Capodanno in Malesia

Natale e Capodanno tra Singapore, Kuala Lumpur e le isole della Malesia
Scritto da: Rudy72
capodanno in malesia
Partenza il: 24/12/2016
Ritorno il: 08/01/2017
Viaggiatori: 4
Spesa: 3000 €

Sabato 24 dicembre 2016

Ci sembra ieri che siamo tornati dalla nostra bella avventura in Cile e Bolivia (http://turistipercaso.it/avventura/76095/avventure-tra-cile-e-bolivia.html) ed è già il momento per la nostra vacanza invernale: Singapore e Malesia. Anche questa volta Stefano e Debora saranno nostri compagni d’avventura. Lasciamo l’auto al Jet Park di Malpensa e alle 12.40 parte il nostro volo diretto a Singapore. Abbiamo optato per questa compagnia nonostante costasse qualche centinaio di euro in più rispetto alla Turkish Airlines proprio per non dover fare scali. Prenotando inoltre a inizio marzo, quindi con largo anticipo, abbiamo trovato i biglietti a poco meno di 1.000 euro a testa, che non è male visto le tariffe standard piuttosto elevate della Singapore Airlines. Siamo soddisfatti della scelta, il volo nonostante sia di poco meno di 12 ore passa abbastanza velocemente. I sedili sono comodi e il cibo servito molto buono.

Atterriamo il giorno successivo, 25 dicembre alle 7 del mattino. Ricordiamo che rispetto all’Italia ci sono 7 ore di differenza. Le pratiche per la dogana richiedono molto tempo purtroppo, la coda viene smaltita molto lentamente. Una volta ritirati i bagagli prendiamo il bus 36 che in poco più di 30 minuti ci porta al nostro albergo, il Marina Mandarin. L’hotel è davvero maestoso, proprio come lo si vede sulle foto in internet. Le nostre camere saranno pronte alle 14 quindi depositiamo i bagagli e usciamo per un primo giro della città. Ci appare subito molto bella ed estremamente pulita. Certo fa caldo, ma ogni tanto soffia un po’ di vento. Ci dirigiamo verso il vicino Colonial District e per pranzo ci fermiamo al Ren Thai a Clarke Quay, un enorme complesso di locali e ristoranti lungo le sponde del fiume Singapore. Per le 14 siamo in albergo e, sebbene cotti dall’afa e dal jet lag, decidiamo comunque di fare due bracciate nella bella piscina all’aperto. Per le 18.30 usciamo e con il bus 857 raggiungiamo Little India. In poco più di una manciata di fermate sembra di esserci trasferiti in un altro stato. Le strade sono caotiche ed affollate. Ci facciamo tentare dal Tandoori Restaurant: il cibo è buono e abbondante.Torniamo a piedi verso l’albergo, una passeggiata di circa 30 minuti, ma a quest’ora della sera la temperatura è piacevole. Verso le 22.30 ci abbandoniamo finalmente al sonno.

26 dicembre 2016

Facciamo colazione in camera e per le 9 usciamo. Il caldo a quest’ora è accettabile. La tappa di questa mattina è Marina Bay con i suoi Garden on the Bay (www.gardensbythebay.com.sg). Molto suggestivi, sono certamente una delle attrazioni che non si possono perdere a Singapore. Paghiamo i biglietti di ingresso (8$S) per il Supertree in modo da poter ammirare queste strutture da una prospettiva diversa. Ci dirigiamo poi ai Domes e prendiamo i biglietti per entrambi i giardini (28$S). Il Cloud forest è forse quello più bello dove si possono ammirare delle piante molto particolari. Il Flower Dome è forse troppo affollato di bambini e passeggini ed essendo sotto Natale la gente sembra quasi più interessata agli addobbi che ai fiori. Con una passeggiata di poco più di 30 minuti raggiungiamo Chinatown e pranziamo al buon Wang Dae Bak Korean Bbq Restaurant (www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g294265-d7713230-Reviews-Wang_Dae_Bak_Korean_Bbq_Restaurant-Singapore.html) piccolo ed affollato ristorante coreano che offre ottimi piatti tipici. Dopo pranzo il caldo e l’umidità si fanno più intensi, ma continuiamo la nostra esplorazione di questo interessante quartiere ricco di templi induisti e buddisti. Vale una sosta soprattutto il famoso tempio del dente del Buddha. Rientriamo in albergo per le 16.30 e ci rinfreschiamo con una nuotata nella piscina dell’albergo. Questa sera abbiamo appuntamento con un persona che conosciamo che abita qui a Singapore: alle 19.00 con il marito viene a prenderci in albergo e ci porta a cena in un ristorante cinese a Clark Quay: il Peony Jade. Qui la cucina cinese è ben diversa da quella a cui siamo abituati in Italia. Assaggiamo tanti tipi di piatti diversi e usciamo dal ristorante davvero sazi!

27 dicembre 2016: Ultimo giorno a Singapore

Lo dedichiamo alla visita di Little India, che avevamo visto solo brevemente appena giunti e confermiamo la nostra prima impressione: sembra davvero di essere in una città diversa. Proseguiamo poi verso il quartiere arabo, forse quello che ci colpisce di più di tutti questi “villaggi” nella città. Ben tenuto e con graziose casette storiche. Pranziamo al buon Bumbu, Ristorante Thai. Ora il caldo inizia ad essere più fastidioso e ci avviamo verso l’albergo per preparare la valigia e goderci un po’ di relax al fresco dell’aria condizionata. Usciamo verso le 18 e facciamo una passeggiata a Marina Bay. Ci fermiamo per un aperitivo al Herry’s, uno dei tanti locali che si affacciano sulla baia dove Emy e Stefano sperimentano il famoso Singapore Sling, il cocktail locale. Per cena questa sera scegliamo un ristorante giapponese, Taki, situato pochi metri più avanti. Prezzi un po’ più elevati, spenderete sui 40 euro a testa, ma la cucina è giapponese originale e i piatti sono tutti eccellenti. Ci dirigiamo verso il Marina Bay Sands con l’idea di salire sulla terrazza panoramica, ma quando giungiamo sono le 21.50 e 10 minuti dopo è prevista la chiusura… a malincuore rimandiamo questa esperienza a quando torneremo a Singapore per l’ultima tappa. Ricordatevi sempre che le distanze a piedi non sono proibitive, ma ciò che sembra dietro l’angolo può richiedere anche 30 minuti di camminata. Questo perché i grattacieli sono molto imponenti e sembrano sempre vicini, ma non è così e poi spesso per andare dal punto A al punto B il percorso potrebbe non essere una linea retta. I pedoni devono attraversare la strada in punti ben precisi.

28 dicembre 2016

Alle ore 7.30 lasciamo il Marina Mandarin con un taxi prenotato in albergo la sera prima e 30 minuti dopo siamo in aeroporto. Alle 9.50 è previsto il nostro volo Malaysian Airlines alla volta di Kuala Lumpur. Partiamo con un po’ di ritardo, ma il volo è talmente breve (40 minuti) che arriviamo comunque all’orario previsto. Un volta ritirati i bagagli prendiamo un taxi per la città. All’uscita della zona arrivi c’è uno sportello dove comprare la corsa del taxi, questo per tutelare i turisti da truffe di tassisti non autorizzati. Ci vuole quasi un’ora per arrivare al Traders Hotel, poiché l’aeroporto di KL è a Sepang. Il Traders è molto bello, con camere pulite e confortevoli. Lasciamo i bagagli e usciamo subito per pranzo anche perché sono già le 13.30. Andiamo al Lot 10, una specie di centro commerciale sotterraneo dove si trovano solo ristoranti tipici e negozi che vendono prodotti alimentari. Davvero un posto pazzesco con una varietà incredibile di piatti e cucine. Ne usciamo molto soddisfatti. Facciamo una passeggiata nella zona di Little India. Notiamo subito che KL non è Singapore, decisamente meno linda e molto caotica, con molto più traffico. Dopo un giro nel centro storico (particolarmente belli i monumenti attorno alla piazza principale, con la moschea ed il parlamento e l’asta per la bandiera più alta del mondo) dato che il caldo è molto più pesante che a Singapore decidiamo di tornare in albergo dove arriviamo davvero cotti. Una volta in camera controlliamo le email e con sorpresa (e non solo quella) scopriamo che l’albergo della prossima tappa ci ha scritto per comunicarci un cambio di programma nel trasferimento con loro prenotato. L’andata è stata anticipata di un’ora e questo non è un problema, ma il ritorno previsto tre giorni dopo è posticipato di diverse ore e così perderemmo il volo per Penang che avevamo già prenotato. Questo Resort (Il Mutiara Taman Negara Resort, nel omonimo parco) ci aveva dato parecchi problemi anche nelle settimane prima della partenza, poiché non rispondevano praticamente mai alle nostre mail, ma ci eravamo fidati delle recensioni su booking.com e TripAdvisor. Chiediamo a uno dei ragazzi della Concierge di contattare la struttura per spiegargli il nostro problema. Ovviamente se non ci fossero alternative dovremmo cancellare quella tappa e rivedere il nostro giro. Vogliamo però essere fiduciosi che la cosa possa risolversi. Per le 18 saliamo al 33esimo piano dove si trova la piscina coperta con lo skybar che si affaccia sulle stupende Petronas Towers. Purtroppo non siamo riusciti a prenotare i biglietti per salire su questi grattacieli, ci dispiace molto, ma la vista da quassù è talmente bella che ci sentiamo un po’ meno tristi. Beviamo un cocktail godendoci il panorama e per le 20,30 usciamo per andare a cena. Seguiamo il consiglio della nostra guida Rough e scegliamo quello che si rivelerà un ottimo ristorante indiano : il Nagasari Curry House. A vederlo non sembrerebbe un posto raccomandabile con i tavoli piazzati in maniera un po’ spartana quasi in mezzo alla strada, ma le portate sono cucinate divinamente. KL conferma di essere davvero distante da Singapore: vediamo un gatto rincorre una grossa blatta e poi un topo… ovviamente tutto questo mentre stiamo cenando!? Facciamo una passeggiata verso le Petronas Towers… stupende, probabilmente tra i grattacieli più belli che abbiamo mai visto. Torniamo in albergo verso le 23.30 davvero stanchi per i tanti km percorsi oggi.

29 dicembre 2016

Usciamo per le 9.30 e prendiamo la Monorail per andare a KL Sentral, la stazione dei treni. Da qui prendiamo il Kommuter ( un treno locale ) diretto a Batu Cave, un famoso tempio indù che si raggiunge dopo una scalinata di oltre 200 gradini. Il posto è suggestivo e affollato di visitatori. Anche qui come al famoso “tempio delle scimmie” a Kathmandu, la scalinata che porta al tempio è popolata di scimmie. Facciamo anche una visita all’adiacente Suyambu Lingam. Per le 13,30 siamo nuovamente a Kuala Lumpur e pranziamo all’ottimo Old China Café a Chinatown. Il caldo è ormai opprimente e ci restano giusto le forze per tornare in albergo. Qui purtroppo scopriamo che dopo diversi tentativi ancora non abbiamo garanzie circa il nostro ritorno a KL dalla giungla e dopo averci ragionato un po’ decidiamo di annullare la prenotazione fatta e rivedere i nostri piani. Riusciamo ad aggiungere una notte al Traders Hotel e grazie all’aiuto del federe Syahril Razie, il ragazzo alla Concierge, anticipiamo di due giorno il volo a Penang. Per cena optiamo per un buon giapponese, Senya Sake and Dinning, in una via popolata di locali a due passi dalle Petronas. I nostri amici invece scelgono di andare al Marble 8 Steakhouse, dove mangiano divinamente ma il conto si rivela un po’ salato, soprattutto per gli standard Malesiani (quasi 160 euro in due). Facciamo una passeggiata verso il parco KLCC per ammirare ancora una volta le belle Petronas Towers che di notte sono davvero affascinati.

30 dicembre 2016

Verso le 9.30 usciamo per andare al Butterfly Park, una grande voliera dove sono tenute tantissime farfalle, alcune davvero grandi e particolari. È un posto interessante anche se ci dispiace un po’ vedere questi esseri in gabbia. Questa mattina il caldo è ancora più pesante, complice anche il cielo sereno. Dopo il Taman Rama Rama (questo il nome originale) camminiamo verso Chinatown dove ci separiamo da Ste e Deb e noi pranziamo al buon Chili’s (ristorante Thai). Torniamo in albergo verso le 14.30 cotti dal caldo e ne approfittiamo per fare la valigia e scrivere qualche cartolina. Verso le 19.30 facciamo il check out anticipato visto che domani dovremo partire presto. Per cena torniamo all’ottimo Nagasari Curry House. Normalmente preferiamo provare sempre posti nuovi, ma il cibo di questo piccolo ristorante merita davvero.

31 dicembre 2016

Alle 7.50 lasciamo il consigliatissimo Traders Hotel e in taxi raggiungiamo l’aeroporto Sultan Abdul Aziz Shah di Subang (il secondo aeroporto di KL) dove alle 10.20 è schedulato il nostro volo Firefly, una low cost di Malaysian Airlines, per Penang. Poco dopo le 11.00 giungiamo sull’isola e prendiamo subito un taxi per George Town, graziosa cittadina patrimonio dell’UNESCO, e sulla strada ci fermiamo a visitare il Tempio Dei Serpenti, piccolo tempio buddista popolato di vipere verdi sia nel vicino giardinetto che all’interno della struttura stessa. Sono comunque molto pacifiche e sornione, ma ovviamente non vanno toccate essendo velenose. Dopo il check in al Glow Hotel ci fermiamo a pranzo in un ristorante cinese poco distante. Facciamo poi una passeggiata verso il centro. Fa un po’ meno caldo che a Kuala Lumpur, ma l’umidità è sempre pressante. Ci separiamo dai nostri amici perché vogliamo vedere i templi più importanti della città. Sono davvero molto belli e ben tenuti. Anche le case del centro storico sono molto particolari. Torniamo in albergo verso le 17.30 davvero stanchi per i tanti km a piedi. Usciamo verso le 19.30 ma questa volta prendiamo un taxi. Non avendo idea di dove fermarci per cena entriamo in una steak house che serve forse più piatti di pesce che di carne, ma il cibo non è davvero nulla di esaltante. In pratica il “cenone” di Capodanno è l’unica volta in cui mangiamo male in questa vacanza! Lasciamo il The Cruise, questo il nome del ristorante, poco dopo le 22 e ci incamminiamo verso l’albergo. Lungo la strada troviamo una vietta popolata di locali, frequentati prevalentemente da turisti, dove ci fermiamo a bere qualcosa e brindiamo al nuovo anno in mezzo alla folla festante.

1 gennaio 2017

Per le 10.00 abbiamo prenotato un taxi per andare al Taman Negara Palau Pinang (Penang National Park) un parco a 30 minuti da George Town. Qui seguiamo un percorso lungo la foresta, che dopo 1h e 30 minuti sbuca sulla rinomata Monkey Beach, che prende il nome dalle scimmie che dimorano appunto sulla spiaggia. Il tasso di umidità è incredibile, probabilmente non avevamo mai sudato così tanto in tutta la nostra vita. Arrivati in spiaggia ci buttiamo subito in acqua per rinfrescarci e rigenerarci. Pranziamo in uno dei chioschetti lungo la spiaggia e oziamo fino alle 15, orario in cui abbiamo la barca di rientro all’ingresso del parco, prenotata al nostro arrivo questa mattina. Per le 16.30 siamo in albergo per darci una rinfrescata. Usciamo nuovamente alle 19 e ceniamo all’ottimo Nyonya Baba Cuisine che propone appunto piatti della cucina tipica Nyonya. Tutto davvero molto buono e prezzi assolutamente accettabili. Facciamo una passeggiata digestiva e per le 21.30 torniamo in camera per preparare la valigia.

2 gennaio 2017

Facciamo il check out e per le 7.30 abbiamo il taxi per il Ferry Terminal.

Alle 8.30 parte il nostro traghetto per Langkawi, prenotato anticipatamente dall’Italia. I turisti che optano per questa destinazione sono numerosi, quindi consigliamo di prenotare in anticipo. Arriviamo per le 11 e prendiamo un taxi per il villaggio di Cenang, circa 30 minuti di strada. Lasciamo i bagagli al Royal Agate Beach Resort, albergo economico trovato all’ultimo visto che abbiamo dovuto cambiare il nostro programma (all’inizio avevamo previsto di venire solo in giornata a Langkawi con il traghetto da Penang e tornare in aereo). Visti i prezzi delle altre sistemazioni ci accontentiamo di questo albergo un po’ spartano e rumoroso ma comunque pulito e comodo, in pieno centro del paese. Dopo aver mangiato in un vicino ristorante cinese prenotiamo il tour per lo snorkeling di domani e poco dopo le 14 siamo in albergo per il check in. Avremmo voluto approfittare della spiaggia questo pomeriggio, ma inizia a piovere molto forte e cambiamo i nostri programmi. Per fortuna il temporale dura solo un’oretta e così abbiamo modo di uscire e fare un giro per il paese. Cenang è un paradiso per turisti, con tanti Duty Free dove comprare dolci, profumi, vestiti e accessori di tutti i tipi. Per cena decidiamo di cambiare un po’ e proviamo i 3 Amigos, ristorante messicano…. sempre comunque gestito da malesi, ma la cucina non è male.

3 gennaio 2017

Sveglia presto e alle 8 siamo davanti all’AB Tours come richiesto. L’attesa è lunga poiché il bus che deve passare a prenderci effettua prima il pick up presso altri alberghi. Partiamo verso le 8.45 verso il molo di Kuah dove veniamo suddivisi in base al tour scelto. L’organizzazione è davvero impeccabile. Dopo circa 60 minuti di traghetto approdiamo sulla piattaforma presso l’isola di Payar, dove abbiamo modo di fare snorkeling per 90 minuti. I pesci sono davvero tanti, molto colorati e di tutte le dimensioni. È davvero piacevole nuotare in queste acque calde, ammirando anche qualche bel corallo. Alle 12.30 viene servito un pranzo a buffet, il cibo è davvero molto buono. Dopo pranzo, con una piccola barca, veniamo portati a gruppi a una spiaggia vicina dove è possibile nuotare con dei baby sharks. Sono bellissimi! Anche qui pesci colorati e coralli fanno da compagnia agli squaletti. La mezz’ora a nostra disposizione passa velocissima e dobbiamo tornare alla piattaforma. Abbiamo il tempo per un altro snorkeling e un breve giro su un’altra barchetta con il fondale di vetro che ci porta ad ammirare dei coralli ancora più belli. Per le 15.45 il nostro traghetto salpa. Siamo molto soddisfatti, anche se parecchio bruciacchiati dal sole. Bisogna fare davvero attenzione a rimettere sempre la protezione solare dopo il bagno perché questo sole equatoriale non perdona! Per cena optiamo per il Maroush, che offre cucina Araba oltre che indiana. Il locale è molto bello e il cibo altrettanto buono. Ci concediamo anche un cocktail in un piccolo bar vicino al nostro albergo.

04 gennaio 2017

Anche per questa mattina abbiamo un tour sempre con AB Tours, un giro in un parco di mangrovie. Si parte alle 9.30 e dopo 40 minuti di pulmino si arriva al parco dove saliamo su piccole imbarcazioni a motori che navigano lungo quello che sembra un fiume, ma altro non è che un’insenatura del mare. Le mangrovie seguono tutta la riva. I barcaioli hanno con loro del pesce che usano per attirare e sfamare delle bellissime aquile. Proseguiamo poi il giro dove il corso d’acqua si fa più stretto e le rive sono popolate da scimmie che aspettano qualche snack dai turisti. Qualcuna più avventurosa salta pure su qualche barca. Facciamo poi una sosta di 20 minuti a una bat cave, dove possiamo ammirare centinaia di pipistrelli che dormono a testa in giù. L’ultima sosta del tour è a una fish farm. Il giro si conclude con una “corsa” in motoscafo… divertente anche se ci bagniamo un po’ ma visto il caldo ci sta. Torniamo a Cenang per le 14, recuperiamo le nostre valigie e prendiamo un taxi per l’aeroporto. Alle 17.05 il nostro volo per Penang operato da FireFly parte puntualissimo e in 30 minuti ci porta a destinazione. Ancora in taxi raggiungiamo George Town, questa volta abbiamo scelto il bel Sunway Hotel. Dopo esserci dati una rinfrescatina usciamo per cena e andiamo al buon Nine Thai.

05 gennaio 2017

Alle 10.30 parte il nostro volo con Malindo Air alla volta di Malacca dove arriviamo per le 11.30. Prendiamo subito un taxi per l’Estadia Hotel. Lasciamo giusto i bagagli e andiamo subito a pranzo al Nancy’s Kitchen, rinomato ristorante che offre cucina Nyonya. Il cibo è davvero ottimo e non possiamo che confermare le recensioni lette su TripAdvisor e Rough Guide. Facciamo una passeggiata per le vie di questa graziosa cittadina dove possiamo ammirare bei templi buddisti cinesi e storiche abitazioni. Il caldo è però insostenibile e per le 15.30 siamo in albergo per il check in. Questa sera io ed Emy optiamo per il Pak Putra, rinomatissimo ristorante indiano/pakistano. Non siamo però molto colpiti dai piatti proposti anche se si tratta di un ristorante davvero molto economico. Facciamo una passeggiata sul grazioso lungo fiume e al Lee’s pub incrociamo Deb e Ste che hanno cenato lì. Beviamo qualcosa assieme e poi rientriamo in camera.

06 gennaio 2017

Questa mattina decidiamo di visitare la città seguendo il corso del Melaka River. Ste e Deb optano per un battello, noi, seguendo il percorso pedonale, raggiungiamo il Kampung Morten, grazioso insediamento di casette tipiche. Per pranzo ci ricongiungiamo ai nostri amici e mangiamo al Simply Fish che non si rivela niente di speciale ma è proprio a due passi dall’albergo. Rientriamo per recuperare i bagagli e alle 14.30 parte, proprio da sotto l’Estadia Hotel, il bus che ci porterà a Singapore. Ci sono diverse compagnie di bus che effettuano il collegamento da Malacca a Singapore, con vari orari e partenza da diverse località in città. Il sito BusOnlineTicket.com offre un ottima panoramica degli orari e partenze: noi abbiamo optato per The One Travel & Tours. Il viaggio è comodo ma molto lungo e arriviamo ben oltre l’orario previsto, considerando anche le procedure doganali che abbiamo ovviamente dovuto fare. Con un breve trasferimento in taxi siamo al Pan Pacific verso le 20.30, il tempo per il check in ed una doccia dopodiché con un altro taxi raggiungiamo il Clark Quay, dove ceniamo al Tomo Izakaya (https://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g294265-d1207655-Reviews-Tomo_Izakaya_at_Clarke_Quay-Singapore.html) Ci godiamo quindi l’ultima serata nella bella Singapore tornando su Boat Quay per un Singapore Sling. E’ però troppo tardi per salire sul Marina Bay Sands .. sarà per un’altra volta!

07 gennaio 2017

Oggi si torna a casa ma avendo il volo alle 23.00 abbiamo ancora tempo per un ultimo giro di Singapore. Dopo aver effettuato il check out, verso mezzogiorno, ci dirigiamo con la metropolitana a Sentosa, graziosa isola a sud della città piena di parchi a tema e spiagge, molto apprezzata dalle famiglie. Il caldo è opprimente, complice l’alto tasso di umidità, e dopo un breve giro ci fermiamo a mangiare in un ristorantino sulla spiaggia (a Palawan Beach). Decidiamo di fare poi un altro giro ma non resistiamo molto e preferiamo tornare in albergo. Qui, prenotandola il giorno prima, ci avevano messo a disposizione gratuitamente una stanza di cortesia (refreshing room) dove poterci fare una doccia rinfrescante e poterci cambiare prima di andare all’aeroporto. Alle 18.30 lasciamo quindi lo stupendo Pan Pacific e una volta in aeroporto abbiamo tutto il tempo per cenare alla Singapore Food Street ( un area di ristoranti e chioschi che offrono un’ottima selezione di specialità asiatiche e appunto Street Food) e per un ultimo Singapore Sling. Il volo quindi parte puntale alle 23.45 e arriva a Milano la mattina successiva alle 05.30 (un po’ in anticipo rispetto all’orario previsto).

Diversamente dal solito non avevamo avuto modo di pianificare nel dettaglio e al meglio questo viaggio.

Inizialmente avevamo previsto di visitare Tioman Island e la giungla ma sono località sconsigliate nel periodo dicembre-gennaio a causa dei monsoni che colpiscono queste aree.

Nonostante tutto i posti visti sono stai comunque molto interessanti, anche dal punto di vista culturale e culinario e una delle cose che ci hanno colpito maggiormente è stata l’integrazione tra le varie religioni, sia nella modernissima Singapore che nelle città più storiche della Malesia. Nelle stesse vie, a pochi passi l’uno dall’altro era spesso possibile ammirare un tempio buddista di fianco ad una moschea o ad un tempio induista o anche una chiesa! Una lezione di tolleranza ed integrazione! www.flickr.com/photos/134509432@N06/albums/72157679344137155

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