Capodanno a Barcellona 2
Acquistiamo il biglietto aereo con un po’ di anticipo, a fine settembre: 252,00€ cad., incluso bagaglio da stiva, per un volo andata e ritorno con la Vueling non è la soluzione più economica ma occorre tenere presente che viaggeremo durante le festività natalizie, quindi tutto sommato si può fare. Tutte le altre compagnie hanno costi decisamente superiori.
Qualche giorno dopo finalizziamo anche la prenotazione alberghiera tramite Expedia, scegliendo l’Hotel Catalunya, in Carrer Santa Anna. Tre notti a 168,00€ a persona, esclusa la colazione. L’hotel è un due stelle molto basic. La camera è pulita, ma ha una sola finestrella che dà sul cortile interno e benchè sia situata all’ultimo piano e il tempo sia splendido, non è particolarmente luminosa. Non importa… tanto il tempo che dovremo trascorrere lì dentro è quello minimo indispensabile: c’è tutto un mondo fuori da scoprire
Una coppia di amici appena tornati da un we lungo a Barcellona, ci fornisce preziosi consigli e ci segnala il sito visitarebarcellona.com. Constatiamo effettivamente che in esso sono contenute un’infinità di notizie davvero molto utili e così, prima della partenza, decidiamo di procedere con una serie di acquisti e prenotazioni online che ci permetteranno di risparmiare code interminabili per visitare i luoghi di nostro interesse. Più precisamente:
• Biglietto per i mezzi pubblici Hola BCN x 4 gg a 25,00€ (emissione di un voucher da consegnare all’ufficio del turismo presso l’aeroporto di Barcellona per convertirlo in biglietto vero e proprio, la cui validità inizia nel momento in cui viene trimbrato la prima volta) http://bcnshop.barcelonaturisme.com/shopv3/it/product/947/targetes-de-transport.html?prom=1363
• Ingresso alla Sagrada Familia con audioguida 19.50€ (data e orario prefissata) http://www.sagradafamilia.org/en/tickets/
• Ingresso Casa Batllò con audioguida 22,50€ (data e ora liberi) http://bcnshop.barcelonaturisme.com/shopv3/it/product/18555/casa-batllo.html?prom=1363
• Ingresso Casa Pedrera (Casa Milà) con audioguida 20,50€ (data e ora prefissata) http://bcnshop.barcelonaturisme.com/shopv3/it/product/21408/la-pedrera-de-dia.html?prom=1363
• Ingresso Parc Güell solo zona monumentale 8,00€ (data e ora prefissata) http://www.parkguell.cat/en/buy-tickets/individual-purchase/?infoHYPERLINK “http://www.parkguell.cat/en/buy-tickets/individual-purchase/?info=”=
Si parte dalla Malpensa il 29 gennaio alle 13.30 invece che alle 11.30 per cause ignote. Arriviamo a Barcellona a metà pomeriggio. Ritiriamo il voucher per i mezzi pubblici, saliamo sul bus 46 e scendiamo in Plaça de Espanya dove prendiamo la metro fino a Plaça Catalunya. In tutto 45 minuti circa, di cui 30 di bus.
Depositiamo i bagagli in camera e subito ci tuffiamo nella Rambla dove ceniamo a base di tapas presso il ristorante L’Oliva: 5 tapas assortite, pane con pomodoro e due acque minerali per un totale di 49,50€.
Il giorno seguente, facciamo colazione in un bar vicino all’hotel e ci dirigiamo verso la Sagrada Familia (metro viola L2). Quando usciamo dalla metro la visione della chiesa ci lascia a bocca aperta, ma nulla a confronto dello stupore e dell’emozione fortissima che proviamo quando varchiamo la soglia e veniamo risucchiate dall’ambiente caldo e accogliente, luminoso e colorato della chiesa progettata da quel genio di architetto di Antoni Gaudì. Ci impieghiamo due ore per scoprirla accuratamente e poi ci dirigiamo verso Casa Batllò, dove convertiamo in voucher i biglietti d’ingresso veri e propri. Prima di entrare, però, pranziamo al Tapa Tapa di Passeig de Gràcia, proprio di fronte alla Casa Batllò. Prezzi modici e una varietà infinita di tapas. Ne vale la pena. Il caffè invece lo gustiamo sedute nel dehor del Caffè di Francesco sempre in Passeig de Gracia, al civico 66.
Anche Casa Batllò ci lascia senza parole per la sua straordinaria bellezza. Forniti di audioguida interattiva, iniziamo il tour che ci farà perdere la cognizione del tempo. Anche qui spendiamo due ore per assaporare tutti i dettagli: corrimano a forma di spina dorsale di cetaceo, lucernari che ricordano i carapaci delle testuggini, mosaici dai colori vivaci, forme armoniose, studio della luce… Il resto lo scoprirete voi stessi una volta lì!
Torniamo in camera passeggiando per Passeig de Gràcia, ci alleggeriamo delle cianfrusaglie acquistate nel negozio di souvenir e poi diamo una sbirciata alla Boqueria, il celeberrimo mercato coperto. Banchi di frutta esotica dai colori fluorescenti (avete mai assaggiato una Pithaya, per esempio? Noi non sapevamo neppure che esistesse un frutto con la buccia fucsia tipo evidenziatore con la polpa bianca e i semini neri), pesci di ogni genere e dimensione, di tutto di più… compresa la maleducazione degli esercenti che non rispondono alle nostre domande e non mostrano neanche un briciolo di benevolenza nei confronti dei turisti che, a quanto pare, sono per loro un mero disturbo.
Attraversiamo la Rambla e ci infiliamo nel Barrio Gotico. L’atmosfera natalizia rende tutto un po’ magico. I vicoli così stretti e dall’aria un po’ losca, in realtà, sono pieni di turisti. Arriviamo in Carrer dels Escudellers, 10 e ci mettiamo in coda (1/2 ora – ¾ d’ora circa) per cenare nel ristorante La Fonda, caldamente consigliato da tutti i nostri amici già stati a Barcellona in precedenza.
Il ristorante si presenta bene. Scegliamo una paella mista che però ci delude un po’: è davvero molto gustosa e abbondante, ma di pesce non se ne incontra che qualche pezzettino. In compenso la crema catalana è qualcosa di sublime! Ce la caviamo con 25,60€ in totale.
Ed eccoci arrivati all’ultimo dell’anno. Per colazione scegliamo un altro barettino sempre in Carrer Santa Anna che ci ispira di più. Poi prendiamo a piedi Passeig de Gràcia e arriviamo fino alla Casa Milà, conosciuta anche come Casa Pedrera. Siamo un’ora in anticipo rispetto a quanto prenotato, ma ci fanno entrare lo stesso. Anche qui veniamo fornite di audioguida, ma questa volta l’esperienza non è così magica come in Casa Battlò. La Casa Pedrera, a parte il tetto e i suoi famosi comignoli, non è altrettanto bella e l’ente che ha organizzato il percorso poteva fare sicuramente di meglio. Quindi 20 e rotti euro a testa di biglietto secondo noi sono un po’ sprecati.
Alle 10.30 siamo già fuori e da Passeig de Gràcia prendiamo il bus 24 che in circa 45 minuti ci porta davanti all’entrata del Parc Güell. L’ingresso è per le 14.30 e purtroppo questa volta non sono fiscali… di più! E ci fanno entrare esattamente alle 14.30 in punto, non un minuto prima. Che fare per 3 ore? Intanto visitiamo la parte di parco con accesso gratuito fermandoci ad ascoltare musicisti di strada che suonano e ballano il flamenco e poi pranziamo con un panino con la tortillas e ci rilassiamo un po’.
Che dire del Parc Güell? Molto bello davvero. La panchina che incornicia il terrazzo che dà sulla città è suggestiva, tutta ricoperta di mosaici. L’andamento ad onda come un lungo serpentone colorato concilia il relax e ci sediamo un po’ per goderci lo spettacolo. Le foto davanti alla salamandra sono un “must”.
E’ tempo di rientrare verso l’hotel. Riprendiamo il bus 24 e dopo una mezz’oretta siamo di nuovo in Plaça Catalunya. Shopping sfrenato in uno dei tantissimi negozi Desigual e cioccolata con churros al Cafè de l’Opera lungo la Rambla, di fronte al teatro Liceu (due cioccolate accompagnate da 4 churros a testa x 6,40€) e poi ci informiamo su come vivrà il Capodanno la gente del posto e scopriamo che ci sarà uno spettacolo alla fontana luminosa con fuochi d’artificio allo scoccare della mezzanotte.
Non abbiamo voglia di infilarci in nessun locale per farci spillare i soldi e mangiar male. Decidiamo di comprarci un panino alla Baguetina Catalana sulla Rambla, andare in camera a riposarci un po’, cambiarci e poi uscire in modo tale da essere in Plaça de Espanya per le 22.00 quando, appunto, inizia lo spettacolo della fontana. Quando arriviamo, molta gente si è già riversata in strada e riusciamo a mala pena a trovare due posticini sul marciapiede contornati da una folla immane.
Rimarremo deluse da questa serata. Dopo aver visto decine di volte lo spettacolo dell’albero della vita all’Expo, quello della fontana luminosa è pressoché noioso: poco movimentato e non a ritmo di musica. Verso le 23.00 viene trasmesso un medley di musica anni 80. Nessun musicista dal vivo, solo un gruppo di battitori di tamburi che strimpellano melodie per niente consoni alla serata. Allo scoccare della mezzanotte partono i 12 rintocchi e poi i fuochi. Ecco, questo si che è un bel vedere! Ma al termine, dopo 15-20 minuti, tutti si rivolgono verso Plaça de Espanya e inizia il lento movimento verso la metropolitana. Tutto finito! Solo in quel momento ci rendiamo veramente conto di quanta gente è scesa in piazza. Migliaia di persone. C’impieghiamo un bel po’ ad arrivare alla fermata della metro e scopriamo che è tutto intasato e fanno scendere pochi per volta. Decidiamo di percorrere un paio di fermate a piedi insieme ad una coppia che possiede una cartina (noi l’abbiamo lasciata in hotel!). Alle 2.00 siamo sotto le coperte.
1 gennaio 2016, ultimo giorno a Barcellona
Lasciamo i bagagli in hotel, facciamo colazione e ritorniamo verso il Barrio Gotico per visitare la Cattedrale (dopo essere entrati nella Sagrada Familia, tutte le chiese al mondo ci appaiono bruttissime) e Santa Maria del Mar (questa merita un giretto). Proseguiamo verso Barceloneta e, quando arriviamo in spiaggia, un folto gruppetto di temerari si è appena tuffato in mare per iniziare al meglio il nuovo anno. Costeggiamo il porto, arriviamo al Mirador de Colom (che avevamo visto il primo giorno, ma di sera), ci scattiamo una foto su una delle statue dei leoni e riprendiamo la Rambla per rientrare in hotel e recuperare i bagagli.
Pranziamo al Cafè de l’Opera (due tortillas, ½ naturale, una crema catalana e un caffè totale 18.70€). Pur avendo la corsa con il bus 46 già pagata perchè inclusa nel biglietto per 4 giorni, decidiamo di spendere altri 5,90€ per prendere lo shuttle che da Plaça Catalunya ci porta direttamente a El Prat in circa 20 minuti.
Questa volta il volo parte in orario e per le 20.00 siamo alla Malpensa. Prendiamo il Malpensa Shuttle senza sapere che vivremo un finale con i fiocchi! Una volta in Via Serra l’autista si rifiuta di farci prelevare i bagagli perchè sostiene che avemmo dovuto comunicare appena salite che volevamo scendere in Via Serra così ci avrebbe fatto sistemare i bagagli sul lato del bus rivolto verso il marciapiede. Quindi, per ragioni di sicurezza non può aprire il portellone. Perfettamente d’accordo con le ragioni di sicurezza, peccato però che nè la persona al ticket office all’interno dell’aeroporto (quello con la forma di un pullman), nè la persona che ci ha controllato il biglietto al momento di salire, ci hanno specificato questo particolare. Anzi, è stato proprio quest’ultimo a farci sistemare il bagaglio sul lato opposto senza domandarci nulla. La scortesia dell’autista ci ha lasciate di stucco. A niente sono servite le nostre richieste e quindi, siccome la sua posizione era irremovibile, oltre che maleducata, siamo risalite sul bus e scese in stazione centrale, “inseguite” in auto dalla persona che ci era venute a prendere. Mi raccomando, tenetene da conto se e quando decidete di comprare il biglietto per il Malpensa Shuttle.
Se siamo rimaste male per come ci hanno trattate alla Boqueria, pensate a quanto frustrante è stato l’episodio del Malpensa Shuttle. Questo, però, non ha scalfito minimamente il bellissimo ricordo che avremo del nostro viaggio!