Capodanno in Umbria
Partiamo da Napoli il 31 dicembre, io mio marito e due amici…In verità con me c’è un’altra persona davvero speciale, sono in attesa e il mio bimbo/bimba, nascerà a fine giugno.
1 giorno. Giungiamo a Spoleto verso le 12: 00 dopo aver preso possesso delle camere e dopo un riposino, scendiamo per il centro storico assaporando l’aria del capodanno. L’Hotel che abbiamo scelto è “Hotel Clarici”, piccolo ma accogliente, camere graziose, la nostra con una veduta meravigliosa sulla città. Suggerisco questo hotel soprattutto per chi in primavera o estate ama gli sport immersi nella natura, (rafting, trekking, enduro, equitazione, ecc) tale hotel organizza escursioni, guide per luoghi molto belli nei pressi di Spoleto. Esso è situato a Piazza della Vittoria, appena a due passi da piazza Garibaldi e dallo stesso centro storico.
Passeggiamo per i violetti di Spoleto giungendo sino sulla Rocca Albornoziana, passiamo per il ponte con le due torri e scendiamo fino al duomo (davvero bello).
Un po’ stanchi, viste le ripidissime stradine, ci dirigiamo in hotel dove ci riposiamo e ci prepariamo per la gran serata.
Alle ore 21:00 siamo nel ristorante scelto per il cenone proprio in piazza Garibaldi dove ci sarà la festa. Il ristorante è “il tartufo”, molto raffinato e con un menù particolare…Dapprima terrorizzati per le porzioni per così dire “minute”, ci ricrediamo a fine pasto per l’ottima cucina e gentilezza. Dopo la mezzanotte ci fermiamo in piazza a suon di musica anni 70. Ritornati in camera ci accorgiamo che la musica della piazza si sente in maniera molto ravvicinata ma crolliamo dal sonno.
2°giorno: svegliati alle 12 facciamo colazione. Meta del giorno è Todi. Il tempo non è dei migliori ma ci muniamo di ombrelli e iniziamo la scalata di quest’altra città rigorosamente a pedi. È il modo migliore per riempirsi gli occhi delle mille sfumature di ciascun vicoletto. Una curiosità incontriamo il Ministro Brunetta auspicando che il nuovo anno sia migliore per tutti. Giungiamo a Piazza Garibaldi dove è allestito “l’albero di natale” più grande di Italia, è un cipresso e il panorama è molto bello. Rifugiati in una salumeria con prodotti tipici, ci cibiamo di focacce calde e porchetta, il tutto innaffiato da un ottimo vino paesano. Ritorniamo a passeggiare e andiamo al museo dei giocattoli d’epoca di cui mio marito Ciro né è un appassionato…Molto bello.
Lasciamo Todi per dirigerci a MassaMartana (consigliatoci dalla responsabile del museo di Todi); paesino molto semplice in via di ristrutturazione ma la particolarità sono le esposizioni dei presepi provenienti da tutta Italia e non solo. È tutto molto suggestivo poiché ad ogni angolo del paese vi è una mostra dei presepi…Carino quello scolpito nel ghiaccio. A scaldarci due falò ai due capi della città.
Passiamo la serata in una trattoria di Spoleto, ottima cucina ma molto caro.
3° giorno. Passiamo l’intera giornata ad Orvieto. A me è piaciuto particolarmente. Da Orvieto Scalo si nota adagiato su delle rocce di colore marrone chiaro le mura della citta. Parcheggiamo appena fuori dal centro storico e passeggiamo per le viuzze…È il periodo dell’Orvieto Jazz e quindi ad ogni locale della città vi sono vari gruppi di estrema bravura ad esibirsi…Continuiamo la nostra passeggiata giungendo al Duomo. Credo che sia di una bellezza fuori dal comune, particolare la facciata per sculture e colori. Dopo una pausa caffè completiamo il giro della città facendo una visita alla mostra “dell’angelo nel pozzo”…Scendiamo nei cunicoli ove ad alcuni angoli sono allestite scene del presepe…Meraviglioso e successivo l’angelo che domina il pozzo.
Ritorniamo in serata a Spoleto dove ceniamo all’osteria “da sportellino” modesta cucina e prezzi modici.
4°giorno. La mattinata la dedichiamo alla visita di Cascia. Sbagliando la strada ci troviamo in montagne molto particolari e in certi punti incontriamo anche la neve…Il verde si mescola con il forte bianco di alcuni punti. Con un po’ in ritardo giungiamo a Cascia. Essenziale, a me è piaciuta tanto l’atmosfera che si respirava. Visitiamo il santuario dedicato alla Santa: è nuovo, moderno con affreschi di colori molto forti. Dopo aver ascoltato la S.S.Messa passeggiamo un po’ e ci spostiamo per la prossima meta.
Essendo impossibile raggiungere Castelluccio di Norcia per la neve (a detta dei locali luogo suggestivo per i campi multicolori di lenticchie e per gli ottimi prodotti contadini nonché per l’ottima cucina), ci fermiamo a Norcia, carina, ma l’ho trovata molto commerciale; numerosi negozi di prodotti tipici con prezzi altissimi. Come tutti dal resto pranziamo con panini e salumi di ogni genere; io mi dovrò accontentare di qualche formaggio visto che non posso mangiare i salumi…Che sofferenza!!! Rientriamo in Hotel e decidiamo di fare un po’ di pausa anche per riscaldarci per il freddo tremendo della giornata. Alle sette decidiamo di andare a fare un giro per un centro commerciale ma purtroppo una volta li scopriamo la presenza di tre negozi, ci immergiamo così nel supermercato acquistando qualcosina di buono (consiglio gli strangozzi, una pasta tipica molto buona).
Cena da sportellino e poi di fila a letto.
5°giorno. L’ultimo giorno della nostra breve ma intensa vacanza la dedichiamo alla visita di Assisi e poi alle cascate delle Marmore.
Appena giunti ad Assisi notiamo il freddo tagliente anche se c’è un forte sole. Passeggiamo per le stradine, curate in ogni angolo, sostando alla chiesa di Santa Chiara, scendiamo poi, sino al Santuario di San Francesco. È la seconda volta che torno ad Assisi ma lo stupore delle chiese, la suggestione della tomba del Santo e gli affreschi di Giotto offrono sempre sensazioni ed emozioni differenti. Mi colpisce, in piazza, un presepio molto particolare, moderno ,dall’alto sembrano persone in movimento. Non ricordo chi lo ha realizzato, ma affascinante il contrasto di modernità immerso, incastonato, in una città davvero presepiale.
Dopo un break veloce ci mettiamo in marcia per la strada del ritorno ma prima faremo una sosta a Terni alle Cascate delle Marmore. Giungiamo alle quindici e quarantacinque e siccome le acque saranno chiuse dopo un quarto d’ora decidiamo di guardarle solo dal basso…Assistiamo così al diminuire graduale delle famose cascate. Belle, ma, mi sarebbe piaciuto fare tutto il percorso naturalistico. Torniamo a casa in serata promettendoci di ritornare in futuro nei posti visitati, magari in estate quando a mio avviso i colori dell’Umbria diventano forti nei verdi e per trascorrere una vacanza all’insegna della natura e dei mille sport ad essa connessi (rafting, arrampicata, equitazione, enduro, ecc.). Gli amanti degli sport e della natura non possono mancare e riguardo a ciò suggerisco di appoggiarvi a Spoleto ove all’Hotel Clarici organizzano escursioni e attività di ogni genere.