Capodanno al caldo in Thailandia

Una breve vacanza in relax tra alcune delle isole più belle della Thailandia.
Scritto da: Fef
capodanno al caldo in thailandia
Partenza il: 26/12/2019
Ritorno il: 06/01/2020
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
Ascolta i podcast
 
A settembre abbiamo deciso di regalarci un Capodanno al caldo e così abbiamo scelto la Tailandia come destinazione per dicembre.

Purtroppo sono bastati pochi giorni di indecisione per vedere lievitare i prezzi dei voli ma alla fine, abbiamo deciso di acquistare il volo con Aeroflot, andata per Bangkok e ritorno da Phuket per circa 1.100€ a testa.

Almeno i voli sono stati ottimi infatti si sono rilevati puntualissimi e comodi perché ci siamo trovati in una classe intermedia tra la super economy e la business con sedili larghi e comodi, servizio pranzo e cena stile business.

Il viaggio è stato incentrato prevalentemente sul mare per cui abbiamo previsto le seguenti destinazioni:

– Bangkok (1,5gg)

– Koh Lanta (4gg)

– Koh Phi Phi (2gg)

– Zona di Krabi (2gg)

Siamo partiti la sera del 26 dicembre e siamo arrivati a Bangkok la sera del 27. Per pigrizia ma soprattutto perché volevamo arrivare in città in tempo per cenare, abbiamo preso subito un taxi che ci ha portato al ns hotel (Anantara Sathorn). Abbiamo fatto velocemente il check in e ci siamo buttati sul primo tuk tuk per farci portare in un ristorantino che avevamo già puntato cercando ispirazione su Tripadvisor. Purtroppo il guidatore di tuk-tuk ha fatto un po’ il furbetto e ha provato subito a portarci dove voleva lui anziché dove volevamo noi. Risultato? Siamo arrivati troppo tardi al ristorante e abbiamo dato 4€ (un furto considerando la distanza percorsa e la Tailandia) all’autista per farci lasciare in un posto a caso da dove poi ci siamo cercati un ristorante a piedi. Inizio non proprio eccellente insomma!

28 dicembre

Per il primo giorno in Thailandia, abbiamo deciso di prenotarci un tour guidato in modo da non perdere tempo e soprattutto farci spiegare qualcosa da una persona locale. Avevamo prenotato la nostra guida dall’Italia con “Your Thai Guide”. La guida, Elena, si è presentata puntuale in hotel, abbiamo rivisto insieme il programma per la giornata e poi siamo partiti per un giro della città. Abbiamo visitato i principali templi di Bangkok, il palazzo reale, un villaggio sull’acqua e poi abbiamo fatto un tour dei canali con una tappa in una coltivazione di orchidee. La giornata è stata molto ricca e bella, abbiamo pranzato in un posticino senza turisti insieme alla nostra guida e poi siamo rientrati in città sempre con lei ma tramite un servizio stile Uber.

Per la sera avevamo prenotato la cena in un locale famoso di Bangkok, l’Above Eleven. Il ristorante (anche locale con musica dal vivo) è uno sky bar al 34° piano di un palazzo quindi con una vista strepitosa sulla città. Avevamo prenotato con anticipo per cui ci aspettava un tavolino che si affacciava proprio nel vuoto. Cena ottima, cocktail e servizio anche. Prezzi chiaramente in linea con l’Europa e non con la Tailandia rurale.

29 dicembre

Avevamo prenotato un volo per Krabi con la Nok Air per le 6:30 del mattino, ma pochi giorni dopo la prenotazione, la compagnia ha annullato il volo. Siccome costava davvero poco (50€) e non avendo trovato una valida alternativa per prezzo e orario, abbiamo deciso di modificare i nostri programmi e adattarci al nuovo orario proposto dalla compagnia ovvero prendere il volo delle 15.15.

Abbiamo passato la mattinata a girovagare in un enorme mercato della domenica di Bangkok. Per i primi minuti ci siamo fatti prendere dall’entusiasmo ma dopo poco ci siamo resi conto che era un continuo susseguirsi degli stessi oggetti per cui abbiamo perso presto l’interesse. Abbiamo ripreso la metropolitana e siamo tornati in albergo per recuperare gli zaini. Da lì, di nuovo in taxi, ci siamo fatti portare nell’aeroporto di Don Maeng, quello dei voli interni. Non era la prima volta che passavamo per questo aeroporto ma devo dire che è molto migliorato, lo hanno rinnovato completamente e non è più uno squallido capannone senza servizi!

Almeno il volo è stato puntuale per cui siamo arrivati a Krabi nel tardo pomeriggio. Avevamo chiesto all’hotel di venirci a prendere in aeroporto per cui abbiamo trovato subito il nostro autista con un bel minivan che in un paio di ore, traghetto compreso, ci ha portato al Noble House di Koh Lanta. La struttura è molto carina, si tratta di una serie di bungalow che si affacciano su un giardino con piscina e arrivano fino ad un’immensa spiaggia.

30-31-1-2

Il nostro soggiorno al mare è quindi iniziato sull’isola di Koh Lanta. Un’amica ci aveva detto che era un’isola tranquilla e non delle più turistiche. Per noi è stata una meta meravigliosa.

Nei quattro giorni di soggiorno abbiamo alternato gite in scooter con gite organizzate in barca. Con 6/7€ al giorno ci siamo affittati lo scooter con i caschi e ci siamo spostati di spiaggia in spiaggia lungo tutta la costa occidentale. C’è l’imbarazzo della scelta, spiagge lunghe e sabbiose, più piccole e raccolte, con mare calmo e a volte invece più ondoso. Contro le nostre aspettative, nonostante il periodo, abbiamo trovato delle spiagge quasi deserte. Ovunque però abbiamo trovato piccoli ristoranti o locali dove fermarci per uno spuntino o un vero e proprio pranzo a prezzi sempre irrisori. L’unico posto che sconsiglierei perché a pagamento e a nostro avviso senza attrattive, è il Mu Ko Lanta National Park che si trova nella punta più a sud dell’isola. Sinceramente non abbiamo capito perché sia una zona protetta e a pagamento.

Ci siamo stati ma la spiaggia è bruttina e a parte salire sul promontorio dove c’è il faro per vedere il panorama, non abbiamo trovato nulla di interessante da vedere. In barca invece, abbiamo partecipato a una gita organizzata. Tutte le gite partivano dalla spiaggia davanti al nostro hotel. Le gite sono tutte simili e le barche fanno tappa quasi in ogni spiaggia per raccogliere i partecipanti direttamente dalle strutture dove alloggiano, molto comodo. In una giornata siamo stati nelle isole di Ko Ngai, Ko Muk e Ko Kradan. Sicuramente c’è un notevole afflusso turistico anche perché tutti si muovono più o meno negli stessi orari. Onestamente la tappa a Ko Ngai non ci è piaciuta proprio per l’eccessivo affollamento che ha reso impossibile vedere qualcosa durante lo snorkelling. La tappa a Ko Muk invece, nonostante l’affollamento, è stata divertente e bella perché nuotare nel tunnel di roccia della Emerald Cave per arrivare nella spiaggetta in centro all’isola è stata sicuramente un’esperienza originale e inaspettata.

Ko Kradan offre una spiaggia di sabbia bianchissima molto bella e panoramica. Qui tutte le gite fanno tappa per pranzo per cui è possibile godersi un po’ la spiaggia in autonomia oltre al cibo. Sicuramente sarebbero state molto belle anche le due Ko Rok ma abbiamo preferito le nostre gite in scooter in totale autonomia. Abbiamo passato la serata di Capodanno a Ko Lanta nel nostro hotel. E’ stata organizzata una grigliata nel ristorante sul mare e poi, come tutti, abbiamo atteso l’arrivo della mezzanotte in spiaggia dove c’è stata un’esplosione di fuochi d’artificio organizzata da tutti i resort. Festeggiare l’arrivo del nuovo anno in infradito è un’esperienza da non perdere.

2 gennaio

Ci siamo fatti portare al porto da un tuk tuk e siamo partiti per Phi Phi. La Tailandia è un paese molto facile da girare ed estremamente organizzato.

Avevo prenotato il traghetto già dall’Italia con phuketferry.com (sito comodo, facile da usare e con un servizio post vendita eccezionale per cui quando siamo arrivati al porto, abbiamo fatto il check in e abbiamo atteso di poter salire sulla barca. Il mezzo non era dei più moderni ma abbiamo viaggiato tranquillamente e siamo arrivati in orario a Phi Phi. L’arrivo sull’isola è molto bello! Si entra in questa baia con le spiagge di sabbia bianca e il porticciolo è proprio carino.

Già all’arrivo sul molo però si capisce che Phi Phi è un’isola molto molto più turistica di Ko Lanta… e dal nostro punto di vista anche con tutti gli svantaggi del caso.

Il turismo è di altro genere… più giovane, festaiolo e “molesto”. Purtroppo le isole e la natura sono molto belle ma sono destinate alla rovina a causa della gente che le frequenta. Ci siamo voluti andare perché eravamo in zona e perché le Phi Phi Islands sono famose nel mondo ma come temevamo, non le abbiamo apprezzate come altre isole della Tailandia in cui siamo stati.

Le spiagge più vicine al villaggio di Tonsai sono sovraffollate, c’è un continuo viavai di imbarcazioni che portano i turisti da una parte all’altra e si vede che è tutto incentrato sul turista. Ho avuto la sensazione che i prezzi fossero ovunque più alti ma con servizi e qualità (del cibo) più bassi. Davvero un peccato.

3 gennaio

Ci siamo svegliati all’alba per fare un’escursione in barca alle prime ore del giorno evitando le orde di turisti che arrivano a metà giornata dalla costa o da altre isole. Abbiamo circumnavigato la seconda isola delle Phi Phi, quella non abitata, facendo tappa in varie baie oltre a Maya Bay (chiusa e visibile solo dalla barca) e poi siamo stati a Monkey Beach. Ci sono svariati punti per lo snorkelling e baie bellissime da vedere. La luce delle prime ore del giorno, il silenzio e il mare calmo, hanno reso la gita molto bella e ci siamo divertiti. Siamo tornati a Tonsai nel primo pomeriggio e non abbiamo partecipato alle escursioni successive verso Monkey island anche se, passandoci vicino quando siamo ripartiti dalle Phi Phi, ci è sembrata molto bella. Abbiamo optato per una scarpinata attraverso l’isola per andare a vedere qualche altra spiaggia sulla costa Est. Belle, selvagge e poco frequentate!

4 gennaio

Inizialmente avevamo previsto di spostarci a Phuket ma per fortuna abbiamo cambiato programma a pochi giorni dalla partenza su consiglio di alcuni amici. Dico per fortuna perché abbiamo evitato un’altra meta frequentata da un tipo di turismo che chiaramente non ci piace e abbiamo optato per un piccolo angolo di paradiso. Abbiamo preso un traghetto per Nopharat Thara con il quale siamo passati anche davanti alle più note Railay e Ao Nang (molto belle). Dal porto, ci siamo spostati con un minivan organizzato dalla stessa compagnia dei traghetti e che ci ha portato alla nostra destinazione, un piccolo resort totalmente disperso in una zona rurale.

Abbiamo alloggiato un paio di notti a Le Passe-Temps. La struttura è davvero bella, è gestita da dei francesi e tailandesi gentilissimi e molto ospitali. I bungalow sono fantastici, la piscina, la piccola spiaggia privata e la baia su cui si affaccia…un piccolo paradiso. E’ molto isolato e non ci sono locali intorno per cui noi ci siamo goduti un paio di giorni di relax in questa struttura dove abbiamo avuto la spiaggia e la baia completamente per noi. Non si è mai visto nessuno salvo per cena. Gli ospiti sono sempre stati fuori credo per delle escursioni mentre noi ci siamo solo goduti la pace e il silenzio del posto.

Il mare non è eccezionale perché la bassa marea fa venire a galla una laguna bassa e un po’ fangosa ma il panorama e i tramonti sono meravigliosi. Questo posto è stato davvero una piccola chicca per la nostra vacanza. Non ci passeremmo settimane ma sicuramente per qualche giorno ne vale la pena. Da lì purtroppo il 6 gennaio ci siamo fatti organizzare un transfer per l’aeroporto internazionale di Phuket da dove abbiamo ripreso il nostro volo che via Mosca ci ha riportati in Italia in serata.

Questo viaggio non è stato particolarmente faticoso o intenso, ci siamo goduti a pieno la pace e il relax delle isole tailandesi, della loro gente sempre con il sorriso e della loro estrema gentilezza. La Tailandia ha sempre molto da offrire ed è una continua scoperta, inoltre staccare dal freddo inverno italiano, ha reso il tutto ancora più bello.

Consigliamo sicuramente questo tipo di viaggio!



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche