Capodanno a San Pietroburgo

Palazzo di Santa Caterina, Ermitage e i principali monumenti della città
Scritto da: giuliana.graziosi
capodanno a san pietroburgo
Partenza il: 30/12/2012
Ritorno il: 03/01/2013
Viaggiatori: 3
Spesa: 1000 €
Il nostro viaggio a San Pietroburgo è stata un’esperienza particolare. C’eravamo preparati psicologicamente e attrezzati materialmente per un freddo polare, come in realtà è stato per tutta la settimana antecedente il nostro arrivo, il 30 dicembre. Nei quattro giorni della nostra permanenza la temperatura, più che polare, è stata invece quella di un normale inverno milanese, fra i -1 e +1 gradi. Le strade e il paesaggio erano quelle tipiche di una primavera russa, neve sciolta e poi gelata, pioggerellina e foschia, e noi c’eravamo inutilmente attrezzati con abbigliamento pesante. Di positivo è stato che si è girato da mattina a sera inoltrata senza problemi di freddo. Le poche ore di luce, sommate al fatto che in Russia viene mantenuta l’ora legale anche in inverno, hanno invece conferito l’atmosfera di paese del nord. Noi si usciva verso le 10, con ancora buio pesto e poca gente per le strade e solo verso le 11 iniziava a vedersi un pò di chiarore.

In quattro giorni siamo riusciti a vedere le cose più importanti della città e, cosa più bella, le abbiamo viste a piedi, camminando per le vie e lungo i canali.

Stupenda la Vevsky-prospect con tutte le illuminazioni natalizie, la piazza del popolo e i canali da San Nicola alla chiesa del Sangue Versato.

In una mattina con guida e macchina abbiamo visitato il palazzo di Caterina (stupendo), preferendolo a quello di Peterhoff vista la stagione (il primo ha più belli gli interni, il secondo il parco).

Nel pomeriggio, sempre con la guida, abbiamo visitato le opere più belle dell’Ermitage. Per la guida ci siamo rivolti ad una società trovata su internet. E’ costata non poco (100 euro a testa per la guida per una giornata e macchina e autista per la mattinata) però si è rivelata molto brava e preparata, con un’ottima conoscenza dell’italiano.

Una bella esperienza è stata anche assistere al balletto del lago dei cigni al teatro dell’Ermitage. Anche questo non economico, fissato su internet (100 euro), ma ne valeva la pena. N.B.: non si prenotano i posti, chi prima entra sceglie il posto; è bene essere lì almeno mezz’ora prima e poi si entra dal lato del fiume: noi abbiamo vagato un bel po’ prima di trovare l’ingresso.

Per i pranzi veloci ottimo lo stolle (vicino alla Chiesa del Sangue Versato) e ancora meglio, sia per prezzo che per bontà, il Pirogovoy Dvorik, di fianco alla Cattedrale di Kazan.

Da evitare invece le caffetterie internazionali. Quella di cui abbiamo avuto esperienza era cara e il mangiare era niente di che.

Per cena consigliamo vivamente il ristorante presso il museo della vodka: ottimo il mangiare, bello l’ambiente, gentile il servizio.

Sconsigliamo invece il ristorante Yolki Palki: servizio lento, mangiare scadente.

Un altra notizia che può essere utile è come arrivare dall’aeroporto al centro. Arrivati alle 23 i tassisti ci hanno detto che non funzionavano più i bus e ci chiedevano tra 30 e 50 euro per il tragitto. In realtà bus e metropolitana funzionano fino a tardi. Abbiamo preso il 13 che, in 15 minuti, per 30 rubli a testa (meno di un euro) ci ha lasciati alla metropolitana con la quale poi ci si sposta facilmente per tutto San Pietroburgo. A proposito, tutte le stazioni della emtropolitano che le vie sono scritte sia in Cirillico che nei nostri caratteri, per cui si gira senza problemi. Noi non lo sapevamo e io mi ero un po’ studiato l’alfbneto cirillico, in modo da poterlo leggere. Niente di che. Due sere sono state sufficienti e mi hanno permesso di leggere tante indicazioni di negozi o di offerte.

In conclusion a noi San Pietroburgo è piaciuta molto: una bella città moderna e pulita, nel nostro periodo di visita anche riccamente addobbata. La metropolitana è puntuale, efficiente, con alcune stazioni storiche molto belle. Pochi capiscono inglese, però non abbiamo avuto particolari problemi per muoverci.

Il visto fra assicurazione, inviti e pratiche ci è costato 180 euro a testa e il volo andata e ritorno 315 euro. Per ammortizzare questi costi forse varrebbe la pena fermarsi di più, vedendo altre città. Complessivamente abbiamo speso 1000 euro circa a testa, con altri duecento fra teatro e acquisti vari.



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