Capodanno 2008 a Madrid
30 Dicembre 2007 (Domenica) Da Roma Termini con il Leonard Express, treno delle Ferrovie dello Stato, in circa 30 minuti siamo all’aeroporto di Roma-Fiumicino, prezzo del biglietto singolo 11 euro. Arrivati a destinazione ci dirigiamo al Terminal 2. Il volo per Linate e poi per Barajas è tutto OK, alle 19,00 del 30 Dicembre 2007 siamo all’aeroporto di Barajas. Inizia l’avventura nella capitale spagnola, recuperati i bagagli ci dirigiamo verso la metrò linea n.8 (colore rosa), ci sono le indicazioni e non si può sbagliare. Costo del biglietto è di 2 euro a persona compreso vi è un supplemento perché in partenza dall’aeroporto, quindi nel fare i biglietti alle macchine distributrici fate attenzione a selezionare quella che comprende il supplemento dall’aeroporto. Per raggiungere la Gran Via n. 64 scendiamo a Nuevos Ministerios e li cambiamo con la linea n.10 (colore blu) direzione Porta del Sur, scendiamo alla fermata Plaza De Espana (come consigliato sul sito dell’Hostal), potevamo scendere indifferentemente anche a Plaza Callao tanto era equivalente. Con un sol cambio e in circa 40 minuti siamo alla fermata che ci porta all’Hostal Santillan, non è stato difficile trovarlo e il suo portone di ingresso si trova sulla Gran Via e se si scende a Plaza De Espana fate un piccolo tratto in salita e lo trovate a sinistra. Saliamo con l’ascensore al piano 8 e dopo aver sbrigato la registrazione dei documenti la signora ci consegna le chiavi della camera. Una breve rinfrescatina e subito ci catapultiamo per strada. Prima tappa è la Puerta del Sol, ci sono molte persone e siamo emozionati da questo fervore e di sapere di essere in terra spagnola. Lungo la strada ci imbattiamo in qualche Museo del Jamon, una miriade di prosciutti messi in mostra sulle pareti del locale. Dopo aver gironzolato in lungo e in largo nei pressi di Puerta del Sol decidiamo che il momento di mangiare qualcosa e ceniamo in un ristorante appartenente ad una catena di locali denominati Vips. Si trova di fronte al nostro Hostal, oramai è tardi e anche un pochino stanchi ritorniamo all’Hostal per un meritato riposo. L’itinerario per le visite che abbiamo programmato per Madrid inizierà con la giornata di domani. 31 Dicembre 2007 (Lunedì) Oggi è Lunedì ed essendo l’ultimo dell’anno alcuni Musei sono aperti, anche se per un tempo ridotto avremmo potuto visitarne qualcuno secondo il programma stilato, ma il bel tempo ci ha fatto cambiare idea e programma, abbiamo deciso che sarebbe stata una scelta ragionevole e giustificata fare un tour per le piazze di Madrid, avremmo dedicato il giorno 2 e 3 Gennaio ai Musei, oltretutto guardando le previsioni del tempo sul sito www.Meteo.It in quelle date erano date come piovose e quindi era meglio rinchiudersi all’interno per le visite. Usciamo per strada con l’intento di fare un giro delle piazze, percorrendo alcune vie e chiedendo informazioni ci imbattiamo in due simpatici anziani che per poco tempo ci fanno da cicerone. Ci portano al Km 0 in Puerta del Sol, vediamo di giorno nella stessa piazza El Oso el Madrono e ci fanno conoscere la bella Plaza S. Ana circondata dagli innumerevoli Tapas. Intorno alle 10,00 percorriamo la Gran Via e ci troviamo dopo pochi minuti in Plaza Cibeles dove ammiriamo una bellissima fontana che rappresenta la madre Terra. Ancora continuando per Calle Acalà si arriva alla maestosa Porta dell’Alcalà molto bella e imponente, abbiamo modo di scambiare due parole con una coppia italiana che come noi ha deciso di trascorrere il Capodanno a Madrid, foto di rito presso la porta e poi destinazione per Plaza de Castilla. Imbocchiamo il metrò all’ingresso di Tribunal linea n.10 (di colore blu) direzione Fuencarral per la destinazione Plaza De Castilla, anziché prendere due biglietti singoli dopo aver fatto dei brevi conteggi sulle fermate da effettuare per altri posti da visitare abbiamo deciso di comprare un blocchetto di 10 ticket al conveniente prezzo di euro 6,80 che abbiamo utilizzato in due. Senza nessun cambio dopo poche fermate siamo arrivati in Plaza De Castilla, all’uscita del metro si notano subito le Torri Kio che hanno la caratteristica di essere inclinate di 15° rispetto alla verticale, foto di rito e riprendiamo il metro per il ritorno e ci fermiamo in zona Bernabeu. Sarebbe stato interessante fare un tour del mitico stadio dove nel Luglio 1982 l’Italia di Bearzot portò al cielo la Coppa del Mondo e teatro di tante battaglie del calcio moderno con la squadra di casa del Real Madrid, purtroppo sono le 14,30 e non c’è la possibilità di comprare i biglietti per il tour dello stadio, ci accontentiamo di fare un giro intorno e di entrare in un negozio dove si vende abbigliamento sportivo con i colori del Real Madrid. Sono oramai le 15,00 ed è tempo di mettere qualcosa sotto le mascelle, da alcune notizie prese in rete ho intenzione di recarmi nel Ristorante Taberna di Daniela, General Pardinas 21. Riprendiamo il metrò in zona Bernabeu e scendiamo ad Alonso Martinez, cambio con la linea n.5 (colore verde) direzione Canillejas e scendiamo a Nunez De Balboa, un piccolo tratto a piedi e siamo davanti all’ingresso del Ristorante, entriamo e notiamo che alla barra c’è un accalcarsi di persone che consumano tapas e raciones. Dobbiamo attendere che si liberano dei posti e nel frattempo vediamo sfilare sotto i nostri occhi piatti particolari tipo le Costillas e cubetti di Jamon che emanano un bel profumo, sarà la fame, ma speriamo al più presto di poterci sedere. Dopo circa un’ora di attesa la signora ci fa accomodare ad un tavolo per due e ci propone subito un piatto caratteristico: Il Cocido Madrileno che era proprio quello che volevo mangiare, un piatto tipico della cucina Madrilena. E’ servito in una pirofila all’interno ceci, verza, patate, carote e in un altro piatto ci sono delle carni tipo salame, osso di maiale con del midollo all’interno, cosce di pollo, polpette, sanguinaccio e un pezzo di carne e qualche pezzo di lardo, infine in una brodiera vi era appunto del brodo con il sapore di carne di maiale e all’interno c’era della pasta tipo spaghettini spezzati. Colpa della fame, sarà perchè e il piatto tipico di Madrid ho spazzolato tutto al punto che le stoviglie potevano essere conservate senza lavaggio. Dimenticavo 2 Cocido, 1 bottiglia di vino Jesus Diaz, 1 bottiglietta di acqua naturale e 2 caffè alla modica cifra di 61 euro, sono stato ben felice di mangiare tutto visto il prezzo!!! Usciti dal locale intorno alle 17,30 decidiamo di riprendere il metrò in Nunez De Balboa e sempre in direzione Canillejas scendiamo a Ventas, all’uscita del metro subito si scorge una delle più grandi arene del Mondo, siamo a Plaza De Toros. Una foto di rito, anche se l’idea che in quell’arena si consumano momenti drammatici per i tori non mi entusiasma più di tanto. Rimbocchiamo l’entrata del metro e sempre con la linea n.5, però questa volta in direzione opposta vale a dire Casa de Campo ritorniamo in centro e ci fermiamo alla fermata di Plaza Callao. Trascorriamo la serata nelle vie del centro, dove con grande ammirazione iniziamo a vedere crescere il fervore e il movimento per l’avvicinarsi della mezzanotte. Caratteristiche sono le Pelucas, che i madrileni hanno l’abitudine di mettere in testa, sono delle parrucche di vario colore e sembra di essere in un bel mezzo di una festa del nostro carnevale. All’avvicinarsi della mezzanotte ci mettiamo in Calle Preciados, una strada che porta a Puerta del Sol, e festeggiamo a metà strada perché è impossibile penetrare al centro; c’è tanta gente e l’euforia è tanta, tutto bello e caratteristico e non dimentichiamo di portare con noi i classici 12 chicchi di uva. Un Capodanno diverso e molto emozionante.
1 Gennaio 2008 (Martedì) Anche la giornata di oggi è destinata a gironzolare per le piazze di Madrid. Una prima tappa la facciamo presso la Chocolaterias San Gines, presso Plaza San Gines, per arrivarci partendo da Puerta del Sol scendete per Calle Arenal dopo circa cento metri la individuate in un vicolo a sinistra. Classico è fare colazione con una bella tazza di cioccolata calda all’interno della quale immergerete i bastoncini di churros. Due cioccolate con churros al prezzo di 6,80 euro. Contenti di aver assaggiato i churros, a dire il vero era ottima anche la cioccolata, uscendo ci incamminiamo verso la adiacente Plaza Mayor. Una grossa piazza circondata da grossi edifici di colore marrone scuro al cui centro si può ammirare la statua equestre di Filippo III. Su lato della piazza vi segnalo l’esistenza anche una Agenzia per informazioni Turistiche. Imbocchiamo Calle Toledo e scendiamo fino ad arrivare alla Puerta De Toledo. Tenendo la sinistra e percorrendo a piedi la strada principale arriviamo alla Stazione di Atocha, prima della stazione passiamo davanti al Museo Reina Sofia ovviamente chiuso perchè giorno festivo. Ci facciamo un giro nella stazione Atocha e scorgiamo il monumento del viaggiatore oltre che una bellissima foresta tropicale. Uscendo dalla stazione a destra si nota il Palazzo sede del Ministero dell’Agricoltura. Nell’ultimo tratto percorriamo il Paseo Del Prado, a destra si trova il Parco del Retiro. Terminiamo la nostra passeggiata recandoci nel ristorante La Taurina in Calle Carrera De San Jeronino 5, nei pressi di Puerta del Sol, piatto di Costilla Asadas e Rabo de Toro, Ensalada Mixta, Tempura de Verduras, vino Tahola, questa volta ce la siamo cavata con circa 60 euro.
2 Gennaio 2008 (Mercoledì) Già sapevamo da previsioni meteo che la giornata ci avrebbe riservato un tempo variabile e, infatti, una leggera pioggerellina ci ha accompagnato per tutto il tratto che separa l’Hotel Santillan dal Palazzo Reale, in circa 20 minuti siamo davanti il piazzale del Palazzo. Il mercoledì l’ingresso è gratuito e dopo un’attesa in fila di circa 90 minuti e arrivato anche il nostro turno. Lungo un percorso guidato abbiamo visitato la Farmacia Reale, le svariate camere dei Borboni di Spagna e residenza di Carlo IV e in ultimo un tour all’Armeria Reale. Uscendo dal palazzo è possibile fare una breve visita all’adiacente Cattedrale dell’Almudena. A questo punto imbocchiamo Calle Mayor e ci dirigiamo verso la prossima meta: Il Museo Reina-Sofia, ancora fila per l’acquisto del biglietto; se l’intenzione è di visitare i tre musei di Madrid (Prado, Thyssen e Reina-Sofia), allora conviene acquistare come abbiamo fatto noi il Paseo dell’Arte. Lo abbiamo richiesto all’ingresso del Reina-Sofia e oltre al vantaggio di risparmiare qualche euro (Paseo dell’Arte euro 14,80 e permette l’entrata combinata dei tre Musei), il vantaggio maggiore è quello di evitare la fila per l’acquisto del ticket del Prado, infatti, avendo acquistato il Paseo dell’Arte ci si reca direttamente all’ingresso, anche se noi lo abbiamo scoperto dopo aver fatto un bel po’ di fila!. Nel Reina-Sofia ci andiamo con le idee ben chiare e il nostro scopo e vedere la Guernica di Picasso, il resto è un gironzolare liberi per osservare le opere di vari autori. Uscendo dal Museo Reina-Sofia sul pomeriggio ci rechiamo al Museo Thyssen. Per la giornata di oggi abbiamo fatto abbastanza e terminiamo la serata gironzolando per Puerta del Sol e lungo la Gran Via, la mattinata di domani la dedicheremo alla visita del Museo Prado. 3 Gennaio 2008 (Mercoledì) C’eravamo promessi di recarci al Prado di mattina presto per evitare la lunga coda che si creava per l’ingresso e invece tutto questo non è successo, l’idea di svegliarci ancora con il cielo senza luce non era per nulla geniale. Con comodo ci siamo svegliati e con comodo abbiamo fatto colazione a Puerta del Sol alla pasticceria la Mallorquina. Un’infinità di delizie, non conoscendo nei particolari i dolci mi sono fatto guidare dall’istinto e ho avuto l’impressione di non aver scelto il meglio cha la pasticceria senz’altro può offrire. Carichi della colazione ci dirigiamo al Prado. Da lontano vediamo che la fila esiste e ci aspetta. Ci incolonniamo e a piccoli passi si prosegue e inizio i miei conteggi sulla distanza percorsa in un certo numero di minuti, devo ingannare il tempo in qualche modo e se davanti a me c’è una signora che in fila legge un libro, io invece mi trovo il mio passatempo nei conteggi e stime per l’attesa in fila. A questo punto mi stacco dalla fila e conto i passi che mi separano dallo sportello. I passi fatti mi assicurano che avrei dovuto aspettare ancora più di un’ora e già stavo in fila da poco meno di un’ora. La difficoltà aguzza l’ingegno, allora chiedo informazioni se con il Paseo dell’Arte potevo evitare la fila, infatti, una signorina afferma che i possessori del Paseo potevano accedere ad uno sportello specifico che per fortuna aveva una fila ragionevole. Finalmente dopo tre quarti d’ora di fila inutile entriamo nel Prado. Non sono un esperto di arte ma credo che se si vuole dare la massima attenzione ci vogliono giorni per visitare con cura ogni angolo e ogni opera esposta. Una qualsiasi guida vi dirà cosa vedere e quali sono le opere di maggiore interesse. E’ emozionante vedere dal vivo opere che sicuramente sono capitate sotto gli occhi sfogliando un qualsiasi libro di arte durante gli studi. In particolare mi sono soffermato sul Cardinale di Raffaello. In questo Museo abbiamo gironzolato in lungo e in largo apprezzando le varie opere esposte, come quelle di Goya con la nota Maya Desnuda e la Maya Vestida. Non avendo avuto il tempo e la possibilità di entrare all’Hermitage di San Pietroburgo e il Louvre di Parigi, possiamo senza dubbi affermare che il Museo del Prado ci ha lasciato il segno e un bel ricordo. Oramai il nostro soggiorno a Madrid volge a termine, domani mattina alle 4,00 appuntamento con il taxi che ci porterà all’aeroporto di Barajas, l’ultima parte della serata è dedicata all’acquisto di qualche ricordino.
4 Gennaio 2008 (Mercoledì) In perfetto orario alle 4.00 di mattino il taxi e davanti al portone dell’Hostal Santillan sulla Gran Via 64, carichiamo le nostre due valigie, in meno di 30 minuti accompagnata da una simpatica chiacchierata con l’autista siamo al Terminal 2 dell’aeroporto di Barajas (costo del tragitto circa 26 euro). Il volo Alitalia era previsto per le 6,35 e ci avrebbe riportato a Roma Fiumicino, purtroppo, per noi che ci siamo dovuti svegliare presto, il volo ha subito un lieve ritardo ma il rientro anche se accompagnato dalla nostalgia per il posto appena visto è stato regolare. Non voglio essere triste, forse ci rivedremo in un’altra occasione o forse un giorno potremo dire che almeno una volta nella vita ci siamo stati anche noi a Madrid.