Capodanno a Baku
Baku si presenta come una serie continua di contrapposizioni e contrasti che la rendono attraente e confusa allo stesso tempo. Da un lato, il fascino orientale di una città che è stata uno snodo fondamentale sulla via della Seta: la città vecchia (patrimonio dell’Unesco) e i musei ne sono una concreta testimonianza, dall’altro, il preponderante sviluppo economico (grazie al petrolio) che sta modernizzando e cambiando molto velocemente l’aspetto della città.
Andando in giro di sera si è rapiti da mille luci, a tratti un po’ esagerate, che ornano tutti i palazzi e le maggiori attrazioni, tra cui le Flame Towers, che si animano coi colori di fiamme ardenti (l’Azerbaijan è la terra del fuoco) fino ai colori della bandiera azera.
Il traffico è caotico, nonostante le strade siano molto larghe, ed è generato da vecchissime Lada e, sempre più, da costosissimi Suv.
La città a noi è apparsa sempre sicura: abbiamo girato in lungo e in largo, passeggiando anche di notte tra viuzzole semibuie, senza mai aver avuto un senso di paura.
Punto forte è la pulizia! Nella zona centrale, soprattutto, non si trova una cartaccia per terra e ad ogni angolo (e ad ogni ora!) ci sono spazzini che puliscono le strade… sembra veramente una Svizzera da questo punto di vista!
Trasporti: i principali punti d’interesse si possono raggiungere a piedi, tuttavia Baku ha un sistema di autobus efficiente e anche una metropolitana. La nostra unica esperienza in taxi è stata aeroporto/hotel e viceversa, con costi differenti: 30 AZN all’andata e 16 AZN al ritorno. Sicuramente all’andata se ne sono approfittati.
Mangiare: la cucina è basata principalmente su piatti di carne e kebab con un incrocio di culture: turca, azera e russa. I cibi non sono particolarmente speziati; buonissimo il pane presentato in vari modi. I prezzi sono mediamente bassi anche per ristoranti di buona qualità.
Non aspettatevi un servizio all’altezza dello standard occidentale – in questo sono ancora molto indietro, anche nei ristoranti di un certo livello.
L’attrazione maggiore per Capodanno sono gli spettacolari fuochi che si ammirano dal lungomare dove tutti si riversano in massa 10 min. prima di mezzanotte.
Con quattro giorni a disposizione abbiamo abbondantemente girato la città e i suoi musei. Avremmo potuto visitare anche Gobustan (circa 60 km da Baku) dove si trovano i petroglifi e i vulcani di fango ma per motivi organizzativi purtroppo non ci è stato possibile.
Di seguito la nostra soluzione di volo + hotel (eDreams + Booking):
Volo: diretto con Alitalia (volo operato da Azerbaijan Airlines) con durata di circa 4 ore all’andata e 4 ½ al ritorno. Abbiamo speso 440€/persona. Gli aerei non sono di ultima generazione però più che confortevoli e sicuri. All’andata eravamo in tutto 20 passeggeri…una sensazione assai strana! Al ritorno però il volo era quasi completo.
Hotel: abbiamo soggiornato al Grand Hotel, un albergo non nuovissimo ma ammodernato, con camere ultra spaziose, letti comodissimi e una buona e ricca colazione. L’hotel è in una zona semi centrale, a soli 10/15 minuti a piedi dalla città vecchia e dal lungomare, quindi consigliatissimo. Il personale, seppur gentile e disponibile, non è molto vivace. Questo però è una caratterista legata al popolo in generale.
Visto: ci sono 2 soluzioni. La prima è il Visto standard ottenuto tramite il consolato azero di Roma, la seconda è l’Electronic Visa tramite agenzie azere autorizzate. Noi, dopo un pò di ricerche, abbiamo optato per la seconda soluzione poichè non prevede l’invio dei passaporti a Roma ed è costata anche di meno (45€/cad.). Di seguito allego la pagina dell’Ambasciata dove scaricare l’elenco delle agenzie da contattare: . Noi abbiamo utilizzato Greenwich Travel Club (www.gwtc.az) che è risultata la più economica e anche molto efficiente.