Capodanno a New York 2
Penso che il tizio della Continental è stato davvero un c******.Altrettanto ****** credo sia stato il tizio che portava l’aereo.Le turbolenze esistono…Ma non si può viaggiare per 9 ore in una c**** di turbolenza.Si può salire o scendere di quota,si può spostare la rotta di qualche grado…Ma evidentemente il pilota ha voluto avere il suo momento di gloria e sentirsi come Tom Cruise in Top Gun.
Altrettanto assurdo è stato l’atterraggio…Preferisco non aggiungere altro.
Dopo 9 ore di batticuore e dopo che sono sveglio da 24 ore arriviamo nel New Jersey .Sono appena le 13.00.Ovviamente non sono stanco,l’adrenalina mi tiene a 15000 giri.
Dal Bus vedo finalmente New York.Dal lato del New Jersey si ha un ottima vista di Manhattan.E’ bellissima.Non si può dire altro.Posso solo aggiungere che New York come tutte le cose belle del mondo quando le guardi ti mette un po di malinconia.Non è tristezza,è semplicemente un nodo in gola che ti rende dannatamente emozionato…Ti viene da piangere…Ma di gioia.Attraversato il tunnel finalmente siamo a Manhattan.Non mi sento un turista…Mi sento a casa.Scendiamo sull’ottava strada…New York è infinita ma la conosco a memoria e mi dirigo verso l’Hilton come se fosse la strada che faccio tutti i giorni per tornare a casa.Mi dirigo a nord,verso Central Park.Dall’ottava strada arrivo alla sesta…Ma quando attraverso la sesta strada (tra la sesta e Brodway c’è Time Square) tiro diritto senza guardare.Non è ancora il momento.Arrivo in albergo…Faccio il Check in, faccio una doccia mi cambio…E finalmente scendo in strada.Fa freddo,maledettamente freddo.Ci dirigiamo sulla settima strada verso Time Square ma ci arrivo allargandomi a est sulla fifth avenue.La prima cosa che voglio vedere è il grande albero di Natale che hanno messo davanti al Rockfeller Center.Quando arrivo,l’atmosfera è magica.C’è un gran caos,tanta gente in festa che è felice.Tutto sembra però scorrere lentamente…Come un rallenty.I miei occhi vivono queste immagini fotogramma per fotogramma.Sembra quasi che se li chiudessi potrei descriverti nei minimi dettagli cosa sta facendo e come è vestita ognuna di quelle migliaia di persone che riempiono la piazza.
Vale si ferma a guardare una famigliola di americani che si fanno una foto ricordo.Sembrano I Robinson.La classica famiglia di colore in vacanza a New York.Ci sono i due nonni,il papà e la mamma,i figli e tanti nipotini.Non entreranno mai nell’obbiettivo della macchina fotografica.
Subito dietro l’albero vedo la pista di pattinaggio.E’piena di gente che pattina;quante cadute!!!Quante volte l’ho vista nei film…Che strano effetto fa vederla da cosi vicino.Attraversato la piazza io e Vale ci dirigiamo a sud verso la 42esima ma prima facciamo un inversione a nord per visitare S.Patrick.
Una cattedrale gotica in mezzo ai grattacieli della fifth avenue:il sacro e il profano,il diavolo e l’acqua santa…New York e il mondo.
Usciti da S.Patrick ci dirigiamo a sud fino ad arrivare sulla 42nd street.Qui c’è la NYC public library e subito dopo Bryant Park.Mi piace questo parco:a Natale ci sono tante bancarelle e dietro una grande pista di pattinaggio sul ghiaccio.Proseguiamo lungo la 42nd,incrociamo la sesta strada e subito dopo intravediamo le mille luci di Time Square.Non credo ci siano parole per descrivere questo posto…Come tra l’altro non ce ne sono per descrivere New York.Se lo fai rischi di sminuirla,di rendere tutto banale.In effetti cosa puoi dire di Time Square???Un enorme ammasso di cemento pieno di cartelloni pubblicitari luminescenti.Già…Come dire che l’amore è solo una reazione chimica.Forse qualcuno riuscirà a cogliere la metafora…Booo? Nel frattempo sono circa 30 ore che non dormiamo,il freddo è insopportabile,dai tombini esce un fumo bianco denso che sale fino sopra le nostre teste.Il fuso inizizia a farsi sentire.Se non fosse per l’adrenalina che mi tiene su di giri…Sembrerei uno di quei tossici che si sono appena fatti una pera.
La serata si chide al Frydays…Dopo che abbiamo tentato inutilmente di entrare al Mars 2012(party privato)e al Doctor Jeckil and Mr Hyde(2 ore di attesa a – 5 gradi).
31 Dicembre Sono appena le 8.00,sono già sveglio da un pezzo, ma cerco di far riposare ancora per un po’ la mia povera mogliettina.(e’impossibele riuscire a tenere i miei ritmi qui a New York).A Napoli sono una sorta di Bradipo,sempre stanco e senza un’idea sul cosa fare).A New York è un’altra storia e non aggiungo altro.
Mentre Vale va a farsi una doccia calda io apro la tenda oscurante della mia camera al 29 piano dell’Hilton e…Magia: Nevica.
Ti viene da piangere quando vedi certe cose,quando vivi certe sensazioni.Sembrerà stupido ma prima di aprire la tenda lo sapevo che nevicava.Non l’ho mai vista una nevicata cosi io…Ma lo sapevo che nevicava.
In realtà speravo che nevicasse e quando ho tirato la tenda la primo cosa che ho pensato è stata: è proprio vero,a New York i piccoli sogni,i desideri,diventano sempre realtà.Questa cosa mi ha emozionato ancor di più che vedere la neve di fuori.
Sono le 10.00.Usciamo per strada,di fronte c’è lo Starbucks e mi gusto il mio caro large cappuccino.
Ci avviamo verso time square dove abbiamo intenzione di trascorrere la mezzanotte.E’un po presto ma abbiamo intenzione di vivere lo spettacolo in prima fila.
Mentre scendiamo la sesta però ci accorgiamo che fiumi di persone si riversono a Time Square.Quando arriviamo sul posto c’è già un gran movimento.Alcune persone sono già sedute su piccole sedie pieghevoli.Hanno la colazione al sacco e tutto l’occorrente per aspettare la mezzanotte in tutta comodità.Si fa per dire hehehe.
Ed è qui che inizia la lunga avventura.Sono appena le 11.00 e fino alle 17.30 io e Vale daremo vita ad una lunga ed estenuante gara a chi conquisterà il posto in prima fila.Faccio giusto in tempo a prendere 4 panini al McDonald’s(questo sarà il nostro cenone di Capodanno.).
Il posto che troviamo è ottimo.C’è una bella vista di tutta l’area.Ma ecco che arriva la sorpresa inaspettata.Arriva la polizia a cavallo.Sono le 15.30.I poliziotti newyorkesi con tono da…Poliziotti newyorkesi …Ci avvisano gentilmente,si fa per dire, di sgomberare l’area.Time Square va isolata e bonificata.Ed è qui che inizia il caos:ognuno perde il proprio posto.Ci costringono ad andare sull’ottava…Di attraversare dei check-in e di ritornare in Time Square.Io e Vale sembriamo due fuggitivi in quei film polizieschi.Noi infatti come degli stupidi abbiamo esitato un po prima di lasciare la piazza e cosi tutti gli altri erano già arrivati ai check point e stavano rientrando in piazza.Corri di qua…No c’è la polizia…Giriamo in quest’angolo presto…Infiliamoci in questo locale…Sta passando la polizia…Sono passati presto di qua…No di qui è chiuso.Vale:”vieni presto…L’entrata secondaria del Marriot…Ci sono i poliziotti…Non ci vedono…Ci imbuchiamo…Iniziamo a sentire il caos di Time Square…Fischi…Urla…Risate.Siamo in piazza finalmente.Già…Siamo a Time Square…Ottima posizione…Troppo bello per essere vero.Non ci speravo più.La cosa strana è che tutta la gente è ammassata dietro le transenne e io e Vale…Siamo al centro dell’area…Sotto il palco…Siamo soli…Attorno a noi non c’è nessuno tranne poliziotti e gente con un pass appeso al giubbotto.Siamo nella NO ENTRY AREA.Un poliziotto ci avvicina e dice:YOUUU…YOU CAN’T STAY HERE…GET OUT…GET OUT…MOOOOVE!!! Siamo fregati…Niente capodanno a Time Square…Dobbiamo lasciare l’area.Vale si avvia verso le transenne con la gente ammassata…Ma che cazzo fa???Il poliziotto continua a guardare…Ma non dice niente.Vale con la sua faccia tosta…Forza la transenna…Ma nessuno è intenzionato a concederci il posto…Il poliziotto continua a guardare…Vale tenta una seconda volta…Ora con successo…Io mi infilo insieme a lei.Siamo in prima fila.Sono le 17.50.Inizia a nevicare…Aspettiamo la mezzanotte.Peccato che il racconto finisce qui perché le parole non bastano a descrivere quanto accadrà.
01/01/06 Sono appena le 9.00…Sono a pezzi…Le mie gambe non ce la fanno…14 ore all’impiedi…Al gelo…Sono troppe.
Oggi per fortuna fa meno freddo.
Ore 23.00.Siamo a pezzi…Distrutti…Stiamo mangiando gamberetti fritti da Bubba Gump.
Oggi…Abbiamo visitato il meatpackaging district.Nessun turista conosce questo posto.Si trova ad est di Chelsea …Sulla 14esima street.Una volta qui c’erano i macelli.Ora è tutto abbandonato ma sta sorgendo un distretto di tendenza con tanti negozi,boutique e locali di tendenza.New york è in continua evoluzione.Un quartiere non fa in tempo a morire…A finire nel degrado…Che sorge un altro in controtendenza.Ritorniamo alla metro e arriviamo a SOHO.Il quartiere degli artisti.Quanti negozi.La sera questo è uno dei posti preferiti dai newyorkesi per frequentare i localini chic e di tendenza che si trovano qui.Arriviamo a piedi a Chinatown.E’impressionante.Ci sono solo cinesi,che parlano cinese,vendono cinese,mangiano cinese…E vivono da cinesi.E’incredibile.
Arriviamo a Little Italy o almeno a quello che ne è rimasto.I cinesi si stanno espandendo.Un po alla volta si stanno prendendo tutto il quartiere.Napoli,San Gennaro,Sorrento,Roma la Pizza,gli Spaghetti e le Lasagne.Questo è il tema ricorrente delle insegne di Little Italy.Un proprietario di un ristorante italiano esce fuori dal locale,mi guarda sembra il padrino.Io non parlo…Ma lui mi saluta in italiano:”Bongiorn…Paisà.”Come avrà fatto a sapere che ero italiano???Booo?? Lui mi guarda,ha capito il mio stupore…E con gli occhi cerca di darmi la risposta:”E’ la nostalgia di casa.
Per pranzo facciamo uno spuntino al McDonald’s di Canal street.Prendiamo la metro.Arriviamo a Brooklin.E’ bellissima Brooklin.Ci dirigiamo su clerk street verso la Promenade.Il panorama è stupendo,mozzafiato.Siamo al tramonto.Al di la del fiume c’è Manhattan.Sulla destra c’è il ponte di Brooklin.Sulla sinistra,più lontano la Statua della Libertà.Aspettiamo il tramonto,il sole scende,i grattacieli sono illuminati a festa.Uno show.Fa freddo però.Ritorniamo con la metro a manhattan.Direzione:Pier 17.Il molo dal quale potremo osservare lo stesso panorama che vedevamo da Brooklin…Ma…Dalla parte opposta.Per errore scendiamo sotto le Twin Towers.M guarda un po…Proprio qui dovevamo sbagliare a scendere.Non ci fermiamo nemmeno un’attimo ad osservare .La stazione della metro è ancora danneggiata dall’espolosione.Alcuni cartelli ci avvisano che i danni non sono stati completamente riparati per mantenere vivo il ricordo.Gli americani sono fatti cosi.Attraversiamo il financial district,wall street…Arriviamo a Fulton street e finalmente al molo.Una volta qui arrivavano le navi provenienti dall’europa,prima che costruissero il nuovo porto.Alcuni vascelli e vecchie imbarcazioni sono ancora attraccate li.L Pier 17 si può osservare uno dei panorami più mozzafiato ed emozionanti che si possa immaginare: Brooklin…Il ponte…Il manhattan Bridge…Il fiume…Le luci…Il rumore della città.E’ tardi la giornata è stata lunga ma non sono stanco.Sono felice…Appagato.Tra tombini fumanti e mille stramberie ritorniamo nel casino di Time square.Questa volta attraversano tutta le 42esima.Ci aspetta Bubba Gump.