Capo Verde: indimenticabile

Io e Alessio siamo partiti da Roma un venerdi mattina freddissimo e nuvoloso. Compagnia aerea NEOS per noi sconosciuta ma dopo questo viaggio raccomandatissima per il servizio, il volo, e la cortesia del personale di bordo; veri professionisti. Arriviamo a Sal alle 13,45 ora locale e quello che si vede dal finestrino lascia tutti basiti: una...
Scritto da: Manuela Di cola
capo verde: indimenticabile
Partenza il: 23/01/2004
Ritorno il: 30/01/2003
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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Io e Alessio siamo partiti da Roma un venerdi mattina freddissimo e nuvoloso. Compagnia aerea NEOS per noi sconosciuta ma dopo questo viaggio raccomandatissima per il servizio, il volo, e la cortesia del personale di bordo; veri professionisti. Arriviamo a Sal alle 13,45 ora locale e quello che si vede dal finestrino lascia tutti basiti: una distesa piatta di terra selvaggia. Appena scesi dall’aereo ci investe un sole accecante e un vento fortissimo, ma qui è estate! Transfer dall’aereoporto al villaggio Belorizonte: c’e un’unica strada asfaltata che attraversa l’isola da nord a sud, tutto intorno deserto e strade sterrate. Arrivati nella struttura alberghiera situata a SANTA MARIA ci accorgiamo subito che l’operatore ci ha venduto un 4 stelle ma in realtà non lo è: dopo l’assegnazione dei bungalow ci siamo fatti cambiare stanza 4 volte pagando una differenza sul posto e nonostante tutto ci siamo ritrovati in una stanza sporca con asciugamani macchiati e scarafaggi morti nell’armadio!!! Non abbiamo perso altro tempo e siamo andati di corsa a vedere la spiaggia e il mare: MERAVIGLIOSI (anche se continua ad esserci un vento fastidioso). All’ora di cena siamo andati nel ristorante del nostro villaggio con la speranza almeno di mangiare bene: speranza spenta appena entrati, la cena è a buffet, praticamente inesistente poche cose da mangiare e di dubbia qualità, menomale che abbiamo la mezza pensione! I primi due giorni sono da rodaggio ma poi ci siamo abituati al vento e al posto, soprattutto abbiamo cominciato a muoverci. Dalla spiaggia si raggiunge facilmente il paese di SANTA MARIA con ristorantini tipici dove si mangia pesce fresco a meno di 10 euro a persona (Esplanada mateus, Pò de therra). Ci sono 2 piccoli market dove acquistare acqua e bibite a prezzi regolari, e negozi di souvenir con prezzi proibitivi (se volete comprare qualche oggetto per ricordo fatelo dai numerosi ragazzi che vi fermano per la strada o in spiaggia). La nostra uscita dal villaggio ci ha permesso di conoscere la gente del posto che per noi è la vera ricchezza di questo posto: oltre ed essere di bell’aspetto sono soprattutto delle belle persone, gentili e solari sempre pronti a sorridere e a porti la mano per fare due chiacchiere con noi stranieri che per fortuna non abbiamo ancora invaso e deturpato questo posto meraviglioso. In brevissimo tempo siamo diventati parte integrante con il posto. Camminando lungomare fino alla fine del paese si giunge alla spiaggia delle conchiglie dove più che per quest’ultime si resta affascinati dall’aspetto selvaggio del posto, comunque per 2 euro potete acquistare una conchiglia pulita da ragazzi del posto che cercano così di guadagnare un pò di denaro. Una mattina ci siamo avventurati nel deserto antistante la spiaggia di SANTA MARIA camminando per 1 ora e mezza per arrivare alla spiaggia delle tre dune: PUNTA PRETA. Superata la prima duna lo spettacolo che ci si mostra ci toglie il fiato: la sabbia finissima del deserto finisce in un mare che passa dal verde all’azzurro in mille sfumature, ti invita a tuffarti ma attenzione perchè l’acqua del mare è costantemente fredda, anzi ghiacciata; con un pizzico di coraggio il bagno si fà! Sempre a PUNTA PRETA ma circa 1 o 2 km più a nord le onde diventano alte e questo posto si riempie di surfisti (ci fanno i campionati mondiali!) merita di essere visto, noi l’abbiamo fatto alla fine del tour dell’isola di Sal che abbiamo fatto il penultimo giorno. Si parte alle 09.00 noleggiamo una jeep con altre persone tra cui un ragazzo del posto che ci ha fatto da guida (è stata indispensabile poichè per raggiungere i posti tipici ci sono prevalentemente strade sterrate e piste nel deserto): abbiamo visto le spettacolari onde di BURACONA e di REGONA, il paesino si PALMEIRA, le saline di PEDRA LUME in cui farsi il bagno, il colorato paese di ESPARGOS, l’aspro MONTE LEON, PUNTA PRETA, ritorno a SANTA MARIA alle 18.00 circa. Ormai siamo completamente rapiti dai colori, dal vento, dalla gente e dalla musica: quest’ultima merita una nota particolare, la musica del posto si chiama Funanà che ricorda vagamente ritmi caraibici e che si balla e si vede ballare ovunque. Se inoltre volete assistere a qualcosa di veramente magico andate la sera al Po de therra dove oltre a mangiare benissimo si può sentire suonare l’Africa: alle 23.00 circa Mangue e gli altri componenti del gruppo suonanno i bonghi in ritmi tribali che vi faranno sentire il fascino della vicina Africa mentre due ballerini del posto ballano danze tipiche. Purtroppo la settimana è finita e si torna al freddo e grigio inverno romano. Siamo tornati in Italia lasciando un pò del nostro cuore tra il rumore del vento, le onde del mare, le note del Funanà, gli occhi e i sorrisi di chi abbiamo conosciuto in quel posto meraviglioso chiamato Capo Verde.


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