Capodanno nel paese del cioccolato
Dopo un’ora di viaggio arriviamo finalmente alla Gare du Midi e dopo un primo momento di smarrimento ci rechiamo alla biglietteria dei treni nazionali per acquistare i biglietti per Bruges. Scopriamo in quest’occasione che, grazie alla promozione del periodo natalizio, i biglietti vengono venduti ad un prezzo molto conveniente: 10 a testa per andata e ritorno!
A questo punto raggiungiamo il nostro albergo, l’Hotel Opera, situato in pieno centro, proprio dietro la Grande Place. La posizione è davvero strategica: siamo a due minuti dalla stazione della metropolitana De Brouckere e da qui è possibile spostarsi quasi esclusivamente a piedi.
Dopo aver lasciato i bagagli ci tuffiamo nella magica atmosfera dei mercatini natalizi.
Tra la Grande Place e la Bourse sono state infatti allestite tante casette di legno in cui vengono venduti tanti oggetti tipici e ci viene data la possibilità di gustare tanti buoni prodotti. Attirati da una strana musica ci dirigiamo verso la Grande Place passando per la Rue au beurre…che dire…questa piccola via è davvero incantevole e piena di tentazioni….c’è un negozio di cioccolata dietro l’altro, per non parlare di quelli di biscotti. E’ davvero difficile non entrare in questi negozi dall’aria così promettente.
Spinti dalla folla arriviamo finalmente al centro della Grande Place dove ci attende uno spettacolo di suoni e luci colorate che ricoprono le facciate dei palazzi storici a ritmo di musica….davvero molto simpatico…soprattutto per i più piccoli. Dopo il viaggio siamo un po’ stanchi e preferiamo mangiare qualcosa al volo in giro, quindi, su consiglio di una nostra amica, andiamo da Fritland, una specie di fast-food (il nome è tutto un programma !!) a fianco della Bourse molto gettonato, a giudicare da tutta la gente in coda. Vendono montagne di patatine fritte dall’aria molto appetitosa (scopriremo poi che vengono fritte due volte) e ce ne procuriamo due belle porzioni. Si può dire che le patatine fritte siano un prodotto tipico di Bruxelles e le troveremo poi ovunque a qualsiasi ora nei giorni successivi.
Tornando verso l’hotel non possiamo fare a meno di assaggiare le tipiche gaufres (i waffel) e delle frittelle di mela.
Il giorno seguente ci svegliamo decisamente più riposati e, confortati dal tempo che sembra stabile, ci spostiamo alla Gare du Midi con la metro (acquistiamo un carnet da 10 biglietti per la metro al costo di 13.50 euro che possiamo usare entrambi) per prendere il treno per Bruges. Ne parte uno ogni mezz’ora e il tragitto dura un’ora.
Informazione utile per chi non ha mai preso un treno in Belgio: noi abbiamo viaggiato su un Intercity e abbiamo scoperto che i biglietti vengono obliterati direttamente a bordo del treno dal controllore, che non passa però sempre. Quindi se si arriva a ridosso della partenza di un treno almeno ci si risparmia l’affanno di cercare un’obliteratrice vicino ai binari.
Giunti a destinazione prendiamo uno dei tanti autobus diretti in centro (scendere alla fermata Markt). I biglietti possono essere comprati davanti alla fermata dei pulman, subito fuori dalla stazione, e costano poco più di un euro per la corsa semplice. In poco tempo raggiungiamo la piazza principale, nella quale per il periodo natalizio sono stati allestiti una pista del ghiaccio e il mercatino natalizio. L’architettura dei palazzi è deliziosa ed i colori molto vivaci, quasi da cartolina.
Non abbiamo molto tempo quindi decidiamo di non visitare alcun museo, ma di perderci semplicemente nelle piccole vie e tra i canali tipici di Bruges. Sono ormai le 10 del mattino ma in giro non c’è quasi nessuno e questo rende Bruges una città quasi surreale. Dopo esserci ristorati con qualche fetta di pizza in uno dei ristoranti della catena Pizza Hut passeggiamo nella parte meridionale del centro storico, ancora più bella, e torniamo poi di nuovo alla stazione.
Arriviamo a Bruxelles abbastanza presto e decidiamo di utilizzare il tempo rimasto della giornata per visitare l’Atomium che si trova decisamente fuori dal centro, a 20 minuti di metropolitana. Impossibile non vedere l’imponente struttura quando si esce dalla stazione della metro. Ci avviamo verso l’ingresso e dopo aver comprato i biglietti (11 euro a testa) iniziamo il percorso espositivo. E’ possibile visitare solo alcune delle “palle” dell’Atomium, che ospitano foto dell’esposizione del 1958 e poco altro di più. Ci mettiamo poi in fila (una lunga fila di quasi un’ora) per salire in cima e vedere Bruxelles dall’alto. In realtà sapendolo prima avrei evitato di entrare all’Atomium, considerando il prezzo del biglietto rapportato a quello che si può vedere dentro.
Torniamo in centro e dopo esserci riposati in hotel cerchiamo un ristorante dove cenare. Decidiamo quindi dopo molto tempo di entrare in un piccolo ristorante vicino alla Grande Place. Bisogna però stare molto attenti a dove si entra. I camerieri aspettano impazienti fuori dai loro ristoranti e cercano di accalappiare i turisti proponendo prezzi “falsamente” interessanti. Dopo una cena abbastanza soddisfacente di 3 portate decidiamo di fare un salto al Delirium Cafè, storico locale di Bruxelles, situato in una traversa di Rue des Bouchers, in cui è possibile scegliere tra più di 2000 birre, altro prodotto tipico del Belgio. Il locale è molto affollato e trovare un posto a sedere è quasi impossibile. Optiamo per due tipi di birra leggeri: Pink Killer e Bourgogne des Fiandres. Davvero ottime e fresche! All’uscita del locale potete trovare la “sorellina” del Manneken Pis, Jeanneke Pis, nascosta dietro una grata. Non ci attardiamo troppo e a mezzanotte siamo già a nanna per recuperare le forze per il giorno successivo.
Il terzo giorno è dedicato alla visita della capitale. Al mattino raggiungiamo il quartiere europeo, che risulta essere completamente deserto e raggiungiamo Place Ambiorix. Al n. 11 di questa piazza è possibile ammirare un signolare edificio molto diverso dagli altri, in completo stile Art Nouveau.
Ci spostiamo quindi al Parc du Cinquantenaire per una tranquilla passeggiata ed al vicino Parc Leopold. La visita di questa parte della città si rivela piuttosto veloce e decidiamo quindi di raggiungere il Museo delle Belle Arti. All’arrivo ci viene detto che il Museo Magritte (che assieme al museo di arte antica e di arte moderna compone il Museo delle Belle Arti) è al completo quindi possiamo visitare solo la collezione moderna ed antica. Molto bella la struttura del museo ma la collezione custodita all’interno si rivela un po’ noiosa e deludente (almeno per i nostri gusti), per noi italiani che abbiamo nel nostro paese molti dei musei più belli del mondo. All’uscita ci dirigiamo verso il Palazzo Reale, decisamente bello e imponente , per poi tornare alla Grande Place passando per Place du Petit Sablon e Place du Grand Sablon. Mentre camminiamo per le strade veniamo attirati dai fumetti dipinti sui fianchi dei palazzi. Un modo decisamente insolito e divertente per vivacizzare dei palazzi che altrimenti risulterebbero anonimi. Ci fermiamo al Manneken Pis, statua simbolo della città che raffigura un bambino mentre fa pipì, per scattare le foto di rito e decidiamo di tornare da Fritland per il pranzo, dove assaggiamo la tipica Mitraillette. una baguette enorme aperta in due farcita con carne arrosto, salse, verdure e patatine fritte. Una vera bomba calorica. Dopo pranzo ci dedichiamo ad un sano momento di shopping per parenti e amici e torniamo in albergo per fare il puntonel pomeriggio di ciò che vogliamo ancora visitare.
Dopo un paio d’ore raggiungiamo il museo del fumetto (Centre Belge de la Bande Dessinèe) che si rivela un luogo piacevole dove tornare bambini e scoprire le varie fasi di creazione di un fumetto. E’ possibile vedere alcuni numeri del celebre fumetto belga Tin Tin e de I Puffi. La visita dura circa un’ora e mezza e all’uscita torniamo nuovamente verso la Grande Place per godere un’ultima volta dello spettacolo di luci e suoni e per fare un salto all’Hard Rock Cafè.
E’ la sera del 31 dicembre e abbiamo deciso di non prenotare in nessun ristorante per decidere all’ultimo minuto dove fare l’ultima cena dell’anno. Questa si rivelerà una scelta non proprio felice, dal momento che ci ritroviamo a vagare per un’oretta di locale in locale senza trovare posto da nessuna parte. Finalmente alle dieci troviamo posto in un delizioso ristorante messicano vicino alla Place de Brouckere e dopo una sostanziosa cena ci spostiamo in metropoliitana al Mont des Arts, una piazza in cui sono stati allestiti i fuochi d’artificio per festeggiare il nuovo anno.
Ci facciamo posto tra la folla ed aspettiamo impazienti il countdown per poi festeggiare allegramente con tutti i nostri vicini l’arrivo del 2014 tra i fantastici fuochi d’artificio e l’allegra musica che li accompagna. Dopo un’oretta torniamo lentamente verso l’hotel perchè l’orario del volo del giorno successivo non ci permette di fare le ore piccole.
Il giorno dopo, stanchi e un po’ tristi perchè è giunto il momento del rientro, torniamo alla Gare du Midi, dove ci aspetta puntuale lo Shuttle bus per Charleroi. Decidiamo di prenderlo con un giusto anticipo ma giunti al terminal ci dicono che è possibile passare i controlli del metal detector solo 2 ore prima della partenza dell’aereo. A saperlo saremmo sicuramente partiti più tardi da Bruxelles.
Dopo una lunga attesa arriva il momento dell’imbarco e facciamo il bilancio del nostro viaggio. Siamo davvero soddisfatti di tutto quello che siamo riusciti a vedere in questi pochi giorni a disposizione. Bruxelles in questo periodo dell’anno è davvero bellissima e Bruges da sola vale l’intero viaggio.
Forse torneremo tra qualche tempo per visitare anche le vicine Gand e Anversa…