Capodanno a Lubecca
27 dicembre 2012 – giovedì: LUBECK
Attraversiamo le nuvole grigie e piovose dell’aeroporto di Lubecca. Si vedono distese di betulle e qualche sparuta casetta. Sembra di essere atterrati nella tundra. Usciamo dall’aeroporto in direzione del bus di linea che ci porterà direttamente in città. Piove abbastanza e ci stringiamo tutti senza successo sotto la pensilina. Arriva il bus n. 6 dove il gentile autista e ci stampa il biglietto.
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Attraversiamo la periferia e dopo circa 20 minuti, controllando le fermate sulla cartina dentro il bus, scendiamo in centro, a Kohlnmarkt. L’accoglienza tedesca ci invade subito con due sorridenti signore che ci informano quando dobbiamo scendere.
Scesi dall’autobus il primo sguardo cade su una “grande giostra di legno” indizio che qui inizia il mercatino di natale di Breitestrasse. Un ondata di profumo d’anice mi travolge!
Con il rumore dei trolley passiamo in questa deliziosa via pedonale fiancheggiata da casette di legno e aromi natalizi. Dopo circa 10 minuti finita la via pedonale vediamo in lontananza una ruota panoramica, ma la nostra via è subito poco dopo a sinistra: Engelsgrube.
Troviamo subito la nostra abitazione che sarà la nostra dimora per 5 giorni. Una casa gialla tipica, come il resto della via molto medioevale. La signora, che parla aihmè solo tedesco, (ma per me fa la gnorri) ci consegna le chiavi e ci mostra il nostro mini appartamento per 3 persone. Meglio di come me l’aspettavo: finestre bianche con doppi vetri, letti con il piumino bianco, un divanetto molto accogliente e una cucinetta spartana. Si chiama “yellow room” per via della carta da parati. Scopriamo di essere nella parte del tetto a gradoni piu’ gotica con 3 piccole finestre. Sul cuscino un cioccolatino a forma di cuore rosso “Niederegger”. Jasy e Alberto non si fanno pregare. Mi piace.
La voglia di uscire e scoprire la città è forte , ma anche la fame. Scopriamo che la città e’ dotata di ogni comfort culinario, ristoranti etnici, tedeschi o fast food, c’è proprio tutto. Scegliamo “Papadopulos” un ristorante greco. Posso dire che la moussaka era meravigliosa come pure feta. Siamo soddisfattissimi e pronti per girare la città.
Pioviggina ancora, e godendoci le bancarelle festose giungiamo ad un “foresta delle fiabe” MARCHENWALD adatto per i piu’ piccini. Ci sono vari personaggi particolari ma che noi non conosciamo… sigh nemmeno le scritte in tedesco ci aiutano. Vari abeti veri fanno da contorno: molto fanta-bosco!
Siamo in parte al RATHAUS (comune) e dentro il cortile si apre un altro mercatino di Natale… Profumi di wurst, cipolle, vin brulè, funghi e “berliner” (bomboloni fritti) di tutti i gusti!. Jasy approfitta per una cioccolata con panna in una deliziosa tazza rossa raffigurante la città di Lubecca con i suoi 7 campanili.
Sempre sul viale intravediamo il rinomato negozio di dolci “Niederegger”, il creatore di meravigliosi cioccolatini di marzapane famosi in tutto il mondo. Entriamo in un paradiso di dolci di tutte le forme e colori, confezioni di ogni tipo e gusto… Sempre di marzapane c’è anche un spazzacamino con la scala e tanti maialini. Prometto a Jasy che potra’ prenderne un cestello e scegliere quello che vuole. Sono cari in realta’… ma suvvia si vive una volta sola! Pero’ non adesso, dobbiamo ancora scoprire la città, abbiamo ben 5 giorni davanti. (poi scopriro’ che chi ha tempo non aspetti tempo!).
Finiamo di percorrere la BREITESTRASSE e mi fermo ad osservare i dolci di panspeziato a forma di cuore con la glassa colorata e le scritte in tedesco. Profumi di vaniglia e chiodi di garofano del vin-brulè… Mi innamoro di un albero scintillante in acciaio che gira al calore di una candelina… Illuminerà la nostra yellow room!
Mi ci vorrebbe un cappellino dato che il mio caldissimo cappellino di NY l’ho perso al check-in a Orio. Chissa’ dove sara’ adesso? Vedo un cappellino bianco marrone con i cuori e il pom-pom. Preso. Albi ringhia al mio continuo fermarmi alle bancarelle… ma sono irresistibili, con i loro profumi ti catturano!
In parte al Rathaus c’è il Wiener Cafe’ dove si intravede dalle finestre un soffitto tipicamente decorato con rametti di pino, cervi e cuori rossi… Se non fossimo già sazi una sosta sarebbe d’obbligo.
Ormai è sera e la giostra è illuminata, tutto si illumina di Natale, anche la ruota panoramica che gira velocemente con sotto un altro mercatino di Natale. Torniamo a casa passando dal supermarket per una cena casereccia veloce.
28 dicembre 2012 – venerdi: LUBECCA – PORTE DELLA CITTà – MARIENKIRKE
Colazione al risveglio di caffe’ e berliner… il cielo e’ limpido! Aprendo le finestre si sentono solo i gabbiani. Così mi affaccio ammirando le case di fronte: particolari nel frontone con i gradoni e piccole finestre di cui alcune “buche”. La nostra via è così bella nel suo silenzio che ne faccio uno schizzo su un foglio. Difatti è nel quartiere KOBERG del 13° secolo, la Altstadt (parte piu’ vecchia) suggestiva con le sue architetture tipiche a mattoni denominate: “Backstengotik”.
Usciamo verso la Breitestrasse che divide in due l’isola di Lubecca come una foglia con le strade che si diramano verso l’esterno, verso il fiume Trave/canali che la circondano. Soffia un aria gelida ma il cielo e’ spettacolare.
Il campanile di mattoni rossi e guglia verde rame della chiesa di ST. JAKOBI svetta in cima alla nostra via e segna le ore 9:15 con le sue lancette dorate. Sulla sinistra la ruota panoramica è ferma. Il sole arancione rasente rende tutto piu’ bello. Andiamo a vedere una delle due porte della città che e’ vicinissima a noi: BURGTOR.
L’edificio gotico è in mattoni rossi con cupola barocca ed era una fortezza che chiudeva la parte nord dell’isola, ha degli archi che sovrastano la strada dove passano le auto. La attraversiamo passando sul ponte che sovrasta il canale dove si intravede un altro ponte affiancato da una torre che il sole fa apparire infuocata. E’ una città molto tranquilla e non c’è chiasso.
Rientriamo nell’isola passando davanti ad un edificio gotico che colpisce per il colore dei mattoni che si alternano tra il rosso ed il nero. Entriamo… porte automatiche si aprono. C’è una reception ma al momento non c’è nessuno… sembra quasi un ospedale e crediamo sia l’ospizio che avevamo letto frettolosamente sulla guida turistica. In realtà è KULTURFORUM BURGKLOSTER, ma lo capiremo successivamente. Il fatto di non capire una parola di tedesco a volte è un proprio handicap. Dapprima era un convento medioevale, poi casa dei poveri e successivamente carcere e teatro di ingiustizie naziste. Oggi è un luogo d’incontro per eventi culturali e teatrali.
Proseguiamo verso l’arteria principale Breitestrasse passando per le vie sonnolente delle bancarelle natalizie e notiamo una bellissima casa storica bianca: il museo dei “BUDDENBROOK”, la famiglia raccontata nel famoso romanzo dello scrittore premio nobel Thomas Mann, nonché la sua vera casa dove ha vissuto in gioventù. Noi non ne siamo appassionati e preferiamo proseguire per la MARIENKIRKE.
La bellissima chiesa con due campanili, sempre in mattoni rossi e guglie verde rame, ha frontoni riccamente lavorati. Era la chiesa dei mercanti che la restaurarono e la trasformarono da romanica a gotica nel 13° secolo. Entriamo con 2 € a testa, l’ambientazione fredda è rallegrata da alberi di natale illuminati di bianco. Beh, ho notato che qui le luci natalizie ovunque sono solo bianche! I multicolor sono banditi? In fondo alla navata vi sono le grosse campane che sono cadute (anzi direi che sembrano quasi “afflosciate”) durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale e lasciate in memoria dell’orrore che la guerra lascia dietro di se. C’è anche un grande orologio astronomico con tutte le fasi lunari, i santi dei giorni e il calendario fino al 2080! Per 50 cents prendo il dépliant con le spiegazioni… in tedesco ovviamente. Sigh.
Usciamo nel cortile e ci troviamo il retro dello splendido palazzo del comune completamente nero. Assolutamente da vedere! Inquietante e affascinante. ti fa retrocedere nella storia pensando a chissa’ quali personaggi hanno vissuto nelle sue stanze e corridoi… toh! Guarda chi c’è seduto sul muretto della chiesa? Un diavoletto dal ghigno simpatico… hi hi hi. Si dice che il diavolo ingannato partecipò alla costruzione della chiesa credendo di costruire una taverna.
Il RATHAUS, dall’architettura impareggiabile, è il punto piu’ vivo della città. Progettato nel 1226 in stile altamente gotico ha delle torrette scure con stemmi e finestre oblo’ molto singolari. Entriamo! Archi di mattoni neri decorati con ghirlande è “viele deutsche”… si può fare il giro turistico a pagamento e solo accompagnati dalla guida che è in tedesco o inglese. Ma era alle 16:00… uffa. Ma abbiamo ancora dei giorni davanti a noi.
Sta imbrunendo e preferiamo andare a vedere la celeberrima porta di Lubecca nonché suo simbolo! Finita la Breitestrasse si scende verso il Trave incontrando le famose SALZPEICHER, case magazzino di sale, dove i gradoni del frontone sono profilate da luminarie bianche… molto fiabesco! C’è fermento in questa zona e un via vai di bus e auto e persone nei negozi.
Finalmente la HOLSTENTOR. Superba!
Non c’è che dire. Una volta era l’unica via di accesso alla città, edificata nel 1466 in gotico baltico. E’ veramente particolare con i due coni rovesciati che incorniciano un edificio a gradoni. E’ stato persino impresso sulla vecchia banconota da 20 marchi. Foto d’obbligo.
Gli alberi sono illuminati da mille lucine bianche e il cielo blu sfumato fa risaltare i contorni di queste bellissime case a gradoni e le guglie delle innumerevoli chiese… la luce sembra più brillante del solito e l’aria frizzante rende tutto più vivo.
Si risale verso il cuore di Lubecca passando tra un negozio e l’altro… Ci sono i saldi e ne approfittiamo! Centri commerciali e negozi enormi a più piani come il Karstad e il Peek and Cloppenburg ci invitano ad entrare e … caspita! Qui i saldi sono veramente saldi. Un bacio alla carta di credito e via. Maglioncini, magliette e sciarpa finnica, che fa pendent con il mio nuovo cappellino finnico. (Alberto si era innamorato del mio cappellino con il pom-pom….).
Ci vuole una sosta e un premio al nostro tanto faticare nei negozi… bisogna riscaldare il nostro cuore dentro la pasticceria NIEDEREGGER. (esiste dal 1806).
Saliamo al primo piano, è pieno di gente carente di zuccheri e ci sediamo ad un tavolo sulle poltroncine. Sono quasi tutti tedeschi, ma la cameriera gentilissima parla qualche parola di italiano. Grande! Ci spiega che ci si alza a scegliere la fetta di torta preferita dal bancone circolare indicandola alla ragazza che ci da un numerino così la cameriera sapra’ quali torte abbiamo scelto. Mammamia quante torte! Che meraviglia, un trionfo per il palato ma anche per gli occhi… la bella ragazza ariana chiusa dentro il bancone delle torte e’ un po’… ehmm… sgarbata e dall’aria sprezzante. Pensiamo sia perché siamo italienish, invece ci accorgiamo che e’ così con tutti. Il primo incontro con una crucca pero’ non ci mette di malumore perché le torte sono meravigliosamente appaganti!!
2 Fettone di torta e 3 thè bollenti serviti con posate d’argento, mini zuccherini cristallizzati di canna e spremi-fettina-di-limone-d’argento a soli 10,70 euro…
C’è la fila alle casse e rimandiamo la “spesa” dei marzapanini di Jasy e la visita del salone espositivo del secondo piano ad altro giorno.
Usciamo dolci come non mai, ed acquistiamo dei wurst giganti per la cena. Cerchiamo le patate ma non ci sono. Che strano. Ci sono champignon e cipolle alla brace ma niente crauti o patate. Come dolcetto finale delle tortine di crema e frutti di bosco del Mc Donalds. Si sente una musica funky e notiamo due artisti di strada vestiti di nero con cilindro… finalmente un po’ di musica! Mi accorgo adesso che questa città è in festa ma senza musica! Nemmeno tra i mercatini non ci sono suoni o musichette.
Troppo rigore acustico! Viva la musica!
29 dicembre 2012 – sabato: AMBURGO – PORTO – ST. PAULI –LAGO ALSTER – EUROPA PASSAGE
Oggi vogliamo scoprire Hamburg. Scendiamo di prima mattina nella nostra via Engelsgrube verso il fiume… ma mi accorgo di strani cunicoli con una targa. Ma sono i famosi Gand! I cortili interni alle case, poichè essendo tutte affiancate le une alle altre non si puo’ capire cose c’è dentro l’isolato. (sono passaggi pedonali) Hanno tutti un numero, il nostro è il Gand n° 38. Entriamo!
La viuzza si snoda tra casette bianche con travi di legno, molto meno austere delle case esterne. Tralicci d’edera, piccoli giardinetti spogli, biciclette e panchinette. C’è un’atmosfera particolare e accogliente. Chissa’ che fiori nella bella stagione! Ci accorgiamo che dietro le bianche finestre ci sono persone che vivono la loro quotidianeità. Qualcuno ci guarda incurante senza allarmismi e continua a fare quello che stava facendo… una signora cuce, un altro legge… noi ci sentiamo degli intrusi e passiamo dritti. Ma forse loro sono abituati a noi turisti intrufoloni !! Non tutti i gand attraversano l’isolato, alcuni sono a fondo chiuso.
Comunque dobbiamo andare, e costeggiando il fiume incontriamo dei velieri-pescherecci e ammiriamo il profilo di Lubecca. Bellissima con le sue case affacciate sul Trave, tutte in fila per farsi ammirare; il colore grigio del cielo non affusca le case marroni, bianche o gialle, con le guglie verdi delle chiese di sfondo. Da qui partono i traghetti per Travemunde, il mare Baltico a 17 km da qui. I gabbiani sui tetti e il vento profumato me lo ricorda sempre che siamo in una città vicina al mare.
Arriviamo alla Zob (stazione dei treni/bus). Dobbiamo capire dove fare i biglietti. Incontriamo la seconda crucca al box-info che non parla ne inglese ne italiano, possibile? Va beh, troviamo lo stesso la biglietteria e l’impiegato gentile ci capisce perfettamente e ci stampa il biglietto per 3 persone dove dobbiamo apporre i nostri nomi. Binario 7 partenza ore 10:08. Caspita è preciso al minuto. Poi scopriremo in questi giorni che sono precisi al secondo! Non scherzo. Puoi sincronizzare l’orologio.
Dopo 40 minuti tra campagne di prati, rare casette, fiumi, mucche e cavalli, arriviamo alla stazione di Hamburg. Già si intravedono grandi cartelloni pubblicitari illuminati, fast-food, etc.. come in una grande metropoli. Usciamo e il tempo e’ uggioso.
Anche qui i fiorai vendono piccoli vasetti di quadrifogli con un omino nero di decorazione. Lo guardo meglio: è uno spazzacamino.
La città e’ ancora addormentata.
Lungo la rinomata via MONCKEBERGSTRASSE, la strada che dalla ZOB va verso il comune, incontriamo bei negozi e … tanti mercatini di Natale. Babbucce, sciarpe, dolci, lanternini e casette per uccellini colorate. Insomma tante originalità in elaborate casette di legno tirolesi e tanti abeti veri e migliaia di luci bianche.
Ma non possiamo “incagliarci” così subito appena arrivati. Facendo finta di non aver visto niente passiamo oltre e incontriamo la chiesa neogotica di ST.PETRI e poco distante si apre la piazza del RATHAUS. Mi aspettavo le guglie che si stagliano in cielo ed invece ammiro un tetto verde rame e centinaia di finestre in stile neorinascimentale. Bello. Qui c’era un mercatino di Natale bellissimo, se quelli incontrati fino adesso sono i rimasugli, chissà i primi di dicembre!
Percorriamo viuzze e strade secondarie per giungere alla chiesa, (o quel che resta) di ST. NICOLAI. Anche qui i tedeschi hanno lasciato appositamente le rovine della chiesa come monito alle nuove generazioni. Rimane sono il campanile.
Piove ed è forte la sensazione di essere “dentro” la chiesa che non ha piu’ il tetto e i muri. C’è un lift che per pochi euro ti porta in cima per ammirare la vista dall’alto… ma noi abbiamo tanto da camminare ancora. Hamburg è grande.
Camminiando verso sud incontriamo il quartiere dei vecchi magazzini-deposito di fine ‘800: SPEICHERSTADT. Inquietanti ed austeri, rigorosi nell’architettura di mattoni rossi. I magazzini in fila sulle sponde dei canali, sono affascinanti e mi provocano un po’ di soggezione. Unici!
Ci perdiamo tra i canali … per poi sbucare sull’Elba. Aperta e movimentata di imbarcazioni! Qui sembra di respirare aria di mare e camminando per un bel pezzo lungo il fiume arriviamo al PORTO (Landungs-Brucken), il 2° piu’ grande in Europa dopo Rotterdam, dove ci sono ristorantini, gente, il faro e il Hard Rock Cafè. Che posto strano. Alla domenica mattina c’è anche il famoso mercato del pesce… chissà magari domani.
Ci sono anche i battelli che percorrono gli innumerevoli canali di Hamburg, ma fa freddo e non e’ il caso… non è una giornata molto invitante per un tour sull’acqua.
Ruotiamo una monetina da 5 cents nelle macchinette souvenir che raffigura la famosa nave da carico CAP SAN DIEGO (ora museo) che si trova proprio di fronte, con tanto di albero di Natale sulla prua !
Decidiamo di andare verso ST. PAULI, il quartiere a luci rosse. Dobbiamo salire una collinetta e lo spettacolo sul porto è eccezionale! Le stradine quasi deserte si snodano tra i vari palazzi moderni. Finalmente arriviamo nella via Budapesterstrasse. Un po’ deludente. Negozi erotici e cinema-night-club-peep-show ovunque, chiusi perché mattino. Avevo creduto fosse un posto meno “volgare”. Beh, visto l’età di Jasmine non approfittiamo nel curiosare nei sexy-shop e optiamo per un pranzo da Mc Donalds.
Incontriamo perennemente “l’omino del cesso” che chiede sempre soldi per poter usufruire del bagno… Ma cavolo anche nei fast-food!? Eh no! Siamo clienti e quindi di concetto lo trovo abbastanza sgradevole dover pagare… Mai sgradevole quanto l’incontro di Alberto nella toilette. Qui a St. Pauli anche i bagni ansimano! Scoppio in una risata e mi dico che non poteva essere altrimenti in un quartiere così!
Finiamo con un gelato alla canfora… bleah, e scappiamo via verso il centro. Ci sarà qualcosa di meglio in una quasi metropoli come Amburgo!! Sempre a piedi, andando verso nord-est dovremmo arrivare al lago.
Incontriamo ad un incrocio una sagoma rossa di legno di una persona con cappello che porta due secchi d’acqua: MACHEN SIE DIE HUMMEL BUMMEL, scatto una foto e mi prometto a casa di scoprire cosa sia. Si tratta dei portatori di acqua che venivano scherniti dai ragazzini “hummel hummel” e di risposta l’uomo “Mors mors” (risposta tipo: ciucciami il calzino)
Le vie incominciano ad illuminarsi e i negozi diventano sempre piu’ di lusso. Cartier, Gucci, Ferragamo, Tiffany & co. Siamo nella NEUER WALL incorniciata da addobbi natalizi e percorsa solo da Porche, Bentley, Ferrari con alla guida signore imparruccate e ingioiellate, uomini da copertina con capotte abbassate (a dicembre)….. ma allora tutto il mondo è paese? … ahhh, la voglia di apparire !
Al termine della “via sfilata” si apre il LAGO ALSTER. WOW. Un po’ di vita frizzante!
Altro mercatino di Natale che emana profumi tipici e gabbiani che svolazzano e garriscono nel cielo ormai al tramonto. Ci sediamo sulle panche al bordo del lago. La vista e corroborante: un abete gigante illuminato nel mezzo del lago, un battello che annuncia la partenza suonando ed emanando fumo come una locomotiva dell’900. Turisti gioiosi ovunque, bimbi che ridono… finalmente un po’ di atmosfera spensierata, manca sempre una cosa in questi mercatini: la musica.
Ci pensa un corteo di manifestanti che protestano in modo molto ordinato e poco chiassoso. Ci danno un volantino in tedesco. Qui di turisti stranieri ce ne sono proprio pochi e ci scambiano per abitanti del posto (immigrati naturalmente). Restiamo un po’, è un posto troppo bello! Il cielo è quasi rosa ma c’è un venticello gelido. In parte vediamo l’insegna: EUROPA PASSAGE.
Decidiamo di tuffarci in questo enorme centro commerciale per caricarci un po’ di calore. Alberi di natale e luci bianche su 4 piani di bei negozi. Stesse marche, stesse code…. Preferiamo una fetta di torta alle carote e cannella e una tazza da un litro di cioccolata e panna da Starbucks! (visto che in Italia non esiste!).
Siamo ormai stanchi delle lunghe camminate, e vorremmo fare shopping perché ci sono i saldi e qui ad Amburgo ci sono degli store enormi! La strada di ritorno brulica di gente, gli alberi sono illuminati e così pure certi edifici storici. Ritornando verso la stazione ci ripromettiamo di tornare domani solo per lo shopping! Chi ha tempo non aspetti tempo.
30 dicembre 2012 – domenica: HAMBURG – KZ NEUENGAMME (campo di concentramento)
Oggi anticipiamo di un’ora e stesso binario, stesso treno arriviamo di nuovo ad Amburgo. Oggi e’ domenica e qui in Germania e’ tutto chiuso. Tutto, proprio tutto! Felice il mio conto corrente, io un po’ meno, decidiamo per qualcosa di diversamente culturale: il campo di concentramento di NEUENGAMME. L’ufficio turistico efficiente come non mai ci indirizza in parte dal bigliettaio. Il gentilissimo signore ci chiede: “andata e ritorno?” Beh, me lo auguro! Il vichingo si alza per prendere il foglio dalla stampante… e con soli 3 € a testa possiamo prendere prima il metro e poi il bus per arrivare a NEUENGAMME.
Dopo i primi minuti di smarrimento nella stazione, azzecchiamo il puntualissimo metrò, idem lo scalo con il bus. Percorriamo kilometri di campagna aperta, lungo l’Elba e poi tra le case ordinate di un bel quartiere residenziale. Pale eoliche si intravedono in lontananza con mucche e oche nei campi.
Due signore tedesche molto amichevoli ci fanno capire che il campo apre alle “zwolf Uhr”… (mezzogiorno) e noi ringraziamo contraccambiati da ampi sorrisi. Anche l’autista è così amichevole che sembrano tutti della stessa famiglia.
Scendiamo alla fermata tra campi con i resti del frumento e di mais, alberi glabri e cornacchie nere. Il cielo è livido. Un sole pallido e rasente crea un effetto del paesaggio strano ma giusto nel contesto.
L’entrata è sempre aperta e si puo’ girare tra i resti dei capanni dei prigionieri… poi un vagone in mezzo al prato… una lapide commemorativa delle casupole di isolamento… le fondamenta di due forni crematori… Quali orrori sono stati commessi appena 70 fa!
Scopro la differenza tra campo di concentramento e di sterminio: il primo era un raduno di prigionieri adatti al lavoro o alle sperimentazioni, mentre il secondo ha la specifica destinazione di eliminazione. Questo campo nel 1938 fu destinato a fabbrica di mattoni per costruire gli edifici nazisti di Amburgo con il lavoro dei prigionieri, (uno dei piu’ grandi della Germania settentrionale) poi fu destinato dopo la guerra a carcere e definitivamente nel 1981 fu inaugurato come esibizione permanente.
Si calcola siano morti piu’ di 42.900 persone in questo campo di concentramento, tra cui anche uno dei personaggi che convivevano nel nascondiglio con Anna Frank: il dentista ebreo Fritz Pfeffer (nel diario chiamato Albert Dussel).
I forni e le capanne dove facevano esperimenti con i bacilli della tubercolosi sono stati subito distrutti dai tedeschi prima che arrivassero le truppe alleate, in modo da cancellare le prove. Rimangono solo macerie contenute in reti di metallo. La ghiaia intorno è nera per ricordare che nei cortili venivano sparse le ceneri…
Intatti, alcuni capannoni dove i prigionieri, giunti da tutte le parti d’Europa ed anche dall’Italia, costruivano armi e accessori per i soldati. Dentro ci sono delle exibitions con foto, macchinari e copie di documenti dei prigionieri.
In un altro edificio, piu’ recente, c’è una mostra di filmati presi oltre che da Neungamme anche da Aushwitz e Bergen-Belsen… mi commuovo e rabbrividisco. Jasy ha già studiato a scuola queste atrocità… Ma i filmati ti paralizzano! Apriamo dei cassetti e scopriamo i vestiti originali di una prigioniera. Una bella ragazza che indossava calzini rattoppati, mutandoni con una croce gialla davanti, canottiera consumata, pezzi di cartone per ripararsi dal freddo e… tunica a righe grigio-azzurra.
C’è uno shop dove acquisto l’unico libro in italiano. C’è pure una cartina con la locazione di tutti i campi di concentramento. Sono centinaia! Non pensavo così tanti. Ci sono ancora tanti altri edifici, ma decidiamo di ritornare alla nostra ovattata realtà di turisti.
Non avendo voglia di rinchiuderci nei musei, scegliamo il posto piu’ bello: il lago Alster!! Ci beviamo un grogg-rum e un fruct-brulè ad una casetta natalizia. Hanno ricreato anche un bar con sedie e tavolini nascosti tra gli abeti e le casette: un “forest-bar”! Simpatico!
Purtroppo Alberto non ne vuole sapere di mercatini di Natale così ci avviamo verso la nostra Lubecca. Incantata Lubecca.
Che tristezza, alcune persone sono indaffarate a smontare tutte le casette di legno… fine dei mercatini. Sigh!
31 dicembre 2012, lunedì: LUBECCA – TRAVEMUNDE
Siamo già a Capodanno! Wow… ultimo giorno dell’anno e della nostra avventura. Ultimo giorno per visitare Lubecca. Per gli ultimi acquisti…
Oggi vogliamo ammirare Lubeck dall’alto. C’è un lift nella chiesa di st. Petri. Arriviamo alle 10 circa ma è chiusa. Uffa… uffa due volte. Andiamo alla Dom, aperta al pubblico e gratuita. Entriamo. Molto spartana come tutte le altre, ha un sacco di cripte e lapidi sul pavimento. E’ tutto così freddo anche se ci sono 2 abeti addobbati con le luci.
Dopo aver acceso una candela votiva usciamo in cerca di nuovi scorci da scoprire. Camminiamo tra le viuzze a nord dell’isola di Lubecca scopriamo case con travi in legno, alcune storte e alcune piccole e strette. Finestre bianche e rampicanti sui muri. Scoviamo altri Gang che sono sempre una piacevole sorpresa.
Ci ritroviamo sull’arteria centrale di Breitestrasse… c’è fermento di gente. Scopriamo che i palazzi di Lubecca sono bellissimi. Non si notavano così bene con le casette di legno dei mercatini di natale. Il Rathaus con i pennoni scuri e l’abbaino rococo’ è proprio un bijoux di architettura. Stavolta passiamo dalla via parallela Konigstrasse e scopriamo altri negozi, compro uno stampino a forma di angelo per i biscotti.
Una brigata di spazzacamini ci accoglie e saluta tutti i passanti. A Jasy donano in souvenir uno spazzacamino in miniatura! Sono gioiosi e festaioli… in fondo stasera è “Silvester”. Svelato il mistero, scopriamo che lo spazzacamino è di buon auspicio per l’anno nuovo che verrà!
Pranziamo al KARTOFFEL-KELLER, la “cantina delle patate”, proprio sotto il famoso ospizio (HEILIGEN-GEST-HOSPITAL). L’ambiente è suggestivo con volte alte di mattoni con decorazioni “tirolesi” e Mr. Potato dappertutto.
La lista ci offre una sfilza di piatti e non sapendo cosa scegliere Jasy opta per una zuppa di salsiccia e baguette (che poi si e’ rivelata di wurst e la baguette era dentro la zuppa); Alberto si fida a ragione, di uno stinco di maiale su letto di spinaci conditi (per letto si intende mezzo kilo!); ed io il piatto di pesce tipico della regione di Holstein (tutto pesce marinato di vari sapori con verdura purtroppo anche’essa di vari sapori, e un uovo fritto sopra). Tutto con contorno di patate al forno. Non male, peccato per la temperatura un po’ freddina… (e l’atmosfera un po’ spenta). Pensavamo ci fossero piatti con la base di patate cucinate e farcite in mille modi, ma forse non abbiamo azzeccato la pagina giusta. Ci sono anche palloncini e stelle filanti. Tutto pronto per stasera… ma noi abbiamo un’altra meta.
Torniamo sulla nostra via centrale e andiamo a fare acquisti di marzapane da Niederegger… ma come è chiuso!? Ma oggi non è domenica! Andiamo in altri negozi che con garbo e a volte senza ci mandano fuori! Tutti i negozi chiudono alle 13:30 perché è la vigilia di capodanno! Ci dicono che riapriranno soltanto il 2 gennaio… quindi addio dolci sogni di marzapane!
Troviamo la panetteria ancora aperta per comperare 3 berliner per domani mattina. Tutti che corrono di qui e di là con sacchetti e vassoietti. Ma cosa succede? Devono tutti prepararsi per un gran ballo?
Torniamo nella nostra calda yellow room. Ci facciamo un riposino visto che stasera faremo le ore piccole… e soprattutto perché non c’è niente da fare.
Ci svegliamo con uno scampanare forte di tutte le chiese di Lubecca! Vanno avanti quasi 20 minuti e quindi di getto butto l’idea di assistere ad una funzione religiosa protestante in tedesco. Tanto abbiamo la chiesa qui fuori! Ha ha ha… è chiusa per la messa delle 16:00 e riaprira’ solo a funzione ultimata! Sigh, non siamo gli unici disinformati e non demordiamo dirigendoci verso la st. Petri… ma anche lì non c’è anima viva che tenga. Abbiamo capito che se non sei Lubecchese sei tagliato fuori!
Avremmo dovuto organizzarci meglio nelle chiusure-aperture delle chiese, dei negozi e di tutto il resto.
Va beh, visto che siamo fuori possiamo andare a fare un giro sul fiume prima di andare a mangiare. Scendendo verso sud vediamo un bel “familien-restaurant” tipo steak house, che ci ispira molto anche se c’è poca gente dentro.
Lungo il fiume gli alberi di luci rosse ci guidano verso delle tende colorate che… toh, è un altro mercatino di Natale. Questo pero’ è in attesa dei festaioli di stasera. Ci sono pini e cervi di legno, casette di legno per bimbi e profumi di vaniglia e vin-brulè. C’è una pista di pattinaggio e un ponte illuminato.
Ritorniamo per sfamarci al ristorante di prima. Il ragazzo ci dice che è tutto prenotato, anche se gli diciamo che noi non restiamo per il cenone ci manda via… questi crucchi sono così inflessibili! Anche il famoso, nonché lussuoso, tipico ristorante Schiffer-Gesell-Schaft con ambientazione marinara vuole la prenotazione. Anche Mc Donalds è chiuso!
Ci rimangono in frigo 4 fette di prosciutto agli asparagi e 2 Fette di pane integrale a testa, e i 3 berliner… che cenone! Tanto tra poco andremo al mare a Travemunde.
Il Bus 31 delle 21:37 proprio fuori casa spacca il minuto. Ci sediamo in fondo al bus doppio snodato. Alla seconda fermata si riempie di ragazzi armati di fuochi artificiale di tutte le dimensioni e forme. Gli zaini ricolmi di bombe e di… vodka! Tutti con bottigliette mignon di alcol incominciano già sul bus a brindare!
Arriviamo dopo 30 minuti circa a sbarchiamo tutti come mandrie golose dirigendoci verso il mare… Scendiamo sulla sabbia fine, e’ buio ma vogliamo toccare l’acqua gelida del baltico. Ci sono già le prime avvisaglie di fuochi artificiali sulla spiaggia. Esploriamo il mega-tendone dove ci sara’ il concertino. Immancabile mercatino di natale con cibo, dolci e fiumi di alcool. Piove ma l’umore e’ alto!
Tutti cantano e ballano con caraffe di birra sotto i tendoni o sotto l’acqua… poco importa, l’importante e’ divertirsi!! Balliamo insieme anche il sirtaki e beviamo l’ouzo (bevanda greca all’anice) che Alberto per fortuna si era premunito per l’occasione. Balliamo e brindiamo fino al conto alla rovescia: … ” vier… drei… zwei… eins… frohes neues jahr!”
Musica tedesca intervallata da pop anni 80, un po’ disco e di musika che solo i tedeschi sanno. Signori anziani, bimbi e regular come noi danzano, cantano e saltano! Siamo gasatissimi!
I fuochi durano tantissimo e sono tantissimi. Cerchiamo d avvicinarci alla spiaggia sul lungo mare ma c’è talmente tanta gente che è impossibile… beh, tanto i fuochi sopra la nostra testa occupano tutto il cielo!
Il bus di ritorno è alle 1:37 e poi successivamente per ogni ora e quindi ci incamminiamo alla pensilina… domani dobbiamo ritornare in patria, sigh.
Mannaggia quanti hanno avuto il nostro pensiero! Ma l’efficienza tedesca non si smentisce e ben 5 bus doppi ci aspettano per il ritorno!! Tutti accalcati, sonnolenti o ubriachi ci sembra interminabile il viaggio di ritorno. Nello scendere l’autista ci dice con accento tedesco: “Buon anno!” Che carino, ha capito che siamo italiani e dalla fisionomia dei suoi occhi capisco che anche lui è di origine italienish!
1 gennaio 2013 – martedì
L’aereo è alle 13:40 quindi abbiamo tutto il tempo per valigiare tutto, fare colazione, prendere il bus n.6 di linea e arrivare all’aeroporto che è… chiuso! Talmente piccolo che apre solo per noi di Mailand. Piccolo ma con ogni confort, bar, marzapanini Niedregger da portare a casa…
Ne è valsa proprio la pena di visitare Lubecca, Hamburgo, l’opportunità di vedere un campo di concentramento e di vivere un San Silvestro diverso dal solito!
Auf wiedersehen Luebeck!
Suzi, Jasy e Albi
Ristoranti:
– Papadopoulos, Pfaffenstr.12 centro di Lubecca – in tre abbiamo speso 41,60€ a sazietà www.papadopoulos-restaurant.de
– Kartoffelkeller zona Koberg sotto l’ospizio Heiligen-Gest-Hospital in tre abbiamo speso 51,80€ – www.historisher-weinkeller-hl.de
Mercatini: ce ne sono veramente tanti a Lubecca ed alcuni arrivano fino al 30 dicembre (quelli che abbiamo visto noi). Questo sito è molto accurato e dettagliato:
Www.natale-mercatini.it scegliete i mercatini piu’ belli della Germania e poi il link su Amburgo o Lubecca.
Albergo: Prenotato con Booking.com – FERIENHAUS WIETHÜCHTER per 5 gg e tre persone 425€ +25€ pulizie – solo cash – Engelsgrube n.27 Lubecca – www.ferien-luebeck.de
Trasporti: Bus n° 6 dall’aeroporto verso Lubecca (attraversare il piazzale sulla destra senza attraversare la strada) ogni mezz’ora con 3€ a testa pagabili sul bus.
Da Lubecca per Amburgo dalla Zob sono 10,70€ A/R treno ogni ora.
Neuengamme Lager: Dalla Zob di Amburgo, in parte all’uff.Info, c’è la biglietteria che ti stampano tutti i passaggi per arrivarci. METRO S21 per Bergendorf -scendi e prendi il bus 227 (tot 31 km da Amburgo) 3,30 € cad. A/R
Www.kz.gedenkstaette-neuengamme.de
Info Point Lubecca: uscendo dall’isola dopo la porta Holstentor a 500 metri sulla sinistra. Si trovano cartine (la migliore è quella gratis nel dépliant shopping guide che mostra anche i Gand) www.lueback-info.de Qui c’è un dépliant speciale con gli orari dei bus per Capodanno che vanno a Travemunde: “Sonderfahrplan Silvester”
Niederegger Cafe’ a Lubecca: negozio-museo-bar pasticceria . al 2° piano c’è il salone spositivo. www.niederegger.de
Fishmarket Amburgo: domenica mattina dalle 5 alle 9:30 (in inverno dalle 7)
Museo spezie deposito Amburgo: www.speicherstatdmuseum.de
Museo dei F.lli Mann – Lubecca: www.buddenbrookhaus.de
Capodanno a Travemunde: “Silvester am Meer” www.farcecrew.de