Capodanno in Belgio

In giro per Bruxelles e le splendide città delle Fiandre
Scritto da: valegiù
capodanno in belgio
Partenza il: 29/12/2011
Ritorno il: 02/01/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Quest’anno io e il mio fidanzato abbiamo deciso di passare il capodanno in Belgio, visitando alcune città, che avevamo visto solo nei libri di scuola.

Partenza 29 dicembre 2011

Siamo partiti all’alba da Roma Fiumicino verso l’aeroporto nazionale di Bruxelles, questa volta rispetto a molti altri viaggi, abbiamo abbandonato Ryanair per volare con la compagnia di bandiera Bruxelles Airlines, e devo dire che a conti fatti è stato meglio così: sia per il prezzo del biglietto (20 euro in meno, ma compreso il bagaglio in stiva) che per il transfer in città. Il treno collega l’aeroporto alla stazione centrale, in 20 minuti al costo di 10 euro andata e ritorno. Arrivati all’albergo, che si trova nei pressi della Grand Place Ibis Brussels off Grand Place (ottima posizione), abbiamo lasciato i bagagli e siamo partiti alla scoperta della città. Freddo devo dire non intensissimo, la cosa seccante è stata una pioggerellina fastidiosa che ci ha accompagnato per tutto il nostro soggiorno.

Prima tappa Gran Place, splendida piazza patrimonio dell’Unesco circondata dalle case delle corporazioni costruite in stile italo fiammingo, su cui troneggiano l’Hotel de le ville e la Maison du Roi. Dalla Gran Place si dipanano vie e viuzze che arrivano all’Ilot Sacrè (Isola Sacra), il quadrilatero che si trova proprio alle spalle della Grand Place. Intasato di turisti, tavolini di caffè e ristoranti (soprattutto in Rue des Bouchers) e negozi di souvenir. Il pezzo forte dell’Ilot Sacrè sono le Saint-Hubert Galleries, una galleria coperta di 200 metri costruita a metà ottocento ricca di negozi di cioccolato, già perché Bruxelles è una delle città per antonomasia del cioccolato di tutti i tipi e forme. Ci spostiamo nel quartiere Sablon costruito dove un tempo sorgeva una palude, ricco di galleria d’arte e musei. Noi visitiamo il museo delle belle arti, ricco di dipinti dei maggiori pittori fiamminghi tra cui spiccano Bruegel, Van Dyck e Rubens, c’è anche il museo di Magritte, ma noi preferiamo girare un’altro pò la città. In serata ci muoviamo verso il quartiere di Sante Catherine ricco di mercatini e luci colorate, bello il colpo d’occhio con lo sfondo della ruota panoramica.

30 dicembre 2011

Partiamo alla scoperta di Anversa, città che non fa parte del circuito turistico classico, in genere si privilegia Brugge. Il treno impiega circa 40 minuti, si trova a nord rispetto a Bruxelles e ci accoglie un bel vento gelido che arriva direttamente dal Mar del Nord. Anversa è una città molto antica, ma soprattutto uno dei porti più importanti nel medioevo e non solo: crocevia di spezie, legname e diamanti. Già, perche la maggior parte dei diamanti che arrivano dall’Africa e India passano da Anversa, la capitale mondiale dei diamanti… infatti ci sono sia il museo dei diamanti che tante gioiellerie che devo dire hanno buoni prezzi! Visitiamo la cattedrale, bellissima e ricca di dipinti soprattutto di Rubens, nativo di Anversa. Per chi ama la moda, la città e ricca di negozi di tutti i tipi: dalle solite catene a negozietti artigianali e veri e propri atelier. Sul fiume Schelda troviamo anche qui i mercatini natalizi pieni di cose da mangiare; decidiamo di assaggiare le patatine fritte un must del Belgio e i calamari fritti!

31 dicembre 2011

Decidiamo di vedere un solo giorno Brugge e Gent (in fiammingo), quasi un’impresa, ma noi ci proviamo. Sono sulla stessa linea ferroviaria, e quindi ci fermiamo prima a Brugge: la città è bellissima e nonostante il cielo plumbeo mantiene intatta la sua eleganza. E’ vero che somiglia a Venezia, ma a mio avviso anche alle città della Scozia. Stracolma di turisti (forse un pò troppo) cerchiamo di muoverci nelle piccole vie dove non si vede quasi nessuno. Entriamo nella cattedrale dove troviamo un’opera di una artista a noi familiare: una madonna con bambino di Michelangelo, splendida, e le tombe dei signori di Fiandra tra cui Carlo il Temerario. Ci fermiamo nei negozi che vendono merletti per acquistare un souvenir, Brugge era la patria del merletto nel medioevo oggi, invece, è Taiwan (come cambiano i tempi). Passiamo dal Beghinaggio, piccole case con cortile appartenenti ad ordini religiosi femminili, che spesso ospitavano donne vedove o bisognose.

Lasciamo a malincuore Brugge per dirigersi a Gent. Appena arrivati la nostra attenzione si posa su una piazzetta stracolma di biciclette di tutti i colori… Siamo rimasti colpiti da questa città, una bellezza meno sfacciata di Brugge che va scoperta pian piano. Ricca di giovani è una importante sede universitaria… finalmente ci sono pochi turisti e a noi risulta più vera. Cerchiamo di vedere il grande polittico di Van Eyck, ma purtroppo la cattedrale è aperta ma la stanza dove si trova è chiusa ! Bè un motivo in più per ritornare. In serata ci aspettano i fuochi d’artificio e il brindisi di mezzanotte in place albertine

1 GENNAIO 2012

Ci aggiriamo in una città quasi deserta dopo i fasti di capodanno, ci imbattiamo nel Manneken pis, piccolo piccolo, ma un simbolo per Bruxelles. Ci spostiamo verso il palazzo di giustizia e da qui, tramite l’ascensore di vetro, si accede alla parte bassa di Bruxelles, nel tipico e pittoresco quartiere Marolles dove il dialetto di Bruxelles e la lingua fiamminga si mescolano e le vie sono piene di negozi vintage e caffè etnici. Ci imbattiamo nel mercatino delle pulci, dove i venditori sono tutti arabi (parte integrante della città) . Nel pomeriggio andiamo ad Heysel dove sorge l‘Atomium che rappresenta la più grande molecola di cristallo di ferro al mondo alta 100 metri. Bello da fuori, meno interessante dentro.

2 Gennaio 2012

L’ultimo giorno lo dedichiamo a visitare la zona del Parlamento Europeo e il parco del cinquantenario. Certo, vedere questi palazzi di vetro innestati in una zona un pò “fatiscente” fa il suo effetto! Ci sono continui lavori in corso per riqualificare questa zona. Il Parlamento e la commissione europea sono chiusi al pubblico, aprono solo in alcuni orari. Ci spostiamo verso il parco del cinquantenario con un arco di trionfo che ricorda l’indipendenza del Belgio avvenuta nel 1831 dall’Olanda. Anche qui sorgono alcuni musei, visitiamo l’Autoworld (l’unico aperto), una vera e propria esposizione di auto d’epoca fino ai giorni nostri, un’idea molto carina.

E’ ora di ripartire… il Belgio è un paese davvero interessante e la cosa che più ci ha colpito è la quantità di lingue diverse che si parlano in un’unica nazione: francese e inglese a Bruxelles e Vallonia mentre nelle Fiandre fiammingo (olandese). Può che un elemento di disunità nazionale, credo che sia una ricchezza.

Cosa mangiare

In Belgio si mangiano in quantità industriali le patatine fritte (più spesse rispetto alle nostre e fritte due volte). Si mangiano per strade in comodi cartocci. I fritti in generale sono il piatto forte della cucina belga, oltre alle cozze pescate nel mar del nord, i prezzi sono alti circa 20 euro a piatto. Poi i mitici gaufres (o waffel) morbidi dentro croccanti fuori, con una spolverata di zucchero. E poi cioccolata, cioccolata e cioccolata… allora siete pronti a partire?



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