Capodanno a Berlino 5
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È stata la prima volta per me e il mio compagno nella bellissima capitale tedesca e siamo davvero rimasti entusiasti di ciò che questa può offrire.
Noi abbiamo volato da Bologna con Lufthansa facendo scalo a Francoforte. La compagnia è davvero scrupolosa, ben gestita e comoda per raggiungere la città.
Atterriamo in terra tedesca il 29 in tarda serata e anche se pieni di curiosità, decidiamo di preservare le energie per l’indomani. Facciamo quindi il check-in all’hotel Ibis Ostbahnhof, davvero comodo perché in prossimità della stazione metro e a poche fermate dalla centralissima Alexanderplatz . Chi ha già provato la catena non rimarrà deluso: lusso e sfarzo non sono le parole d’ordine, ma pulizia, praticità e comodità sì e queste alla fine sono le caratteristiche che noi ricerchiamo in un hotel).
Il giorno seguente ci svegliamo di buon ora per andare alla scoperta della città in compagnia della “Berlin Welcom card” fatta ieri sera in aeroporto. Si tratta di una tessera che consente l’accesso illimitato a tutti i mezzi di trasporto (metro sopra e sotto elevata, treno); davvero comoda e conveniente e consente di avere riduzioni e convenzioni anche in negozi, esercizi commerciali e monumenti. Noi l’abbiamo fatta per 5 giorni spendendo a testa 31 euro, davvero un affare se si pensa che la corsa semplice della metro costa 2,40 euro.
Ci dirigiamo così nel quartiere centrale, il cosiddetto Mitte e con la metro arriviamo proprio in prossimità della porta di Brandeburgo, stupenda, maestosa e con un fascino tutto suo. E’ qui che si terrà la festa di Capodanno e i preparativi sono in pieno fermento. Il palco centrale è già stato montato così come anche molte altre bancarelle e attrezzature. Decidiamo di fare colazione da Starbucks e poi percorriamo a piedi il bellissimo Unter den Linden, il cosiddetto viale dei Tigli. Arriviamo all’Holocaust Manhmal,un monumento moderno alle vittime ebree del genocidio nazista e visitiamo l’Ort der Information, il centro informativo sotterraneo, ricco di testimonianze, filmati e documenti. Il centro di documentazione è davvero toccante ed istruttivo e da un senso e un’interpretazione al monumento moderno posto all’esterno.
Uno scorcio di sole si fa spazio tra il cielo e così decidiamo di andare a visitare il Berliner Dom, il maestoso duomo di Berlino. Con la tessera abbiamo una riduzione sull’ingresso, che davvero merita una visita. Il duomo è bellissimo e si può accedere sino al tetto avendo una vista panoramica di tutta la città.
Scorgiamo poi la famosa torre della tv, la Fernsehturm, ma avendo già visto la città dall’alto del duomo, decidiamo di non salire e di cercare un posto per il pranzo.
A piedi arriviamo in una delle piazze più belle di Berlino, la Gendarmenmarkt, dove in questi giorni ha sede un bellissimo mercatino di Natale. Solo in questo mercatino si paga l’ingresso, gli altri sparsi un po’ ovunque per la città sono gratuiti, ma vista la modica cifra di 1 euro decidiamo di entrare e di consumare qui il nostro primo pranzo a base di currywurst, il piatto berlinese per eccellenza; un wurstel speziato servito con varie salse all’interno di un panino che ricopre la metà della lunghezza del wurstel e una kartoffelsuppe, una zuppa di patate calda davvero ottima. Il mercatino è molto intimo e suggestivo, con belle decorazioni e una magica atmosfera natalizia. A causa della pioggia decidiamo di cambiare il programma del pomeriggio e spinti dalla curiosità ci dirigiamo all’Erotik Museum. Il museo, istituito da quella che può essere definita l’icona “porno” della Germania, comprende oggetti di ogni genere, sexy e romantici e narra la storia del piacere fisico attraverso i secoli e i paesi di tutto il mondo. E’ un museo molto carino, che affronta il tema del sesso in modo naturale e per nulla volgare.
La sera restiamo nel quartiere di Friedrishain, molto giovane e vivace e siccome ci piacciono le cucine orientali decidiamo di cenare al ristorante thailandese Papaya. Il ristorante sito a Krossener Strasse, ha due filiali nella stessa via, l’ambiente è carino, i piatti sono buoni e abbondanti e i prezzi piuttosto bassi.
Il quartiere è molto carino, ci sono molti ristoranti etnici e pub dai diversi stili e colori. Beviamo qualcosa in un locale e poi dritti a nanna perché domani la sveglia suona presto.
lunedì 31 dicembre
Oggi abbiamo la visita prenotata alle 8:45 al Reichstag, il parlamento tedesco. La visita si può prenotare on line ed è gratuita. Conviene davvero fare la prenotazione, così si evita di aspettare fuori al freddo, specie in questi giorni di festa dove i turisti sono tanti e i tempi di attesa possono essere davvero lunghi.
La visita al parlamento è davvero interessante, il giro dura circa 20 minuti e consente l’ingresso alla cupola di vetro con un panorama a 360° della città muniti di audio guida che spiega tutti gli edifici del circondario e la storia del parlamento.
Ancora senza colazione decidiamo di andare a visitare Kadewe, i grandi magazzini più famosi di Berlino. Lo stile di questo centro ricalca quello dell’inglese Harrods, infatti all’ultimo piano vi è un bellissimo reparto gastronomico dove decidiamo di provare i famosissimi Kraffen. Davvero ottimi e imperdibili e per quanto assurdo possa essere, nonostante poi le varie glasse e farciture, non risultano affatto pesanti. Poi ci sono di tutti i gusti possibili ed immaginabili quindi… da provare assolutamente!
Ci dirigiamo poi alla visita della Topographie des terrors, una mostra all’aperto dedicata al Terzo Reich dove un tempo sorgeva il quartiere generale della Gestapo; ma purtroppo la mostra è chiusa e non riusciamo a visitarla. Lungo il percorso immortaliamo il passaggio del muro che attraversava la città, difficile davvero da pensare che questa città fosse divisa in due, difficile poi pensare che lo sia stato per tanto tempo e che solo da pochi anni sia stata riunificata. Arriviamo al Checkpoint Charlie, il principale punto di passaggio per gli alleati, i diplomatici e gli stranieri che avevano il permesso di transito tra le due Belino.
Ritorniamo ad Alexanderplatz, centro nevralgico di Berlino e pranziamo nel mercatino di Natale con due ottime zuppe e un immancabile pretzel.
E’ la volta di Postdamer Platz, simbolo più caratteristico della nuova Berlino e del Sony center, quartiere generale europeo della Sony con all’interno grandi magazzini, ristoranti e un cinema. Merita davvero una visita per il suo stile e le decorazioni. Ci rendiamo conto, che salvo alcune vie principali, a Berlino non dominano le luminarie natalizie come da noi, molto meno spreco in effetti, ma per tutta la città sono vi sono abeti decorati (persino all’interno del duomo ve ne è uno) e i tanti mercati sparsi per la città fanno respirare davvero quella magia tipica delle feste natalizie.
Rientriamo in albergo, volendo uscire abbastanza presto perché è il 31 e stasera si festeggia. Ci concediamo un aperitivo a base di birra lungo il viale dei Tigli e poi per la sera di Capodanno decidiamo di cenare tedesco. Il ristorante che abbiamo scelto è Restaurant Mommseneck, un ristorante tipico che vanta una carta con 100 tipi di birre diverse. Il ristorante è molto carino e siamo stati davvero soddisfatti della cena e del servizio. Piatto di stinco con contorni e specialità con salmone, patate e spinaci, finendo con un tipico strudel innaffiato da due ottime birre. E’ stato qui che ci siamo dovuti ricredere sulla cucina tedesca: davvero ottima!
Decidiamo di rivedere la zona del Sony center illuminata: un vero spettacolo e ci dirigiamo a piedi verso la porta di Brandeburgo dove si terrà la festa. Seguiamo la folla incessante che dai giardini del Tiergarten viene indirizzata verso la porta. La mole di gente è davvero impressionante, ma ben controllata anche dalla numerosa presenza di polizia. Il viale dei tigli è stracolmo di persone e ai suoi lati vi sono bancarelle di ogni tipo che vendono gadget e servono cibo e bevande calde. I vari profumi aleggiano nell’aria e con il nostro piccolo spumante tra le mani capiamo ben presto che avremmo festeggiato la mezzanotte senza riuscire a raggiungere il palco centrale. Poco importa perché da un grande megaschermo riusciamo a seguire il bellissimo concerto di artisti internazionali e sotto le note di Bonnie Tyler aspettiamo il countdown. Fuochi stupendi e musica commerciale e house davvero bellissima. La folla è davvero maestosa, ma nonostante per terra vi sia parecchio vetro e i tedeschi ci diano giù pesante con l’alcool, la situazione è tranquilla e ben gestita. Quando la gente un po’ inizia a diramarsi ci avviciniamo al palco centrale e continuiamo a ballare all’aperto. Il tempo regge e il freddo si fa sentire solo quando alle 02.30 decidiamo di fare un giro sulla ruota panoramica. Da lì ci rendiamo conto di quanti puntini eravamo sino a poco fa e di come eravamo tutti ammassati al momento dell’arrivo del nuovo anno. Emozionante!
Scendiamo dalla ruota e decidiamo di scaldarci con un vin brulè e un succo di mela caldo.
Rientriamo a casa verso le 3.45, con la metro che durante i giorni festivi, come anche nei week end è aperta tutta la notte, anche se avevamo le energie per ballare ancora sotto le stelle, ma l’indomani ci aspettano ancora cose da vedere e decidiamo di andare a nanna.
martedì 1 gennaio
Il primo giorno dell’anno decidiamo di vedere l’East side gallery, il tratto più lungo e meglio conservato del Muro. Le opere migliori si trovano proprio vicino la zona di Ostabahnhof dove si trova il nostro hotel e così decidiamo di percorrere il tratto a piedi e scattare qualche foto. Oggi ci concediamo una colazione-pranzo con un ottimo kebab, qui chiamato spesso Doner e diffusissimo in tutti i quartieri e poi ci dirigiamo verso l’Isola dei musei per visitare il Neues Museum. A Berlino ci sono tanti musei che meriterebbero la visita, ma servirebbe davvero molto tempo, così noi ci concentriamo solo su questo, data la mia passione sfrenata per la cultura egizia. Qui infatti è esposto il famoso busto della regina Nefertiti e fortuna ha voluto che in questo periodo vi fosse una mostra a lei dedicata sui 100 anni dal ritrovamento di tale busto. Il museo è davvero molto bello e merita assolutamente una visita. Se venite in questi giorni informatevi prima sugli orari di apertura perché durante le feste fa orari diversi e potreste rischiare che vengano esauriti i biglietti o di dover fare lunghe code prima di entrare. Noi nonostante fossimo informati e ci fossimo presentati lì a poco dall’orario di apertura, abbiamo aspettato quasi un’ora e trenta prima di entrare.
Usciamo dal museo che è già buio e ci dirigiamo verso l’hotel. Per cena scopriamo un ristorante tedesco ad Hackeschen Markt, il “Weihenstephaner” e colti dalla curiosità e dalla fame decidiamo di entrare. Il locale è davvero molto carino e anche se a primo impatto può sembrare molto turistico, si mangia davvero bene. Abbiamo assaggiato un antipasto di formaggi misto con pane locale davvero ottimo e pretzel, un piatto con piccole salsicce e crauti e una crema di castagne. Il tutto accompagnato da due ottime birre prodotte direttamente dai gestori. Finiamo la cena con due Jagermeister, che qui è davvero il digestivo più diffuso. Ottimo rapporto qualità-prezzo e soddisfatti decidiamo che ci saremmo tornati anche la sera seguente.
Mercoledì 2 gennaio
Partiamo alla volta del campo di concentramento di Sachsenhausen, distante un’ora da Berlino. Ne consiglio davvero la visita a coloro che hanno seguito con particolare interesse le vicende storiche della deportazione degli ebrei. Il campo è stato una sorta di “campo prova” sia per la formazione delle SS che per la struttura vera e propria. La visita è gratuita, ma consigliamo vivamente di prendere le audio guide che spiegano le vari sezioni e arricchiscono la toccante visita di informazioni e approfondimenti.
La visita del luogo è piuttosto lunga, un’intera giornata serve, e consigliamo di non andare nelle ore più tarde perché il campo rischia di affollarsi e dopo viene a mancare quell’atmosfera di commemorazione e rispetto che a mio avviso un luogo così dovrebbe sempre mantenere.
Rientriamo a Berlino in tardo pomeriggio e decidiamo di fare un giro in un centro commerciale ad Alexanderplatz, approfittando per fare anche rifornimento di acqua al supermercato. Qua l’acqua in giro è molto cara perché fanno la raccolta differenziata e riciclano le bottiglie. In un bottiglietta paghi sempre il prezzo maggiorato di una cifra per la cauzione della bottiglia, cifra che ti verrà restituita la volta seguente se riporti l’involucro di plastica. E’ un bellissimo sistema, così non si vedono bottiglie in giro e tutti sono propensi a fare raccolta differenziata.
Per la nostra ultima sera ritorniamo a cena ad Hackeschen Markt e prendiamo le Kasseler rippen, braciole di maiale affumicate e il piatto tipico con salmone, patate e crauti. Con lo stomaco pieno ritorniamo poi verso Krossener Strasse e al ristorante-pub Alarabi fumiamo un’ottima sisha alla mela accompagnata da due digestivi.
E’ arrivato il giorno della partenza. Abbiamo un paio d’ore ancora per vivere Berlino e decidiamo di andare nell’elegante quartiere di Friedrichstrasse. Il quartiere è ricco di locali, negozi di grandi griffe e non. Facciamo un po’ di shopping e compriamo il pranzo.
E’ arrivata l’ora di salutare Berlino, riprendiamo l’autobus da Alexanderplatz e sulle comode poltroncine di Starbucks dell’aeroporto ripensiamo ai giorni appena trascorsi, ad un capodanno tra i più belli passati in piazza e alle sorprese che questa città ci ha riservato.
Ci basta uno sguardo tra noi per capire che questo non è stato un addio, ma un arrivederci.