Capo Verde, Ilha do Sal, Marzo 2007
Tutti i villaggi, Crioula compreso, si trovano nella località di Santa Maria, dislocati in fila indiana lungo la costa. Tutti rigorosamente a 500 mt dal mare per disposizioni di legge vigenti. Troverete, infatti, in spiaggia ben poco, a parte strutture mobili. Il centro di Santa Maria è pittoresco in un unico punto, a mio giudizio, proprio in riva al mare, dove si trova il pontile in legno.. Ormai ristrutturato. E’ lì che tutte le mattine dalle 10.30 sino a mezzogiorno si affollano capoverdiani e turisti per attendere l’arrivo delle barche da pesca con tonni e barracuda. Ma se ci andate la domenica mattina… Magari molto presto, trovate giusto qualche ragazzo del luogo che pulisce e ripara la barca, nessun turista, e nessun peschereccio in arrivo. Forse è più bello.
La spiaggia di Santa Maria è lunga 8 km. Passeggiare sarebbe lo sport da preferire al risveglio muscolare, l’aerobica e tutte le altre attività che propone l’animazione all’interno dei villaggi.
A proposito di Animazione, al Crioula è presente unicamente in piscina, ma restando in spiaggia si viene semplicemente informati di ciò che accade, senza alcuna insistenza.
Presso il Crioula, un’assistente dello tour operator Brixia si occupa di un’iniziativa umanitaria, il progetto Sorriso. Sarebbe utile portare dall’Italia del materiale scolastico da consegnare a Daniela, che periodicamente provvede a consegnarlo ai bambini destinatari del progetto. Il Crioula è una struttura completa, e le camere sono molto, molto confortevoli. Discreta anche la cucina. C’è varietà e si mangia bene. Vi sconsiglio, però, la cena che organizzano in determinati giorni all’Hosteria do Mar, un altro ristorantino all’interno del villaggio. Si pagano 30,00 euro per una serie di piatti a base di pesce. Ma a confronto un’aragosta in riva al mare arrostita al volo l’avrei pagata il doppio.
Non occorre effettuare il cambio dei soldi in valuta locale, accettano ovunque euro. Non occorre neanche un dizionario di portoghese o sfoderare il proprio inglese, la maggior parte dei capoverdiani parla italiano.
Nel villaggio propongono numerosi tipi di escursioni. Quella più gettonata prevede un pomeriggio di “cure” alle saline, durante le quali vi ricopriranno di sale per praticare dei massaggi… Garantendovi lo smaltimento di almeno 2/3 mm.. Pensate un po?… In realtà è utile solo per una pulizia a fondo della pelle e una maggiore abbronzatura dopo. Personalmente, ho ritenuto più interessante un breve tour per i luoghi più caratteristici dell’isola: Pedra de Lume, Bucanera (con le sue piscine naturali, un paesaggio lunare, roccioso, a picco sul mare), Palmeira (località nota per la lavorazione e produzione del tonno Palmeira pinne gialle), le Saline (vale la pena di visitarle, si trovano all’interno del cratere di un vulcano spento da anni). Attraverso questo breve tour saltano all’occhio i numerosi cantieri,.. Case, villaggi e stabilimenti in costruzione. Probabilmente fra dieci anni questo luogo non avrà più stesso aspetto.
Mi sarebbe piaciuto moltissimo partecipare anche all’escursione all’isola di Boavista per rendere più completo il mio viaggio a CapoVerde… Ma non è stato raggiunto il numero minimo di partecipanti (19) necessario per noleggiare il volo aereo. Forse è un po’ costosa… 150 euro… Ma pare che Boavista sia molto diversa da Sal, più verde e rigogliosa, e con una delle spiaggie più belle dell’arcipelago.
Santa Maria può essere raggiunta dal Crioula, come dagli altri villaggi nei dintorni, non solo attraverso la passeggiata lungo la riva, esiste un lungomare. E’ lì che ti si avvicinano persone del luogo per vendere souvenir o per accompagnarti tra i vicoli del centro. Ma non sono molto insistenti. Un “no, grazie” è sufficiente per proseguire in solitudine.
Pirata, Birimbau, Ocho de Agua.. Sono i nomi di tre discoteche. Alle tre, preferisco l’Ocho de Agua, ha delle terrazze a picco sul mare da dove si può restar fermi a lungo fissando lo scenario luna/mare/gente… Cocktail alla mano.
Attenzione al Sole. E’ possibile restar stesi sui lettini un giorno interno senza avvertire il bisogno di un bagno o della crema, perchè il vento rinfresca parecchio l’aria.. Ma la sera dopo la doccia son dolori! Le camminate lente sia la mattina presto che al tramonto restano tra i momenti più belli dell’intera vacanza. E’ una sensazione di respiro che inzia dagli occhi e raggiunge immediatamente lo spirito… E il tatto.. Quando calpesti la sabbia lungo la riva, appena bagnata dall’onda. Il vento è costante, a tratti riesce anche a sospingerti. Soffiano per la maggior parte dell’anno gli alisei. Questo rende il luogo un paradiso per i surfisti.
Dalla mattina sino al tardo pomeriggio si vedono alti in cielo degli aquiloni piuttosto grandi, che disegnano curve, manovrati con corde legate alla vita di coloro che praticano kite surf.
In spiaggia non ho incontrato moltissima gente.. Almeno in questo periodo dell’anno.. Proprio per via del vento. Certi giorni soffia talmente forte che è impossibile restar stesi a prendere il sole.. Perchè dopo qualche istante ci si ritrova ricoperti di sabbia… E la crema favorisce notevolmente l’effetto cotoletta impanata. Molti usano la tecnica di una sdraio posta di traverso, per ripararsi. Può funzionare.
Il mare… È stupendo. Non è quasi mai calmo. Onde, che possono raggiungere gli 8/9 mt. Sfumature di blu, …Da contare. E’ oceano, ma meno freddo di quanto mi aspettassi. Non ho avuto l’impressione che le condizioni di vita fossero particolarmente povere, e non ho avvertito da parte dei capoverdiani che ho incontrato e con i quali ho conversato il forte desiderio di andar via…