Capodanno, toccata e fuga in quel di Marrakech e non solo

Da Marrakech fino ad Essaouira e ritorno
Scritto da: ilpaolo
capodanno, toccata e fuga in quel di marrakech e non solo
Partenza il: 31/12/2011
Ritorno il: 03/01/2012
Viaggiatori: 6
Spesa: 500 €
Lo scorso 20 ottobre, Io ed Anna con altri quattro amici eravamo a Marrakech di ritorno da un bellissimo tours in 4×4 tra le splendide montagne e deserti di questo affascinante paese e appena tornati a casa ci ritroviamo per capodanno, con altri quattro amici, di nuovo a Marrakech! Bene, arriviamo il 31 dicembre a Marrakech e verso le 11 prendiamo alloggio presso il Riad Madrigal, ottimo per la posizione in quanto a cinque minuti a piedi dalla Place. Un piccolo riad composto da quattro camere di cui due con bagno al primo piano e le altre con un bagno in comune posto sul pianerottolo della scala che porta in terrazza, al piano terra una sala pranzo con camino, una sala televisione e salotto anch’essa con camino, piccola cucina, bagno e una piccola piscina semicircolare. Un riad piccolo a prima vista abbastanza carino, gestito completamente da personale marocchino sebbene la proprietà sia francese, ci sistemano due coppie nelle camere con bagno in comune al piano primo e l’altra coppia nel soggiorno con camino e televisione trasformato per l’occasione in camera da letto al piano terra, in quanto le altre due camere con bagno al piano primo erano già occupate una da una coppia di italiani e l’altra da una coppia di ragazzi spagnoli. Ci viene gentilmente offerto per la serata di cenare nel Riad (Capodanno) bene, diamo l’Ok e con noi anche la coppia spagnola, compreso nel prezzo (€.30 a cranio) anche un trio che allieterà la serata con musica marocchina. Sistemati, le donne partono per un giro dentro il Souk in cerca di tappeti, tende e qualche altra cianfrusaglia, io e gli altri due invece ci dirigiamo verso il Souk El Khemis a nord della medina, per acquistare alcuni tajine. Ci ritroviamo tutti, verso le 14 come al solito, a pranzo alla Terrasse des Epices nel Souk Cherifia, da non confon-dere con il Cafè des Epices nell’omonima Place. Un ritrovo molto accogliente sui tetti del souk, gestito da ragazzi marocchini e dove si gustano prelibati tajine e golosità finali a base di cioccolata! Con la pancia piena, il pomeriggio tutti in giro per la medina chi di qua, chi di là. Tornati al Riad verso le 21 inizia la cena: antipasto di verdure, tajine di beuf e legumi, macedonia il tutto preparato da Aischa la chef del riad assieme a suo cognato Hotman. Questo il gran menù di capodanno, il dolce lo abbiamo rimediato noi anche per la coppia spagnola portando da casa un panettone che poi, appena tagliato, l’hanno mangiato quasi tutto i marocchini, così come il vino e poi dicono che non bevono alcool! eccome lo bevono, solo i tre musici si sono fatti fuori cinque bottiglie di vino! Purtroppo le sorprese non sono finite, i musicisti ci hanno chiesto dhiram in ogni momento della serata nonostante il “concerto” fosse compreso nel prezzo della cena, la cena organizzata nell’atrio del riad accanto alla piscina con un freddo pungente quindi tutti armati di piumino, ma non è mica finita qui, la notte tutti in camera al freddo in quanto, i condizionatori ad aria calda non funzionavano per un eccessivo sovraccarico di corrente, quindi per giunta al freddo, senza corrente, al buio per tutta la notte e la pulizia in camera lasciava alquanto deside-rare!

Dopo questa splendida notte, la sera precedente avevamo chiesto la colazione verso le ore 7,30 in quanto dovevamo partire presto, bene nessuno si è visto… tanto i soldi li avevano già presi! Ma i proprietari, visto che nessuno del Riad ci ha registrato nell’apposito registro della Prefettura, lo avranno saputo che eravamo nel loro Riad? Pazienza ogni tanto capita ma solo quando la gestione di queste strutture è lasciata completamente in mano a personale marocchino non qualificato, per esperienza quando è presente un solo europeo che dirige la baracca la cosa cambia e di molto. La mattina, presa una vettura a noleggio (4×4 x n°6 posti), partiamo direzione Essaouira, circa 180 km dalla Ville Rouge. Verso le 11 arriviamo sull’atlantico nella cittadina di origine portoghese di Mogador, ora appunto Essaouira. Io ed Anna quando veniamo in Marocco qualunque sia la nostra destinazione, deserto, montagne, città imperiali etc,etc, difficilmente evitiamo il bianco e bleu di questa affascinante località, quotidianamente sempre accarezzata dai freschi alisei. Pensare che Anna durante il nostro primo viaggio in Marocco (circa 10 anni orsono) qui non voleva venire, non ne voleva proprio sapere, dopo quella volta gli è entrata nel sangue! Bene, è ora di mettere qualcosa sotto i denti e cosa se non pesce e crostacei? Accompagnato da un buon bianco di Meknes il pranzo si consuma tra spigole, orate, sogliole, astici, calamari, granceole, insalade, etc, etc. Per il pernottamento scegliamo il Riad, peraltro già ben conosciuto e quindi senza sorprese, Le Terrasse des Essaouira, ottimo. Le donne ripartono per un giro nel Souk, mentre noi preferiamo fare una passeggiata lungo l’infinita splendida spiaggia che costeggia l’oceano arrivando quasi fino al piccolo villaggio di Diabat ai margini del nuovo campo da golf (splendido). Il tramonto tra i gabbiani da queste parti, non proprio come quello nel deserto, ma rimane sempre una cosa meravigliosa. Con calma ritornando, si avvicina l’ora della cena e nonostante qualcuno abbia ventilato di andare da Silvestro quello di Magenta il quale da qualche anno ha aperto qui un piccolo ristorante, peraltro niente male, ho preferito consigliare e quindi poi costringere tutti ad andare da Ferdaous, in fondo ad un vicolo lungo il corso principale (ex chef del rinomato Villa Maroc). Niente male, ma al di sotto delle mie aspettative sebbene il tajine di beuf era all’altezza. Dimenticavo, se volete provarlo portatevi però il vino, senza alcun problema (lo potete acquistare in uno dei tanti ristoranti che sono sul porto, hanno la licenza per venderlo). Ottima e abbondante cena, una notte tranquilla e finalmente al caldo.

Mattina, abbondante colazione e dopo partenza per ritorno a Marrakech lungo la strada dell’Argan, pianta splen-dida. Ultima sera in quel di Marraki in compagnia degli amici, Pierre e Pat, Vittoriò e Marisol, Marco e Anna. Passiamo l’ultima sera, come sempre, a giro un pò nel Souk e poi nella Place, io ed Anna siamo ormai annoiati dall’insistenza di chi ci circonda fino allo sfinimento, insopportabili e pensare che se ti sposti da qui di circa una trentina di chilometri la cosa è completamente diversa. Samo proprio stufi, andiamo a dormire e domattina presto finalmente si torna a casa, basta con questo caos! La mattina seguente, colazione, areoporto, Ryanair, Pisa, casa, silenzio e pace, ohhh! La sera dopo noto che Anna è su internet, ah… già che sei lì guarda un pò nel sito della Ryanair quando c’è un volo per Marrakech a prezzo giusto!

Ciao a tutti, Marco e Anna.

E-mail: architravels@yahoo.it



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