseguiamo per Bogotà. Alloggiamo in centro e ci concediamo una cena al GATO GRIS, ristorante veramente da consigliare, sia per l’ambiente caratteristico, sia per l’ottimo cibo.

07/01/2016: BOGOTà

Dedichiamo l’intera giornata alla visita della città, che è molto bella ed anche con un centro storico dove si può girare con relativa tranquillità. I luoghi che più ci hanno colpito sono la funicolare di Monserrate, che consente una vista spettacolare sulla città, e l’interessantissimo museo Botero. Dopo un pranzo all’hard rock café per festeggiare il compleanno di mia figlia, in serata rientriamo in patria con volo Lufthansa per Francoforte e quindi coincidenza per casa, a Firenze.

CONCLUSIONI

Ovviamente le Galapagos sono straordinarie, con una natura unica e ancora integra, che ripaga certamente le lunghe ore di volo. Tuttavia, debbo dire che l’Ecuador continentale è stato una piacevolissima sorpresa ed una meta che mi sento di consigliare vivamente. Anche Bogotà è risultata una città decisamente interessante. Una nota di merito a chi ci ha organizzato il viaggio e cioè la Palmar Voyages (referente Renato Gregorini) per la parte continentale e Giulia Raciti (viaggiare low cost) per le Galapagos. Entrambi, hanno denotato competenza e cortesia senza pari, a prezzi veramente contenuti, ed hanno anche assecondato le nostre richieste, inserendo mete inizialmente non previste, quale il quilotoa. Infine, sempre grazie a Silvia e Maria, alla gatto family, e anche a Valeria e Leandro, che si sono subito integrati, sino a diventare compagni di viaggio esemplari!

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