Capodanno 2009…”per caso” a lisbona

CIAO A TUTTI, ECCO IL VIAGGIO A LISBONA DI STEFANIA E SIMONE!Premessa Dopo un burrascoso autunno e un inizio inverno ancora peggiore dal punto di vista lavorativo, io e Simone avevamo deciso di trascorrere il nostro Capodanno a Monaco di Baviera ed avevamo prenotato questo viaggio già dal mese di ottobre. Avevamo scelto un bel tour in...
Scritto da: STEFY_6582
capodanno 2009...per caso a lisbona
Partenza il: 29/12/2008
Ritorno il: 01/01/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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CIAO A TUTTI, ECCO IL VIAGGIO A LISBONA DI STEFANIA E SIMONE!

Premessa Dopo un burrascoso autunno e un inizio inverno ancora peggiore dal punto di vista lavorativo, io e Simone avevamo deciso di trascorrere il nostro Capodanno a Monaco di Baviera ed avevamo prenotato questo viaggio già dal mese di ottobre.

Avevamo scelto un bel tour in pullman tutto organizzato per Monaco di Baviera e i castelli bavaresi, con la preziosa comodità di essere condotti a visitare le attrattive più importanti nei pochi giorni a disposizione. Il tutto a 500 euro con cenone di Capodanno incluso, un prezzo molto conveniente. Ma purtroppo il 17 dicembre ci arriva la notizia dell’annullamento del nostro viaggio causa fallimento del nostro tour operator. Siamo così a piedi! La paura di rimanere a casa ci assale, quindi Simone decide di precipitarsi in agenzia per cercare di farci sostituire il viaggio con un altro. Le possibili mete sostitutive si susseguono negli sms, ma i posti negli hotel a disposizione sono agli sgoccioli, visto che ormai quasi tutti hanno già prenotato per Capodanno. Marrakesh, Madrid, Berlino, Instambul, niente da fare, tutto esaurito… Ad un certo punto, spunta pallida l’ipotesi Lisbona e dopo un rapido controllo sui posti ancora a disposizione diventa l’unica meta plausibile. Così per caso scegliamo Lisbona, anche se non è proprio il luogo di vacanza più gettonato in questo periodo, soprattutto da noi italiani, ed è là che trascorreremo il nostro Capodanno 2009.

Siamo alloggiati dal 29 dicembre al 1 Gennaio nell’hotel a 3 stelle Olissippo Marques De Sa in Avenida Miguel Bombarda, con trattamento di solo pernottamento e prima colazione, che dalla cartina su Google vediamo essere nei pressi del Gulbenkian, cioè nella parte settentrionale della città, a circa 4 km dal centro storico. Il costo complessivo del viaggio (volo+hotel) è di 800 euro, ma 300 euro di differenza rispetto al viaggio a Monaco ci sono state scontate come da contratto in caso di fallimento del tour operator. E’ il nostro primo viaggio in una capitale mai visitata da nessuno dei due senza un tour organizzato. Per ignoranza, sinceramente, non conosciamo quali monumenti ci siano da vedere, allora, prima di tutto, vado in libreria e mi procuro The Rough Guide di Lisbona e mi sembra già di valido aiuto poiché descrive in modo esauriente le principali attrattive, segnala i ristoranti e i bar e indica i modi per raggiungere le mete con i mezzi pubblici. Gli itinerari li definiremo ogni giorno volta per volta in base alla situazione meteo, dicembre e gennaio sono infatti i mesi più piovosi, speriamo dunque di riuscire a visitare la città senza troppi problemi.

Inizia così, direi molto inaspettata, la nostra vacanza di CAPODANNO 2009…”PER CASO” A LISBONA.

28 Dicembre 2008 La nostra avventura inizia già verso le 17, quando, come da previsioni meteo annunciate in tv, comincia a nevicare. Per paura di non arrivare in orario in aeroporto causa neve (per la serie paesanotti in viaggio), decidiamo così di partire alle ore 20, avendo il volo da Linate alle 7:30 del mattino successivo e siamo decisi a passare la notte in aeroporto. Dopo aver avvisato il parcheggio “Park to Fly” del nostro agghiacciante anticipo, l’addetto ci informa che l’aeroporto è chiuso da mezzanotte alle 4 del mattino. Una volta arrivati al parcheggio, escludiamo subito l’ipotesi di dormire in macchina, dato il freddo polare. Decidiamo allora di trascorrere la notte in un hotel della zona e, dopo vari tentativi, troviamo un prezzo conveniente all’hotel Riviera di Segrate, 75 euro, senza colazione, ovviamente. Domani sveglia puntata alle 4, buonanotte.

29 Dicembre 2008 Itinerario del giorno: LINATE-HOTEL-PLACA DO COMERCIO-RUA AUGUSTA-ROSSIO-PLACA RESTAURADORES-ELEVADOR DA GLORIA-BAIRRO ALTO.

Ci sembra di essere già partiti da una vita da casa, eppure siamo ancora a Segrate! Ovviamente durante la notte non è caduto neanche un fiocco di neve, ci siamo preoccupati per niente come al solito, ma in compenso ora siamo vicini all’aeroporto. Con forza e coraggio prendiamo i bagagli, andiamo al Park to Fly e da lì con la navetta a Linate. Voleremo con la TAP, la compagnia di bandiera portoghese e già scopriamo che partiremo con 30 minuti di ritardo. Finalmente alle 8 decolliamo ed ecco gli ultimi palazzi, le nuvole, le Alpi e poi ancora le nuvole. Arriviamo all’aeroporto di Lisbona alle 10:30, ci accoglie l’assistente viaggi e raggiungiamo l’hotel Olisippo a bordo della sua macchina. L’aeroporto è in città a circa 20 minuti dal centro storico. L’albergo è carino, elegante e la nostra camera è molto accogliente e pulita. Depositati i bagagli, decidiamo subito di andare in centro a fare un primo giro orientativo della città. Mappa alla mano, ci dirigiamo verso la fermata Sao Sebastiao della linea azzurra della metropolitana, che è la fermata più vicina al nostro hotel (400 metri circa a piedi). Primo problema: ma dov’è la fermata? Nel luogo indicato dalla cartina c’è il centro commerciale spagnolo “El Corte Ingles” ma non c’è alcuna indicazione di metropolitana! Dopo una litigata fra di noi sulle direzioni giuste o sbagliate, chiediamo informazioni ed in portoghese con alcuni gesti capiamo che occorre entrare proprio nel centro commerciale. Con nostro stupore scopriamo che è proprio così: la metropolitana è dentro al centro commerciale! Per raggiungere le scale mobili che scendono nella metropolitana passiamo attraverso il classico corridoio che esiste in ogni centro commerciale che si rispetti, con la fila di casse alla nostra destra e i vari negozi alla nostra sinistra. Ovviamente per strategia, il lungo bancone della gastronomia si trova proprio sul corridoio di passaggio. C’è anche un ricco banco che vende le paste e il pane. Vediamo subito che molti pendolari di Lisbona si fermano proprio qui a comprare le cose dell’ultimo minuto per la sera. Una volta scesi nella metro, alle macchinette compriamo la carta VIVA VIAGEM, il tesserino costa 4,10 euro e ci consente di utilizzare illimitatamente metro, tram, bus ed elevadores, occorre però ricaricarla ogni giorno con 3,70 euro, come ci spiega l’assistente delle macchinette. Scendiamo alla fermata Baixa-Chiado della linea azzurra e subito entriamo in contatto per la prima volta con la realtà della capitale portoghese, innanzitutto non si può non notare le tantissime pastelarie con le vetrine piene di dolci tipici e di torte, tutte molto affollate, o meglio, a dir poco prese d’assalto. I turisti sono per lo più francesi, spagnoli e italiani, ma spicca soprattutto la varietà multietnica della popolazione di Lisbona. Notiamo inoltre che la città è molto pulita e ordinata, così come ci era apparsa subito anche la metropolitana, infatti per terra non abbiamo trovato neppure una cicca. Ci dirigiamo verso PLACA DO COMERCIO, è immensa, su 3 lati è contornata di palazzi, mentre il quarto lato si affaccia direttamente sulla foce del fiume Tago. Vediamo che stanno allestendo il palco per il concerto dell’ultimo dell’anno, ed infatti pensiamo di festeggiare proprio qui l’arrivo del nuovo anno. Anche se c’è un po’ di pioggerellina, il clima è mite e gradevole ed il vento non è affatto fastidioso tanto che le nostre sciarpe ci tengono fin troppo caldo. Ci incamminiamo a nord della piazza verso RUA AUGUSTA fino alla piazza del ROSSIO, dove non è strano trovare delle persone che lucidano le scarpe o banchetti ambulanti che plastificano i documenti o gruppi nutriti di gente di colore. Mentre camminiamo ogni tanto siamo immersi da una nebbia che quasi ci impedisce di vedere, scopriamo poi che sono le macchine ambulanti per le caldarroste, che producono un po’ troppo fumo, a differenza di quelle italiane. Ci dirigiamo verso RUA DAS PORTAS DE SANTO ANTAO, via piena di ristoranti, dove i camerieri con i menù alla mano invitano la gente ad entrare nel loro locale. Decidiamo di mangiare al ristorante Bom Jardim, indicato dalla guida, posto in trav. De Santo Antao e assaggiamo la sua specialità: pollo allo spiedo e patatine al prezzo di 22 euro. Prima però ci portano, senza averglielo chiesto ma facendosi pagare, anche degli antipasti composti da crocchette di baccalà e formaggio. Il locale è molto carino, il cibo è ottimo e il servizio è veloce. Poi, stravolti, ritorniamo in hotel per una pennichella rigenerante, usciremo all’ora di cena, direzione Bairro Alto.

Di sera, scendiamo alla fermata Restauradores sulla linea azzurra della metro e dietro all’ufficio del turismo prendiamo L’ELEVADOR DA GLORIA del 1855, una funicolare che arranca su una via in salita fino al BAIRRO ALTO, famoso per i locali e la vita notturna. Da qui, alla destra, c’è una bellissima balconata chiamata MIRADOROURO DE SAO PEDRO DE ALCANTARA da cui vediamo le luci di tutta la città. In una piazzetta lì vicino c’è una simpatica statua di un postino in dimensioni reali, nell’atto di attraversare la piazza. Gironzoliamo per le vie, fino ad arrivare al MIRADOURO DE SANTA CATARINA che ci regala un altro scorcio stupendo della città e del Cristo Re illuminato. Mangiamo al Bairro Alto all’Adega do Ribatejo posta in rua do Diario de Noticias, tipica locanda portoghese dove stasera ci sarà una serata di musica dal vivo con il fado. Di antipasto, senza averglielo chiesto (cosa comune a tutti i ristoranti) ci portano del prosciutto crudo, poi io mangio uno squisito pesce sciabola con patate, Simone mangia molluschi con maiale speziati e 1 caffè il tutto a 56 euro, mentre la musica dal vivo e le seducenti voci di Luis Braga e delle sue donne (una è la cuoca, l’altra è la cameriera) ci incantano. Luis Braga ci ha talmente gasati che, per ricordo, compriamo anche il suo cd “Fado”. Dopo una bella serata all’Adega ritorniamo in Rua Augusta e al Rossio, le luminarie della città sono veramente favolose. La temperatura è gradevole e non piove più, stasera dormiamo con la finestra aperta e domani ci aspetta una giornata piena.

30 dicembre 2008 Itinerario del giorno: ELEVADOR DE SANTA JUSTA- CARMO-QUARTIERE BELEM- LA SE’-CASTELO DE SAO JORGE- STADIO DA LUZ-CENTRO COMMERCIALE COLOMBO Prima tappa della giornata è alla macchinetta per ricaricare le nostre tessere VIVA VIAGEM e Simone ne deve comprare già una nuova perché la sua si è smagnetizzata. Scendiamo alla fermata Baixa-Chiado e, proseguendo per Rua Augusta, ad un certo punto alla nostra sinistra compare il bizzarro ELEVADOR DE SANTA JUSTA, costruito nel 1902 da Raul Mesnier, discepolo di Eiffel. E’ un gigantesco ascensore con una struttura a traliccio di metallo ed interni eleganti in legno che ci porta (costo 5 euro) a 32 m di altezza su di una piattaforma dalla quale si gode di un bel panorama della Baixa, il nucleo storico della città. Il cielo si sta aprendo e dalle nuvole trapelano i primi raggi di sole sul mare. Attraversiamo una piattaforma di metallo e ci troviamo in LARGO DO CARMO, dove alla nostra destra si trova il CONVENTO DO CARMO. Riprendiamo l’ascensore per scendere nuovamente alla Baixa. Ci dirigiamo verso Placa do Comercio per prendere l’autobus 15, direzione quartiere di Belem.

Siamo sull’autobus 15, direzione BELEM, ci stiamo dirigendo a ovest della città e durante il viaggio ammiriamo più da vicino il PONTE 25 APRILE, che ieri, a causa della foschia, ci era apparso con contorni poco definiti. Ora che ci stiamo passando vicino notiamo che assomiglia veramente al Golden Gate di S. Francisco. Attraversiamo la ZONA DEI MOLI, dove sono attraccate alcune navi da crociera, e la ZONA DI ALCANTARA, che, a prima vista, non ci sembra meritare una visita più approfondita. Dopo circa 20 minuti scendiamo alla fermata TORRE DE BELEM, la torre si trova a sinistra a pochi metri da noi, lambita dalle onde del mare. La torre fu eretta negli ultimi 5 anni del regno di Manuele I (1515-1520) a difesa dell’imbocco del Tago e, prima che la scossa del famoso terremoto del 1777 deviasse addirittura il corso del fiume, si trovava proprio al centro del grande corso d’acqua. Dal momento che tutti gli altri edifici sono adattamenti di strutture già esistenti o completate negli anni successivi, la torre è l’unica costruzione interamente in stile manuelino del Portogallo ed è stata scelta dall’Ente del Turismo portoghese come simbolo di Lisbona. Con 4 euro entriamo nella torre, l’interno non è eccezionale, a parte il panorama della città e la galleria dei sussurri, utilizzata come prigione nel XIX secolo da re Michele I.

Dopo una breve camminata di 500 metri a est, ammiriamo il MONUMENTO ALLE SCOPERTE eretto nel 1960. Poi raggiungiamo l’imponente MONASTERO S. JERONIMOS, che fiancheggia tutto il lato settentrionale di PLACA DO IMPERIO. Iniziato nel 1502, ora è patrimonio mondiale dell’Umanità. Purtroppo la fila per entrare è lunghissima e ci scoraggia, ci dirigiamo quindi verso la famosa PASTEIS DE BELEM datata 1837. Su di una panchina del giardino di fronte al monastero tiriamo fuori il nostro bottino appena acquistato nella famosa pasticceria: 2 sfogliatine salate, una con un impasto di carne, l’altra con spinaci (tipo torta Pasqualina) e 2 paste di Belem, che sinceramente non ci fanno impazzire più di tanto. Riprendiamo fiato qualche minuto prima di salire sull’autobus 15 per ritornare in Placa do Comercio. Andremo alla Sé, con il tram 28 da Rua Conceicao, una via trasversale di Rua Augusta.

Arriviamo senza difficoltà alla SÉ, la cattedrale di Lisbona, che si erge su di una collina sopra la Baixa. Fondata nel 1150 per commemorare la riconquista della città e la sconfitta dei mori, ha l’aspetto di una fortezza in stile romanico. Il grande rosone e le torri gemelle ai lati formano una facciata semplice, l’interno (ingresso gratuito) è essenziale e poco decorato. Di fronte alla cattedrale sorge la CHIESA DI SANTO ANTONIO (ingresso gratuito) eretta sul luogo di nascita del santo patrono della città: al secolo Fernando Bulhones, dopo la morte noto come Sant’Antonio da Padova. Percorriamo le viuzze ripide e giungiamo al quartiere dell’ALFAMA, famoso per le taverne, le strette vie e i panni stesi. Mangiamo al Ristorante Maria da Fonte in rua de Sao Pedro, bacalhau fritto per Simone e bacalhau asado per me (costo 31 euro compreso di antipasto non richiesto da noi, come sempre). Il mio bacalhau è immangiabile perché è troppo salato, quello di Simone invece è ottimo. Il ristorante è molto tipico ma il servizio è troppo lento.

Dopo mangiato prendiamo un autobus al volo per il CASTELO DE S. Jorge. Il castello domina tutta la città, dall’alto vediamo il Rossio, Placa do Comercio ed il ponte 25 aprile. Camminiamo un po’ attorno al suo perimetro e scattiamo un sacco di foto. Al ritorno, decidiamo di farcela tutta a piedi visto che è tutta discesa. Prima di ritornare alla Baixa, però, ci fermiamo al miradouro de Santa Luzia, una balconata che ci regala un altro scorcio magnifico della città. Ma non siamo ancora esausti, quindi in metropolitana dalla fermata Baixa-chiado ci dirigiamo alla fermata Colegio Militar/Luz sempre della linea azzurra, per visitare il famoso STADIO DA LUZ, nella parte settentrionale della città.

Purtroppo non possiamo visitare l’interno dello stadio perchè è chiuso e aprirà solo dal 2 gennaio, ci accontentiamo quindi di scattare alcune foto con la statua del famosissimo campione Eusebio, posta all’esterno dello stadio. Di fronte allo stadio si trova il CENTRO COMMERCIALE COLOMBO, il più grande centro commerciale della penisola iberica. Decidiamo di visitarlo, almeno una parte, è praticamente una città con oltre 400 negozi, 65 ristoranti e 11 schermi cinematografici, frequentato prevalentemente da lisbonesi. Alla fine ci sediamo ad un tavolino su una terrazza panoramica all’interno del centro commerciale con una bibita fresca, le nostre gambe sono a pezzi! Quasi distrutti ritorniamo in hotel, usciremo fra 2 ore, per l’ora di cena.

Per cena mangiamo all’adega di santo antao posto in rua das portas de Santo Antao, locale tipico portoghese molto spartano in cui i camerieri sono abbastanza alticci, per non parlare del tasso alcolico dei personaggi che animano il bancone del bar all’entrata! Comunque, nonostante condizioni igieniche un po’ precarie, mangiamo cibo ottimo ad un prezzo modesto, picanha (manzo a listelli in salsa a base di aglio), rojos à alentejana (bocconcini di maiale con broccoli stufati), patatine fritte, patate al forno e zuppa di fagioli a 18 euro. Alla fine della cena abbiamo la pancia piena, le gambe a pezzi e la schiena dolorante (in questa taverna infatti le sedie non hanno il poggia schiena) ma, prima di ritornare in hotel, ci beviamo un’ottima ginjinha (1 euro a bicchierino di plastica) da Eduardino, il liquore è a base di ciliegia ed è praticamente il ripieno dei cioccolatini mon cheri o boero.

31 Dicembre 2008 Itinerario del giorno: PARQUE DAS NACOES-OCEANARIO-PONTE VASCO DA GAMA-SUD DEL TAGO-CRISTO REI Oggi piove, è quindi il tempo ideale per visitare l’OCEANARIO. Oggi è anche l’ultimo giorno del 2008, stasera abbiamo intenzione di mangiare in stanza qualcosa, poi andremo in Placa do Comercio a festeggiare. Il supermercato “ El Corte Ingles” chiude alle 18 e prima di andare in stanza stasera passeremo da lì a fare spesa. Per ora, tappa immancabile della mattinata è alle macchinette per ricaricare le carte viva viagem e, come al solito, quella di Simone si è di nuovo smagnetizzata, quindi ne deve ricomprare ancora una nuova. Risolto l’inghippo, ci dirigiamo verso PARQUE DAS NACOES (parco delle nazioni), nome del luogo che ha ospitato l’Expo 98, costruito in onore del cinquecentesimo anniversario dello sbarco in India di Vasco da Gama. Dalla fermata della metro verde ALAMEDA, prendiamo la linea rossa fino a ORIENTE, il suo capolinea. Da Oriente in cinque minuti di taxi (circa 3 euro) arriviamo all’Oceanario, che apre alle 10 di mattina e l’entrata costa 11 euro a testa per gli adulti, 3 euro per i bambini e gli over 65. L’attrazione principale dell’acquario è una vasca cilindrica centrale enorme, attorno alla quale su più piani si sviluppano tutti gli altri ambienti dell’acquario. Questa vasca contiene gran parte dei pesci che popolano l’oceano ma il protagonista indiscusso è senza dubbio un gigantesco pesce luna, il più grosso abitante dell’oceano, infatti le fotografie sono quasi tutte per lui. Negli altri ambienti vi sono pinguini, lontre marine e vari acquari di dimensioni inferiori con pesci tropicali, meduse, polipi giganti etc… La visita dura più o meno 1 ora su percorsi segnalati. All’uscita dall’ Ocenario, saliamo sulla funicolare (6 euro a testa) per una visita panoramica del quartiere. Dall’alto vediamo che questa parte di città dispone di ampi viali pedonali con fontane talvolta bizzarre, caffè ed edifici futuristici in completo contrasto con le strade strette e ripide della vecchia Lisbona. La funicolare ci deposita su una piattaforma in cui ammiriamo da vicino il PONTE VASCO DA GAMA che si sviluppa per ben 17 km sul fiume Tago, la foschia non permette di vederne la fine e il ponte sembra ancora più lungo ed enigmatico. Dopo aver passeggiato per questo quartiere moderno, riprendiamo la metro per la Baixa perchè vogliamo prendere il traghetto per andare al Cristo Re, a sud del Tago. Intanto, per fortuna, ha anche smesso di piovere.

Dopo aver sbagliato posto, scopriamo che l’imbarco per i traghetti che portano a SUD DEL TAGO, cioè destinazione CACILHAS, partono da CAIS DO SODRÈ. La nostra odiatissima carta viva viagem non comprende nel suo prezzo anche i viaggi in ferry boat, quindi ci fanno acquistare la carta 7 colinas ed in 5 minuti di navigazione siamo a Cacilhas. Prima di prendere un taxi per il CRISTO RE, mangiamo un’ottima bistecca alla portoghese (tipo bistecca alla Bismark) al ristorante o Caias (31 euro), posto nella zona dei moli, notare che sono quasi le 4 di pomeriggio quando usciamo dal locale. Da Cacilhas prendiamo un taxi per il Cristo Re che sorge su di un’altura sopra la città di ALMADA, un sobborgo costituito da tanti palazzi popolari e vie in pendenza, con un numero di abitanti quasi pari a quello di Lisbona. Finalmente arriviamo sulla collina ai piedi del Cristo Re, dal piazzale si gode di un’ottima panoramica del ponte 25 aprile, attraversato da un numero esorbitante di macchine. Successivamente saliamo con l’ascensore (4 euro) fino alla piattaforma panoramica del Cristo Re ad 80 metri dal suolo. Il panorama è magnifico e le foto sono da sfondo desktop.

Ora però ci dobbiamo muovere a cercare un taxi (in questa zona non ne passano molti), prendere il traghetto e la metro per andare al supermercato che chiude alle 18, altrimenti stasera niente cena! Fortunatamente riusciamo ad arrivare al supermercato prima della chiusura. La ressa è quella tipica fantozziana che precede una festa importante con la gente che si accalca alla ricerca delle ultime cose per il cenone, mentre, strano per noi italiani, viene distribuito in regalo il set di 12 acini d’uva di buon auspicio per il nuovo anno. Facciamo una cenetta intima in camera a base di mango, fragole, ananas sciroppate e alcune paste di carne che abbiamo comprato ieri a Belem, ma a dire il vero non abbiamo molta fame, vista la botta calorica del tardivo pranzo di oggi. Poi, verso le 11, andiamo alla Baixa dove già c’è un fiume umano diretto alla placa do Comercio, al concerto per l’ultimo dell’anno. Prima di unirci anche noi, però, andiamo a bere l’ultima ginjinha dell’anno da Eduardino. Poi, seguiamo anche noi il fiume umano e, arrivati a Placa do Comercio, vediamo che la gente ha con sé solo bottiglie di spumante e tanta voglia di festeggiare, niente petardi né botti di alcun genere. C’è la variegata società multietnica lisbonese, i turisti, giovani, vecchi, bambini, tutti si comportano in modo civile ed educato. Non manca qualche drogato allucinato, ma non crea alcun pericolo per nessuno. Due minuti prima della mezzanotte vengono spente di colpo tutte le luci e le luminarie, comprese quelle sul palco. Al buio completo inizia il conto alla rovescia, ed ognuno lo recita nella propria lingua. A mezzanotte si accendono di colpo tutte le luci della città e contemporaneamente inizia lo spettacolo pirotecnico con i fuochi d’artificio sul mare e sui tetti dei palazzi che delimitano la piazza, è un’esplosione di gioia unica, è una festa stupenda e si vedono gli zampilli in aria degli spumanti, mentre la gente festeggia contenta. E’ stupendo, un’emozione unica! Un grande esempio di festa di Capodanno multietnica e civile, siamo contenti! I fuochi durano circa 20 minuti, poi ci dirigiamo verso la metro super affollata per tornare in stanza, siamo stravolti ma euforici! Buon 2009 a tutti!

1 Gennaio 2009 Itinerario del giorno: AVENIDA DE LIBERTADE-ELEVADOR DO LAVRA-CAIS DO SODRE’ Lasciamo la nostra stanza a mezzogiorno, depositiamo i bagagli in un camerino custodito della hall e andiamo a fare il nostro ultimo giro per Lisbona. Oggi piove molto forte e, nonostante l’ombrello, siamo già bagnati fradici. Andiamo alla metro, come al solito Simone deve rifare la tessera e questa volta ho problemi anche io di smagnetizzazione. Secondo noi il motivo è dovuto al fatto che sia la carta viva viagem che la 7 colinas sono tessere troppo sottili e delicate per essere tenute in tasca e si logorano subito. Non sappiamo se anche la carta 7 colinas dia questi problemi di usura, d’altronde è fatta con lo stesso materiale della viva viagem. Per essere sicuri, consiglio di plastificare le tessere presso un banchetto ambulante qualsiasi del Rossio per pochi euro. Andiamo quindi alla fermata della metro azzurra AVENIDA per ammirare l’elegante viale AVENIDA DE LIBERTADE costeggiato da curati giardinetti e da palme. Saliamo sull’ELEVADOR DO LAVRA, ma in cima alla collina purtroppo non riusciamo a vedere nulla poiché piove troppo e rimaniamo sotto la pensilina in attesa della corsa di ritorno in compagnia di altri turisti.

Poi passeggiamo nel quartiere CAIS DO SODRÈ alla ricerca di un ristorante indicato dalla guida, purtroppo però qui tutti i locali sono chiusi per la festività e le vie sono deserte, decidiamo quindi di prendere l’autobus 15 che ci riporta in placa restauradores, passando attraverso la Baixa. Diamo il nostro ultimo sguardo a Placa do Comercio dai finestrini annebbiati dell’autobus e un po’ di tristezza ci assale perché la nostra vacanza è quasi agli sgoccioli.

Decidiamo di andare sul sicuro: mangiamo al ristorante Bom Jardin un pollo e le patatine, come il primo giorno in cui siamo arrivati.

Alle 17 ci passa a prendere l’assistente viaggi per portarci in aeroporto, volo TAP con 1 ora di ritardo e con un cambio di gate improvviso. Sorgono i primi malcontenti fra la gente, ma ad un certo punto, i turisti italiani in aeroporto si animano perchè in sala d’attesa compare Mourinho, che poi prenderà il nostro stesso aereo, in classe business ovviamente. L’ultima foto del giorno è all’allenatore dell’Inter, poi anche la nostra fidata amica di viaggio macchina fotografica esaurisce le batterie e si spegne di colpo… è il segnale che la nostra vacanza a Lisbona è veramente finita.

CIAO LISBONA, 6 BELLISSIMA!



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