Capodanno a Dubai
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Compagni di viaggio saranno mio figlio Matteo con la sua famiglia, due adorabili bambini Lorenzo di 6 anni e Davide di 7 mesi e sua moglie Denise. È il nostro regalo di Natale, anche se Lorenzo aveva già avuto il suo: un viaggio in Lapponia fatto all’inizio di dicembre.
Base di appoggio sarà l’appartamento di Simone, lui e la moglie andranno a Santo Domingo e ci lasciano a disposizione la casa.
Adoro questa città, ed ogni volta scopriamo qualcosa di nuovo, è una città che accoglie il turista offrendogli qualsiasi tipo di svago, e, pur essendo un paese musulmano, gli occidentali sono ben “tollerati”. La prima volta che ci sono stata mi ha dato l’impressione di una città poco a misura d’uomo ma più la conosco e più l’apprezzo anche da questo punto di vista. Questa volta, non essendo accompagnati da Simone, abbiamo camminato tanto e abbiamo vissuto l’esperienza del turista per caso.
La preparazione del viaggio è iniziata a ottobre, acquistiamo i voli, cerchiamo l’offerta più conveniente su Skyscanner, e troviamo la compagnia Czech Airlines, il prezzo è buono, per due persone spendiamo € 1.199.20 compresa l’assicurazione, l’unico neo è che fa scali lunghi a Praga. Per il viaggio di andata ci organizziamo prenotando un hotel nei pressi dell’aeroporto, trovo una offertissima su Booking, l’hotel U Pilota, dove prenoto due camere a 88 euro, per il ritorno lo scalo è più breve e decidiamo di restare in aeroporto.
Preparativi: prima della partenza con l’aiuto di Michelle, la moglie di mio figlio Simone, prenotiamo la visita guidata ad Abu Dhabi approfittando di un’offerta Groupon che ci fa risparmiare tantissimo, € 82.21 per 4 adulti e un bambino, e l’escursione nel deserto sempre con Groupon € 88.72 due adulti e un bambino, io e mio marito ci siamo già stati e staremo a casa con Davide.
Sul sito burjkhalifa.eu prenoto la salita At The Top per mio figlio e la sua famiglia, visto che anche qui ci siamo già stati, € 99 circa.
Per il tragitto Aeroporto di Praga e Hotel prenoto l’auto con la Compagnia Prague Airport Transfer, 30 euro le due tratte, servizio impeccabile.
Sono solita preparare gli itinerari per ogni viaggio ma questa volta, un po’ perché conosco già la città e un po’ perchè con i bambini non si può mai sapere, ho deciso di non fare programmi.
Il 28 dicembre ci troviamo all’aeroporto Malpensa per il check in, qui affrontiamo il primo intoppo, c’è un problema per il peso delle valigie e per il Boarding Pass, per le valigie ci mandano allo sportello per il pagamento della differenza ma la signorina dice che è tutto in regola e non dobbiamo pagare alcuna differenza, con riluttanza al check in, una signora poco simpatica, forza il programma e le fa passare, riusciamo ad ottenere anche che il bagaglio venga caricato con destinazione Dubai e non Praga, il Boarding Pass lo emette solo per la tratta Milano Praga, questo ci costringerà domani mattina ad arrivare prima all’aeroporto per fare il check in. Servizio pessimo e personale impreparato.
Prendiamo posto a bordo, partenza in orario e arrivo alle 21,20 all’aeroporto di Praga. Il nostro autista ci sta aspettando e in pochi minuti siamo in hotel. Nonostante l’ora ci permettono di cenare, sarà la stanchezza ma troviamo tutto molto buono e spendiamo meno di 50 euro in 5 mangiando dell’ottima carne, lo consiglio se siete di passaggio all’aeroporto di Praga.
Abbiamo chiesto all’autista di spostare l’orario del pick up di domani mattina, che avevo prenotato per le 7.30/8.00, alle 7.00 e puntualissimo troviamo l’autista ad attenderci. All’aeroporto ci mettiamo in fila per il check in e finalmente, dopo aver passato i controlli, che, con bambini e passeggino, è un po’ più impegnativo, siamo al gate per imbarcarci.
Il viaggio è abbastanza tranquillo, anche Davide l’ha affrontato bene, il servizio a bordo è discreto, l’intrattenimento inesistente.
Atterriamo a Dubai in perfetto orario, secondo intoppo che ci farà perdere un po’ di tempo, ci accorgiamo di aver lasciato a bordo un bagaglio a mano, dopo aver ritirato i bagagli imbarcati ci dirigiamo all’ufficio Lost & Found per controllare se l’hanno consegnato. Purtroppo non c’è, lasciamo i recapiti nel caso fosse ritrovato e ci avviamo verso l’uscita. Davide comincia a lamentarsi per la fame, sostiamo quindi nell’atrio per calmarlo, questa sosta è stata provvidenziale perché ci raggiunge un ragazzo con la nostra borsa ritrovata!
Carichiamo due taxi per trasferirci a casa, Executive Tower in Business Buy, a circa venti minuti dall’aeroporto.
La prima serata la trascorriamo a casa, ci prepariamo una cena veloce e ci godiamo il panorama sul Burj Khalifa e le fontane del Dubai Mall. A Denise e Matteo fa effetto guardare giù dal 42° piano.
30/12/2015
Ci prepariamo per la spiaggia, vogliamo goderci una mattinata al mare. Prendiamo il taxi, essendo in tanti dobbiamo aspettare un po’ per prendere un’auto a 6 posti. Chiediamo all’autista di portarci alla Kite Beach. Il problema con i tassisti è che non sempre sanno arrivare alla destinazione e anche questo sembra non sapere dove sia, Matteo gli fa vedere su Google Map il percorso, non ritroviamo la stessa spiaggia dove siamo già stati con Simone, ma per evitare altri giri a vuoto ci facciamo lasciare in un punto con una bella spiaggia e un punto di ristoro. Fa sempre parte della Kite Beach ma è più selvaggia, non è attrezzata con ombrelloni e sdraio ma ci sono i servizi, è quasi deserta. Che goduria essere qui al caldo, dopo aver lasciato l’inverno di Como, riusciamo anche a bagnarci, sebbene l’acqua non sia caldissima. Arriva in un baleno l’ora di pranzo e ci precipitiamo, affamati, al JJ Chicken, un fast food direttamente sulla spiaggia. A Dubai non si fa fatica a trovare punti di ristoro, dovunque ci sono ristoranti, street food e fast food di numerose catene, e si può mangiare spendendo il giusto.
Il pomeriggio decidiamo di trascorrerlo al Miracle Garden. E’ stato aperto nel 2013 ed è un parco di circa 7000 metri quadri dove i protagonisti sono i fiori, il nome Miracle è azzeccato visto quello che sono riusciti a realizzare in un luogo dove l’acqua scarseggia.
Non riuscendo a trovare un taxi ci accordiamo con un’autista non proprio abusivo, dice di essere convenzionato con gli hotel, che per 70 AED (circa 17 euro) ci porta a destinazione, il prezzo mi sembrava un po’ alto ma effettivamente la destinazione non è vicinissima.
L’ingresso al parco costa 30 AED a persona (circa 7 euro), all’ingresso ci controllano le borse, è vietato introdurre cibo.
È davvero stupefacente quello che hanno realizzato, case, statue, riproduzioni di monumenti il tutto ricoperto da migliaia di fiori. Il servizio di sorveglianza è efficiente, spesso si sentono i fischietti che richiamano i visitatori indisciplinati! Ci sono punti di ristoro e zone attrezzate con divanetti e cuscini dove riposare. Una famiglia indiana ci ferma attirata dal sorriso e dal bel faccino di Davide, se lo spupazzano per un po’ facendo foto, siamo sorpresi da queste attenzioni. Il tempo trascorre piacevolmente e in fretta. Andateci, ne vale la pena!
All’uscita ci contendiamo un taxi a 6 posti con una coppia di giapponesi furbetti, ma l’abbiamo vinta noi.
Per la serata abbiamo deciso di andare a cena al ristorante libanese Al Hallab, ci siamo già stati e ci eravamo trovati molto bene, in taxi raggiungiamo il Dubai Mall. Il ristorante si trova al secondo livello vicino alla cascata. Purtroppo non hanno tavoli all’esterno, da dove si può vedere il Burj Khalifa e lo spettacolo delle fontane. Ceniamo all’interno con vista sulla cascata, il servizio è un po’ lento, ma siamo in vacanza e non abbiamo fretta, la cena è davvero buona, la loro super grigliata di carne è abbondante ed eccellente. Prima di tornare a casa ci fermiamo, noi per un caffè e i ragazzi per un waffle al Granny’s Waffles, arrivano due porzioni giganti di waffles ricoperti da ogni bendidio.
All’uscita per i taxi c’è una fila lunghissima, ma si smaltisce abbastanza velocemente visto il numero elevato di taxi che ci sono.
31/12/2015: terzo giorno
L’ultimo giorno dell’anno, per il cenone non abbiamo prenotato fuori perché i prezzi sono esagerati, ci prepareremo un bel cenone a casa a base di pesce. Ci svegliamo presto e in taxi raggiungiamo il mercato del pesce, Deira Fish Market, è stato una vera scoperta. Non ho mai visto un mercato così grande, c’è grande movimento, tantissimi banchi dove espongono tante varietà di pesce. Ci aggiriamo tra i banchi per un’esplorazione e per decidere cosa acquistare. Ci fermiamo ad un banco dove c’è un po’ di clienti, gente del posto, compriamo le vongole, gamberi giganteschi e gamberetti, concludiamo la spesa ad un altro banco con tranci di pesce spada. A fianco c’è il padiglione della frutta e verdura, bello e colorato anche qui vasta scelta di prodotti. Soddisfatti torniamo a casa, in questo modo abbiamo risparmiato tanti soldini, spendendo solo 60 euro.
A casa ci prepariamo per un giro turistico nella zona vecchia di Dubai, ci facciamo lasciare dal taxi a Bastakiya.
Lasciati i grattacieli e le strade trafficate ci addentriamo nel quartiere storico di Dubai risalente ai primi del novecento, è un luogo suggestivo con le tradizionali torri del vento, vicoletti su cui si affacciano piccoli negozietti e alcuni musei, tra cui l’antica residenza dello sceicco, ci sono giardini, i resti delle antiche mura, una piacevole passeggiata che ti riporta indietro nel tempo.
Poco distante da Bastakiya c’è il museo di Dubai situato all’interno della Fortezza di Al Fahidi, l’ingresso costa circa 1 euro, ci mettiamo in fila, anche qui Davide attira l’attenzione degli altri turisti che ci chiedono di potergli scattare delle foto e lui sembra molto divertito. La visita del museo è un viaggio attraverso la storia e i luoghi di Dubai, dalle origini ai giorni nostri, nelle gallerie sono state ricreate scene di vita quotidiana, dai suk ai mercati, al deserto, al mare. Valter ed io c’eravamo già stati ma l’abbiamo rivisto volentieri.
È ora di pranzo, soprattutto per Davide, di fronte all’uscita del Museo c’è uno street food, non è il massimo ma possiamo far scaldare la pappa di Davide e mangiare qualcosa.
Torniamo verso Bastakiya dove abbiamo notato un locale l’Arabian Tea House Cafe molto caratteristico. Dopo una breve sosta rilassante comincia l’odissea per la ricerca di un taxi che ci riporti a casa.
Purtroppo una serie di coincidenze negative, l’orario è quello del cambio dei turni e il 31 dopo una certa ora diventa difficoltoso muoversi, non riusciamo a trovarne uno, e dopo quarantacinque minuti desistiamo e ci avviamo verso la fermata della metropolitana. Attraversiamo un quartiere poco frequentato dai turisti e seguendo le indicazioni, il tragitto per arrivare alla metropolitana è ben segnalato, arriviamo alla fermata Al Fahidi. Questo fuori programma ci ha permesso di vedere un quartiere dove gli unici turisti siamo noi.
Durante la passeggiata la nostra attenzione è stata attirata da un balcone stracolmo di addobbi natalizi, c’era davvero di tutto, questo è un altro aspetto positivo della città, si può festeggiare il Natale senza urtare la suscettibilità altrui.
Prima di rientrare a casa facciamo un giro al Bay Avenue, un centro commerciale con ancora pochi negozi ma che si sta sviluppando, rispetto ai primi anni sono stati aperti diversi ristoranti ed è stato creato all’esterno un parco con diverse attività e giochi per i bambini.
Siamo a tavola a festeggiare il capodanno quando sentiamo un botto, pensiamo all’inizio di qualche spettacolo al Dubai Mall, ma quando ci affacciamo alle finestre, notiamo con sgomento che un grattacielo ha preso fuoco, è l’hotel Address. Desta preoccupazione soprattutto il fatto che migliaia di persone sono riunite per assistere allo spettacolo pirotecnico di Capodanno. Restiamo appiccicati alle finestre a guardare l’evolversi dell’incendio, poco dopo tutta la facciata è avvolta dalle fiamme e si sentono le sirene dei soccorsi. La gente che aveva preso posto per assistere ai fuochi artificiali viene fatta evacuare, pensavamo che non ci sarebbe più stato lo spettacolo dal Burj Khalifa ma a mezzanotte, mentre poco distante il fuoco non è stato ancora domato cominciano i fuochi e lo spettacolo di luci. Nonostante tutto non riusciamo a non essere entusiasti delle bellissime evoluzioni pirotecniche. Dopo il Burj Khalifa lo spettacolo continua sul lungomare fino a concludersi al Burj Al Arab.
È stato un fine d’anno particolare, per fortuna eravamo a casa a festeggiare! I notiziari dicono che ci sono stati solo 15 feriti non gravi, questa notizia ci fa tirare un sospiro di sollievo.
1/1/2016: quarto giorno
Appena svegli il nostro pensiero va all’incendio e dalla finestra verifichiamo la situazione, l’incendio è stato domato ma tanto fumo nero avvolge il grattacielo e si nota ancora qualche focolaio.
Riprendiamo la nostra vacanza, oggi mare a Dubai Marina. Spiaggia ben attrezzata, frequentatissima, con diversi parchi e aree giochi per i bambini. Per il pranzo ci fermiamo all’Operation Falafel, uno dei migliori posti dove mangiare i falafel, polpettine di verdure con salsine avvolte nel pane arabo. Dopo pranzo ancora qualche ora di spiaggia e poi andiamo a prendere la metro alla fermata Jumeirah Lakes Towers 1.
Cena a casa, dopo cena raggiungiamo a piedi il Dubai Mall, ci abbiamo impiegato un po’ perché chiedendo informazioni ci hanno fatto fare il giro dell’oca, mandandoci in vicoletti senza vie d’uscita, ma alla fine ci siamo arrivati. Al Dubai Mall andiamo all’acquario e naturalmente al Candylicious dove abbiamo fatto razzia di dolciumi, le uscite per vedere le fontane sono tutte chiuse sempre a causa dell’incendio di ieri. Per il ritorno prendiamo il taxi.
2/1/2016: quinto giorno
Oggi andremo a visitare Abu Dhabi, l’appuntamento con l’autista è tra le 8 e le 8.30, ci siamo svegliati presto e alle 8 siamo in strada ad attendere. Dopo 35 minuti dell’auto neanche l’ombra, telefoniamo all’agenzia e ci pare di capire che si siano dimenticati di noi! Ci rassicurano che un’auto è già partita per venirci a prendere. Siamo un po’ seccati del contrattempo, alle 9 un frettoloso autista arriva a prenderci, faremo l’escursione in auto e non in bus. Pensiamo che sia un vantaggio ma in realtà non sarà così. La prima tappa prevede la visita della bellissima Moschea Grand Mosque Sheikh Al Zayed.
Ci siamo attrezzati con foulard per coprire il capo e con abbigliamento adeguato per coprire spalle e gambe, unico problema è stato che avevo indossato un golfino con del tulle sulle spalle e all’ingresso mi hanno fermata, non potevo entrare con quell’abbigliamento, per fortuna avevo due foulard e così ho coperto le mie nudità e sono entrata! La Moschea è stupenda, tutta bianca e oro, con bellissimi tappeti e lampadari giganteschi. Ci impieghiamo più dei venti minuti messi a disposizione dall’autista per la visita e lo troviamo piuttosto contrariato da questo ritardo, mi sembra fuori luogo visto il precedente!
Il giro prosegue con la visita ad un museo, non ricordo il nome, dove sono esposti reperti storici degli Emirati, il resto della visita è delirante, in auto e senza rallentare ci fa vedere il Palazzo Presidenziale e l’Emirates Palace, una corsa lungo Abu Dhabi Corniche, una breve sosta all’Abu Dhabi market, e poi rientro a Dubai con un’ora di anticipo.
Mangiamo un boccone al Zaatar w Zeit, un fast food con ottimi prodotti, e il pomeriggio lo trascorriamo in piscina.
Per la sera prenotiamo un tavolo al ristorante libanese Al Areesh, vicino al Dubai Creek. Raggiungiamo l’Heritage Village, un complesso con diverse bancarelle di artigianato e negozi di souvenir, che riproduce il passato storico di Dubai, ci aggiriamo tra i negozi e le tende dove donne abbigliate con costumi d’epoca preparano cibi arabi e dove degli artigiani mostrano i lavori umili di un tempo.
La serata prosegue con un’ottima cena, dopo cena fumiamo la shisha, concludiamo la serata con una passeggiata fino al Suk dei tessuti. E’ stata una serata piacevolissima.
3/1/2016: Sesto giorno
A Dubai piove circa cinque giorni all’anno e oggi ci tocca. Manco a farlo apposta proprio oggi che i ragazzi hanno l’escursione nel deserto, era successo anche a noi due anni fa!
Occupiamo la mattinata al Dubai Mall, che raggiungiamo in taxi. Facciamo un po’ di shopping, ci sono i saldi e si fanno dei veri affari, visitiamo la zona dove c’è la pista di pattinaggio con intorno casette di legno che sembrano i nostri mercatini di Natale, e poi passeggiamo nel Dubai Mall Souk, dove ci sono numerosi negozi di artigianato locale e dove c’è in mostra lo scheletro di un dinosauro venuto alla luce nel 2008 negli Stati Uniti. Mangiamo nella zona Food Court del Dubai Mall, qui c’è la concentrazione delle maggiori catene internazionali di fast food.
Alle due arriva l’auto a prelevare i ragazzi e noi trascorriamo una tranquilla serata con Davide, regalandoci una bella passeggiata nei pressi di casa.
4/1/2016: Settimo giorno
Anche oggi dobbiamo andare al Dubai Mall, mentre i ragazzi salgono sull’osservatorio del Burj Khalifa, io e Valter facciamo shopping. Il Dubai Mall è talmente grande che ogni volta ne scopriamo nuovi angoli. Quando i ragazzi finiscono la loro visita usciamo nella piazzetta delle fontane. Vediamo quel che resta dell’ala incendiata dell’Address hotel, attraversiamo il ponte che collega il Dubai Mall al Souk Al Baar e visitiamo il Souk.
Per il pranzo torniamo ad Dubai Mall dove ci troviamo con un’altra famiglia di Como in viaggio a Dubai. Decidiamo di trovarci per cena al Al Hallab. Il pomeriggio lo trascorriamo al Souk dell’oro e delle Spezie. Facciamo un po’ di acquisti di spezie, e ci addentriamo tra i vicoli in zone poco battute dai turisti, un modo per vedere la vera Dubai, con tanti negozi poco sfavillanti e senza nessun timore. Ci fermiamo a vedere le barche che trasportano i turisti e i locali da una parte all’altra del Creek.
Serata all’Al Hallab, questa volta riusciamo ad avere un tavolo esterno. Il nostro amico è libanese per cui ci aiuta a scegliere i piatti e devo dire che mangiamo bene spendendo molto poco, 10 euro a testa. Ci godiamo lo spettacolo delle fontane, anche quello con la musica di Michael Jackson, Thriller, e, una novità, le evoluzioni di luci sulla facciata del Burj Khalifa, da casa non riusciamo a vederle perché le fanno solo sul lato che si affaccia sulle fontane.
Dopo cena un ultimo giro per il Dubai Mall nella zona dedicata ai giochi per bambini.
A piedi torniamo a casa godendoci l’ultima passeggiata tra i grattacieli.
5/1/2016: Ottavo giorno
Stasera si parte, torniamo per un ultimo bagno di sole e di mare a Dubai Marina poi prepariamo i bagagli e via di corsa all’aeroporto per il volo delle 19.20. Un po’ di traffico ci mente in apprensione ma arriviamo per tempo, il volo ha avuto un cambio di orario e parte con un’ora di ritardo che poi diventano due ore e mezza, da un lato ci fa comodo perché accorcia il tempo di attesa a Praga per il volo di domani mattina.
Anche questo viaggio è giunto al termine, Dubai non mi delude mai e avrò ancora occasione per tornarci, per cui arrivederci alla prossima volta. Avevo qualche dubbio per i bambini che invece sono stati degli ottimi compagni di viaggio.